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Analisi
geografica dei risultati elettorali 1996 - 2001
Come è cambiata in 5 anni l'Italia politica
delle 100 città
a cura di Francesco Paolo
Forti
Il
confronto tra i partiti - Camera - collegi proporzionali
- Premessa
- I dati del 2001
- Il confronto con il 1996
Premessa: per produrre questo genere di analisi
geografica bisogna aggregare più di 470 collegi elettorali della
camera nelle corrispondenti 103 province. Nelle mappe geografiche ad ogni
provincia viene assegnata una sfumatura di colore che è direttamente
proporzionale alla percentuale (e quindi ai voti) ricevuti. Lo standard
usato assegna sfumature sempre più scure a percentuali elevate (un
colore più scuro corrisponde quindi ad una maggior consenso e viceversa).
Ogni mappa presenta una legenda che illustra l'intervallo di percentuali
assegnate ad ogni sfumatura. La stessa sfumatura non è costante tra
le varie mappe.
Tra parentesi viene indicato il numero di province comprese in quell'intervallo.
Partiti
dell'Ulivo e Rifondazione
Per comodità di confronto i dati conseguiti da Rifondazione
Comunista vengono presentati insieme a quelli dei Democratici di Sinistra,
anche se RC non è parte dell'Ulivo.
Democratici
di Sinistra e Rifondazione
La comparazione tra i dati dei DS e di RC del 2001
identifica una quasi completa sovrapposizione geografica. Sembrerebbe
che le simpatie elettorali ed il legame con il territorio siano
molto simili. Si veda ad esempio, più sotto quanto diverse
tra loro siano le mappe dei Comunisti Italiani, della Margherita
e del Girasole, segno non tanto di differenze ideali ma di un diverso
radicamento tradizionale e culturale con il territorio. I Democratici
di Sinistra superano il 20% in 28 province ed il 30% in 11 province.
In 15 province i DS sono sotto al 10% ed in una sola provincia (Bolzano)
non raggiungono il 4%. Rifondazione Comunista in nessuna
provincia supera il 10%. In una sola provincia (Massa-Carrara) supera,
con il 9.11%, la percentuale media che aveva nel 1996 (8%). In 29
province non supera il 4%.
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I
Comunisti Italiani e il Girasole
La mappa dei voti ottenuti dai Comunisti Italiani segue un
andamento diverso da quello di DS ed RC.
Si intravede (a sinistra) una sorta di sentiero che parte dall'Ossola
e scende in Liguria, seguendo poi l'appennino tosco-emiliano fino
quasi in centro-Italia, con una altre zone di forza in Sardegna e
lungo il fiume Po. I Comunisti Italiani superano il 4% solo
a Caltanissetta.
Il Girasole invece è maggiormente presente nel Nord-Est
e nel Centro-Sud del Paese.
In 5 province (4 del Sud ed una del Nord) supera il 4%: Potenza, Vibo
Valentia, Napoli, Avellino e Bolzano. |
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La
Margherita
La mappa del voto alla Margherita evidenzia una grande presenza
nel Nord e più precisamente nella fascia pedemontana nonché
a sud del Fiume Po, lungo l'Emilia. Singolarmente la mappa della Margherita
sembra in molte zone il "negativo" di quella di Comunisti Italiani
(che per comodità di confronto viene riproposta di fianco).
La Margherita appare più debole al centro (con l'eccezione
di Roma) ma forte anche in ampie zone del Sud e delle Isole. Solo
a Trieste supera il 30%; in 4 province, soprattutto a Nord-Est, supera
il 20% (Trieste, Belluno, Gorizia e Benevento) in 36 province supera
il 15% ed in 93 supera il 10%. In tutte le province supera il 4%. |
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Partiti
della CdL
La distribuzione geografica del voto a Forza
Italia e Alleanza Nazionale appare abbastanza complementare, anche
se non mancano punti di forza in comune. Forza Italia appare
forte nel Nord-Ovest, in parte del Nord-Est, nella zona campana e
siciliana. In 45 province supera il 30%. Alleanza Nazionale
ha la sua maggiore forza nel Centro-Italia e nel Sud. In 4 province
(Roma, Rieti, Viterbo e Verbano-Cusio-Ossola) supera il 20%. In tutte
le province sia FI che AN superano il 4%. |
Lega
e Ccd-Cdu.
La Lega Nord conferma il radicamento al Nord ma restringe le
sue posizioni di forza nella parte centrale del Nord pedemontano.
In due province (Bergamo e Sondrio) supera il 20%. Ccd-Cdu
ha la sua maggiore forza nelle Isole, nel Centro e nel Nord-Est. Supera
il 10% in una provincia (Agrigento). In 72 province non supera il
4% |
Il
Nuovo Psi
ha una disposizione prevalente al Centro ed al Sud. Solo in due province
(Catanzaro ed Isernia) supera il 4% |
Altri
partiti:
Di Pietro, Democrazia Europea, Pannella-Bonino
Di Pietro e Democrazia Europea
presentano un radicamento nel territorio abbastanza simile, sia pur
con significative differenze.
Di Pietro appare presente al Nord_Est ed in alcune zone del
Nord-Ovest, oltre ad una forte presenza nel Sud (fascia adriatica,
ionica e calabra). In una sola provincia (Campobasso) raggiunge il
17% e in 39 province supera il 4% (15 sono al Nord). Democrazia
Europea, presente nel Nord-Est nel Sud (fascia tirenica) ed in
Sicilia, supera il 10% in una sola provincia (Siracusa) e supera il
4% in 18 province: 17 del Sud ed una del Centro (Frosinone). Tra le
18 province in cui supera il 4% ci sono tutte quelle siciliane e nessuna
del Nord. |
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Pannella-Bonino
La lista Pannella-Bonino ha ottenuto nella quota proporzionale
della camera 831'000 voti, quasi il doppio di quanto (463'000) ha
ottenuto presentandosi nei collegi uninominali di 82 province (solo
in 21 province non era presente all'uninominale). Nella mappa a destra,
che mostra il risultato nel maggioritario, alcune sfumature più
chiare possono essere dovute al fatto che nella stessa provincia la
lista era presente solo in alcuni collegi e non in tutti. Nel proporzionale
appare presente in ogni provincia. La mappa mostra una marcata prevalenza
della presenza al Nord con un netto gradiente ascendente da Sud a
Nord e due aree di maggior peso elettorale nel Nord-Ovest e Nord-Est.
In effetti è in due province del Nord-Ovest (Biella e Cuneo)
che la lista Pannella-Bonino supera il 4%. In 12 province,
tutte al Nord, supera il 3%. |
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