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618 giorni di Governo Prodi

Solidarietà Sociale, un bilancio per le politiche dell'integrazione

Ridurre il disagio abitativo, favorire l'inclusione degli immigrati, garantire diritti certi alle persone con disabilità: questi alcuni dei principali interventi finanziati dal Fondo per le politiche sociali. Inoltre aumenta l'impegno nella prevenzione e nel recupero delle dipendenze e si rafforza il sostegno al volontariato.

I Fondi per le poltiche sociali e il disagio abitativo | Disabilità, infanzia e adolescenza | Immigrazione e dipendenze | RSI e Volontariato |

Immigrazione e dipendenze In linea con l’orientamento diffuso a livello internazionale, la programmazione delle politiche per l’immigrazione ha agito su un duplice piano: la sicurezza e la creazione di più canali d’entrata per favorire l’emigrazione regolare, grazie ad accordi bilaterali stipulati con i Paesi d’origine. Questi sono stati anche i principi ispiratori della proposta, rimasta disegno di legge, che i ministri Giuliano Amato e Paolo Ferrero hanno presentato per riformare il testo unico sull’immigrazione.

Le vie legali per l’immigrazione. Per controllare l’entrata di lavoratori non comunitari in Italia, il Governo ha approvato il decreto flussi che ha permesso l’ingresso di 350 mila persone nel 2006 e altre 170 mila nel 2007. Inoltre, dall’anno scorso, l’inoltro delle domande per il nulla osta al lavoro e la conversione dei permessi di soggiorno avviene solo attraverso una procedura online che ne ha velocizzato l’iter. Si è semplificata anche la richiesta dei permessi di soggiorno, sia per cittadini comunitari che non comunitari, accogliendo quanto stabilito dalla normativa europea.

Gli accordi bilaterali. Per favorire il flusso regolare dei lavoratori immigrati, si sono intensificati gli accordi bilaterali con i Paesi d’origine, per favorire lo scambio di informazioni sulle competenze necessarie sul mercato italiano e le professionalità presenti nel Paese di provenienza degli immigrati, in modo da creare liste di persone disponibili a partire per l’Italia. Nel biennio 2006-2008 il Governo ha potenziato gli accordi con Egitto, Marocco, Tunisia, Moldavia, Albania attivando progetti grazie alle risorse stanziate dal programma comunitario ANEAS e, per la prima volta, ha avviato dialoghi con la Bolivia, il Perù e l’Ecuador.

All’interno degli accordi bilaterali trova spazio anche la formazione professionale e di insegnamento della lingua italiana nel Paese d’origine, attività che facilitano l’entrata in Italia per chi vi partecipa. Il Ministero della Solidarietà Sociale ha istituito nel 2007 un Comitato per valutare questi corsi e, ad oggi, sono stati esaminati 35 progetti.

L’integrazione sociale degli immigrati. Con la Finanziaria 2007 è stato istituito un Fondo per l’inclusione degli immigrati che ora arriva a 100 mila euro e finanzia iniziative per integrare gli immigrati, in particolare i  minori e le donne, nella società italiana. Il Ministero della Solidarietà Sociale ha avviato, inoltre, interventi rivolti alle seconde generazione presenti in Italia, ha promosso assistenza e orientamento per chi vive nelle aree metropolitane, anche grazie alla pubblicazione di un vademecum “L’immigrazione: come, dove, quando”. Sono stati avviati programmi di integrazione per i cittadini romeni appartenenti ai rom, che si sono anche estesi a accordi con la Romania per evitare il flusso illegale e quindi alimentare fenomeni di razzismo. Infine sono state monitorate le attività sviluppate sul territorio grazie all’aggiornamento del Registro degli enti e delle associazioni che si occupano di immigrazione.

Accoglienza temporanea dei minori stranieri. Dopo il disastro ambientale di Chernobyl, enti e associazioni italiane hanno attivato programmi di accoglienza temporanea per minorenni provenienti dalla Bielorussia e dall’Ucraina. Inoltre, il Governo italiano ha approvato il 10 maggio 2007 insieme a quello bielorusso i principi e le disposizioni che entrambe le parti devono rispettare per salvaguardare i diritti dei minori.

Le politiche per le dipendenze. Il Ministero della Solidarietà Sociale coordina gli interventi per prevenire e ridurre la domanda, ma anche per curare e riabilitare chi assume droghe, chi utilizza sostanze dopanti o gioca d’azzardo. Il Piano d’azione per il 2008 traduce questi obiettivi in programmi centrati sulla persona e non sull’attività di repressione. Molti gli accordi e i progetti affidati a Regioni, Comuni e Università che vanno dalle attività di prevenzione a quelle di ricerca sul consumo. Inoltre con la collaborazione del Ministero dell’Istruzione, partiranno nelle scuole progetti di informazione e di tutela sul rischio di assunzione di sostanze psicoattive e con quello di Giustizia, inizierà un programma di recupero rivolto agli adolescenti che consumano droghe e sono in carcere. Infine, dopo l’accordo firmato in Conferenza Stato-Regioni, partiranno due progetti nazionali “Giovani, consumo di sostanze psicoattive e mondo della notte” e “Immigrati e dipendenze”, che saranno finanziati con 2 milioni e 500 mila euro ciascuno.


10/04/2008

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