[RIFORMANDO:564] R: Re: RIFORMANDO digest 266
Claudio Balducci  Domenica, 25 Giugno 2000


-----Messaggio originale-----
Da: Francesco Paolo Forti <francesco.forti@ticino.com>


Lasciamo
>perdere il fumo che viene sollevato attorno al concetto unitario di patria
>(cuore sanguinante, fratelli bandiera, stato unitario ed altri concetti che
>ci hanno propinato fin da piccoli alle scuole elementari) buono solo per
>la carne da cannone di chi che ha creduto di immolarsi  per gli ideali dei
>potenti di turno. Se avessero visto che dall'alto (per esempio nelle foto
>satellite) i confini nazionali non si vedono, non si farebbero fatti
massacrare
>per delle righe sulla carte geografiche ma avrebbero optato per un creare
>unita' federative a tutti i livelli, dal piu' piccolo al piu' grande.
>

d'accordo sulla prima parte. Questa ultima invece mi sembra un pochino
semplificata. La lotta per l'unita' d'Italia e' stata prima di tutto lotta
per l'indipendenza. L'indipendenza richiede una forma: centralizzata o
federale. Le condizioni storiche hanno fatto vincere una di queste opzioni.
L'elemento trascinante era comunque l'indipendenza. L'Austria era molto ben
organizzata, ottima amminisrazione. Meglio della nostra, migliore di quella
che siamo riusciti a mettere in piedi da soli.
Tuttavia un popolo e' qualcosa di piu' della sua capacita' amministrativa.
Nel bene e nel male. E' anche cio' che costituisce i confini - che non si
vedono - ma che non si puo' non difendere. Chi li ha difesi o ha lottato per
costituirli merita qualcosa di piu' che non esser liquidato con una
battuta - seppur detta con spirito polemico-propositivo.

Un saluto

claudio






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