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L'intervento di Lorenzo mi trova sostanzialmente d'accordo. Innanziutto bisognerebbe sopprimere gli odiosi concorsi nazionali, in cui chissa' perche' qualcuno "piu' uguale degli altri" conosce sempre in anticipo le domande... Bisognerebbe esigere dagli insegnanti il rispetto dell'orario di lavoro IN SEDE (orario che e' di 36 ore settimanali, e non di 18 come applicato nella realta'). Bisognerebbe stabilire che un'insegnante e' un dipendente dell'istituto in cui lavora, e non del ministero, ed organizzare le assunzioni con test e colloqui gestiti internamente ad ogni istituto, in cui lo stato (o meglio, l'ente locale) intervenga esclusivamente con controlli di qualita' che prevedano anche la sostituzione di chi svolge il proprio lavoro al di sotto degli standard. Sarebbe utile prevedere anche un esame alla fine di ogni anno di corso per gli studenti, dalle scuole medie in poi, per "smitizzare" il panico da maturita' che assale i giovani diplomandi. Io ricordo che quando studiavo pianoforte facevo un esame alla fine di ogni anno (ho iniziato a 7 anni) e che questa "avvezzita'" ad essere esaminato ha reso il mio esame di maturita' una passeggiata (dal punto di vista emotivo). La scuola, e l'influenza negativa che insegnanti svogliati e demotivati possono avere sui giovani, e' troppo importante per il futuro del paese perche' si possa continuare con una gestione qualitativamente scadente all'interno del servizio pubblico. Infine, fino al diploma (e per i meritevoli anche all'universita') i libri di testo dovrebbero essere gratuiti. Flavio __________________________________________________ Do You Yahoo!? Talk to your friends online with Yahoo! Messenger. http://im.yahoo.com ![]() |