618 giorni di Governo Prodi

Solidarietà Sociale, un bilancio per le politiche dell'integrazione

Ridurre il disagio abitativo, favorire l'inclusione degli immigrati, garantire diritti certi alle persone con disabilità: questi alcuni dei principali interventi finanziati dal Fondo per le politiche sociali. Inoltre aumenta l'impegno nella prevenzione e nel recupero delle dipendenze e si rafforza il sostegno al volontariato.

I Fondi per le poltiche sociali e il disagio abitativo | Disabilità, infanzia e adolescenza | Immigrazione e dipendenze | RSI e Volontariato |

Le politiche per la disabilità. L’impegno del ministro Paolo Ferrero per la disabilità si è dal principio collocato in una prospettiva attenta alle dinamiche internazionali dapprima con la firma della Convenzione ONU per i diritti alle persone con disabilità, in seguito con l’applicazione della Classificazione Internazionale del Funzionamento della Disabilità e della Salute (ICF) adottata dall’Assemblea Mondiale della Sanità.
Attualmente il Parlamento ha approvato il disegno di legge di ratifica alla Convenzione ONU, che sarà definitivamente ratificata in seguito alla conclusione dell’iter parlamentare. Per quanto riguarda, invece, l’implementazione dell’ICF si sta sviluppando un progetto di durata biennale per diffonderne l’applicazione nelle regioni e, invece, sono già stati fatti tre seminari per diffonderne la conoscenza sul territorio nazionale.

Il ministro Paolo Ferrero aveva inoltre  programmato un viaggio con 21 tappe, una per regione, per conoscere da vicino i problemi delle persone con disabilità, attraverso il confronto con le istituzioni locali, le associazioni e le famiglie; a causa della crisi del Governo, è stata realizzata solo la prima tappa a Torino e il viaggio è stato sospeso, così come la Conferenza nazionale sulle politiche per la disabilità, programmata per la prima metà del 2008.

La non-autosufficienza. Il Ministero della Solidarietà Sociale ha predisposto un piano di interventi per la non-autosufficienza che ha compreso lo stanziamento di uno specifico fondo, arrivato a 300 milioni di euro con la Finanziaria 2008, e la definizione di livelli essenziali delle prestazioni da garantire su tutto il territorio nazionale, assegnata al Governo tramite delega. Quest’ultimo progetto è rimasto sospeso e, ad oggi, è stato approvato il disegno di legge, prodotto dalla collaborazione degli attori istituzionali e sociali, che descrive le linee guida per una legge sulla non-autosufficenza.

Infanzia e adolescenza. È passato più di un anno dal 31 dicembre 2006, data in cui sono stati chiusi gli istituti assistenziali per i minori e in questo periodo il Ministero della Solidarietà Sociale ha seguito il monitoraggio del fenomeno in stretta collaborazione con il Centro Nazionale di documentazione e analisi sull’infanzia e l’adolescenza, recentemente ricostituito. Inoltre ha promosso attività per migliorare i servizi alternativi all’istituto, in particolare l’affido, e per diffondere più informazione; tra questi una campagna mediatica che è stata realizzata in collaborazione con il Ministero delle Politiche per la Famiglia.

A fronte della costante evoluzione della società, sono stati attivati in 15 città italiane Tavoli di coordinamento che hanno affrontato tra i vari temi, la povertà infantile, l’accoglienza attraverso affidamento familiare o in comunità, l’interculturalità e la partecipazione. Il Ministero della Solidarietà Sociale in collaborazione con quello del Lavoro ha avviato Tavoli di confronto sul problema dello sfruttamento minorile, ma questo non si è concretizzato in un documento normativo a causa dell’anticipata caduta del Governo. Infine, in collaborazione con il Ministero delle Politiche  per la Famiglia, un Piano straordinario per lo sviluppo dei servizi socio-educativi permetterà di creare 65 mila nuovi posti negli asili nido.

10/04/2008

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