[RIFORMANDO:491] Re: Bassanini
Francesco Paolo Forti  Martedi`, 09 Maggio 2000

> ADN0066 7 08/05/2000 11:46
> 
> FEDERALISMO: BASSANINI, QUELLO DI BOSSI 'SPACCA' IL PAESE 
> PENSA A STATI INDIPENDENTI E NON A VERO STATO FEDERALISTA
> Roma, 8 mag. - (Adnkronos) - Si' al federalismo ma non alla spaccatura del
> paese. Il ministro della Funzione pubblica, Franco Bassanini, entrando al
> Forum P.A., che si inaugura stamane, chiarisce la sua idea di federalismo:
> ''ho l'impressione che Bossi abbia in mente una confederazione di stati
> indipendenti e non un vero stato federalista -dice Bassanini- Io, che sono
> da sempre federalista anche quando Bossi portava i calzoncini corti, sono
> per seguire esempi come quello degli Stati Uniti, Canada, Svizzera e Spagna.

Lo so benissimo, anche perche' Bassanini ha un fratello (cosi' mi 
disse, se non ricordo male) che vive in Svizzera per cui e' ampiamente 
informato su come funzionano le cose oltre le Alpi. 

Credo comunque sia necessario un chiarimento sulla differenza
tra federazione e confederazione. 

Gli stati federali sono costituiti da stati _membri_ di una federazione
La sovranita' e limitata da quanto scritto nella costituzione federale.
Una "confederazione" invece e' costituita da stati _sovrani_ (l'europa 
oggi e' piu' una confederazione che una federazione) uniti da un 
patto firmato tra stati (piu' che tra popoli). Non esiste quindi una vera e
propria costituzione federale. Il fatto che la Svizzera ancora si chiami
"Confederazione Elvetica" non deve trarre in inganno: lo fanno apposta 
per mettere in difficolta'  gli studenti di diritto internazionale comparato
e per non dover cambiare la sigla automobilistica da CH a FH. :-)) 
Da piu' di 150 anni la Svizzera e' una Federazione (esattamente due anni 
dopo gli USA). Non conosco bene il caso spagnolo ma segnalo che anche 
l'Austria e' una Federazione di 9 laender (Burgenland, Kaernten, 
Niederoesterreich, Oberoesterreich, Salzburg, Steiermark, Tirol, 
Vorarlberg, Wien). Le confederazioni comunque sono storicamente
nate come patti difensivi, estesi poi a patti commerciali di libero 
scambio e con una unica moneta e sistema di misura. Una federazione
invece ha un governo federale che si occupa di armonizzare molti
temi. Non solo Difesa ed esteri, compiti classicamente assegnati
al livello piu' alto di governo, ma anche welfare, trasporti strategici,
energia, alcuni aspetti della salute,  dell'ambiente, del fisco e della giustizia. 

Il metodo dovrebbe proprio essere questo. Non chiedersi cosa assegnare 
in basso ma chiederci cosa assegnare al livello federale e lasciare il resto 
alla libera decisione di comuni, provincie e regioni. Al massimo un governo 
federale decide cosa deve essere fatto (standard) su certi temi, ma il
"come farlo" e la fase esecutiva va lasciata in basso, con gli opportuni
controlli e verifiche di qualita' (anche da parte dei cittadini). Dare quindi
responsabilita' ed autorita' (politica) a tutti i livelli democratici di governo
dotandoli di risorse autonome (prelievo fiscale) e di meccanismi di
compensazione _sussidiaria_ in caso di indice di capacita' economica 
insufficiente. Meccanismi che non siano a fondo perduto ma seguano lo 
stesso criterio (concettualmente) con cui la UE assegna risorse alle 
regioni da sviluppare (sussidio su progetto). 
 
> Sono invece contrario ad andare oltre. 

Anche io. Non solo. Dobbiamo integrare il federalismo italiano con
quello europeo. Si parla di europa delle regioni. Si intende <<macro
regioni>>, naturalmente. Qui con rare eccezioni, le regioni italiane
sono troppo piccole ed andrebbero accorpate. Ma l'altro lavoro da fare
e' quello _dentro_ le macro-regioni. Il federalismo parte dal basso,
dai comuni e dai distretti. Esattamente quello che succede in USA,
in Svizzera, in Gemania, dove ci sono forti poteri locali (cittadini e 
distrettuali) senza i quali non e' assolutamente realizzabile uno
stato regionale funzionale. Se lo fosse sarebbe una brutta copia del 
centralismo, ma proiettato a livello regionale, come appunto molte 
regioni italiane hanno fatto. Burocrazia regionale, costosa ed 
inefficiente. Come in Sicilia, per esempio. 

Ecco un altro punto di distinzione tra regionalismo e federalismo.
Le spese per l'amministrazione dello stato erano in Italia pari al
4.6% del PIL (94) . Una vera enormita'. Quasi tutta spesa statale. 
Nello stesso anno in Svizzera era pari al 2% del PIL. Meno della meta'. 
Il 45% di quella spesa era Comunale, il 36% cantonale e solo il
19% e' spesa federale (d'altronde con solo 35'000 funzionari 
federali su 7 milioni di abitanti c'e' poco da spendere). 

Ora provate a vedere le figure 1 e 2 a questa pagina 
http://rost.trevano.ch/~forti/approfondimento5.html#Figure 1 e 2
e capirete che quando in Italia si parla di "economie di scala",
per giustificare il fatto che certi compiti sono affidati a livelli
alti di governo, in realta' vi stanno prendendo per i fondelli e
che vi daranno un pessimo servizio ad un costo amministrativo 
doppio. 

Saluti,
Francesco Forti
http://come.to/federalismo




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