CAPO I
- MODIFICHE AL TITOLO I DELLA PARTE II DELLA COSTITUZIONE
ART. 1.
(Senato federale della Repubblica).
1. All'articolo 55 della Costituzione, il primo comma è sostituito dal seguente:
«Il Parlamento si compone della Camera dei deputati e del Senato federale della Repubblica».
ART. 2.
(Camera dei deputati).
1. L'articolo 56 della Costituzione è sostituito dal seguente:
«ART. 56. – La Camera dei deputati è eletta a suffragio universale e diretto.
La Camera dei deputati è composta da cinquecentodiciotto deputati elettivi, diciotto dei quali eletti nella
circoscrizione Estero, e dai deputati a vita di cui all'articolo 59.
Sono eleggibili a deputati tutti gli elettori che nel giorno delle elezioni hanno compiuto i ventuno anni di età.
La ripartizione dei seggi tra le circoscrizioni, fatto salvo il numero dei seggi assegnati alla circoscrizione Estero, si effettua dividendo il numero degli abitanti della Repubblica, quale risulta dall'ultimo censimento generale della
popolazione, per cinquecento e distribuendo i seggi in proporzione alla popolazione di ogni circoscrizione, sulla base
dei quozienti interi e dei più alti resti».
ART. 3.
(Struttura del Senato federale
della Repubblica).
1. L'articolo 57 della Costituzione è sostituito dal seguente:
«ART. 57. – Il Senato federale della Repubblica è eletto a suffragio universale e diretto su base regionale.
Il Senato federale della Repubblica è composto da duecentocinquantadue senatori eletti in ciascuna Regione
contestualmente all'elezione del rispettivo Consiglio regionale o Assemblea regionale e, per la Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol, dei Consigli delle Province autonome.
L'elezione del Senato federale della Repubblica è disciplinata con legge dello Stato, che garantisce la rappresentanza
territoriale da parte dei senatori.
Nessuna Regione può avere un numero di senatori inferiore a sei; il Molise ne ha due, la Valle d'Aosta/Vallèe d'Aoste
uno.
La ripartizione dei seggi tra le Regioni, previa applicazione delle disposizioni del quarto comma, si effettua in
proporzione alla popolazione delle Regioni, quale risulta dall'ultimo censimento generale, sulla base dei quozienti interi
e dei più alti resti.
Partecipano all'attività del Senato federale della Repubblica, senza diritto di voto, secondo le modalità previste dal suo
regolamento, rappresentanti delle Regioni e delle autonomie locali. All'inizio di ogni legislatura regionale, ciascun
Consiglio o Assemblea regionale elegge un rappresentante tra i propri componenti e ciascun Consiglio delle autonomie
locali elegge un rappresentante tra i sindaci e i presidenti di Provincia o di Città metropolitana della Regione. Per la
Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol i Consigli delle Province autonome e i rispettivi Consigli delle autonomie locali
eleggono ciascuno un proprio rappresentante».
ART. 4.
(Requisiti per l'eleggibilità a senatore).
1. L'articolo 58 della Costituzione è sostituito dal seguente:
«ART. 58. – Sono eleggibili a senatori di una Regione gli elettori che hanno compiuto i venticinque anni di età e
hanno ricoperto o ricoprono cariche pubbliche elettive in enti territoriali locali o regionali, all'interno della Regione, o
sono stati eletti senatori o deputati nella Regione o risiedono nella Regione alla data di indizione delle elezioni».
ART. 5.
(Deputati di diritto e a vita).
1. All'articolo 59, primo comma, della Costituzione, la parola: «senatore» è sostituita dalla seguente: «deputato».
2. All'articolo 59 della Costituzione, il secondo comma è sostituito dal seguente:
«Il Presidente della Repubblica può nominare deputati a vita cittadini che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti
nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario. Il numero totale dei deputati di nomina presidenziale non può in
alcun caso essere superiore a tre».
ART. 6.
(Durata in carica dei senatori
e della Camera dei deputati).
1. L'articolo 60 della Costituzione è sostituito dal seguente:
«ART. 60. – La Camera dei deputati è eletta per cinque anni.
I senatori eletti in ciascuna Regione o Provincia autonoma rimangono in carica fino alla data della proclamazione dei
nuovi senatori della medesima Regione o Provincia autonoma.
La durata della Camera dei deputati, di ciascun Consiglio o Assemblea regionale e dei Consigli delle Province autonome non può essere prorogata se non per legge e soltanto in caso di guerra. Con la proroga di ciascun Consiglio o
Assemblea regionale e dei Consigli delle Province autonome sono prorogati anche i senatori in carica».
ART. 7.
(Elezione della Camera dei deputati).
1. L'articolo 61 della Costituzione è sostituito dal seguente:
«ART. 61. – L'elezione della Camera dei deputati ha luogo entro settanta giorni dalla fine della precedente. La prima
riunione ha luogo non oltre il ventesimo giorno dalla elezione.
Finché non è riunita la nuova Camera dei deputati sono prorogati i poteri della precedente».
ART. 8.
(Presidenza della Camera dei deputati
e del Senato federale della Repubblica).
1. All'articolo 63 della Costituzione, il primo comma è sostituito dal seguente:
«Ciascuna Camera elegge fra i suoi componenti il Presidente e l'Ufficio di Presidenza. Il Presidente è eletto con la
maggioranza dei due terzi dei componenti l'Assemblea. Dopo il terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta dei
componenti. Il regolamento del Senato federale della Repubblica disciplina le modalità di rinnovo anche periodico
dell'Ufficio di Presidenza».
ART. 9.
(Modalità
di funzionamento delle Camere).
1. L'articolo 64 della Costituzione è sostituito dal seguente:
«ART. 64 – La Camera dei deputati adotta il proprio regolamento con la maggioranza dei tre quinti dei suoi
componenti. Il Senato federale della Repubblica adotta il proprio regolamento con la maggioranza assoluta dei suoi
componenti.
Le sedute sono pubbliche; tuttavia ciascuna delle due Camere e il Parlamento in seduta comune possono deliberare di
riunirsi in seduta segreta.
Le deliberazioni della Camera dei deputati, del Senato federale della Repubblica e del Parlamento in seduta comune
non sono valide se non è presente la maggioranza dei loro componenti e se non sono adottate a maggioranza dei presenti, salvo che la Costituzione prescriva una maggioranza speciale. Le deliberazioni del Senato federale della
Repubblica non sono altresí valide se non sono presenti senatori espressi da almeno un terzo delle Regioni.
Il regolamento della Camera dei deputati garantisce le prerogative del Governo e della maggioranza ed i diritti delle
opposizioni. Riserva a deputati appartenenti a gruppi di opposizione la Presidenza delle commissioni, diverse da quelle
di cui agli articoli 70, terzo comma, e 72, primo comma, delle Giunte e degli organismi interni diversi dal comitato di
cui all'articolo 70, sesto comma, cui sono attribuiti compiti ispettivi, di controllo o di garanzia.
Il regolamento del Senato federale della Repubblica garantisce i diritti delle minoranze.
Il regolamento del Senato federale della Repubblica disciplina le modalità ed i termini per l'espressione del parere che
ogni Consiglio o Assemblea regionale o Consiglio delle Province autonome può esprimere, sentito il Consiglio delle
autonomie locali, sui disegni di legge di cui all'articolo 70, secondo comma.
I membri del Governo, anche se non fanno parte delle Camere, hanno diritto e, se richiesti, obbligo di assistere alle
sedute. Devono essere sentiti ogni volta che lo richiedono. I regolamenti parlamentari stabiliscono i casi nei quali il
Governo deve essere comunque rappresentato dal Primo ministro o dal Ministro competente».
ART. 10.
(Ineleggibilità ed incompatibilità).
1. All'articolo 65 della Costituzione, il primo comma è sostituito dal seguente:
«La legge, approvata ai sensi dell'articolo 70, terzo comma, determina i casi di ineleggibilità e incompatibilità con
l'ufficio di deputato o di senatore».
ART. 11.
(Giudizio sui titoli di ammissione
dei deputati e dei senatori).
1. L'articolo 66 della Costituzione è sostituito dal seguente:
«ART. 66. – Ciascuna Camera giudica dei titoli di ammissione dei suoi componenti e delle cause sopraggiunte di
ineleggibilità e di incompatibilità, entro termini stabiliti dal proprio regolamento. L'insussistenza dei titoli o la
sussistenza delle cause sopraggiunte di ineleggibilità e di incompatibilità dei parlamentari proclamati sono accertate con
deliberazione adottata dalla Camera di appartenenza a maggioranza dei propri componenti».
ART. 12.
(Divieto di mandato imperativo).
1. L'articolo 67 della Costituzione è sostituito dal seguente:
«ART. 67. – Ogni deputato e ogni senatore rappresenta la Nazione e la Repubblica ed esercita le proprie funzioni
senza vincolo di mandato».
ART. 13.
(Indennità parlamentare).
1. L'articolo 69 della Costituzione è sostituito dal seguente:
«ART. 69. – I membri delle Camere ricevono un'identica indennità stabilita dalla legge, approvata ai sensi dell'articolo
70, terzo comma.
La legge disciplina i casi di non cumulabilità delle indennità o emolumenti derivanti dalla titolarità contestuale di altre
cariche pubbliche».
ART. 14.
(Formazione delle leggi).
1. L'articolo 70 della Costituzione è sostituito dal seguente:
«ART. 70. – La Camera dei deputati esamina i disegni di legge concernenti le materie di cui all'articolo 117, secondo
comma, fatto salvo quanto previsto dal terzo comma del presente articolo. Dopo l'approvazione da parte della Camera, a
tali disegni di legge il Senato federale della Repubblica, entro trenta giorni, può proporre modifiche, sulle quali la
Camera decide in via definitiva. I termini sono ridotti alla metà per i disegni di legge di conversione dei decreti-legge.
Il Senato federale della Repubblica esamina i disegni di legge concernenti la determinazione dei princípi fondamentali
nelle materie di cui all'articolo 117, terzo comma, fatto salvo quanto previsto dal terzo comma del presente articolo.
Dopo l'approvazione da parte del Senato, a tali disegni di legge la Camera dei deputati, entro trenta giorni, può proporre
modifiche, sulle quali il Senato decide in via definitiva. I termini sono ridotti alla metà per i disegni di legge di
conversione dei decreti-legge.
La funzione legislativa dello Stato è esercitata collettivamente dalle due Camere per l'esame dei disegni di legge
concernenti le materie di cui all'articolo 117, secondo comma, lettere m) e p), e 119, l'esercizio delle funzioni di cui
all'articolo 120, secondo comma, il sistema di elezione della Camera dei deputati e per il Senato federale della
Repubblica, nonché nei casi in cui la Costituzione rinvia espressamente alla legge dello Stato o alla legge della
Repubblica, di cui agli articoli 117, commi quinto e nono, 118, commi secondo e quinto, 122, primo comma, 125, 132,
secondo comma, e 133, secondo comma. Se un disegno di legge non è approvato dalle due Camere nel medesimo testo i
Presidenti delle due Camere possono convocare, d'intesa tra di loro, una commissione, composta da trenta deputati e da
trenta senatori, secondo il criterio di proporzionalità rispetto alla composizione delle due Camere, incaricata di proporre
un testo unificato da sottoporre al voto finale delle due Assemblee. I Presidenti delle Camere stabiliscono i termini per
l'elaborazione del testo e per le votazioni delle due Assemblee.
Qualora il Governo ritenga che proprie modifiche a un disegno di legge, sottoposto all'esame del Senato federale della
Repubblica ai sensi del secondo comma, siano essenziali per l'attuazione del suo programma approvato dalla Camera
dei deputati, ovvero per la tutela delle finalità di cui all'articolo 120, secondo comma, il Presidente della Repubblica,
verificati i presupposti costituzionali, può autorizzare il Primo ministro ad esporne le motivazioni al Senato, che decide
entro trenta giorni. Se tali modifiche non sono accolte dal Senato, il disegno di legge è trasmesso alla Camera che
decide in via definitiva a maggioranza assoluta dei suoi componenti sulle modifiche proposte.
L'autorizzazione da parte del Presidente della Repubblica di cui al quarto comma può avere ad oggetto esclusivamente
le modifiche proposte dal Governo ed approvate dalla Camera dei deputati ai sensi del secondo periodo del secondo
comma.
I Presidenti del Senato federale della Repubblica e della Camera dei deputati, d'intesa tra di loro, decidono le eventuali
questioni di competenza tra le due Camere, sollevate secondo le norme dei rispettivi regolamenti, in ordine all'esercizio
della funzione legislativa. I Presidenti possono deferire la decisione ad un comitato paritetico, composto da quattro
deputati e da quattro senatori, designati dai rispettivi Presidenti. La decisione dei Presidenti o del comitato non è
sindacabile in alcuna sede. I Presidenti delle Camere, d'intesa tra di loro, su proposta del comitato, stabiliscono sulla
base di norme previste dai rispettivi regolamenti i criteri generali secondo i quali un disegno di legge non può contenere
disposizioni relative a materie per cui si dovrebbero applicare procedimenti diversi».
ART. 15.
(Iniziativa legislativa).
1. All'articolo 71 della Costituzione, il primo comma è sostituito dal seguente:
«L'iniziativa delle leggi appartiene al Governo, a ciascun membro delle Camere nell'ambito delle rispettive
competenze ed agli organi ed enti ai quali sia conferita da legge costituzionale».
ART. 16.
(Procedure legislative ed organizzazione
per commissioni).
1. L'articolo 72 della Costituzione è sostituito dal seguente:
«ART. 72. – Ogni disegno di legge, presentato alla Camera competente ai sensi dell'articolo 70, è secondo le norme
del suo regolamento esaminato da una commissione e poi dall'Assemblea, che l'approva articolo per articolo e con
votazione finale.
Il regolamento stabilisce procedimenti abbreviati per i disegni di legge dei quali è dichiarata l'urgenza, le modalità e i
termini entro cui deve essere avviato l'esame delle proposte di legge di iniziativa popolare.
Può altresí stabilire in quali casi e forme l'esame e l'approvazione dei disegni di legge, di cui all'articolo 70, terzo
comma, sono deferiti a commissioni, anche permanenti, composte in modo da rispecchiare la proporzione dei gruppi
parlamentari. Anche in tali casi, fino al momento della sua approvazione definitiva, il disegno di legge è rimesso
all'Assemblea, se il Governo o un decimo dei componenti della Camera o un quinto della commissione richiedono che
sia discusso o votato dall'Assemblea oppure che sia sottoposto alla sua approvazione finale con sole dichiarazioni di
voto. Il regolamento determina le forme di pubblicità dei lavori delle commissioni.
La procedura normale di esame e di approvazione diretta da parte dell'Assemblea è sempre adottata per i disegni di
legge in materia costituzionale ed elettorale e per quelli di delegazione legislativa.
Su richiesta del Governo sono iscritti all'ordine del giorno delle Camere e votati entro tempi certi, secondo le norme
dei rispettivi regolamenti, i disegni di legge presentati o fatti propri dal Governo stesso. Il Governo può inoltre chiedere
che, decorso il termine, la Camera dei deputati deliberi articolo per articolo e con votazione finale sul testo proposto o
fatto proprio dal Governo. I regolamenti parlamentari stabiliscono altresí le modalità di iscrizione all'ordine del giorno di proposte e iniziative indicate dalle opposizioni alla Camera e dalle minoranze al Senato, determinandone i tempi di
esame.
Il Senato federale della Repubblica, secondo le norme del proprio regolamento, è organizzato in commissioni.
Esprime il parere, secondo le norme del proprio regolamento, ai fini dell'adozione del decreto di scioglimento di un
Consiglio regionale o di rimozione di un Presidente di Giunta regionale, ai sensi dell'articolo 126, primo comma.
Le proposte di legge di iniziativa delle Regioni e delle Province autonome sono poste all'ordine del giorno della
Camera competente nei termini stabiliti dal proprio regolamento, con priorità per quelle adottate da più Regioni e
Province autonome in coordinamento tra di loro».
ART. 17.
(Procedure legislative in casi particolari).
1. All'articolo 73, secondo comma, della Costituzione, dopo le parole: «dei propri componenti,» sono inserite le
seguenti: «e secondo le rispettive competenze ai sensi dell'articolo 70,».
2. All'articolo 74, secondo comma, della Costituzione, dopo le parole: «Se le Camere,» sono inserite le seguenti: «secondo le rispettive competenze ai sensi dell'articolo 70,».
3. All'articolo 77, primo comma, della Costituzione, dopo le parole: «delegazione delle Camere,» sono inserite le
seguenti: «secondo le rispettive competenze ai sensi dell'articolo 70,».
4. All'articolo 77, secondo comma, della Costituzione, le parole da: «alle Camere» fino alla fine del comma sono
sostituite dalle seguenti: «alle Camere competenti ai sensi dell'articolo 70, che si riuniscono entro cinque giorni. La
Camera dei deputati, anche se sciolta, è appositamente convocata».
5. All'articolo 77, terzo comma, della Costituzione, dopo le parole: «Le Camere» sono inserite le seguenti: «, secondo
le rispettive competenze ai sensi dell'articolo 70, ».
ART. 18.
(Decreti legislativi).
1. All'articolo 76 della Costituzione è aggiunto, in fine, il seguente comma:
«I progetti dei decreti legislativi, predisposti dal Governo, sono sottoposti al parere delle Commissioni parlamentari
competenti secondo le norme dei regolamenti di ciascuna Camera».
ART. 19.
(Ratifica dei trattati internazionali).
1. L'articolo 80 della Costituzione è sostituito dal seguente:
«ART. 80. – È autorizzata con legge, approvata ai sensi dell'articolo 70, primo comma, la ratifica dei trattati
internazionali che sono di natura politica, o prevedono arbitrati o regolamenti giudiziari, o importano variazioni del
territorio od oneri alle finanze o modificazioni di leggi».
ART. 20.
(Bilanci e rendiconto).
1. All'articolo 81 della Costituzione, il primo comma è sostituito dal seguente:
«Sono approvati ogni anno i bilanci e il rendiconto consuntivo presentati dal Governo ai sensi dell'articolo 70, primo
comma».
ART. 21.
(Commissioni parlamentari d'inchiesta).
1. All'articolo 82, secondo comma, della Costituzione, l'ultimo periodo è sostituito dai seguenti: «La Commissione
d'inchiesta istituita dalla Camera dei deputati ovvero con legge approvata dalle Camere ai sensi dell'articolo 70, terzo
comma, procede alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell'autorità giudiziaria. Il
Presidente della Commissione d'inchiesta istituita dalla Camera è scelto tra deputati appartenenti a gruppi di
opposizione».
CAPO II
- MODIFICHE AL TITOLO II DELLA
PARTE II DELLA COSTITUZIONE
ART. 22.
(Elezione del Presidente della Repubblica).
1. L'articolo 83 della Costituzione è sostituito dal seguente:
«ART. 83. – Il Presidente della Repubblica è eletto dall'Assemblea della Repubblica, presieduta dal Presidente della
Camera dei deputati, costituita dai componenti delle due Camere, dai Presidenti delle Giunte delle Regioni e delle
Province autonome di Trento e di Bolzano e dai delegati eletti dal Consiglio o dall'Assemblea regionale. Ciascun
Consiglio o Assemblea regionale elegge due delegati. Per il Trentino-Alto Adige/Sdtirol ciascun Consiglio provinciale
elegge un delegato. La Valle d'Aosta/Vallèe d'Aoste ha un solo delegato. Ciascun Consiglio o Assemblea regionale
elegge altresí un numero ulteriore di delegati in ragione di un delegato per ogni milione di abitanti nella Regione.
L'elezione di tutti i delegati avviene in modo che sia assicurata comunque la rappresentanza delle minoranze.
Il Presidente della Repubblica è eletto a scrutinio segreto con la maggioranza dei due terzi dei componenti
l'Assemblea della Repubblica. Dopo il terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza dei tre quinti dei componenti. Dopo
il quinto scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta dei componenti».
ART. 23.
(Età minima del Presidente
della Repubblica).
1. All'articolo 84, primo comma, della Costituzione, le parole: «cinquant'anni» sono sostituite dalle seguenti: «quarant'anni».
ART. 24.
(Convocazione dell'Assemblea
della Repubblica).
1. All'articolo 85 della Costituzione, i commi secondo e terzo sono sostituiti dai seguenti:
«Sessanta giorni prima che scada il termine, il Presidente della Camera dei deputati convoca l'Assemblea della
Repubblica per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica.
Se la Camera dei deputati è sciolta, o manca meno di tre mesi alla sua cessazione, la elezione ha luogo entro quindici
giorni dalla riunione della Camera nuova. Nel frattempo sono prorogati i poteri del Presidente in carica».
ART. 25.
(Supplenza del Presidente
della Repubblica).
1. All'articolo 86 della Costituzione, il primo comma è sostituito dal seguente:
«Le funzioni del Presidente della Repubblica, in ogni caso che egli non possa adempierle, sono esercitate dal
Presidente del Senato federale della Repubblica».
2. All'articolo 86, secondo comma, della Costituzione, le parole: «se le Camere sono sciolte o manca meno di tre mesi
alla loro cessazione» sono sostituite dalle seguenti: «se la Camera dei deputati è sciolta o manca meno di tre mesi alla
sua cessazione».
ART. 26.
(Funzioni del Presidente della Repubblica).
1. L'articolo 87 della Costituzione è sostituito dal seguente:
«ART. 87. – Il Presidente della Repubblica è il Capo dello Stato, rappresenta la Nazione ed è garante della
Costituzione e dell'unità federale della Repubblica.
Può inviare messaggi alle Camere.
Indíce le elezioni della Camera dei deputati e quelle dei senatori e fissa la prima riunione della Camera dei deputati.
Promulga le leggi ed emana i decreti aventi valore di legge e i regolamenti.
Indíce il referendum popolare nei casi previsti dalla Costituzione.
Nomina, nei casi indicati dalla legge, i funzionari dello Stato e, sentiti i Presidenti delle due Camere, i presidenti delle
Autorità indipendenti e il presidente del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro.
Accredita e riceve i rappresentanti diplomatici, ratifica i trattati internazionali, previa, quando occorra,
l'autorizzazione delle Camere.
Ha il comando delle Forze armate, presiede il Consiglio supremo di difesa costituito secondo la legge, dichiara lo
stato di guerra deliberato dalle Camere.
Presiede il Consiglio superiore della magistratura e ne nomina il Vice Presidente nell'ambito dei componenti eletti
dalle Camere.
Può concedere grazia e commutare le pene.
Conferisce le onorificenze della Repubblica.
Autorizza la dichiarazione del Primo ministro al Senato federale della Repubblica, ai fini di cui all'articolo 70, commi
quarto e quinto, dopo averne verificato la sussistenza dei presupposti costituzionali».
ART. 27.
(Scioglimento della Camera dei deputati).
1. L'articolo 88 della Costituzione è sostituito dal seguente:
«ART. 88. – Il Presidente della Repubblica decreta lo scioglimento della Camera dei deputati ed indíce le elezioni nei
seguenti casi:
a) su richiesta del Primo ministro, che ne assume la esclusiva responsabilità;
b) in caso di morte del Primo ministro o di impedimento permanente accertato secondo le modalità fissate dalla
legge;
c) in caso di dimissioni del Primo ministro;
d) nel caso di cui all'articolo 94, terzo comma.
Il Presidente della Repubblica non emana il decreto di scioglimento nei casi di cui alle lettere a), b) e c) del primo
comma, qualora alla Camera dei deputati, entro i venti giorni successivi, venga presentata e approvata con votazione per
appello nominale dai deputati appartenenti alla maggioranza espressa dalle elezioni in numero non inferiore alla
maggioranza dei componenti della Camera, una mozione nella quale si dichiari di voler continuare nell'attuazione del
programma e si designi un nuovo Primo ministro. In tale caso, il Presidente della Repubblica nomina il nuovo Primo
ministro designato».
ART. 28.
(Modifica all'articolo 89 della Costituzione).
1. All'articolo 89, secondo comma, della Costituzione, le parole: «Presidente del Consiglio dei ministri» sono
sostituite dalle seguenti: «Primo ministro».
ART. 29.
(Giuramento del Presidente
della Repubblica).
1. L'articolo 91 della Costituzione è sostituito dal seguente:
«ART. 91. – Il Presidente della Repubblica, prima di assumere le sue funzioni, presta giuramento di fedeltà alla
Repubblica e di osservanza della Costituzione dinanzi all'Assemblea della Repubblica».
CAPO III
- MODIFICHE AL TITOLO III DELLA
PARTE II DELLA COSTITUZIONE
ART. 30.
(Governo e Primo ministro).
1. L'articolo 92 della Costituzione è sostituito dal seguente:
«ART. 92. – Il Governo della Repubblica è composto dal Primo ministro e dai ministri, che costituiscono insieme il
Consiglio dei ministri.
La candidatura alla carica di Primo ministro avviene mediante collegamento con i candidati overo con una o più liste
di candidati all'elezione della Camera dei deputati, secondo modalità stabilite dalla legge. La legge disciplina l'elezione
dei deputati in modo da favorire la formazione di una maggioranza, collegata al candidato alla carica di Primo ministro.
Il Presidente della Repubblica, sulla base dei risultati delle elezioni dellaCamera dei deputati, nomina il Primo ministro».
ART. 31.
(Giuramento del Primo ministro
e dei ministri).
1. L'articolo 93 della Costituzione è sostituito dal seguente:
«ART. 93. – Il Primo ministro e i ministri, prima di assumere le funzioni, prestano giuramento nelle mani del
Presidente della Repubblica».
ART. 32.
(Governo in Parlamento).
1. L'articolo 94 della Costituzione è sostituito dal seguente:
«ART. 94. – Il Primo ministro illustra il programma di legislatura e la composizione del Governo alle Camere entro
dieci giorni dalla nomina. La Camera dei deputati si esprime con un voto sul programma. Il Primo ministro ogni anno
presenta il rapporto sulla sua attuazione e sullo stato del Paese.
Il Primo ministro può porre la questione di fiducia e chiedere che la Camera dei deputati si esprima, con priorità su
ogni altra proposta, con voto conforme alle proposte del Governo, nei casi previsti dal suo regolamento. La votazione ha
luogo per appello nominale. In caso di voto contrario, il Primo ministro si dimette. Non è comunque ammessa la
questione di fiducia sulle leggi costituzionali e di revisione costituzionale.
In qualsiasi momento la Camera dei deputati può obbligare il Primo ministro alle dimissioni, con l'approvazione di
una mozione di sfiducia. La mozione di sfiducia deve essere firmata da almeno un quinto dei componenti della Camera
dei deputati, non può essere messa in discussione prima di tre giorni dalla sua presentazione, deve essere votata per
appello nominale e approvata dalla maggioranza assoluta dei componenti. Nel caso di approvazione, il Primo ministro
si dimette e il Presidente della Repubblica decreta lo scioglimento della Camera dei deputati ed indíce le elezioni.
Il Primo ministro si dimette altresí qualora la mozione di sfiducia sia stata respinta con il voto determinante di
deputati non appartenenti alla maggioranza espressa dalle elezioni. In tale caso si applica l'articolo 88, secondo comma.
Qualora sia presentata e approvata una mozione di sfiducia, con la designazione di un nuovo Primo ministro, da parte
dei deputati appartenenti alla maggioranza espressa dalle elezioni in numero non inferiorealla maggioranza dei
componenti della Camera, il Primo ministro si dimette e il Presidente della Repubblica nomina il Primo ministro
designato dalla mozione. La mozione non può essere messa in discussione prima di tre giorni dalla sua presentazione e
deve essere votata per appello nominale».
ART. 33.
(Poteri del Primo ministro e dei ministri).
1. L'articolo 95 della Costituzione è sostituito dal seguente:
«ART. 95. – I ministri sono nominati e revocati dal Primo ministro.
Il Primo ministro determina la politica generale del Governo e ne è responsabile. Garantisce l'unità di indirizzo
politico e amministrativo, dirigendo, promuovendo e coordinando l'attività dei ministri.
I ministri sono responsabili collegialmente degli atti del Consiglio dei ministri e individualmente degli atti dei loro
dicasteri.
La legge provvede all'ordinamento della Presidenza del Consiglio e determina il numero, le attribuzioni e
l'organizzazione dei ministeri».
ART. 34.
(Disposizioni sui reati ministeriali).
1. L'articolo 96 della Costituzione è sostituito dal seguente:
«ART. 96. – Il Primo ministro e i ministri, anche se cessati dalla carica, sono sottoposti, per i reati commessi
nell'esercizio delle loro funzioni, alla giurisdizione ordinaria, previa autorizzazione del Senato federale della Repubblica
o della Camera dei deputati, secondo le norme stabilite con legge costituzionale».
ART. 35.
(Autorità amministrative indipendenti nazionali).
1. Dopo l'articolo 98 della Costituzione, è inserito il seguente:
«ART. 98-bis – Per lo svolgimento di attività di garanzia o di vigilanza in materia di diritti di libertà garantiti dalla
Costituzione e su materie di competenza dello Stato, ai sensi dell'articolo 117, secondo comma, la legge approvata ai
sensi dell'articolo 70, terzo comma, può istituire apposite Autorità indipendenti, stabilendone la durata del mandato, i
requisiti di eleggibilità e le condizioni di indipendenza.
Le Autorità riferiscono alle Camere sui risultati delle attività svolte».
CAPO IV
- MODIFICHE AL TITOLO IV
DELLA PARTE II DELLA
COSTITUZIONE
ART. 36.
(Elezione del Consiglio superiore
della magistratura).
1. All'articolo 104, quarto comma, della Costituzione, le parole: «e per un terzo dal Parlamento in seduta comune»
sono sostituite dalle seguenti: «per un sesto dalla Camera dei deputati e per un sesto dal Senato federale della
Repubblica.
2. All'articolo 104 della Costituzione, il quinto comma è abrogato.
CAPO V
- MODIFICHE AL TITOLO V
DELLA PARTE II DELLA
COSTITUZIONE
ART. 37.
(Modifiche all'articolo 114
della Costituzione).
1. La denominazione del titolo V della Parte II della Costituzione è sostituita dalla seguente: «Comuni, Province, Città
metropolitane, Regioni e Stato».
2. All'articolo 114, primo comma, della Costituzione, sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: «, che esercitano le
loro funzioni secondo i princípi di leale collaborazione e di sussidiarietà».
3. All'articolo 114 della Costituzione, il terzo comma è sostituito dal seguente:
«Roma è la capitale della Repubblica e dispone di forme e condizioni particolari di autonomia, anche normativa, nelle
materie di competenza regionale, nei limiti e con le modalità stabiliti dallo statuto della Regione Lazio».
ART. 38.
(Approvazione degli statuti
delle Regioni speciali).
1. All'articolo 116, primo comma, della Costituzione, sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: «previa intesa con la
Regione o Provincia autonoma interessata sul testo approvato dalle due Camere in prima deliberazione. Il diniego alla
proposta di intesa può essere manifestato entro tre mesi dalla trasmissione del testo, con deliberazione a maggioranza
dei due terzi dei componenti del Consiglio o Assemblea regionale o del Consiglio della Provincia autonoma interessata.
Decorso tale termine senza che sia stato deliberato il diniego, le Camere possono adottare la legge costituzionale».
ART. 39.
(Modifiche all'articolo 117
della Costituzione).
1. All'articolo 117 della Costituzione, il primo comma è sostituito dal seguente:
«La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli
derivanti dall'ordinamento comunitario».
2. All'articolo 117, secondo comma, della Costituzione, alla lettera a) sono aggiunte, in fine, le seguenti parole:
«promozione internazionale del sistema economico e produttivo nazionale;».
3. All'articolo 117, secondo comma, della Costituzione, alla lettera e) sono premesse le seguenti parole: «politica
monetaria,»; dopo le parole: «tutela del risparmio» sono inserite le seguenti: «e del credito»; dopo le parole: «tutela
della concorrenza» sono inserite le seguenti: «e organizzazioni comuni di mercato».
4. All'articolo 117, secondo comma, della Costituzione, alla lettera h), dopo le parole: «polizia amministrativa» sono
inserite le seguenti: «regionale e».
5. All'articolo 117, secondo comma, della Costituzione, dopo la lettera m) è inserita la seguente:
«m-bis) norme generali sulla tutela della salute; sicurezza e qualità alimentari».
6. All'articolo 117, secondo comma, della Costituzione, alla lettera o) sono aggiunte, in fine, le seguenti parole:
«sicurezza del lavoro;».
7. All'articolo 117, secondo comma, della Costituzione, alla lettera p) sono aggiunte, in fine, le seguenti parole:
«ordinamento della capitale;».
8. All'articolo 117, secondo comma, della Costituzione, dopo la lettera s) sono aggiunte le seguenti:
«s-bis) grandi reti strategiche di trasporto e di navigazione di interesse nazionale e relative norme di sicurezza;
s-ter) ordinamento della comunicazione;
s-quater) ordinamento delle professioni intellettuali; ordinamento sportivo nazionale;
s-quinquies) produzione strategica, trasporto e distribuzione nazionali dell'energia».
9. All'articolo 117, terzo comma, della Costituzione, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) sono soppresse le parole: «e sicurezza»;
b) sono soppresse le parole: «tutela della salute;»;
c) dopo le parole: «ordinamento sportivo» è inserita la seguente: «regionale»;
d) le parole: «grandi reti di trasporto e di navigazione» sono sostituite dalle seguenti: «reti di trasporto e di
navigazione»;
e) le parole: «ordinamento della comunicazione» sono sostituite dalle seguenti: «comunicazione di interesse
regionale, ivi compresa l'emittenza in ambito regionale; promozione in ambito regionale dello sviluppo delle
comunicazioni elettroniche»;
f) le parole: «produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell'energia» sono sostituite dalle seguenti:
«produzione, trasporto e distribuzione dell'energia»;
g) le parole: «casse di risparmio, casse rurali, aziende di credito a carattere regionale; enti di credito fondiario e
agrario a carattere regionale» sono sostituite dalle seguenti: «istituti di credito a carattere regionale».
10. All'articolo 117 della Costituzione, il quarto comma è sostituito dal seguente:
«Spetta alle Regioni la potestà legislativa esclusiva nelle seguenti materie:
a) assistenza e organizzazione sanitaria;
b) organizzazione scolastica, gestione degli istituti scolastici e di formazione, salva l'autonomia delle istituzioni
scolastiche;
c) definizione della parte dei programmi scolastici e formativi di interesse specifico della Regione;
d) polizia amministrativa regionale e locale;
e) ogni altra materia non espressamente riservata alla legislazione dello Stato».
11. All'articolo 117 della Costituzione, l'ottavo comma è sostituito dal seguente:
«La Regione interessata ratifica con legge le intese della Regione medesima con altre Regioni per il miglior esercizio
delle proprie funzioni amministrative, prevedendo anche l'istituzione di organi amministrativi comuni».
ART. 40.
(Modifica dell'articolo 118
della Costituzione).
1. L'articolo 118 della Costituzione è sostituito dal seguente:
«ART. 118 – Le funzioni amministrative sono attribuite ai Comuni salvo che, per assicurarne l'esercizio unitario, siano
conferite a Province, Città metropolitane, Regioni e Stato, sulla base dei princípi di sussidiarietà, differenziazione ed
adeguatezza.
I Comuni, le Province e le Città metropolitane sono titolari di funzioni amministrative proprie e di quelle conferite
con legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze.
La legge, approvata ai sensi dell'articolo 70, terzo comma, istituisce la Conferenza Stato-Regioni per realizzare la
leale collaborazione e per promuovere accordi ed intese. Per le medesime finalità, può istituire altre Conferenze tra lo
Stato e gli enti di cui all'articolo 114.
Ai Comuni, alle Province e alle Città metropolitane è garantita l'autonomia nell'esercizio delle funzioni
amministrative, nell'ambito delle leggi statali o regionali.
La legge statale disciplina forme di coordinamento fra Stato e Regioni nelle materie di cui alle lettere b) e h) del
secondo comma dell'articolo 117, e disciplina inoltre forme di coordinamento con riferimento alla tutela dei beni
culturali ed alla ricerca scientifica e tecnologica. Disciplina altresí forme di coordinamento con riferimento alle grandi
reti strategiche di trasporto e di navigazione di interesse nazionale.
Comuni, Province, Città metropolitane, Regioni e Stato riconoscono e favoriscono l'autonoma iniziativa dei cittadini,
singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà, anche
attraverso misure fiscali. Essi riconoscono e favoriscono altresí l'autonoma iniziativa degli enti di autonomia funzionale
per le medesime attività e sulla base del medesimo principio. L'ordinamento generale degli enti di autonomia funzionaleè definito con legge approvata ai sensi dell'articolo 70, primo comma.
La legge, approvata ai sensi dell'articolo 70, terzo comma, favorisce l'esercizio in forma associata delle funzioni dei
piccoli comuni e di quelli situati nelle zone montane, attribuendo a tali forme associative la medesima autonomia
riconosciuta ai Comuni».
ART. 41.
(Modifiche dell'articolo 120
della Costituzione).
1. All'articolo 120, secondo comma, della Costituzione, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) le parole: «Il Governo può sostituirsi a organi delle Regioni, delle Città metropolitane, delle Province e dei
Comuni» sono sostituite dalle seguenti: «Lo Stato può sostituirsi alle Regioni, alle Città metropolitane, alle Province e
ai Comuni nell'esercizio delle funzioni loro attribuite dagli articoli 117 e 118»;
b) dopo le parole: «dei governi locali» sono inserite le seguenti: «e nel rispetto dei princípi di leale collaborazione e
di sussidiarietà»;
c) è soppresso il secondo periodo.
ART. 42.
(Modifiche all'articolo 122
della Costituzione).
1. All'articolo 122, primo comma, della Costituzione, dopo le parole: «stabilisce anche» sono inserite le seguenti: «i
criteri di composizione e».
2. All'articolo 122, quinto comma, della Costituzione, al primo periodo sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: «e
non è immediatamente rieleggibile dopo il secondo mandato consecutivo».
ART. 43.
(Modifiche all'articolo 123
della Costituzione).
1. All'articolo 123, secondo comma, della Costituzione, è soppresso il secondo periodo.
2. All'articolo 123 della Costituzione, il quarto comma è sostituito dal seguente:
«In ogni Regione, lo statuto disciplina il Consiglio delle autonomie locali, quale organo di consultazione, di
concertazione e di raccordo fra le Regioni e gli enti locali».
ART. 44.
(Modifiche all'articolo 126
della Costituzione).
1. All'articolo 126, primo comma, della Costituzione, l'ultimo periodo è sostituito dal seguente: «Il decreto è adottato
previo parere del Senato federale della Repubblica».
2. All'articolo 126, terzo comma, della Costituzione, al primo periodo, sono soppresse le parole: « , l'impedimento
permanente, la morte» e il secondo periodo è sostituito dai seguenti: «Non si fa luogo a dimissioni della Giunta e a
scioglimento del Consiglio in caso di morte o impedimento permanente del Presidente della Giunta. In tale caso, lo
statuto regionale disciplina la nomina di un nuovo Presidente, cui si applicano le disposizioni previste per il Presidente
sostituito. In ogni caso le dimissioni della Giunta e lo scioglimento del Consiglio conseguono alle dimissioni contestuali
della maggioranza dei componenti il Consiglio».
ART. 45.
(Leggi regionali ed interesse nazionale
della Repubblica).
1. All'articolo 127 della Costituzione, dopo il primo comma è inserito il seguente:
«Il Governo, qualora ritenga che una legge regionale o parte di essa pregiudichi l'interesse nazionale della Repubblica, entro quindici giorni dalla sua pubblicazione invita la Regione a rimuovere le disposizioni pregiudizievoli. Qualora entro i successivi quindici giorni il Consiglio regionale non rimuova la causa del pregiudizio, il Governo, entro gli ulteriori quindici giorni, sottopone la questione al Parlamento in seduta comune che, entro gli ulteriori quindici giorni, con deliberazione adottata a maggioranza assoluta dei propri componenti, può annullare la legge o sue disposizioni. Il Presidente della Repubblica, entro i successivi dieci giorni, emana il conseguente decreto di annullamento».
ART. 46.
(Garanzie per le autonomie locali).
1. Dopo l'articolo 127 della Costituzione, è inserito il seguente:
«ART. 127-bis. – I Comuni, le Province e le Città metropolitane, qualora ritengano che una legge o un atto avente
forza di legge dello Stato o della Regione leda le proprie competenze costituzionalmente attribuite, possono promuovere
dinanzi alla Corte costituzionale la questione di legittimità costituzionale. Una legge costituzionale disciplina le
condizioni, le forme e i termini di proponibilità della questione».
ART. 47.
(Coordinamento interistituzionale da parte del Senato federale della Repubblica).
1. Dopo l'articolo 127-bis della Costituzione, è inserito il seguente:
«ART. 127-ter. – Fatte salve le competenze amministrative delle Conferenze di cui all'articolo 118, terzo comma, la
legge dello Stato, approvata ai sensi dell'articolo 70, terzo comma, promuove il coordinamento tra il Senato federale
della Repubblica e i Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni e ne disciplina forme e modalità.
Il regolamento del Senato federale della Repubblica garantisce rapporti di reciproca informazione e collaborazione tra
i senatori e i rappresentanti degli enti di cui al secondo comma dell'articolo 114.
I senatori possono essere sentiti, ogni volta che lo richiedono, dal Consiglio o Assemblea della Regione ovvero dal
Consiglio della Provincia autonoma in cui sono stati eletti con le modalità e nei casi previsti dai rispettivi regolamenti».
ART. 48.
(Modifica all'articolo 131
della Costituzione).
1. All'articolo 131 della Costituzione, le parole: «Valle d'Aosta» e «Trentino-Alto Adige» sono sostituite,
rispettivamente, dalle seguenti: «Valle d'Aosta/Vallèe d'Aoste» e: «Trentino-Alto Adige/Sdtirol».
ART. 49.
(Città metropolitane).
1. All'articolo 133 della Costituzione è premesso il seguente comma:
«L'istituzione di Città metropolitane nell'ambito di una Regione è stabilita con legge dello Stato, approvata ai sensi
dell'articolo 70, terzo comma, su iniziativa dei Comuni interessati, sentite le Province interessate e la stessa Regione».
ART. 50.
(Abrogazione).
1. All'articolo 116 della Costituzione, il terzo comma è abrogato.
CAPO VI
- MODIFICHE AL TITOLO VI
DELLA PARTE II DELLA
COSTITUZIONE
ART. 51.
(Corte costituzionale).
1. L'articolo 135 della Costituzione è sostituito dal seguente:
«ART. 135. – La Corte costituzionale è composta da quindici giudici. Quattro giudici sono nominati dal Presidente
della Repubblica; quattro giudici sono nominati dalle supreme magistrature ordinaria e amministrative; tre giudici sono
nominati dalla Camera dei deputati e quattro giudici sono nominati dal Senato federale della Repubblica, integrato dai
Presidenti delle Giunte delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano.
I giudici della Corte costituzionale sono scelti fra i magistrati anche a riposo delle giurisdizioni superiori ordinaria ed
amministrative, i professori ordinari di università in materie giuridiche e gli avvocati dopo venti anni di esercizio.
I giudici della Corte costituzionale sono nominati per nove anni, decorrenti per ciascuno di essi dal giorno del
giuramento, e non possono essere nuovamente nominati.
Alla scadenza del termine il giudice costituzionale cessa dalla carica e dall'esercizio delle funzioni. Nei successivi tre
anni non può ricoprire incarichi di governo, cariche pubbliche elettive o di nomina governativa o svolgere funzioni
inorgani o enti pubblici individuati dalla legge.
La Corte elegge tra i suoi componenti, secondo le norme stabilite dalla legge, il Presidente, che rimane in carica per
un triennio, ed è rieleggibile, fermi in ogni caso i termini di scadenza dall'ufficio di giudice.
L'ufficio di giudice della Corte è incompatibile con quello di membro del Parlamento, di un Consiglio regionale, con
l'esercizio della professione di avvocato e con ogni carica ed ufficio indicati dalla legge.
Nei giudizi d'accusa contro il Presidente della Repubblica intervengono, oltre i giudici ordinari della Corte, sedici
membri tratti a sorte da un elenco di cittadini aventi i requisiti per l'eleggibilità a deputato, che la Camera dei deputati
compila ogni nove anni mediante elezione con le stesse modalità stabilite per la nomina dei giudici ordinari».
2. All'articolo 2 della legge costituzione 22 novembre 1967, n. 2, le parole: «dal Parlamento» sono sostituite dalle
seguenti: «dalla Camera dei deputati».
3. L'articolo 3 della legge costituzionale 22 novembre 1967, n. 2, è sostituito dal seguente:
«ART. 3. – 1. I giudici della Corte costituzionale nominati dal Senato federale della Repubblica e quelli nominati dalla
Camera dei deputati sono eletti a scrutinio segreto e con la maggioranza dei due terzi dei componenti la rispettiva
Assemblea. Per gli scrutini successivi al terzo è sufficiente la maggioranza dei tre quinti dei componenti la rispettiva
Assemblea».
ART. 52.
(Referendum sulle leggi costituzionali).
1. All'articolo 138 della Costituzione, il terzo comma è abrogato.
CAPO VII
- DISPOSIZIONI TRANSITORIE
ART. 53.
(Disposizioni transitorie).
1. Le disposizioni di cui agli articoli 65, 69, 76, 84, 98-bis, 114, 116, 117, 118, 120, 122, 123, 126, terzo comma, 127,
127-bis, 131 e 133 della Costituzione, come modificati dalla presente legge costituzionale, si applicano a decorrere dalla
data di entrata in vigore della presente legge costituzionale. Ogni richiamo all'articolo 70 della Costituzione, contenuto
negli articoli 65, 69, 98-bis, 118 e 133 della Costituzione, come modificati dalla presente legge costituzionale, è riferito,
fino all'applicazione dell'articolo 14 della presente legge costituzionale, all'articolo 70 della Costituzione nel testo
vigente alla data di entrata in vigore della presente legge costituzionale.
2. Fatto salvo quanto previsto dai commi 3, 4 e 6 del presente articolo, le disposizioni di cui agli articoli 55, 56, primo
comma, 57, primo e sesto comma, 58, 59, 60, primo comma, 61, 63, 64, 66, 67, 70, 71, 72, 73, 74, 77, 80, 81, 82, 83,
85, 86, 87, 88, 89, 91, 92, 93, 94, 95, 96, 104, 126, primo comma, 127-ter, 135 e 138 della Costituzione, come
modificati dalla presente legge costituzionale, e le disposizioni di cui all'articolo 51, commi 2 e 3, della presente legge
costituzionale si applicano con riferimento alla prima legislatura successiva a quella in corso alla data di entrata in
vigore della presente legge costituzionale. Gli articoli 56, secondo, terzo e quarto comma, 57, secondo, terzo, quarto e
quinto comma, 60, secondo e terzo comma, della Costituzione, come modificati dalla presente legge costituzionale, si
applicano per la successiva formazione della Camera dei deputati, nonché del Senato federale della Repubblica trascorsi
cinque anni dalle prime elezioni del Senato medesimo, salvo quanto previsto dai commi 4 e 7 del presente articolo. Fino
alla prima applicazione delle disposizioni costituzionali di cui al presente comma, continuano ad applicarsi i
corrispondenti articoli della Costituzione nel testo vigente alla data di entrata in vigore della presente legge
costituzionale.
3. Fino all'adeguamento della legislazione elettorale, ivi comprese le norme concernenti le elezioni nella
circoscrizione Estero, alle disposizioni di cui all'articolo 92, secondo comma, della Costituzione, come modificato dalla
presente legge costituzionale:
a) a decorrere dalla prima legislatura della Camera dei deputati successiva a quella in corso alla data di entrata in
vigore della presente legge costituzionale, il Governo, entro dieci giorni dalla sua formazione, si presenta alla Camera per ottenerne la fiducia; la Camera accorda o revoca la fiducia mediante mozione motivata e votata per appello
nominale;
b) non si applica il quarto comma dell'articolo 70 della Costituzione, come modificato dalla presente legge
costituzionale;
c) ai fini dello scioglimento della Camera dei deputati si applica l'articolo 88 della Costituzione, nel testo vigente alla
data di entrata in vigore della presente legge costituzionale.
4. In sede di prima applicazione della presente legge costituzionale:
a) le prime elezioni del Senato federale della Repubblica, successive alla data di entrata in vigore della medesima
legge, sono indette dal Presidente della Repubblica, che ne fissa la prima riunione non oltre il ventesimo giorno dalle
elezioni medesime, hanno luogo contestualmente a quelle della Camera dei deputati ed i senatori cosí eletti durano in
carica per cinque anni; sono eleggibili a senatori di una Regione o Provincia autonoma gli elettori che hanno compiuto i
quaranta anni di età; sono eletti nella circoscrizione Estero solamente i diciotto deputati di cui all'articolo 56, secondo
comma, della Costituzione, come modificato dalla presente legge costituzionale; ai fini dell'applicazione dell'articolo
56, quarto comma, della Costituzione, la ripartizione dei seggi fra le circoscrizioni, fatto salvo il numero dei seggi
assegnati alla circoscrizione Estero, si effettua dividendo per seicentododici il numero degli abitanti della Repubblica,
quale risulta dall'ultimo censimento generale della popolazione;
b) alla scadenza dei cinque anni di cui alla lettera a) hanno luogo le nuove elezioni del Senato federale della
Repubblica, nella composizione di cui all'articolo 57 della Costituzione, come modificato dalla presente legge
costituzionale; sono eleggibili a senatori di una Regione o Provincia autonoma gli elettori che hanno compiuto i
venticinque anni di età;
c) la legislatura di ciascuna Assemblea o Consiglio regionale e di Provincia autonoma, in carica trascorsi trenta mesi
dalla data di indizione delle prime elezioni di cui alla lettera a), dura fino alla data di indizione delle nuove elezioni di
cui alla lettera b); è fatto salvo il caso di scioglimento ai sensi del comma 5;
d) le nuove elezioni di cui alla lettera b) sono indette dal Presidente della Repubblica, che fissa la prima riunione del
Senato federale della Repubblica entro il ventesimo giorno dalle elezioni medesime, ed hanno luogo contestualmente a
quelle di tutte le Assemblee o Consigli regionali o di Provincia autonoma, in carica alla data delle elezioni, che sono
conseguentemente sciolti.
5. Con esclusivo riferimento al quinquennio successivo alle prime elezioni del Senato federale della Repubblica, di
cui alla lettera a) del comma 4, in caso di scioglimento del Consiglio o Assemblea regionale o dei Consigli delle
Province autonome in base all'articolo 126 o ad altra norma costituzionale, la durata della successiva legislatura
regionale o provinciale è ridotta conseguentemente, in modo da assicurare, nelle nuove elezioni del Senato federale
della Repubblica, la contestualità di cui all'articolo 57, secondo comma, della Costituzione, come modificato dalla
presente legge costituzionale.
6. Per le prime elezioni del Presidente della Repubblica successive alla data di entrata in vigore della presente legge
costituzionale, il termine di quindici giorni di cui all'articolo 85, terzo comma, della Costituzione, come modificato
dalla presente legge costituzionale, è fissato in quarantacinque giorni.
7. Per le elezioni del Senato federale della Repubblica e della Camera dei deputati, successive alla data di entrata in
vigore della presente legge costituzionale, e fino all'adeguamento della legislazione elettorale alle disposizioni della
presente legge costituzionale, trovano applicazione le leggi elettorali per il Senato della Repubblica e la Camera dei
deputati, vigenti alla data di entrata in vigore della presente legge costituzionale.
8. Le disposizioni dei regolamenti parlamentari vigenti alla data di entrata in vigore della presente legge costituzionale
continuano ad applicarsi fino alla data di entrata in vigore delle loro modificazioni conseguenti alla medesima legge. Le
norme regolamentari incompatibili con la presente legge costituzionale cessano di avere efficacia a decorrere dalla data
di entrata in vigore della legge medesima. Fino alla determinazione dei criteri generali di cui all'articolo 70, sesto
comma, della Costituzione, come modificato dalla presente legge costituzionale, il Presidente di ciascuna Camera
verifica che un disegno di legge non contenga disposizioni relative a materie per cui si dovrebbero applicare
procedimenti diversi.
9. Le funzioni attribuite ai Consigli delle autonomie locali da disposizioni costituzionali sono esercitate dal rispettivo
Consiglio o Assemblea regionale o Consiglio della Provincia autonoma, fino alla data della istituzione di ciascun
Consiglio delle autonomie locali.
10. In sede di prima applicazione dell'articolo 135 della Costituzione, come modificato dalla presente legge
costituzionale, alla scadenza del termine dei giudici della Corte costituzionale già eletti dal Parlamento in seduta
comune e alle prime scadenze del termine di un giudice già eletto dalla suprema magistratura ordinaria e di un giudice
già nominato dal Presidente della Repubblica, al Senato federale della Repubblica, integrato dai Presidenti delle Giunte
delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano, e alla Camera dei deputati è attribuita alternativamente
l'elezione di ciascun giudice in scadenza. Al Senato è attribuita l'elezione del primo giudice in scadenza.
11. Il quarto comma dell'articolo 135 della Costituzione, come sostituito dall'articolo 51 della presente legge
costituzionale, non si applica nei confronti dei giudici costituzionali in carica alla data di entrata in vigore della presente
legge costituzionale.
12. In caso di cessazione anticipata dall'incarico di singoli componenti del Consiglio superiore della magistratura, già
eletti dal Parlamento in seduta comune, il Senato federale della Repubblica procede alle conseguenti elezioni suppletive
fino alla concorrenza del numero di componenti di sua competenza, ai sensi dell'articolo 104, quarto comma, della
Costituzione, come modificato dall'articolo 36 della presente legge costituzionale.
13. Nei cinque anni successivi alla data di entrata in vigore della presente legge costituzionale si possono, con leggi
costituzionali, formare nuove Regioni con un minimo di un milione di abitanti, a modificazione dell'elenco di cui
all'articolo 131 della Costituzione, come modificato dalla presente legge costituzionale, senza il concorso delle
condizioni richieste dal primo comma dell'articolo 132 della Costituzione, fermo restando l'obbligo di sentire le
popolazioni interessate.
14. Le popolazioni interessate di cui al comma 13 sono costituite dai cittadini residenti nei Comuni o nelle Province di
cui si propone il distacco dalla Regione.
15. I senatori a vita in carica alla data di inizio della prima legislatura successiva a quella in corso alla data di entrata
in vigore della presente legge costituzionale permangono in carica presso il Senato federale della Repubblica.
16. All'articolo 5 della legge costituzionale 22 novembre 1999, n. 1, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al comma 2, lettera b), sono soppresse le parole: «, impedimento permanente o morte»;
b) dopo il comma 2 è aggiunto il seguente:
«2-bis. Nel caso di impedimento permanente o morte del Presidente della Giunta, il Consiglio nomina un nuovo
Presidente».
17. Le disposizioni di cui al comma 16 si applicano in via transitoria anche nei confronti delle Regioni nelle quali, alla
data di entrata in vigore della presente legge costituzionale, siano già entrati in vigore i nuovi statuti regionali, ai sensi
della legge costituzionale 22 novembre 1999, n. 1.
18. All'articolo 1, comma 3, della legge costituzionale 31 gennaio 2001, n. 2, nel primo periodo le parole: «il primo
rinnovo» sono sostituite dalle seguenti: «i rinnovi» e la parola: «successivo» è sostituita dalla seguente: «successivi».
ART. 54.
(Regioni a statuto speciale).
1. Fatto salvo quanto previsto dall'articolo 38, sino all'adeguamento dei rispettivi statuti di autonomia le disposizioni
di cui al capo V della presente legge costituzionale si applicano anche alle Regioni a statuto speciale e alle Province
autonome di Trento e di Bolzano per le parti in cui prevedono forme di autonomia più ampie rispetto a quelle già
attribuite. Sino all'adeguamento dei rispettivi statuti le rimanenti disposizioni della presente legge costituzionale che
interessano le Regioni si applicano anche alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e di
Bolzano.
ART. 55.
(Adeguamento degli statuti speciali).
1. Ai fini dell'adeguamento degli statuti di cui all'articolo 54, nelle Regioni a statuto speciale e nelle Province
autonome di Trento e di Bolzano è riconosciuta parità di diritti ai cittadini, qualunque sia il gruppo linguistico al quale
appartengono.
ART. 56.
(Trasferimento di beni e di risorse).
1. Entro cinque anni dalla data di entrata in vigore della presente legge costituzionale, il Governo assicura la puntuale
individuazione dei beni e delle risorse da trasferire alle Regioni e agli enti locali, la loro ripartizione tra le Regioni e tra
Regioni ed enti locali, per garantire l'effettivo esercizio delle rispettive funzioni e competenze di cui alla presente legge
costituzionale e alla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3. La legge dello Stato, approvata ai sensi dell'articolo 70,
terzo comma, della Costituzione, come modificato dalla presente legge costituzionale, stabilisce le modalità e i tempi
per la ripartizione dei beni e delle risorse individuati e i successivi trasferimenti, che devono comunque essere congrui
rispetto alle funzioni e alle competenze esercitate e comportano l'adeguamento delle amministrazioni statali, in rapporto
ad eventuali compiti residui.
ART. 57.
(Federalismo fiscale e finanza statale).
1. Entro tre anni dalla data di entrata in vigore della presente legge costituzionale, le leggi dello Stato assicurano
l'attuazione dell'articolo 119 della Costituzione. In nessun caso l'attribuzione dell'autonomia impositiva ai Comuni, alle
Province, alle Città metropolitane e alle Regioni può determinare un incremento della pressione fiscale complessiva.