La riforma del sistema elettorale cambia in primo luogo le modalità, valide per ogni cittadino (ma le persone diversamente abili si vedano anche le norme relative al voto “assistito” e “domiciliare”), di esercitare il diritto di voto “attivo”, ossia mediante cui esprimere il proprio voto a favore di una delle due coalizioni politiche: quella di centro-destra, la Casa delle Libertà (Cdl), e quella di centro-sinistra, l’Ulivo.
Il diritto di voto ATTIVO. E’ disciplinato dall’articolo 48 della Costituzione, in base al quale sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età (ma per il Senato occorre averne almeno 25). Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico.
CHI vota. Per gli elettori restano confermate le “soglie” di anzianità già in vigore. Dunque, per quanto riguarda l’elezione della Camera, hanno diritto a votare coloro che alla data del 9 aprile abbiano 18 anni; mentre, per l’elezione del Senato, potrà accedere alle urne chi alla data della consultazione elettorale abbia già compiuto 25 anni di età. In particolare, per quanto riguarda la Camera dei deputati, in base alle ultime rilevazioni effettuate dal ministero dell’Interno, risalenti al 30 giugno 2005, il numero complessivo degli elettori, compresi i residenti all’estero, dovrebbe essere pari a 50.317.812 (di cui 24.246.420 maschi e 26.071.392 femmine).
QUANDO si vota. Per le elezioni politiche si avrà l’opportunità di votare scegliendo fra due giorni del prossimo mese di aprile: nella giornata di domenica 9, dalle ore 8 alle 22, oppure lunedì 10 aprile, dalle 7 di mattina fino alle 15.
DOVE si vota. Chiamati a esprimere la propria volontà sono i cittadini di tutto il territorio nazionale. Ogni elettore dovrà recarsi presso il numero della “sezione” nelle cui liste elettorali è iscritto, numero che figura anche sulla facciata della tessera elettorale. Se prima delle elezioni l’Amministrazione comunale dovesse inviare un tagliando di aggiornamento da applicare sulla tessera, gli elettori per votare si dovranno recare all’indirizzo riportato sullo stesso tagliando. I Comuni coinvolti dalla tornata elettorale sono 8.101, per un totale di 60.798 sezioni impegnate nelle operazioni di voto.
Le schede elettorali. Con il vecchio sistema elettorale, per la Camera , all’elettore venivano consegnate due differenti schede di votazione, rispettivamente, una per la parte maggioritaria e l’altra per quella proporzionale. Per il Senato, invece, il voto doveva essere espresso su un’unica scheda, in favore di uno dei candidati del collegio uninominale. Dopo di che i voti di tutti i candidati perdenti erano destinati al recupero proporzionale su base regionale. Dalla tornata del 9 aprile, invece, verrà distribuita un’unica scheda elettorale per la Camera dei deputati ed una sola anche per il Senato, e su entrambe saranno riprodotti i simboli delle listein competizione. Per la Camera, quelle “in gara” nell’ambito della circoscrizione, mentre per il Senato quelle nella regione. I simboli delle liste che fanno parte dello schieramento sono raffigurati in linea verticale, uno di fila all’altro in un’unica colonna.
COME si vota. Scompare dalla scena la possibilità di manifestare una personale preferenza a favore di uno o più candidati. L’elettore, infatti, esprime il voto tracciando un segno sul simbolo della lista prescelta: non è cioè più possibile dichiarare un “voto di preferenza” per i candidati, in quanto la lista è “bloccata”, vale a dire, i nomativi sono presentati in un ordine rigorosamente prestabilito. Di conseguenza, il voto espresso per la lista produce effetti anche in favore della coalizione in cui la lista rientra.
Per la CAMERA. L’elettore esprime il voto tracciando, sulla parte interna della scheda, con la matita che gli viene consegnata dal seggio, un solo segno, comunque
apposto, nel rettangolo che contiene il contrassegno della lista da lui prescelta (o del candidato per quanto riguarda la regione Valle d’Aosta).
Per il SENATO. Per l’elezione del Senato il voto si esprime tracciando, sulla relativa scheda, con la matita, un solo segno, comunque apposto, nel rettangolo che contiene il contrassegno della lista prescelta (o del candidato per quanto riguarda le regioni Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige).