[RIFORMANDO:446] Federalismo (macro o micro?)
Moderatore Riformando  Martedi`, 25 Aprile 2000

Per un disguido Salvatore Camaioni ha mandato questo messaggio
su Gargonza invece di Riformando. Anche se gli iscritti tra le due LM 
sono al 95% gli stessi, ci sono alcuni, presenti solo su Riformando, che
non hanno ricevuto il messaggio. Saluti, Francesco F. 
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Ho letto con curiosita il messaggio di Francesco P. Forti ("Astensione. Una
strategia di uscita"), nel quale pero mi sembra che la conclusione tradisca
il titolo, nel senso che l'obbiettivo perseguito non e tanto
l'individuazione di di un possibile rimedio all'astensionismo elettorale ma
piuttosto una indiretta legittimazione economica dell'idea micro-federale.
Se e cosi non era necessario scomodare il premio nobel Buchanan, giacché il
trasferimento da un posto all'altro per necessita o convenienze economiche
avviene da tempo e quando cio avviene il cittadino non esprime affatto il
suo "disappunto" verso una "giurisdizione" ma soltanto la preferenza di
migliori occasioni economiche.
    Peraltro, l'esigenza di trovare una giustificazione 'morale' a tutte le
possibili nefandezze di questo mondo, sia quelle economiche che politiche, e
una fissazione tipicamente americana che da noi non attacca, dal momento che
la secolare ipocrisia cattolica ci ha reso piu accorti e meno creduloni; per
questo, in linea di principio, escludo che una ricetta economica possa
essere, come dice Buchanan, "moralmente accettabile" rispetto ad un'altra.
L'economia, come la politica, risponde ad esigenze proprie, che nulla hanno
a che vedere con l'etica, e quando si parla di moralizzazione della vita
pubblica o di moralita politica si vuole soltanto esprimere l'esigenza
pratica del rispetto, da parte dei protagonisti, delle regole scritte e non
scritte della societa come comunita politica e non come aggregato etico.
    L'esempio addotto a sostegno della validita della c.d. strategia di
uscita, e cioe quello del macellaio disonesto a 10 Km o a cento metri, mi
pare, con tutto il rispetto per Buchanan, la scoperta dell'acqua calda e non
dell'immanenza di un preteso principio etico di regolazione del mercato: che
il sistema concorrenziale sia piu vantaggioso, per l'utenza, di quello
oligopolistico o monopolistico e una scoperta ormai secolare e non ci trovo
nulla di particolarmente eccitante.
    Non conosco il pensiero di Buchanan ma dai riferimenti di Francesco mi
sembra di intravvedere un'ardita costruzione, fatta a tavolino, con
spericolati salti mortali dall'economia, alla politica, all'etica: anche a
voler riconoscere a Buchanan una genialita economica -che non sono in grado
di valutare-, le connessioni da lui stabilite con i diversi settori
dell'etica e della politologia presupporrebbero un'adeguata conoscenza
scientifica di queste discipline che solitamente uno specialista
dell'economia non possiede. Di qui la necessaria cautela con cui dovrebbero
essere riguardate le sue conclusioni prima di canonizzarlo come San Buchanan
profeta, protettore dei microfederalisti. Al momento posso dire che la
preferenza del modello unanimistico rispetto a quello maggioritario mi pare
piu che altro una boutade, mentre la prospettazione di un modello
micro-federale mi richiama l'idea tedesca delle piccole patrie, con la
differenza che alle Heimatbunde tutte cuore e famiglia si sovrappongono le
Geldbunde, tutte azienda e portafoglio.   Buona Pasqua.
                 Salvatore Camaioni





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