[RIFORMANDO:501] Da Repubbbblica: Veronesi e i nuovi ospedali
Rolando Alberto Borzetti  Martedi`, 16 Maggio 2000

All'Istituto dei tumori di Milano il ministro
ha presentato i suoi progetti e le sue priorità

Veronesi: "Chiederò a Piano
di progettare l'ospedale-tipo"
Chiarimento sulla riforma: "Voglio applicarla
bene perché la condivido nel mio intimo"

MILANO - Chiamerà l'architetto Renzo Piano e gli chiederà di studiare un
modello d'ospedale moderno, a misura d'uomo malato, con una sala operatoria
ogni dieci letti e due livelli di degenza: uno "altissimo" per due o tre
giorni di terapia intensiva e l'altro, vicino al primo, per una
convalescenza sotto controllo medico. E' una delle "idee guida" che il
ministro della Sanità Umberto Veronesi è andato a esporre nel "suo" Istituto
dei Tumori di Milano.

Il ministro, questa volta, è stato bene attento a chiarire di non aver nulla
contro la riforma della Bindi: "Voglio solo applicare bene - ha detto - una
legge che ho trovato sul mio tavolo, che non potrei cambiare e che io, tra
l'altro, nel mio intimo condivido". Per Veronesi "la riforma è di
applicazione abbastanza complessa ma perfettamente realizzabile". In sei
mesi, questo è il punto, secondo Veronesi si possono realizzare le strutture
per garantire ai medici del servizio pubblico l'esercizio della libera
professione "intra moenia".

Chiarito il delicato argomento, Veronesi, che è arrivato all'Istituto da
solo, senza scorta e guidando la sua auto privata come ha sempre fatto in
passato, è partito per disegnare il suo programma. Un programma che si
potrebbe descrivere così: "Una priorità e tre progetti strategici". La
priorità consiste nell'approvare, previe le necessarie modifiche, la legge
(da sei anni all'attenzone del Parlamento) sugli Istituti di ricovero e cura
a carattere scientifico (Irccs). Questi istituti sono 31 nel Paese e
dovrebbero rappresentare il "top" dal punto di vista della ricerca applicata
alla cura. In realtà, ha notato Veronesi, alcuni sono ottimi e altri molto
meno e, soprattutto, "non sono ben distribuiti sul territorio e alcune aree
patologiche vi sono poco o affatto rappresentate, altre, invece, risultano
troppo presenti". Insomma, per gli Irccs, il ministro vede la necessità di
una rapida riorganizzazione e razionalizzazione secondo standard e scelte
sanitarie moderni.

Poi i tre progetti. Uno, appunto, è quello degli ospedali da rammodernare
per il quale Veronesi pensa di incontrare alcuni personaggi, tra i quali
Renzo Piano, in grado di dargli una mano. L'ospedale che l'architetto
genovese eventualmente progetterà, dovrebbe diventare un modello
standardizzato da ripetere, con opportuni adattamenti, in tutta Italia.
Questo tenendo conto che l'eta media dei nostri ospedali è di 62 anni e che
anche gli ultimi costruiti si basano su modeli tecnico-sanitari superati.

Gli altri due progetti? Rilancio della ricerca biomedica e obbligo di
aggiornamento per tutti i sanitari anche perché, ha notato il ministro:
"Ogni sette anni, la metà del nostro sapere medico diventa obsoleto e va
quindi eliminato per far posto a nuove conoscenze scientifiche".

(15 maggio 2000)





[Date Prev] [ ">Back ] [Date Next]