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Mia madre, pavese, dopo la laurea in architettura vinse un concorso per insegnare con un punteggio molto alto e ottenne la cattedra; dopo la morte di mio padre, vedova con tre figli, aveva un punteggio talmente alto nelle graduatorie che poteva chiedere trasferimenti ovunque ed era quasi sicura di ottenerli, e sfrutto' questa opportunita'. Mi spiace ammetterlo, ma mia madre rappresenta in tutto lo stereotipo negativo dell'impiegato statale all'italiana. Finte malattie al mare in maggio, ritardi sull'orario scolastico, pensionamento a 52 anni appena in tempo sul governo Amato primo... Mio nonno, pugliese del salento, faceva il medico a Savona. Lavorava tranquillamente anche 12 ore al giorno con le visite a domicilio, senza lamentarsi mai del lavoro o dei pazienti che lo chiamavano a ogni ora. Insomma, qua non si capisce piu' niente: i settentrionali non hanno piu' voglia di lavuraa :) A parte i paradossi, il problema del sistema Italia e' il medesimo da nord a sud e si chiama corruzione. Ieri i tg rai hanno diffuso i risultati di un indagine sugli ospedali in costruzione: pare che in Campania ce ne sia uno ancora incompleto iniziato nel 1959. Sembra che gli sprechi in totale ammontino a 9000 miliardi di lire. Le uniche regioni immuni da questi scempi sarebbero Toscana ed Emilia Romagna. Non credo sia un caso. Da milanese, considero maggiormente corrotta la societa' del nord Italia rispetto al meridione. Una vecchia striscia di Disegni e Caviglia su Cuore descriveva come veniva "formato" alla milanese un picciotto siciliano, abituato a lavorare per la malavita a colpi di lupara. Al posto della doppietta, l'arma da usare doveva essere la mazzetta... Il nord, in particolar modo Lombardia e Veneto, non ha saputo mettere in discussione se stesso, alla luce dei fatti di corruzione emersi con tangentopoli. Di fatto, e' sconcertante come molte persone siano coscienti degli interessi in gioco (Berlusconi) e degli errori fatti, eppure siano di fatto impermeabili a qualsiasi critica che provenga da qualcosa di identificabile come "sinistra". Un mio amico, che anni fa disse che era Berlusconi il vero fascista, e non Fini, oggi lo vota ed e' iscritto a Forza Italia, in cui milita lo zio che 10 anni fa era socialista e grazie al quale ha trovato una cooperativa che gli ha costruito casa a tassi agevolati dopo aver preso residenza "di comodo" nel comune di questi etc etc... Onestamente sento molta piu' aria di "pensiero unico" ideologico tra questa gente, nel profondo nord, che altrove. La criminalita' organizzata del meridione nasce quasi sempre da storie di degrado, di abbandono dello stato, di giovani allo sbando davanti allo spettro della disoccupazione; e comunque la realta' criminale non puo' farci dimenticare i milioni di meridionali emigrati per fare lavori umilissimi e faticosi in tutto il mondo, come nel nord Italia (che per molti poi non era diverso dal lavorare all'estero, per cultura e censo). La corruzione del nord invece assume un connotato diverso: io sto bene e gia' mangio, ma cerco di mangiare ancora di piu' e di fregarti in ogni modo per questo. Soprattutto cerco di fregare lo stato. Il fatto poi che Milano sia stata espressione negli ultimi vent'anni di fenomeni scandalosi come il craxismo e il berlusconismo quasi senza soluzione di continuita' deve dare molto da pensare. La capitale morale e' morta. E si' che abbiamo i buoni esempi davanti agli occhi: notoriamente la qualita' della vita in Emilia Romagna e Toscana e' a livelli molto alti (anche su standard europei). Perche' non imparare ed ammettere, a Nord come a Sud, di aver avuto torto marcio? Il problema degli italiani, o di quasi tutti gli italiani, forse e' tutto li'... Buona giornata Flavio **** da Amnesty **** CS 87-2000 REPUBBLICA FEDERALE DI JUGOSLAVIA: DUBBI SUL PROCESSO AL GIORNALISTA FILIPOVIC Dovrebbe cominciare martedi' 25 luglio il processo a carico di Miroslav Filipovic, giornalista jugoslavo arrestato l'8 maggio scorso a Kraljevo, nel sud della Serbia. E' accusato di spionaggio e diffusione di informazioni false. Verra' giudicato da un tribunale militare, a porte chiuse, in palese violazione dei trattati internazionali sui diritti umani. L'accusa e' di aver fornito informazioni riservate all'Institute for war and Peace reporting di Londra, ma la vera pietra dello scandalo sono alcuni articoli in cui Filipovic denuncia violazioni dei diritti umani commesse in Kosovo dall'Esercito Federale e dalla polizia serba. Filipovic puo' conferire col suo avvocato solo in presenza di una guardia e molto difficilmente otterra' un processo equo. Qualora fosse condannato, Amnesty International lo considererebbe prigioniero per motivi di opinione e ne chiederebbe il rilascio immediato ed incondizionato. Invece di impedire a Filipovic di svolgere il suo mestiere di giornalista, le autorita' jugoslave dovrebbero indagare sulle accuse da lui sollevate. FINE DEL COMUNICATO 24 luglio 2000 Ufficio Stampa Amnesty International ***** La pena che i buoni devono scontare per l'indifferenza alla cosa pubblica è quella di essere governati da uomini malvagi (Platone) Visita questi siti: http://www.amnesty.it http://www.thehungersite.com/index.html http://www.emergency.it http://www.mysmallpart.com/index.html ![]() |