[GARGONZA:9235] I: <Vi voglio parlare di mia figlia>
Salvatore CAMAIONI  Lunedi`, 24 Luglio 2000



>>-----Messaggio originale-----
>>Da: Francesco Forti <francesco.forti@ticino.com>
>>
>>
>>>Cari amici; ecco una lettera che definisco agghiacciante.
>>>Potremmo partire da qui per capire cosa dobbiamo mettere
>>>nel programma dell'Ulivo, cosa NON abbiamo fatto in questi
>>>quattro anni di governo, cosa abbiamo fatto male, cosa resta
>>>da fare. E non solo nel campo della sanita'. Leggete ogni
>>>virgola; poi ne parliamo qui.
>>>Saluti, Francesco Forti
>>>-------------------------------------------------------
>>>
>>>>
>>>Vi voglio parlare di mia figlia
>>>                 LA LETTERA
>>>
>>>              di MARINO GALZENATI
>
>
>    [Ho scritto questo messaggio nel primo pomeriggio di venerdì 21 luglio
>ma non ho potuto spedirlo per un temporaneo black out del mio server. Lo
>invio adesso compiacendomi del valore... profetico che ha assunto l'ultimo
>periodo del mio messaggio]
>>>
>>
>>    Ometto di trascrivere la lettera che tutti ormai conoscono.
>>E' purtroppo una penosa storia di malasanità. Oltre ad un ovvio rilievo di
>>tipo sanitario, del quale dirò in seguito, l'episodio si presta anche ad
>>altre considerazioni, di tipo giornalistico e di tipo psicologico. Sotto
il
>>primo profilo devo dire che allorché ho notato sulla prima pagina di
>>"Repubblica" il titolo "Vi voglio parlare di mia figlia" ho subito pensato
>>ad una solipsistica confessione letteraria o cinematografica e dunque,
>>trovando fastidioso l'abuso che si fa della spettacolarizzazione del
>>privato, l'ho saltato a pie' pari. Ho scoperto soltanto in seguito, dopo
>>aver visto il telegiornale, che si trattava di ben altro. A questo punto
si
>>impongono due considerazioni: 1) il titolo infelice del pezzo ha
>>disorientato qualche lettore; 2) forse l'episodio, nonostante la sua
>>gravità, non meritava la prima pagina, trattandosi di una vicenda
>>(purtroppo) 'ordinaria', che fa tanto notizia anche per l'ansia, che
assale
>>le redazioni nel periodo estivo, notoriamente scarso di cronaca politica,
>di
>>riempire in qualche modo il giornale, e per l'originale iniziativa
>>giornalistica del padre della piccola vittima. E qui si innesta il secondo
>>profilo, di tipo psicologico. Capisco bene i sentimenti provati dal
>genitore
>>della bimbetta ed il senso di disperazione che assale in quei momenti; ma
>>appunto per questo trovo 'mostruosa' la lucidità con cui quel padre,
>>nell'immediatezza della tragedia che l'ha colpito, ha concepito
>l'iniziativa
>>mediatica, gestendola peraltro con ammirevole padronanza e con invidiabile
>>aplomb.
>>    Sotto l'aspetto sanitario l'episodio si spiegherebbe -come ho sentito
>>dire- con la mancanza di un piano per l'emergenza, che fa sì che in quei
>>particolari frangenti ognuno si trovi a doversi arrangiare con quello che
>in
>>quegli stessi frangenti passa il convento.
>>    Altre considerazioni al momento non me ne vengono in mente, anche se
ho
>>la vaga sensazione che qualcuno finirà per spiegare il triste episodio in
>>chiave...federalistica. Chissà.
>>
>>    Cordialità
>>Salvatore Camaioni
>>
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