[RIFORMANDO:492] I: I: Re: Federalismo gentile e solidale?
Salvatore CAMAIONI  Martedi`, 09 Maggio 2000


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Da: Giovanni Baruzzi <baruzzi@ibm.net>
A: csalvo@eden.it <csalvo@eden.it>
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Data: lunedì 8 maggio 2000 9.38
Oggetto: Re: [RIFORMANDO:486] I: Re: Federalismo gentile e solidale?



>io capisco che in realtà dai ragione a me, dicendo che per uno stato con
>forti differenze regionali il federalismo è naturale.

    Per essere più preciso direi "(...)con forti differenze che storicamente
non è stato possibile superare ed integrare in uno Stato unitario(...)"

>Sappiamo tutti che l'Italia non ha avuto esperienze federali, ma sul
>fatto che i divari interni non siano "tanto dirimenti" dovresti
>chiederlo a un Siciliano o aun Sardo o forse a un Lombardo. Non parlo
>dei Sud Tirolesi o degli Aostani perchè, pur cittadini dello stato
>italiano non li considero facenti parte della nazione italiana.

    Non sono io a darti torto, è la storia del nostro Paese a smentire il
tuo ragionamento, perché le differenze che tu citi non hanno impedito la
nascita di uno Stato unitario.

>Tormiano però al nocciolo della questione: io spero che venga un
>esperienza federale perchè non voglio più vedere i balletti dei politici
>a Roma, così staccati dal corpo elettorale. Per di più voglio un governo
>locale che abbia poteri anche di imporre le tasse e di decidere sui
>propri investimenti e di mantenere la propria cultura (e non intendo la
>sotto cultura alla Bossi).


    Anch'io spero di non vedere i "balletti" che tu giustamente deplori; ma
il 'miracolo' non dipende dalla forma di Stato ma dalla qualità della classe
politica, che se è mediocre in questo Stato unitario non diventerà
eccellente in uno Stato federale. Quanto allla possibilità di "mantenere la
propria cultura" dovresti essere più preciso; non riesco davvero a capire a
cosa alludi ed a cosa aspiri.

. Oggi, che la molte nazioni
>europee si sono date o si stanno dando una strutture federale, l'Italia
>è ancora in ritardo.

    Anche qui occorrerebbe uscire dal generico e specificare quali sarebbero
le "molte nazioni europee" che si stanno dando una struttura federale. Per
ciò che riguarda l'esistente, mi pare -correggimi se sbaglio, può darsi che
nel numero ne dimentichi qualcuno- che gli unici Stati federali europei
siano la Svizzera, la Germania e l'Austria (non tengo conto della Jugoslavia
e della C.I.S., che nelle argomentazioni dei federalisti non vengono mai
citate e che non si possono considerare europee in senso stretto),

  ma perchè scioperano? non si rendono conto che così non serve a
>niente? Io rimango zitto, perchè sono della loro stessa identica
>opinione)
>Quanto poi alle vergogne nazionali dei governi-5-minuti lasciamo stare.

    Anch'io provo le tue stesse vergogne, ma cosa c'entra il federalismo?
Hai fatto bene a citare anche la Francia tra i Paesi di cui i cittadini non
devono vergognarsi e ti faccio sommessamente notare che si tratta di un
Paese non federale e con un grado di accentramento e di 'autoritarismo'
molto superiore al nostro (non a caso l'esempio della Francia non trova mai
posto nelle peraltro brillantissime disquisizioni di Francesco P. Forti sul
binomio unitarietà-federalismo e non vorrei sembrare maramaldo se cito gli
esempi di Paesi dove moltissimi italiani vorrebbero vivere, oltre che in
Svizzera ed in Germania, e che non soltanto non sono federali ma addirittura
sono monarchie, come Belgio, Olanda, Lussemburgo, Danimarca, Gran Bretagna,
Norvegia, Svezia. Cosa facciamo, diventiamo tutti monarchici?).

>Non parliamo poi dei Berlusconi o dei Bossi, Fini.
>Forse il federalismo avrebbe questo di buono, rispetto a certe teste
>vuote: la Lombardia ha i suoi bei problemi; Bossi gira questi problemi a
>Roma (e implicitamente al sud). Se ci fosse il federalismo non potrebbe
>"girarli" cosi facilemente.

    Questa del Bossi, federalista d'antan, che gira i problemi a Roma ed al
sud non l'ho proprio capita. Guarda che se ci fosse il federalismo Bossi non
girerebbe un bel niente a nessuno ma avrebbe vinto, altro che storie.


>Ditemi una cosa: perchè non volete il federalismo???


    Potrei rispondere con la stessa domanda rovesciata ("perché volete il
federalismo?") ma non lo faccio. Mi riporto a ciò che ho finora scritto e
che qui ribadisco. Più avanti troverò modo di dirne di più.
     Cari saluti
Salvatore Camaioni
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