Ultimo aggiornamento
25 Gennaio '98
CPU@ Appunti  
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1.0 Introduzione

2.0 Definizioni

3.0 Strumenti

4.0 Netizens

5.0 Modelli applicati

6.0 Creare Aree di Partecipazione

7.0 IMHO

8.0 Riferimenti

 

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e-Democracy
Strumenti e Modelli per la creazione di Aree di Partecipazione
3.0 Strumenti 4 di 8 P N

Netizens o per esteso Network Citizens, identifica i Cittadini della Rete. I Cittadini della rete sono coloro che hanno una connessione Internet e un proprio indirizzo di posta elettronica, sono cioè coloro che hanno accesso alla rete.

Tralasciando la questione del numero dei cittadini (poichè esistono stime e cifre molto differenti tra loro, perchè molti sono i punti di vista dai quali la presenza del cittadino in Rete può essere identificata) è molto interessante cercare di capire chi sono.

J. Katz (giornalista e scrittore americano)in un articolo comparso sulla rivista Wired [11], analizzando la pochezza della realtà politica Americana durante le ultime elezioni del '94, dice di veder crescere nuove realtà di comunicazione politica, nuove esperienze. In esse egli intravede la nascità di una nuova classe sociale "The Digital Nation" e la crescita di un nuovo periodo di razionalismo.

I cittadini di questa nuova nazione, secondo J. Katz, sono: di buona cultura, giovani, ricchi ed in maggioranza bianchi. Hanno valori comuni, sono liberali, materialisti, tolleranti, razionali, coscienti della tecnologia e non aderiscono ai partiti classici.

Inoltre, conclude Katz, siccome tecnologia è potere, educazione è potere, cultura è potere, comunicazione è potere e la maggioranza dei Netizens posseggono tutte e tre le cose; allora nessun altro gruppo sociale è così ben posizionato per dominare la cultura politica del XXI° secolo. Quindi se questo gruppo formerà un movimento sarà in grado di guidare il mondo. Se invece deciderà di sviluppare un sistema di valori comuni, con una morale comune ed una agenda che vede l'aspetto umano al centro di tutto, allora potrebbero fare del bene al mondo.

Quindi espone fondamentalmente una visione fin troppo positiva di questà nuova classe sociale ed una grande speranza pervade il suo articolo. Forse questa visione positivista proviene dal ristretto ambito che l'articolo prende in considerazione che è quello della partecipazione attiva in rete. Ambito nel quale, i partecipanti sono coinvolti dopo sequenze di scelte e contatti che aiutanio ad eliminare o ad attenuare le varie e tante negatività della rete.

La caratterizzazione che J. Katz fornisce dei Netizens è stata recentemente supportata da un sondaggio condotto in USA sulla visione da parte dei cittadini delle tecnologie e della società. Questo sondaggio è stato presentato e analizzato da J. Katz [12] sulla rivista elettronica HotWired. In linea di massima le ipotesi e le analisi che egli presentava nel suo precedente articolo [11] vengono confermate. Viene invece smentita l'affermazione che i Netizens non aderiscono ai partiti classici, anzi essi mostrano un profondo interesse per il sistema politico attuale e credono che sia funzionale ma non sono affatto contenti dei politici che amministrano il sistema.

I cittadini sottoposti al sondaggio sono stati divisi in tre fasce: connessi, superconnessi e non connessi, in base all'utilizzo o al possesso di fax, e-mail, telefono, connessione al Web ed altre strumentazioni elettroniche per la comunicazione. Dall'analisi dei dati fatta nell'ottica di tale scomposizione, emerge un fatto molto interessante: Maggiore è la connettività dei cittadini, più essi sono democratici, sono maggiormente interessati al voto, hanno maggiori informazioni riguardanti il sistema politico e ripongono in esso maggiore fiducia.

Dati quindi che fanno veramente pensare e ben sperare in una buona influenza della connettività sulla crescita della coscienza civile.

Dati che comunque non giungono come novità poichè già nel '95, l'istituto di ricerca Americano RAND (acronimo di Research ANd Development) ha pubblicato una ricerca completa [13] sulle implicazioni sociali che si possono avere in una società universalmente connessa mediante e-mail.

Ricerca in cui si evidenzia come una completa connettività possa contribuire ad una Democrazia più consapevole e partecipativa. Questo grazie all'aiuto che l'utilizzo di posta elettronica dà alla creazione di Comunità in rete, al più facile accesso alle informazioni e ad una semplificazione ed incentivazione dei rapporti interpersonali. Quindi in tali ipotesi si evidenzia come il livello di democrazia in un paese sia direttamente connesso con il livello di connettività della società

Tutti questi dati sono da tenere in grande considerazione soprattutto alla luce della situazione Italiana [14] in cui gli utenti connessi sono ancora molto pochi (anche se nell'ultimo periodo si registrano notevoli aumenti), concentrati in alcune regioni e trascurati dai governi locali che erogano ben pochi servizi in rete.

Queste considerazioni relative alla situazione italiana offrono sicuramente lo spunto per introdurre un'altro punto delicato delle discussioni sulla rete, cioè le operazioni e le azioni che riguardano l'Intervento pubblico e azione privata per uno sviluppo della connettività. Argomento che andrebbe affrontato con grande slancio e che vede coinvolti sia organismi Europei che governi locali.

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