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Scrive Graziani:
penso che un federalismo
>"vero" e ben studiato sia necessario anche per il Sud,anche se non e' la
>panacea di tutti i mali.
Un punto che mi sembra essenziale e non toccato da quel
>poco che ho letto e' quello di smantellare (non so come )la burocrazia
>regionale e provinciale che mi sembra molto peggio di quella
>statale.Altrimenti come spesso accade in Italia avremo una ottima
>legge,(vedi la chiusura dei manicomi)ma pessimi risultati.
C'è una contraddizione tra l'auspicio di un regime federale ed il
desiderio di "smantellare la burocrazia locale, regionale e provinciale" (e
perché non anche quella comunale?). Uno Stato federale alleggerisce la
burocrazia statale ma la sostituisce con quella locale, ovviamente. Se la
burocrazia locale è migliore di quella centrale si sarà fatto un progresso,
ma se la classe dirigente locale, selezionata sulla falsariga di quella
nazionale, non è diversa da quella statale si sarà disarticolato lo Stato
senza alcun costrutto. Il federalismo però non si occupa soltanto di
'burocrazia', cioè di decentramento amministrativo, ma anche di
decentramento legislativo e giurisdizionale: in sintesi, alle regioni viene
trasferito tutto quello che si può, tranne le funzioni essenzialissime
(difesa, politica estera...) che rimangono allo Stato federale. In
prospettiva
anche l'istruzione e l'ordine pubblico potranno essere lasciati alla
autonomia della regioni, che potranno disciplinarle a loro piacimento, con
tutte le conseguenze immaginabili. Col federalismo fiscale, infine, le
risorse prodotte da ciascuna regione vi rimarranno, salvo una quota da
conferire allo Stato federale;con la conseguenza che i divari già esistenti
tra regioni ricche e regioni povere diverranno incolmabili e cronici per la
minor disponibilità finanziaria dello Stato ad aiutare le regioni più
bisognose di sostegno.
Saluti
Salvatore Camaioni
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