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Infrastrutture, una rete moderna per l'Italia

Arriva il bilancio del Ministero delle Infrastrutture: è pari a circa 29 miliardi di euro il fondo stanziato nel biennio 2006-2008. 8,9 miliardi di euro vanno alla Legge Obiettivo che prosegue le opere in corso, tra cui la realizzazione dei grandi nodi autostradali e le linee di Alta Velocità. Avviati, inoltre, piani di edilizia residenziale pubblica e la riforma dei contratti pubblici.

Le Politiche per le Infrastrutture | Strade e autostrade | Ferrovie, Metro e Porti |

Le Politiche per le Infrastrutture Le tre linee guida del Ministero. È giunta l’ora dei bilanci per la “Politica del fare”: la linea guida scelta dal ministro Antonio Di Pietro si è concretizzata in un investimento di circa 29 miliardi di euro per le infrastrutture. Dagli interventi prioritari ai piani di lungo periodo ogni azione si è declinata secondo tre principi, dialogo, responsabilità e trasparenza, che hanno posto le basi per un approccio diverso alle politiche per le infrastrutture.

Nel concreto, il Ministero ha lavorato a stretto contatto con gli enti locali, cercando soluzioni condivise e sostenibili a vantaggio delle comunità sul territorio e intraprendendo la strada del federalismo infrastrutturale; a questo proposito la Finanziaria 2008 ha introdotto un organismo di diritto pubblico che permetterà ad ogni regione di gestire in modo autonomo l’avvio dei grandi interventi stradali e quindi di accelerarne la realizzazione. Ad oggi, dopo la sperimentazione avviata in Lombardia nel 2007, hanno adottato questo nuovo ente anche il Lazio, il Molise e il Veneto. Inoltre il Ministero delle Infrastrutture ha lavorato sul fronte della legalità intensificando le regole e i controlli per contrastare la corruzione e le organizzazioni della malavita, ma anche per migliorare la sicurezza dei cittadini-utenti e dei lavoratori.

Le risorse per le infrastrutture. Ripercorrendo i nodi più importanti delle azioni del Ministero delle Infrastrutture, il primo intervento si è concentrato sui cantieri in corso: 1 miliardo di euro ha permesso la prosecuzione dei lavori che altrimenti sarebbero stati sospesi. 8,9 miliardi di euro sono stati stanziati, invece, per la Legge Obiettivo che, con l'approvazione del CIPE, finanzia opere considerate strategiche e di alto interesse per l’Italia come la Strada Statale 106 Ionica, la metro C di Roma o il Mo.S.E. di Venezia. Lo stanziamento di fondi, insieme alle definizione di piani strategici, ha poi riguardato il sistema stradale e le reti ferroviarie: 1,3 miliardi di euro sono andati al "Piano degli investimenti Anas 2007" per finanziare opere in corso o manutenzioni, mentre quasi 5 miliardi di euro, 3,6 di questi per il Mezzogiorno, sono stati investiti per attuare il "Contratto di Programma 2007-2011" tra il Ministero e la Rete Ferroviaria Italiana. Inoltre, riguardo l’Alta Velocità, la Finanziaria 2007 ha assegnato 8,1 miliardi di euro per il completamento della direttrice Napoli-Roma-Firenze-Bologna-Milano-Torino.

L’edilizia pubblica e la casa. La Finanziaria 2007 ha previsto finanziamenti per il “Piano straordinario per la messa in sicurezza di edifici scolastici” e, inoltre, ha assegnato per il Programma Roma-Capitale un fondo complessivo di 595 milioni di euro per il triennio 2007/2009. Per quanto riguarda le politiche abitative, il Ministro delle Infrastrutture ha attivato un Tavolo di concertazione con i Ministri della Solidarietà Sociale, dell’Economia e delle Finanze, della Famiglia e delle Politiche Giovanili e Attività Sportive. Tra i provvedimenti principali, gli “Interventi per la riduzione del disagio abitativo per particolari categorie sociali”, con cui sono stati bloccati gli sfratti per le categorie svantaggiate e l’avvio del Piano straordinario di edilizia residenziale grazie a un fondo pari a 550 milioni di euro. Sempre per far fronte all’emergenza abitativa, sono stati stanziati 1,3 miliardi di euro, assegnati tramite i Contratti di quartiere, al piano di riqualificazione, acquisto e costruzione di nuove case e 280 milioni di euro, a cui si sono aggiunte le risorse regionali e comunali, hanno sostenuto il “Programma di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile”.

Il Codice dei contratti. Due decreti correttivi hanno modificato il  “Codice dei contratti, servizi, appalti e forniture, che è entrato pienamente in vigore nel 2007 con l’approvazione del Regolamento attuativo: per la prima volta si trovano concentrate in un unico testo le norme in materia di appalti. Le modifiche al Codice dei contratti aumentano l’apertura del mercato e danno la massima attenzione alla sicurezza sul lavoro e alla tutela dei diritti dei lavoratori. Invece, in riferimento ai contratti che riguardano la Pubblica Amministrazione, è stato abolito il ricorso all’arbitro privato per risolvere i contenziosi sugli appalti pubblici, portando a un risparmio di 300 milioni di euro per lo Stato.

La riorganizzazione del Ministero. Per ottimizzare e ridurre le spese e i costi di funzionamento sono state riorganizzate le sedi centrali e periferiche e sono stati soppressi i Comitati e gli Organismi che operavano per il Ministero. Inoltre, per contrastare la corruzione all’interno della Pubblica Amministrazione, il Ministero ha sottoscritto Protocolli d’intesa con l’Alto Commissario e ha avviato una collaborazione con la Guardia di Finanza; in più sono state ha istituite regole più stringenti sugli incarichi esterni dei dipendenti del Ministero.

02/04/2008

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