[GARGONZA:9185] RE: R: Lega Nord: insulti e mancata censura
Francesco Paolo Forti  Martedi`, 18 Luglio 2000

At 11:30 18.07.00 , Michele Corvo wrote:
[...]
>Infine per il ministero dell'interno (non per la magistratura!) e' giusto
>che un residente a Lazzate (Mi) abbia tre punti in piu' in un concorso, e
>quindi venga preferito ad altri che partecipano con uguali o migliori
>caratteristiche, e il prefetto Sorge che aveva applicato una legge nazionale
>sospendendo il concorso e il sindaco, adesso sara' citato per danni.
>Complimenti, mi sembra di essere proprio nel caso delle leggi fatte in casa
>per proprio uso e consumo, senza alcuna valenza nazionale.
>Quindi adesso chi risiede in Lombardia potrebbe avere anche 98 punti, se
>dimostra di esserlo da sette generazioni, mentre magari un laureato con
>lode, ma non lombardo, solo 5 punti, sempre nell'ambito dello sviluppo e del
>progresso dell'Italia, che non vuole rimanere indietro in Europa.
>Ma queste idee non erano quelle di Bossi e dei leghisti di qualche anno fa?
>(passaporto padano a chi aveva almeno 10 anni di residenza sopra il Po).

Salto tutto la parte sull'odio, piu' o meno presunto, in quanto non mi sento
coinvolto (non odio nessuno ed al limite amo tutti). Mi concentro invece
li' dove Michele parla di "giusto o non giusto". Se dovessimo pesare col
bilancino cio' che e' giusto in Italia non finiremmo piu'. Per esempio e'
giusto che un insegnante elementare arrivi in provincia di varese, proveniendo
dalla calabria, sempre con punteggi altissimi e che si vanti pure di aver pagato
per essere davanti a tutti in graduatoria? E che poi quando lo senti insegnare
capisci che non solo non sa parlare italiano ma nemmeno conosce le materie 

che insegna? Ma dove li trova tutti quei punti? Capitasse con un caso, direi 
che una rondine non fa primavera ma se se' la maggioranza degli insegnanti
ad essere coinvolta in questo giro devi pure stare zitto altrimenti hai delle grane. 

Prova a lamentarti! La stragrande maggioranza delle cariche della PA
e' in mano agli stessi personaggi (grandi famiglie) che poi ottengono
e fanno ottenere punteggi agli amici degli amici. Se ti lamenti ti
ridono in faccia ed e' il minimo che ti possa capitare. 

Chiunque si infiammi passa subito dalla parte del torto. 

E' giusto che un insegnante prenda a varese lo stesso stipendio di uno 
di enna, con il ben differente costo della vita che tutti possiamo immaginare 
(e che gli economisti sanno anche calcolare)? 

Le risposte possono variare, soggettivamente. L'Italia e' il paese delle
ingiustizie e per pareggiarle se ne compiono altre, come in una lunga catena.

Ora e' tempo di mettere fine a questo stato di cose. Il federalismo lo consente.
In uno stato centralizzato e' possibile che il furbo a Enna ottenga il suo vantaggio
a scapito di uno di Varese e che il furbo di Milano faccia lo stesso a scapito di 
del cittadino di Palermo. Con il federalismo cio' non e' possibile. Ogni vantaggio
(comportamento politicamente virtuoso) rimane circoscritto al territorio che lo
adotta. Idem per i comportamenti non virtuosi, i quali non possono essere scaricati
su tutti ma vengono pagati da chi li adotta. Quindi si vede chi governa bene e 
chi governa male, senza che meccanismi di compensazione vengano usati da
chi governa male per coprire le sue malefatte sottraendo risorse a chi invece
governa bene e quindi ha il suo surplus da distribuire. 

Ma facciamo un esempio con i concorsi. La Lombardia assume solo i suoi 
residenti, anche se incapaci? I candidati migliori, che vengono da fuori
sono scartati? Benissimo. La Lombardia deperira' a causa di un personale 
intellettualmente scarso mentre i "migliori" andranno ad arricchire le amministrazioni 
di quei territori che sapranno essere piu' intelligenti nella scelta. Nel giro di qualche
anno la Lombardia cambiera' registro ma i migliori ormai avranno trovato altri posti.
Possimo ipotizzare che tutti i territori siano retti in maniera demenziale con
quelle regole sui concorsi? No? Ecco allora almeno un territorio si dara' regole
migliori ed assumera' tutti i migliori. meglio per lui, peggio per gli altri. 
Poi i territori virtuosi diventeranno due, poi tre e di colpo lo saranno tutti. 

Per informazione in Svizzera non esistono punteggi preferenziali e restrizioni
nei concorsi pubblici per i non residenti e quindi questa becerata leghista 
non ha nulla a che vedere con il federalismo vero. Il fatto che pero' queste
proposte siano state fatte deve far riflettere non solo sulla incultura leghista
ma anche sulla quantita' di soprusi di senso opposto.  Per esempio e' noto
che i prefetti siano ben raramente del nord e cio' vale per le grandi cariche nella 
P.A e per tutto l'organico. Tra le leggende metropolitane che si narrano al 
Nord c'e' quella di un ufficio pubblico a Legnano, il cui organico fu creato 
tramite un concorso che apparve solo al Sud. Vero o non vero, il fatto che 
sia verosimile fa incazzare quasi tutti al nord e fomenta l'odio o come minimo
il disagio. Qui siamo di fronte al risultato della disastrosa politica della DC
che in tanti decenni ha riempito la P.A, scuola, e ferrovie comprese, di
personale esuberante per la sua gestione del potere (voto di scambio)
con la compiacenza dei sindacati. E' stato un modo sotterraneo per
trasferire ricchezza e mantenere il potere. Caduta la DC e decise le
nuove politiche di pareggio del bilancio era chiaro che la cosa non 
poteva stare piu' in piedi. Ora servono nuovi sistemi e modi 
piu' trasparenti per trasferire ricchezza. Il federalismo contempla 
questi meccanismi "trasparenti" (possono essere anche essere messi
nella Costituzione) ma il gioco dei furbi a questo punto finisce e solo
gli onesti, del sud e del nord (la maggioranza) hanno il pallino in mano. 

Saluti,
Francesco Forti



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