![]() |
-----Messaggio originale----- Da: riformando@perlulivo.it [mailto:riformando@perlulivo.it]Per conto di MOBIGLIA Inviato: martedì 2 maggio 2000 15.38 A: Multiple recipients of list RIFORMANDO Oggetto: [RIFORMANDO:470] Controllare la qualità! Cio' che ci distingue marcatamente da USA e GB e' il peso che le associazioni di controllo indipendente hanno in questi paesi. Le associazioni indipendenti di consumatori, o la "mitica" antitrust americana che sta segando in due Microsoft, tanto per fare degli esempi. La questione non e' se pubblico e' bello o privato e' meglio, bensì elevare il tasso di qualita' (a disposizione di tutti) mediante degli organismi di controllo indipendenti e forti. L'attenzione riservata ai problemi di sicurezza dalle case automobilistiche e' stato frutto di test dettagliati e molto severi condotti dalle associazioni di consumatori di tutta Europa. Queste associazioni sono riuscite ad eseguire crash-test molto piu' approfonditi delle case, li hanno diffusi e la pressione della pubblica opinione le ha portate, relativamente in fretta, ad incrementare gli standard di sicurezza. Cio' che manca in Italia e' una cultura del genere, un controllo qualita' obiettivo e indipendente dall'ideologia statalista, che demonizza il privato, come dall'ideologia liberista che fa esattamente il contrario. Se una societa' e' debole sul fronte del controllo, e' destinata a servizi mediocri sia che provengano dal pubblico che dal privato. Bisogna pero' notare che e' piu' difficile intervenire in difesa dei diritti dell'utente-consumatore in presenza di monopoli pubblici: nel caso delle FS vi sono rapporti documentatissimi (e pessimi) delle associazioni di consumatori, che hanno prodotto un effetto minimo: la dirigenza FS se ne strafrega e basta. La situazione nella sanita', con gli opportuni distinguo, e' analoga. Esiste una quasi totale inamovibilita' dei dirigenti che rende molto difficile intervenire adeguatamente. In un sistema concorrenziale (non ho detto totalmente privatizzato, ho detto concorrenziale!), questo e' molto piu' difficile, e quanto avvenuto negli standard di sicurezza delle autovetture dovrebbe insegnarci qualcosa. Se perdiamo questo treno... ne approfittera' soltanto Berlusconi, che ritrovandosi con un bilancio pubblico quasi risanato e un paese in principio di ripresa, avra' modo di pavoneggiarsi con qualche riforma dopo che il lavoro "sporco" lo hanno fatto Prodi e D'Alema... Cornuti e mazziati, insomma. Postilla: le associazioni di consumatori si autofinanziano, i sindacati no... per questa "non terzieta'", io mi sento piu' tutelato da un'associazione di consumatori indipendente che dalla trimurti sindacal-vaticana... f.m. Per i diritti umani http://www.amnesty.it Contro la fame nel mondo http://www.thehungersite.com/index.html Campaign Against Racism and Fascism - http://www.carf.demon.co.uk/ Per le vittime di guerra http://www.emergency.it Nel condividere pienamente quanto su scritto , credo si debba aggiungere che in un Paese come il nostro che pretende di far scattare le cose a colpi di leggi e leggine , non si arriverà mai a controllare un bel niente . Mi spiego meglio . Il controllo è una cultura che va inculcata nel giovane ( dall ' asilo ) . Altrimenti continueremo a vedere motociclisti senza casco ed automobilisti senza cinture ( esempi semplici e banali ) . Il controllo deve , a mio parere , modificare il ns. DNA e non rimanere a livello superficiale . Prova ne sia che si è scatenato il mercato della certificazione ISO a buon mercato . Tanto ... si dice ... è una carta e niente più. Questa è la cosa più grave : la mancanza della cultura del controllo impedisce l ' emersione di chi opera seriamente e con coscienza , a favore di lestofanti azzeccagarbugli che fanno solo collezione di certificati ma che se ne fottono di rispettare i concetti di base . Non si può non partire che dalla base . E non è neanche facile , perché la ns. attuale classe insegnante,in moltissimi suoi componenti , non sa neanche lontanamente cosa significhi mettere in piedi un controllo obbiettivo e di qualità sul proprio lavoro . Mi fermo , ma ci sarebbe moltissimo da dire ... e da imparare , ancora di più . Saluti . Gennaro Casciello. ![]() |