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RAPPORTO CNEL: CRESCE L'INSODDISFAZIONE PER LA POLITICA La grande maggioranza degli italiani non si riconosce e si dichiara insoddisfatta dall'attuale quadro politico e solo il 40 per cento si sente stabilmente orientato verso un partito. E' quanto emerge dal rapporto del Cnel dal titolo ''L'agenda degli italiani: esplorando nuove aree della cultura socio-politica'', in cui viene documentata una insoddisfazione crescente che ha pero' come altra faccia della medaglia una forte richiesta di cambiamento istituzionale. In sostanza emerge dall'indagine una forte domanda di bipolarismo e di scelta diretta da parte dei cittadini del premier. Il 50% degli italiani si dichiara favorevole ad un sistema elettorale maggioritario (anche piu' accentuato dell'attuale) a fronte di una minoranza del 17% di favorevoli al proporzionale. La situazione emersa dall'indagine e' definita dal rapporto a mezza strada ''fra presa di distanza e riprogettazione'' della politica. ''Due dati stigmatizzano la posizione fattuale ed opinionale degli italiani nei confronti della politica: solo il 4% degli intervistti e' iscritto o partecipa all'attivita' di un partito, di un movimento o di un gruppo politico; l'80% percepisce la politica come eccessivamente complicata e se ne dichiara estraneo''. Altri indicatori confermano uno stato di ''indebolimento complessivo e progressivo'' delle tradizionali collocazioni: ''Circa il 40% degli intervistati ritiene di non potersi collocare lungo l'asse 'sinistra-centro-destra' e tale percentuale risulta in sensibile crescita negli ultimi due anni. Circa il 60% non si sente vicino (identificato) ad alcun partito e -anche in questo caso- il dato appare in crescita nel recente periodo. L'elettorato stabilmente orientato su un partito (d'appartenenza) puo' essere stimato attorno al 40% degli italiani; un altro 40% e' l'elettorato pragmaticamente orientato a scegliere sulla base di programmi o di candidati; il restante 20% appare 'a rischio', ovvero propenso a chiamarsi fuori dal problema del voto e della scelta politica''. La situazione degli italiani di fronte alla politica non e' pero' di rifiuto senza appello: non c'e', in altre parole, un vuoto incolmabile. Un'alta percentuale di italiani denuncia infatti alte aspettative in tema istituzionale, con una valenza di forte domanda di cambiamento. ''Se la presa di distanza degli italiani dalle identificazioni o dalle forme di partecipazione tradizionali alla politica risulta un fenomeno evidente, cio' - afferma il rapporto - non sembra comportare l'estraniarsi dal dibattito politico sugli assetti istituzionali''. Alla 'domanda quale sistema elettorale preferisce per il parlamento nazionale?', il 32% degli intervistati ha risposto il maggioritario puro, il 13% maggioritario con una piccola quota di proporzionale (5-10%) e un altro 5% si e' detto favorevole al maggioritario con quota proporzionale piu' rilevante (20% e anche piu'). A favore del proporzionale si e' dichiarata una minoranza del 17%. Il 33% non ha risposto o ha detto di non sapere. Significativo appare anche un crescendo dei consensi al maggioritario, registrato dal novembre '97 al novembre '99 con un incremento del 12%. Ancora piu' netta la maggioranza degli italiani sul tema del governo. Alla domanda 'Lei preferisce che il capo del governo sia eletto direttamente dai cittadini o che sia eletto dal parlamento?', il 78% degli intervistati ha risposto 'direttamente dai cittadini' a fronte di un 16% favorevole al parlamento e ad un 6% che non sa o non risponde. Anche qui si registra un trend in crescita con un incremento del 2% dei favorevoli all'elezione del premier dal novembre '97 al novembre '99. Secondo il rapporto ''sistema elettorale (maggioritario o proporzionale) ed elezione del premier (diretta o parlamentare) si configurano, dunque, come argomenti su cui la formazione di un'opinione pubblica appare ormai definita o prossima alla definizione''. Ancora per quanto riguarda la 'collocazione politica' gli intervistati si sono definiti di destra il 12%, di centrodestra il 14%, di centro l'8%, di centrosinistra l'11% e di sinistra il 16%. Il 26% ha risposto nessuna collocazione, l'8% non saprei e il 5% non ha risposto. Anche qui e' significativa la lettura di tendenza con un -5% dei cittadini che dal novembre '97 al novembre '99 si 'colloca' in precise aree politiche. Rolando A.B. ![]() |