[RIFORMANDO:521] Re: Il nuovo colore del federalismo
Francesco Paolo Forti  Domenica, 04 Giugno 2000

At 18:03 03.06.00 , Salvatore CAMAIONI wrote:

>    Il federalismo italiano ha un nuovo adepto, il plurivotato presidente
>della regione lombarda, ciellino, andreottiano: un bell'acquisto, non c'è
>che dire. Il federalismo perde un po' il colore verde del leghismo e si
>tinge di bianco e giallo papalino. 

E' vero. Non c'e' piu' religione. Oramai sono tutti federalisti (a parole).
La destra polista scalpita per il federalismo regionalista, Formigoni
in prima linea; il centro, laico e cattolico, tendenzialmente propende
per un maggior peso delle autonomie locali cittadine e provinciali; 
la sinistra non ha ancora capito ed oscilla tra il regionalismo e
l'opzione 1000 comuni o 100 citta' (a seconda dei dirigenti, regionali
nel primo caso, comunali e provinciali nel secondo). Rimane visissima
anche nella sinistra l'opzione statalista e centralista ma e' oramai 
minoritaria.

Ma vorrei anche stupirvi sui colori del federalismo. Salvatore ha 
dimenticato un po' di rosso. Antonio Gramsci aveva intuito che 
accanto alla lotta di classe esiste un problema territoriale.
Cosi' scrivendo nel '23, credo, alla direzione del Partito per proporre 
un nuovo giornale, che diventera' storico ed esiste ancora oggi, 
affronta il tema del "patto" tra operai e contadini (in opposizione e 
per il superamento del famoso "blocco storico") ed i patti come 
sappiamo sono federativi. 

<<Io propongo - scrive Gramsci il 12 settembre - come 
titolo _L'Unita'_ che avra' un significato per gli operai e avra' 
un significato piu' generale, perche' credo che, dopo la decisione 
dell'esecutivo allargato sul governo operaio e contadino, noi dobbiamo 
dare importanza specialmente alla questione meridionale, cioe' alla 
questione in cui il problema dei rapporti fra operai e contadini si 
pone non solo come problema di rapporto di classe, ma anche e specialmente 
come un problema territoriale, cioe' come uno degli aspetti della questione 
nazionale. Personalmente io penso che la parola d'ordine "governo operaio 
e contadino" debba essere adattata all'Italia cosi': 
"Repubblica federale degli operai e dei contadini">>

Caro Salvatore, e' ciellino anche Gramsci?

Saluti,
Francesco Forti



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