[RIFORMANDO:539]
Mobiglia  Venerdi`, 09 Giugno 2000

Forse sono stato frainteso da Claudio, e Salvatore e' troppo buono con me.
Intendevo dire che proprio da ignorante, se cronologicamente avessi prima
trovato un'analisi musicale e poi mi fossi messo a suonare la mia fuga,
sarei stato condizionato nel formarmi un mio giudizio personale (che in
questo caso non ha molto di scientifico, ma e' piuttosto istintivo e
irrazionale).
Sono contento di aver avuto uno strumento analitico per approfondire cio'
che "percepivo" o potevo intuire, ma questo strumento deve arrivare dopo la
propria onesta meditazione, e quasi in punta di piedi...
Per il resto, quando si confrontano analisi "tecniche" e' comunque difficile
staccarsi dal dato oggettivo; invece quando ci si propone di dare un
giudizio sulla persona, o peggio a "quello che stava pensando e intendendo
quando scrisse quel pezzo...", spesso ci si riduce a tirare per la giacca
qualche eccellente cadavere per sostenere questa o quella tesi.
Ecco che arriviamo quasi al pettegolezzo sul Bach luterano o ondivago,
prodigo o avaro, mite o burbero, geniale o calcolatore, da parte di critici
che poi sul piano tecnico risultano pure preparati.
I dati di fatto sono che Bach si fece duecento chilometri a piedi per
ascoltare il suo organista preferito... di sicuro, amava la musica!
Sapete che uno dei figli di Bach e' detto "il milanese" perche' fu organista
nel duomo di Milano?
Piccolo, il mondo!
Buon w.e.
Flavio


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