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Salvatore Camaioni wrote: >autonomia della regioni, che potranno disciplinarle a loro piacimento, con >tutte le conseguenze immaginabili. mi sembra che ci sia una presunzione di colpevolezza.... Starei un poco più attento nel misurare colpe e pregi, soprattutto prima che si siano verificate. Fracesco Paolo Forti scrisse: > > L'unita' d'Italia fu fatta con l'auito della Francia, che fu ringraziata cedendo > confini "invisibili" come la corsica, le cinque terre e la savoia, se non > ricordo male. solo una precisazione: le cinque terre sono ancora italiane, essendo nelle vicinanze di La Spezia. Andarono alla Francia bellisssime città come NIzza. L'intervento della Francia in fondo aiuto' l'espansione del > Piemonte e ci regalo' quella che era considerata la peggiore burocrazia > della penisola, distruggendo, quel che e' peggio, ottimi esempi di micro > amministrazioni (come il ducato di Parma). Parma, forse memore di quella buona amministrazione, è ancora ottimamente amministrata (esperienza personale), ma non credo che la pessima burocrazia fosse colpa dei piemontesi, ma dei Borboni e degli spagnoli che, specialmente nel mezzogiorno attuarono una politica di sfruttamento metodico. Perche` viene sempre dimenticato? Ho visto i disastri degli spagnoli in tante parti del mondo e sono perfettamente confrontabili con i disastri del Sud. Personalmente faccio partire il calvario del mezzogiorno dagli spagnoli, non certo dai piemontesi. Buon lavoro Giovanni ![]() |