[RIFORMANDO:474] R: [RIFORMANDO:470] Controllare la qualità!
gennaro casciello  Martedi`, 02 Maggio 2000



-----Messaggio originale-----
Da: riformando@perlulivo.it [mailto:riformando@perlulivo.it]Per conto di
MOBIGLIA
Inviato: martedì 2 maggio 2000 15.38
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Oggetto: [RIFORMANDO:470] Controllare la qualità!


Cio' che ci distingue marcatamente da USA e GB e' il peso che le
associazioni di controllo indipendente hanno in questi paesi.
Le associazioni indipendenti di consumatori, o la "mitica" antitrust
americana che sta segando in due Microsoft, tanto per fare degli esempi.
La questione non e' se pubblico e' bello o privato e' meglio, bensì elevare
il tasso di qualita' (a disposizione di tutti) mediante degli organismi di
controllo indipendenti e forti.
L'attenzione riservata ai problemi di sicurezza dalle case automobilistiche
e' stato frutto di test dettagliati e molto severi condotti dalle
associazioni di consumatori di tutta Europa. Queste associazioni sono
riuscite ad eseguire crash-test molto piu' approfonditi delle case, li hanno
diffusi e la pressione della pubblica opinione le ha portate, relativamente
in fretta, ad incrementare gli standard di sicurezza.
Cio' che manca in Italia e' una cultura del genere, un controllo qualita'
obiettivo e indipendente dall'ideologia statalista, che demonizza il
privato, come dall'ideologia liberista che fa esattamente il contrario.
Se una societa' e' debole sul fronte del controllo, e' destinata a servizi
mediocri sia che provengano dal pubblico che dal privato.
Bisogna pero' notare che e' piu' difficile intervenire in difesa dei diritti
dell'utente-consumatore in presenza di monopoli pubblici: nel caso delle FS
vi sono rapporti documentatissimi (e pessimi) delle associazioni di
consumatori, che hanno prodotto un effetto minimo: la dirigenza FS se ne
strafrega e basta.
La situazione nella sanita', con gli opportuni distinguo, e' analoga.
Esiste una quasi totale inamovibilita' dei dirigenti che rende molto
difficile intervenire adeguatamente.

In un sistema concorrenziale (non ho detto totalmente privatizzato, ho detto
concorrenziale!), questo e' molto piu' difficile, e quanto avvenuto negli
standard di sicurezza delle autovetture dovrebbe insegnarci qualcosa.
Se perdiamo questo treno... ne approfittera' soltanto Berlusconi, che
ritrovandosi con un bilancio pubblico quasi risanato e un paese in principio
di ripresa, avra' modo di pavoneggiarsi con qualche riforma dopo che il
lavoro "sporco" lo hanno fatto Prodi e D'Alema...

Cornuti e mazziati, insomma.

Postilla: le associazioni di consumatori si autofinanziano, i sindacati
no... per questa "non terzieta'", io mi sento piu' tutelato da
un'associazione di consumatori indipendente che dalla trimurti
sindacal-vaticana...

f.m.

Per i diritti umani http://www.amnesty.it
Contro la fame nel mondo http://www.thehungersite.com/index.html
Campaign Against Racism and Fascism - http://www.carf.demon.co.uk/
Per le vittime di guerra http://www.emergency.it



Nel condividere pienamente quanto su scritto , credo si debba aggiungere che
in un Paese come il nostro che pretende di far scattare le cose a colpi di
leggi e leggine , non si arriverà mai a controllare un bel niente .
Mi spiego meglio .
Il controllo è una cultura che va inculcata nel giovane ( dall ' asilo ) .
Altrimenti continueremo a vedere motociclisti senza casco ed automobilisti
senza cinture ( esempi semplici e banali ) .
Il controllo deve , a mio parere , modificare il ns. DNA e non rimanere a
livello superficiale .
Prova ne sia che si è scatenato il mercato della certificazione ISO a buon
mercato .
Tanto ... si dice ... è una carta e niente più.
Questa è la cosa più grave : la mancanza della cultura del controllo
impedisce l ' emersione di chi opera seriamente e con coscienza , a favore
di lestofanti azzeccagarbugli che fanno solo collezione di certificati ma
che se ne fottono di rispettare i concetti di base .
Non si può non partire che dalla base .
E non è neanche facile , perché la ns. attuale classe insegnante,in
moltissimi suoi componenti , non sa neanche lontanamente cosa significhi
mettere in piedi un controllo obbiettivo e di qualità sul proprio lavoro .
Mi fermo , ma ci sarebbe moltissimo da dire ... e da imparare , ancora di
più . Saluti .

Gennaro Casciello.



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