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-----Messaggio originale----- Da: Francesco Paolo Forti <francesco.forti@ticino.com> Lasciamo >perdere il fumo che viene sollevato attorno al concetto unitario di patria >(cuore sanguinante, fratelli bandiera, stato unitario ed altri concetti che >ci hanno propinato fin da piccoli alle scuole elementari) buono solo per >la carne da cannone di chi che ha creduto di immolarsi per gli ideali dei >potenti di turno. Se avessero visto che dall'alto (per esempio nelle foto >satellite) i confini nazionali non si vedono, non si farebbero fatti massacrare >per delle righe sulla carte geografiche ma avrebbero optato per un creare >unita' federative a tutti i livelli, dal piu' piccolo al piu' grande. > d'accordo sulla prima parte. Questa ultima invece mi sembra un pochino semplificata. La lotta per l'unita' d'Italia e' stata prima di tutto lotta per l'indipendenza. L'indipendenza richiede una forma: centralizzata o federale. Le condizioni storiche hanno fatto vincere una di queste opzioni. L'elemento trascinante era comunque l'indipendenza. L'Austria era molto ben organizzata, ottima amminisrazione. Meglio della nostra, migliore di quella che siamo riusciti a mettere in piedi da soli. Tuttavia un popolo e' qualcosa di piu' della sua capacita' amministrativa. Nel bene e nel male. E' anche cio' che costituisce i confini - che non si vedono - ma che non si puo' non difendere. Chi li ha difesi o ha lottato per costituirli merita qualcosa di piu' che non esser liquidato con una battuta - seppur detta con spirito polemico-propositivo. Un saluto claudio ![]() |