[GARGONZA:9191] Re: I: I: RE: R: Lega Nord: insulti e mancata censura
Giovanni Cominelli  Mercoledi`, 19 Luglio 2000

Fede?

Salvatore CAMAIONI wrote:
> 
> -----Messaggio originale-----
> Da: Giovanni Cominelli <giovanni.cominelli@tin.it>
> 
> >Mi inserisco nel dibattito, essendomi occupato di Lega dal 1990,
> >organizzando, all'epoca, un seminario di studi sul tema. Per alcuni mesi
> >ho scritto settimanalmente sulla Padania, ospite di una rubrica
> >intitolata, "!Controparere", nella quale affrontavo temi politici e
> >programmatici, mettendo in evidenza punti di contatto e punti di
> >contraddizione.
> >Inoltre, benchè io viva a Milano, ho radici (genitori, fratelli ecc...)
> >valligiane.
> >Conosco la specie leghista in corpore vili.
> >Queste erano le mie credenziali (sic!).
> >La mia opinione, al riguardo, è la seguente.
> >Dal punto vista politico-culturale-programmatico la Lega ha il merito
> >storico di aver messo in discussione la forma dello stato
> >centralista-napoleonico. Lo ha fatto, conducendo una battaglia contro le
> >forze centraliste-stataliste della Prima repubblica. Ha imposto il tema
> >nell'agenda politica del Paese. Perciò è stata una forza di
> >modernizzazione del Paese. Nel giro di pochi anni tutte le altre forze
> >sono state costrette ad assumere il tema, sia pure obtorto collo, sia
> >pure per stravolgerlo. La Lega ha scavato su un terreno che era stato
> >arato nei decenni precedenti da filoni sturziani, social-federalisti,
> >federalisti. La posizione del Pci alla Costituente era fortemente
> >regionalista. Su quei filoni e su quel dibattito si stese ben presto la
> >coltre grigia della guerra fredda. La Costituzione fu disattesa, la
> >continuità amministrativa con il fascismo accentuata, le PP.SS, l'Eni,
> >l'Enel ecc... fecero il resto. Il 1989 ha fatto crollare i pilastri
> >internazionali della Prima repubblica e, nel giro di pochi anni, tutti i
> >partiti.
> >I materiali culturali con i quali è stata accumulata la massa critica,
> >che ha consentito alla Lega di imporsi sul piano nazionale, pur essendo
> >presente solo al Nord, furono e sono ambigui e spurii (etnicismo, punte
> >di razzismo o di xenofobia, uniti a elementi di antifascismo popolare,
> >plebiscitarismo, populismo ecc...).
> >Da punto di vista sociale, la base è stata ereditata dalla DC (nelle mie
> >valli l'elettorato DC è passato al leghismo massicciamente), da PCI (a
> >Bergamo il 30% degli iscritti FIOM ha votato Lega!), dal PSI.
> >La secessione è stata impugnata ad un certo punto come arma di
> >comunicazione. Nessuno, neppure loro, ci credeva davvero. Fortunatamente
> >Roma ci ha creduto e quindi si è un pò smossa, salvo ripiegare subito, a
> >minaccia abbassata. E' la vicenda della Bicamerale, il cui presidente ha
> >giocato con la Lega in termini solo tattici, con i risultati che si
> >vedono.
> >Ora siamo alla "devolution", che, in realtà, è solo una richiesta di
> >attuazione costituzionale dell'art. 117, non è una richiesta di nuove
> >competenze.
> >Sul piano ideologico la Lega ha precisato e, secondo me, accentuato la
> >sua piattaforma conservatrice e, talora, reazionaria:
> >antiglobalizzazione, Europa delle patrie nazional-cristiane, piccole
> >patrie ecc...
> >Conclusione:
> >- sul fronte istituzionale, la Lega ha svolto un ruolo
> >straordinariamente positivo;
> >- sul fronte politico-culturale è una forza di destra europea
> >conservatrice illiberale:
> >- sul fronte della composizione sociale: ha un elettorato popolare,
> >pensionati, operai, piccoli imprenditori (cioè ex-operai).
> >
> >Così stanno, secondo me, le cose. Come dice Spinoza "nec ridere, nec
> >lugere, sed intelligere".
> 
>     Ho ben poco da replicare di fronte a questa pubblica confessione; posso
> soltanto prendere atto che ancora una volta, come nel 1922, il progresso
> economico della parte più ricca d'Italia non si coniuga con quello culturale
> ed etico-sociale. Caro Cominelli, la tua professione di fede mi fornisce una
> chiave di lettura dei tuoi interventi -passati e futuri- che sinora avevo
> soltanto maliziosamente intuito, senza però averne chiari i contorni: io so
> apprezzare chi fa opera di chiarezza, anche quando la realtà si mostra in
> tutta la sua crudezza.
>     Amicus Plato, sed magis amica veritas.
> Salvatore Camaioni

-- 
Giovanni Cominelli - Milano

e-mail: giovanni.cominelli@tin.it

sito web: www.giovannicominelli.org




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