[GARGONZA:9165] Dall'Aduc - associazione per i diritti degli utenti e consumatori
Rolando Alberto Borzetti  Venerdi`, 14 Luglio 2000

Per conoscere ed aver coscienza dei propri diritti,
per combattere le arroganze di ogni tipo. 

Quindicinale telematico sulle politiche dei consumatori, edito da
Aduc - associazione per i diritti degli utenti e consumatori

N.14/2000 (Anno III) del 15 Luglio 2000

Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze - tel. 055290606 fax 0552302452
URL: http://www.aduc.it - Mailto: aduc.it@aduc.it

A cura dell'ufficio stampa dell'Aduc

In questo numero:
- Editoriale. Antitrust e liberalizzazione telefonica
- Le petizioni dell'Aduc
- Le iniziative nella prima quindicina di luglio
- Notizie Telex
- News dall'Europa e dall'Italia
- La scheda. Viaggi a pacchetto 
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Editoriale 
ANTITRUST E LIBERALIZZAZIONE TELEFONICA
L'ANTITRUST CONFERMA DI ESSERE A GARANZIA DEI POTERI FORTI E DI LIMITARSI A

OPERAZIONI DOTTRINALI E NON POLITICHE .... MA ANCHE SU QUESTO ....

Lo scorso mese di maggio abbiamo chiesto l'intervento dell'Antitrust,
perche' verificasse se nelle offerte Telecom per la liberalizzazione
dell'ultimo miglio ravvedesse un abuso di posizione dominante. L'operatore
ex-monopolista aveva presentato all'Autorita' Tlc questa offerta: per il
tradizionale doppino di rame da cui passano i collegamenti analogici, un
noleggio mensile di 26.300 lire, un "una tantum" di 294.000 lire e, se il
collegamento era del tipo Adsl (la nuova alta velocita' per Internet),
altre 77.000 lire. Considerato che oggi il canone Telecom per gli utenti
domestici e' di 16.800 al mese, mentre per la categoria affari e' di 26.400
lire, e che per entrambi l'"una tantum" di attivazione e di 200.000 lire,
abbiamo pensato che qualcosa non tornasse, e abbiamo chiesto l'intervento
dell'Antitrust.

E il 13 luglio e' arrivata la risposta "i comportamenti denunciati non
configurano una violazione delle norme a tutela della concorrenza ai sensi
della legge 10 ottobre 1990, n.287 ... L'Autorita' tuttavia ha ritenuto
opportuno inviare la segnalazione in oggetto all'Autorita' per le Garanzie
nelle Comunicazioni per i profili di eventuale competenza". E quest'ultima
Autorita' -che fu investita anche da noi a suo tempo e che non ci ha ancora
risposto- si sta ancora barcamenando sull'offerta di Telecom, tant'e' che i
tempi previsti (1 luglio) sono stati sforati, ed e' di oggi l'invito
pressante della Commissione Ue a prendere una decisione entro la fine
dell'anno.

La risposta dell'Antitrust, per noi, e' solo una conferma della funzione di
Garanzia di questa istituzione: al servizio dei poteri forti, limitandosi a
dottrina e non alla politica. Infatti tutti i suoi ultimi interventi (e
anche le audizioni parlamentari del suo presidente) sono dei trattati di
liberismo e democrazia economica, ma avulsi dal contesto in cui dovrebbero
essere applicati. Sembra quasi che il prof. Tesauro sia un'autorita' del
settore che agisca in un Paese tipo gli Usa. Lo e' stato nella multa
comminata ai petrolieri per il cartello sui prezzi della benzina, e lo e'
oggi nel bendarsi gli occhi di fronte all'evidente arroganza del
"monopolista dell'ultimo miglio": tutto cio' che e' economicamente
riconducibile ad un'attivita' statale o governativa, per l'Antitrust viene
ignorato e considerato alla stregua di qualunque altro operatore o impresa.

Purtroppo, oltre al rigetto della nostra segnalazione, non ci e' dato
conoscere il ragionamento, per cui rimane valido il nostro che, ne
prendiamo atto, non e' sanzionabile, quindi risponde al processo di
liberalizzazione in corso.
Per cui, se c'e' un'azienda che ha il monopolio di un servizio di pubblica
utilita' (l'ultimo miglio) e che, grazie a questa situazione, ha
capitalizzato utili e utenti, e gli viene imposto che cosi' non puo'
continuare, e quest'azienda (che si da' per scontato sia lei a continuare a
gestire per lo Stato quest'ultimo miglio) offre agli altri operatori questo
servizio a prezzi piu' alti di quanto lei stessa lo fa pagare ai suoi
utenti finali .... questa e' liberalizzazione, apertura del mercato alla
concorrenza, uguaglianza di fronte alla legge e al diritto, favorire
l'imprenditoria del settore, incentivo a migliore qualita' e prezzi piu'
bassi: una vera lezione di liberta' e democrazia economica!!!
Crediamo che, in questo caso, le lezioni e le dottrine di cui parlavamo
prima siano state anche schiaffeggiate. Ci viene un pensiero maligno: oltre
che senza la politica, anche senza la dottrina ..... cosa resta
dell'Antitrust?
(Vincenzo Donvito)
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LE PETIZIONI DELL'ADUC

Per ora sono tre, e sul sito c'e' la documentazione che ne spiega i motivi
e vi chiede di firmarle. Sono tutte accessibili dalla home page
http://www.aduc.it/nuovo/pagframe/inizio.htm

Vi riportiamo uno stralcio di quanto troverete sul sito.

ONU / VATICANO
La petizione chiede al Segretario generale delle Nazioni Unite di
modificare lo statu del Vaticano, da "Stato non membro, Osservatore
Permanente" con potere di voto, a Organizzazione non governativa con potere
consultivo.

PER LA COMMERCIALIZZAZIONE DELLA RU486
La pillola che consente l'aborto farmacologico

PER L'ABOLIZIONE DEL SERVIZIO DI LEVA OBBLIGATORIO E CONTRO L'OBBLIGO DI
SERVIZIO CIVILE
(che manteniamo anche se la Camera il 14 Giugno ha approvato la legge
delega al Governo per l'abolizione del servizio obbligatorio di leva. La
discussione ora passa al Senato, e ci sono molte voci in giro che parlano
di obbligatorieta' del servizio civile ..... quindi l'iniziativa avrebbe
molte buone ragioni per proseguire).
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LE INIZIATIVE DAL 1 AL 14 LUGLIO

DISSERVIZI ENEL E RIMBORSI
Da oggi sono in vigore le nuove regole fissate dall'Autorita' per
l'Energia, al fine di meglio tutelare gli utenti da disservizi e
difficolta' nei rapporti con gli erogatori. Cio' che spicca maggiormente e'
il rimborso forfettario di 50 mila lire in caso di disservizio, che verra'
accreditato sulla bolletta.
Nello scorso mese di marzo l'Autorita' aveva fatto sapere che solo il 21%
degli italiani era a conoscenza dell'esistenza di una "carta del servizio
elettrico" ( il 10% l'aveva letta o vista almeno una volta), e che, a
fronte di 3.708 casi in cui l'Enel aveva mancato il rispetto degli standard
del servizio, solo quattro utenti avevano chiesto il rimborso forfettario
di 50 mila lire. La spesa complessiva per i rimborsi, incluse le
municipalizzate, era stata di 3,7 milioni di lire. Con le nuove regole non
ci si dovra' sobbarcare la richiesta (che era all'origine dei pochi
rimborsi), e il tutto avverra' automaticamente (e sara' di 100 mila lire
per gli utenti non domestici, 200 mila per quelli industriali).
Certamente le nuove regole non sono tutte da buttare, perche',
complessivamente aiutano l'utente a vivere meglio il rapporto con il
fornitore di energia (quasi sempre Enel). Ma sono decisamente ridicole per
l'entita' del rimborso, ad ogni livello, sia esso privato che uffici o
azienda. 50, 100 e 200 mila lire non potranno mai compensare i danni da un
distacco della fornitura, perche' sempre le conseguenze ricadono sul blocco
di altri servizi a rendimento. Anche in casa, ci vuol poco ad accumulare un
danno di 50 mila lire, figuriamoci in un ufficio o in un'industria.
La verita' e' che con questa carita' l'Enel si vuole solo fare un lifting
d'iimagine e lavarsi la coscienza in pubblico, come sempre a spese degli
utenti, a cui continua a mancare lo strumento principe per trasformarsi da
oggetti delle politiche dello Stato a soggetti economici: la liberta' di
scelta del gestore.
Puo' oggi, un utente, decidere di sciogliere il contratto con il suo
fornitore di luce? No, a meno che non voglia starne senza, e, nell'ipotesi
di un'autoproduzione anche con mezzi artigianali, non c'e' alcuna legge che
glielo consenta. E' questo il nodo cruciale, e i provvedimenti che entrano
in vigore oggi, sono solo la razionalizzazione del cancro gia' esistente,
ma non la sua cura.

ACQUA NELLA BENZINA
Gli automobilisti non dovrebbero fare rifornimento di benzina se nella
stazione di servizio c'e' una autobotte, altrimenti l'auto potrebbe
fermarsi dopo qualche chilometro.
Il motivo e' semplice: le cisterne delle stazioni di servizio oltre a
contenere benzina o gasolio, includono anche una certa quantita' di acqua,
proveniente essenzialmente da infiltrazioni o dallo stesso carburante;
l'acqua e' piu' pesante della benzina, si deposita nel fondo e non viene
"pescata" durante un normale rifornimento. Quando una autobotte rifornisce
la cisterna, per la turbolenza, si crea una miscela di carburante e acqua
che, se non depositata, va a finire nel serbatoio dell'automobile. Gli
effetti sono facilmente immaginabili: l'acqua finisce nel carburatore e nei
cilindri; il rischio e' quello di fermarsi dopo qualche chilometro, senza
sapere il perche'. Lo stesso inconveniente puo' verificarsi prima del
travaso dall'autobotte, perche' il livello di carburante nella cisterna e'
minimo, a poca distanza dall'acqua sottostante e il tubo di pescaggio
potrebbe risucchiare anche l'acqua.
Le compagnie petrolifere sono assicurate contro questo tipo di rischio e
l'automobilista puo' chiedere il risarcimento del danno; naturalmente
occorre documentare il rifornimento di carburante, per cui il nostro
consiglio e' quello di farsi rilasciare lo scontrino o pagare con carte di
credito.

CLIENTI TIN.IT E NAVIGATORI INTERNET
Nell'ambito dell'assemblea per l'approvazione del bilancio del Gruppo
Telecom, l'amministratore delegato ha trionfalmente informato che i clienti
di Tin.it, allo scorso 25 giugno, hanno superato la soglia di 3 milioni di
unita'.
Cogliamo l'occasione per fare un po' di chiarezza, sul business delle
Telecomunicazioni come sul numero dei navigatori di Internet.
Quello che dice Roberto Colaninno e' la ormai tradizionale bugia che viene
utilizzata da tutti gli operatori per acquisire in immagine e, di
conseguenza, falsare i dati sulla frequentazione della Rete. Non sappiamo
cosa l'amministratore della Tin intenda per clienti, ma e' certo che nei
tre milioni e passa sono inclusi anche tutti coloro che si sono registrati
gratuitamente, senza cioe' pagare un canone per usufruire dei servizi di
Internet Provider di Tin: registrazioni che ci sembra decisamente azzardato
annoverare nell'ambito dei "clienti", perche', singolarmente, rappresentano
un onere e non un ricavo. La stessa cosa che succede per tutti gli altri
Internet Provider che danno accesso gratuito ai loro router (Tiscali, Dada,
Infostrada, e altri), e che dei numeri di "abbonati" se ne vantano un
giorno si' e l'altro pure.
Questo porta a far si' che, dati tipo 9 milioni di navigatori in Italia
-diffusi solo qualche giorno fa- non solo vanno presi con il "ben
dell'inventario", ma sono decisamente falsi, perche' per la loro
determinazione non si e' fatto altro che sommare gli abbonati di tutti gli
Internet Provider, volutamente dimenticando che, grazie agli abbonamenti
gratis, non e' affatto marginale il fenomeno di navigatori che abbiano
collezioni di abbonamenti con quasi tutti i fornitori di accesso ad
Internet: sia per vezzo collezionistico e paranoie di multi-identita' in
rete, che per sicurezza di disponibilita' in qualunque momento (il servizio
spesso scadente ed intasato dei router ad accesso gratuito, fa si' che per
entrare in rete conviene provare "quello che va meglio" in quello specifico
momento).
I 3 milioni di clienti di Colaninno fanno parte di questa storia, e invece
di dare corposita' al fenomeno per meglio comprenderlo nelle dinamiche e
prospettive, sono fumo negli occhi e mistificazione del mercato.
Questo succede nel Belpaese delle finte privatizzazioni e liberalizzazioni:
nella stessa Telecom il Governo -tramite il Tesoro- e' ancora presente con
un pacchetto di 5 mila miliardi, che, se sono "solo" il 4%, per il fatto
stesso di averle e quindi essere azionista, gli conferisce quel potere di
golden share che puo' essere usato solo in alcune circostanze che, pero',
sono decise dallo stesso Governo.
E' evidente che a finzione si aggiunge finzione, per cui il finto
capitalismo e' sostenuto da finti successi certificati da finte
statistiche, per meglio abbindolare i consumatori, che sono a loro volta
finti perche' privati del loro potere di scelta e condizionamento nella
maggiorparte dei servizi e prodotti di larga diffusione e uso.

FARMACI SU INTERNET
Ricorda le pozioni miracolose di un tempo che curavano contemporaneamente
il mal di denti, il mal di pancia e i calli. E' il Bio-Bac complemento
enzimatico che cura il cancro, l'Aids, l'epatite, l'artrosi e le malattie
degenerative. E' venduto, per la sciocchezza di 600mila lire, per un
trattamento di un mese, sul sito www.bio-bac.com, in piu' lingue, tra le
quali l'italiano. Il prodotto viene presentato come biologico naturale le
cui "proprieta' sono state assodate". A base di bacilli non patogeni, puo'
essere somministrato a tutti, bambini compresi, anche ai non malati perche'
ha un effetto fortificante. E' "anticancerogeno, immunostimolante,
immunomodulatore, preventivo e rigenerativo". Il Bio-Bac anticancerogeno
assicura un "decorso positivo della malattia", "consente al paziente
affetto di Aids di affrontare la malattia.", "i malati di epatite e di
altre malattie cagionate da virus e da altri agenti, potranno risolvere i
loro problemi ". Il Bio-Bac agisce anche su artrosi, artrite e sclerosi
perche' "la malattia viene bloccata".
Insomma l'umanita' risolverebbe gran parte dei problemi sanitari assumendo
il Bio-Bac. Un elisir. 
A quando la trasformazione dei vili metalli in oro?

MCDONALD'S: CONFEZIONI NOCIVE?
Conterrebbero sostanze proibite dalla legge (D.M 777/1962) e quindi
presumibilmente nocive i contenitori delle confezioni Chicken McNuggest da
6 pezzi e di patate medie standard. Il condizionale e' d'obbligo non
perche' vogliamo nasconderci dietro un dito ma semplicemente perche' non
abbiamo ancora avuto una risposta dal Ministero della sanita'. Ripetiamo le
domande: 1) di quale sostanza si tratta? Dove e' esattamente contenuta? In
quali dose? E' possibile un contatto con il cibo? Quale e' l'origine del
contaminante? Quali gli effetti sulla salute umana ed in particolare sui
bambini? Perche' non sono stati avvertiti i consumatori? Le partite degli
involucri sono state poste sotto sequestro? 
Sarebbe opportuna una risposta dal Ministero della sanita' proprio per
evitare che sull'argomento si innestino polemiche dalle quali sarebbero
danneggiati il consumatore e la McDonald's. 

PUBLIACQUA
Il Comune di Firenze e' entrato nella spa Publiacqua, con una quota del
32,22%, spuntando anche una partecipazione maggiore rispetto a quanto era
riuscito alla Giunta precedente. Publiacqua e' una sorta di societa'
pubblica comprensoriale, dove la presenza delle amministrazioni comunali e'
percentualizzata rispetto alla popolazione stanziale e di transito.
Niente di particolare rispetto a quello che succede a livello nazionale,
perche' la tendenza generale e' quella di consolidare la presenza dello
Stato nell'economia. E l'amministrazione centrale o lo fa direttamente o lo
lascia fare agli enti locali. Poco importa se in campagna elettorale e in
quasi tutti i momenti pubblici, ci viene ripetuto che l'economia deve
essere privatizzata e, poi, liberalizzata, perche' il business che viene
creato per chi e' eternamente gestore della cosa pubblica, ci viene
presentato come a fin di bene per tutti e come un argine a "privatizzazione
selvaggia" e altrettanta "liberalizzazione selvaggia": potenza del
linguaggio mistificante degli statalisti. Il regista dell'operazione
fiorentina e' un assessore del partito di Armando Cossutta e Nerio Nesi,
che, di politiche stataliste di staliniana memoria, sembra proprio che se
ne intendano.
Tra l'altro, proprio ieri, Dario Cossutta, amministratore delegato di
Sviluppo Italia, il cui pensiero economico e' immortalato dal suo cognome,
ha sottoscritto l'aumento di capitale della Valtur, che fino a ieri, era
controllata al 21% dalla nuova agenzia statale. Non solo, ma sborsando 40
miliardi ha aumentato la percentuale fino al 30%. Alla faccia della
dismissione della presenza e della gestione dello Stato dall'economia.
Un fatto, questo di Sviluppo Italia, che, pur nella sua diversa dimensione,
si ascrive nella politica dell'altrettanto economista statalista
fiorentino. 
E sembra proprio che siamo in queste mani, con tanto di conferma dalle
scorribande del ministro Niesi che, a furia di mettere paletti per il
controllo dello Stato qui e la', sta diventando una sorta di
"ammazzavampiri", dove, ovviamente, il vampiro, succhiasangue, e' il
capitalismo selvaggio, il mercato selvaggio, l'imprenditoria da Far West,
cioe' tutti quegli ambiti che, se guardati senza preconcetti, depurandoli
degli aggettivi, darebbero lo specchio della situazione piu' promettente in
Italia, con i lavoratori atipici, le micro e piccole imprese, Internet:
tutto cio' che, insomma, oggi tira in economia.
Quello che succede con il capitalismo di Stato e' lo stesso che succede con
la fiscalita' di Stato: fiore all'occhiello di questo o quel Governo per la
sua diminuzione, ma semplicemente demandata alle amministrazioni locali,
che ne fanno man bassa, aumentando a dismisura costi dei servizi e ritenute
fiscali (l'Ici e' solo la punta di un iceberg).
Cosa cambiera' per gli utenti obbligati di questo servizio? Niente, perche'
continueranno a non potersi scegliere il fornitore idrico rispetto a
qualita' ed economicita' del servizio. A Firenze continuera' il sistema
arcaico di lettura e riscossione (la responsabilita' del fornitore solo
fino al palazzo/condominio e non sino all'utente finale) con intermediari
che -fatti di cronaca giudiziaria alla mano- non sono stati sempre limpidi
nella loro inutile mediazione, e con -ieri il Comune, oggi Publiacqua- che
faranno pagare tutte le loro incapacita' agli utenti, vessandoli come in
passato. E tutto questo perche' sara' impossibile applicare uno dei piu'
elementari pilastri dell'economia di mercato, "chi sbaglia paga e avanti un
altro": chi dovrebbe controllare -l'amministrazione pubblica- lo fara' sul
suo stesso operato, perche' e' lei stessa azionista della Publiacqua. I
controllori che controllano se stessi non sono sintomo di democrazia
economica e diritti dei consumatori, ma solo espressione di statalismo e di
sudditi.

ABOLIZIONE SCONTRINO FISCALE
Il ministro delle Finanze si e' impegnato, con il presidente della
Confesercenti, ad abolire lo scontrino fiscale a partire dal primo gennaio
2002.
Promesse elettorali che non potranno essere mantenute, in accordo con
l'associazione di categoria piu' vicina alla sua parte politica, con il
solo scopo di far avvicinare i voti dei piccoli commercianti e dei
consumatori, li' dove per anni sono stati respinti: un governo la cui
iniziativa economica gioca tutto sul binomio "commerciante evasore -
consumatore imbecille".
Una lodevole iniziativa -l'abolizione dello scontrino fiscale- che darebbe
respiro e fiducia alla piccola economia e ai suoi protagonisti, facendo
diminuire le spese di gestione aziendale e rendendo piu' semplice la vita
ai consumatori, viene utilizzata solo per fini propagandistici. Infatti,
che senso ha prendere un impegno per il primo gennaio del 2002? Forse
ministro e Confesercenti hanno dimenticato che l'anno prossimo ci sono le
elezioni politiche e -a parte la molto probabile ipotesi di cambio di
maggioranza e conseguente pensionamento degli attuali ministri- che questo
significa fine naturale di questo Governo e nomina di uno nuovo. Il
ministro Del Turco si sente cosi' sicuro del suo dicastero, cosi' tanto da
dismettere la tradizionale politica di navigazione a vista che caratterizza
lui e i suoi predecessori?
Non crediamo che ministro e Confesercenti siano ingenui. In politica non
esiste ingenuita' e casualita'. Stanno solo cercando di cavalcare uno dei
principali tormentoni di commercianti e consumatori, con la piena
consapevolezza di stare a fare "promesse da mercante".

ITALIA- FRANCIA
Domenica 2 luglio 2000, ore 22.01, radio Rai 2, commento alla partita
Italia- Francia: ".....i francesi hanno una baguette al culo". 
Ovviamente non ci scandalizza la frase anche se qualcuno consiglierebbe una
sciacquatina alla bocca, ma non ci facciamo caso piu' di tanto che' siamo
abituati a trasmissioni spazzatura. E' il clima che si crea intorno alle
competizioni sportive che desta qualche preoccupazione: come meravigliarsi
allora degli scontri fra tifosi, fra questi e le forze dell'ordine? O anche
lo stadio trasformato nel Colosseo di turno serve alle trasmissioni? Pare
di si', vista la eccitazione sollecitata da certi programmi. In termini
penali si potrebbero definire questi comportamenti come "concorso esterno"
in atti di aggressione e lesione.

TASSA SUL PANORAMA
Lo scorso 2 giugno e' stata depositata nella segreteria del Consiglio di
Stato una sentenza della VI sezione dello stesso Consiglio che, accogliendo
un ricorso del Comune di Firenze contro una sentenza del Tar del Lazio, ha
stabilito come legittime le richieste dello stesso Comune per il pagamento
dell'indennita' risarcitoria ai sensi dell'art.15 della legge 1497 del 1939
(piu' nota alle cronache come tassa sul panorama). Il ragionamento della VI
sezione si e sviluppato fino a sostenere che questa indennita' deve essere
pagata non come forma di risarcimento del danno ambientale, ma come
sanzione amministrativa, che prescinde dalla prova del danno.
Tutto perso? Tutti a pagare? Affatto! Si consideri che questa e' solo una
sentenza, della VI sezione, riferita ad un ricorso presentato da
Confedilizia al Tar del Lazio, e non esclude che la IV o VII sezione la
pensino diversamente, cosi' come avviene abitualmente con le piu' frequenti
sentenze della Corte di Cassazione.. E' quindi un precedente negativo, ma
non e' una modifica della giurisprudenza o un documento ministeriale che
dia ragione all'intepretazione dei Comuni -Firenze in testa- che si sono
buttati in questa storia dove sta trionfando solo la loro arroganza. Anzi.
I ministeri interpellati si sono ben guardati da intervenire e
interpretare: hanno lasciato tutto nelle mani di queste amministrazioni
avide, azzeccagarbugli e bizantine.
Abbiamo cominciato il contenzioso gia' nell'estate del 1998, e da allora
abbiamo presentato cinque ricorsi al Tar della Toscana, tuttora pendenti
per cinque diversi casi, comunque riconducibili a situazioni diffuse. Casi
pilota che servissero come riferimenti per la piu' diffusa azione che
abbiamo consigliato alle migliaia di persone che sono venute a chiedere i
nostri consigli in questi anni: l'opposizione in Tribunale, con richiesta
di sospensiva, quando dal Comune fosse arrivato un documento ingiuntivo. E
ad oggi, non una di queste ingiunzioni e' stata recapitata: probabilmente
perche' i Comuni interessati hanno paura di rimetterci, mentre da una
situazione sospesa hanno tutto da guadagnarci (qualcuno, per stanchezza o
necessita' di vendita dell'immobile con il condono sospeso, ha nel
frattempo pagato quell'importo medio -1.400.000 lire- che gli stessi Comuni
hanno calmierato perche', non fosse tanto esiguo per il loro guadagno, ma
neanche tanto esoso da scoraggiare il contribuente a "farla finita" e
levarsi il pensiero).
Quindi il contenzioso e' tutt'altro che finito. Apertissimo! E considerato
che il Comune di Firenze (caposcuola e capofila a cui fanno riferimento le
decine di altri Comuni, essenzialmente fiorentini e toscani, che hanno
deciso di cogliere questa occasione) non ha intenzione di risolvere la
questione politicamente (anche perche' non ha piu' maggioranze solide in
Consiglio comunale sulla materia), e' necessario continuare la via
giudiziaria e giurisprudenziale che abbiamo intrapreso.
Per la VI sezione del Consiglio di Stato siamo in presenza di una sanzione
amministrativa, per noi NO, anche perche' le parole hanno un senso: se la
legge 1497/39 parla di "indennita' risarcitoria" vuole dire che e' la
riparazione di un danno, che, se non viene dimostrato o non c'e', non si
capisce perche' debba essere pagato.
La VI sezione, nella sua sentenza, con quel linguaggio che sembra uscito da
una narrazione satirica di Alessandro Manzoni -per fare solo un esempio-
sostiene che, anche se non c'e' un danno paesaggistico, siccome dall'opera
abusiva il proprietario ne ha avuto un profitto/vantaggio, e' giusto che
paghi quanto gli viene chiesto: un fulgido esempio di considerare il
profitto come qualcosa che debba sempre essere penalizzato, anche se
ottenuto senza alterare il bene collettivo.

PROSTITUZIONE
Veramente grazie al ministro Livia Turco che, per i tormentoni politici e
civici che caratterizzano le estati dell'informazione, ha rimesso in
circolazione l'accettazione o meno della vendita del proprio corpo a scopi
sessuali.
Parlarne fa sempre bene, mentre continuare a nascondere la testa sotto
terra o credere solo alla redenzione delle anime -come fanno alcuni
sacerdoti d'assalto impegnati in comunita' di recupero- significa non far
nulla, soprattutto contro tutto quello che abitualmente fiorisce intorno ad
attivita' molto diffuse e popolari, ma illegali. Il paragone con la droga
illegale non puo' non essere fatto.
Ma la ministra Turco pone il problema e propone che sia lo Stato ad
organizzarlo, regolamentarlo. Insomma, propone le prostitute di Stato -come
lo erano ai tempi delle "case chiuse "- con tutto quello che per lei c'e'
di positivo quando il Leviatano Pubblico interviene: le prostitute si
dovrebbero organizzare in cooperative e non societa' di capitali; il
mestiere dovrebbero farlo in casa (tra bambini, nonni e piatti da lavare) e
non in quei posti che abitualmente si chiamano luoghi di lavoro o ufficio.
Chissa' perche' le cooperative si' e la srl no? Una domanda pleonastica,
perche' la risposta e' tutta nella cultura economica della ministra, che
concepisce come forma di non-sfruttamento le cooperative, e, al contrario,
e' convinta che quando le societa' non sono di persone ma di capitale
-quindi a vocazione lucrativa e capitalista- debbano sfruttare i
lavoratori, le lavoratrici nel nostro caso.
Ovviamente non siamo affatto d'accordo con la ministra Turco, e auspichiamo
che sull'argomento si vada spediti facendo solo una cosa: abolire il reato
di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Basta, nient'altro.
Il resto lo si lasci alla liberta' di ognuno di fare cio' che vuole di se'
stesso, anche di vendersi; lo si lascia ai desideri e alla fantasia di chi
vorra' fare business in questo settore, come prestatore d'opera o come
imprenditore, rispettando le leggi che gia' esistono e -lo auspichiamo
grazie al fatto che sara' una nuova esperienza imprenditoriale e
lavorativa, con esigenze che prima erano solo nella sfera dell'illegalita'-
dandoci una mano nelle battaglie quotidiane che facciamo per la
semplificazione fiscale, amministrativa e normativa.
Non vediamo altro sistema. Altrimenti la situazione, rispetto a quella
odierna, non sara' molto diversa: mancando l'adescamento a vista, il
cliente avra' difficolta' a trovare la merce, e quando ci sono difficolta'
l'offerta clandestina si fa sempre avanti .. e continueremo ad avere
quartieri invivibili e pericolosi, che e' anche uno degli aspetti non
secondari di come oggi il fenomeno si manifesta.
Se invece ci sara' solo la depenalizzazione dei reati, per chi credera' che
sia meglio offrire i servizi a vista, potra' farlo nelle forme piu'
opportune che crede, rispettando legge e tranquillita' di tutti i
cittadini, magari con dei "parchi del sesso".

ADOZIONE BAMBINI
La commissione senatoriale in materia di infanzia, ha votato perche' solo
le coppie legate dal vincolo del matrimonio possano adottare un bimbo. Ci
sono state anche voci discordanti, che chiedevano che l'adozione fosse
possibile anche da parte di persone che vivono sole o in coppia col solo
vincolo dell'amore, ma sono rimaste voci, che, forse, si faranno risentire
quando il provvedimento verra' dibattuto nell'aula parlamentare.
I parlamentari che hanno dato questo voto, probabilmente, non sono mai
stati un orfanotrofio, oppure, nelle loro vacanze nei Paesi del Sole del
Terzo Mondo, si sono limitati al percorso tra l'aeroporto e il villaggio
turistico, magari in un taxi con i vetri oscurati che non consentissero la
visione di cio' che c'era all'esterno.
Non ci viene in mente altra immagine per cercare di capire cosa ci sia
dietro e dentro questa miseria umana che, in virtu' del potere
confessionale, passa come un carro armato sopra le centinaia di migliaia di
bimbi che chiedono di essere adottati, e le altrettanto decine di migliaia
di persone che ne vorrebbero adottare uno, profondedogli tutto il loro
amore.
Questa situazione non e' determinata da un approccio religioso o ideologico
al problema. Il fatto che qualcuno sia cattolico della Chiesa Romana, per
esempio, non puo' automaticamente far si' che pensi alla necessita' di un
contesto matrimoniale per adottare un bimbo. Probabilmente il suo credo
religioso fa intendere questo, ma non ne fa legge e imposizione per altri e
per se stessi, specialmente, poi, di fronte a bimbi che, in alternativa,
resterebbero senza sostegno e senza amore di un adulto.
Quanto succede, invece, e' frutto del cinismo di un potere confessionale
che, pur di affermarsi nel suo modo piu' apparente e storicamente
riconoscibile, e' disposto a tutto.
Ormai la commissione in materia di infanzia ha gia' votato, ma tutto e'
ancora da definire e ultimare, e daremo battaglia fino all'ultimo minuto
valido perche' ognuno voti guardando la sua coscienza e non i meri
interessi di bottega partitica.

MULTE: RUTELLI RISCHIA LA RIVOLTA. 
Il Sindaco di Roma, Francesco Rutelli, rischia la rivolta. Migliaia di
cittadini beffati dalla furbizia, dall'arroganza, dall'incapacita' e dalla
cupidigia dell'Amministrazione capitolina possono trasformarsi in rivoltosi
(patrioti, direbbe qualcuno) e dare l'assalto al Palazzo. D'altronde le
grandi rivoluzioni, compresa quella americana, sono nate per la ribellione
alle vessazioni fiscali. Decine di migliaia di cittadini stanno ricevendo
in questi giorni ingiunzioni di pagamento per multe risalenti ad anni fa
delle quali, giustamente, hanno perso la memoria, e per le quali devono
dimostrare la propria innocenza. Come puo' ricordare il cittadino se ha
ricevuto il verbale di contestazione, se ha fatto ricorso, se ha pagato.
Non si puo' chiedere al comune mortale di avere un archivio pluriennale. 
L'Aduc, sul proprio sito http://www.aduc.it, ha un servizio di consulenza
on-line gratuito. Ma non possiamo sostituirci alla pubblica
amministrazione. 
Invitiamo tutti i cittadini che hanno ricevuto una ingiunzione di pagamento
a recarsi all'Ufficio contravvenzioni in via Ostiense 131/L.
Rutelli provveda o sara' rivolta. 

DIVIETO DI FUMO
Il Governo ha approvato uno schema di disegno di legge per vietare il fumo
nei luoghi pubblici e privati frequentati da piu' persone.
Speriamo che sia la volta buona, perche' le leggi c'erano gia' tutte e non
erano applicate. Altrettanto trionfalismo di quello odierno aveva accolto
una simile notizia quando era ministro l'on.Rosy Bindi, e oggi siamo da
capo? Il fatto che le sanzioni per i trasgressori siano aumentate non e' di
per se' un deterrente, perche' se poi le norme non si applicano, va da se'
che finisce come per le cinture di sicurezza sulle automobili ..... 
Quindi aspettiamo al varco il Parlamento, dove le pressioni della piu'
importante lobbie italiana del tabacco -lo stesso Stato- non saranno
secondarie per evitare la sua trasformazione in legge, o snaturarlo. E
sappiamo quanto c'e' dietro una lobbie unica nazionale, tra sindacati,
posti di lavoro, produttori, importatori, etc, con forme di ricatto che,
fino ad oggi, hanno consentito alla situazione di essere com'e'.
Non solo, ma nonostante le buone intenzioni non-proibizioniste del ministro
Veronesi, ci sara' da evitare che si trasformi in proibizionismo occulto e
strisciante. Bisognera', cioe', rispondere ad una domanda fondamentale:
dove e come faranno coloro che fumano? E siccome siamo in presenza di
persone tossicodipendenti, vietarlo non basta. Cio' che succede con le
droghe illegali, anche se decisamente piu' estremo come fenomeno, rende
bene il concetto.
Una soluzione l'avevamo prospettata gia' in passato, e la ricordiamo:
incentivi fiscali perche' tutti i luoghi pubblici e privati possano
decidere di trasformarsi per accogliere fumatori e non fumatori; dai
ristoranti ai circoli, fino agli stessi luoghi di lavoro, pubblici o
privati che siano.
E' solo questione di volonta' politica ed economica, prendendo atto del
fallimento dei modelli di successo che fino a poco tempo fa ci erano
imposti attraverso la cultura e lo svago, e decidendo che per superarli non
si puo' solo far soffrire chi li aveva sposati.

BALNEABILITA' DA RIFARE
Il "Rapporto sulla qualita' delle acque di balneazione", redatto dal
Ministero della Sanita', va rifatto. Vanno cioS rivisti i luoghi ritenuti
balneabili.
Incredibile ma vero e il motivo e' semplice: non si e' tenuto conto di un
parametro nel valutare la balneabilita' delle acque. 
Questo parametro e' l'ossigeno che indica la quantita' di alghe che lo
producono. Queste infatti si moltiplicano in maniera abnorme per
l'eccessiva presenza di nutrienti, cioe' scarichi industriali e fognari.
La quantit. di ossigeno, oltre i limiti di legge, e' quindi un indicatore
dello stato di salute delle acque: tanto maggiore e' l'ossigeno, tante di
piu' sono le alghe e tanto di piu' e' l'inquinamento. 
La direttiva comunitaria e il successivo DPR n.470/1988 hanno fissato i
parametri per classificare le acque di balneazione, tra i quali l'ossigeno.
Tale valore e' stato ampiamente superato (es. Adriatico) e, dal 1988 al
1999, vari governi hanno cercato di correre ai ripari emanando un decreto
legge di deroga, reiterato per 11 anni, che consentiva la balneazione anche
in quei luoghi dove la presenza di ossigeno era eccessiva, inventando la
classificazione delle alghe in buone e cattive (tossiche e non). Cosi'
mentre si effettuavano le analisi sulle alghe si poteva derogare ai valori
di ossigeno. Il famigerato decreto legge pero non e' stato reiterato per
l'anno 2000 e quindi non esistono piu' deroghe. Il Ministero della Sanita'
ha presentato il proprio "Rapporto sulle acque di balneazione", che e'
riferito alle analisi dello scorso anno, considerando una deroga che non
esiste piu'. Ad essere corretti avrebbe dovuto scorporare i luoghi non piu'
soggetti a deroga per avere una mappa reale dei mari balneabili ma non lo
ha fatto, pur avendone il tempo. Insomma gli italiani andranno al mare non
sapendo se potranno tuffarsi nell'acqua o no.

DEPENALIZZATA LA DROGA IN PORTOGALLO
Un lancio dell'Agenzia Ansa delle 11.20 ci ha informato che in Portogallo
e' stato depenalizzato il consumo e il possesso di droga. Dopo Olanda e
Spagna, dice l'agenzia, ora rimangono ancora 15 Paesi nell'Ue dove e'
ancora considerato reato. 
Tralasciamo la leggerezza dell'informazione su questi altri 15 Paesi dove
sarebbe reato, perche', per restare molto vicini, non ci sembra che cosi'
sia in Italia, o in Gran Bretagna o in diversi laender tedeschi .... 
Abbiamo voluto approfondire la notizia, e, dopo aver chiamato un nostro
corrispondente a Lisbona, e verificato alcune pagine di quotidiani
portoghesi, abbiamo appurato che si trattava si' di depenalizzazione, ma
niente a che fare con cio' che succede in Olanda. Anzi. Si tratta di una
legge che fa addirittura rimpiangere quella italiana (e tutti i suoi
contraddittori atti di giurisprudenza, che un giorno dicono una cosa e il
giorno dopo il suo contrario) che, rispetto a contenimento e prevenzione
del fenomeno sta dando tutto il contrario di cio' che era stato
preventivato.
E' una legge che trasforma consumo e possesso da reato a violazione
amministrativa, ma che lascia tutta la discrezionalita' (anche per la
prigione) alle forze dell'ordine, fino a comminare -chiamandole pene
alternative- divieti di frequentare certi luoghi, e decadimento di sussidi
o benefici pubblici.
Quindi, altroche' Olanda. Diamo un benvenuto al Portogallo nel club
italiano dell'ambiguita', nel club di coloro che non trovano di meglio che
fare leggi per peggiorare la situazione: e' dramma quotidiano quello delle
nostre carceri che esplodono perche' riempite di detenuti che diventano
tali perche', per ben oltre il 50%, sono incriminati per delitti connessi
alla droga.
Sappiamo che e' ancora molto difficile affrontare il problema in sede
comunitaria (per ora c'e' solo il coordinamento delle forze di polizia), ma
non affrontarlo per niente -c'e', pesantissimo, il sostanziale veto della
Francia, anche stizzita per la politica olandese in materia, incurante
delle continue minacce che gli vengono proferite- non impedisce che coloro
che decidono di affrontare il problema cercando di superare la legislazione
meramente proibizionista -come in questo caso il Portogallo- non lo
facciano percorrendo gli stessi errori degli altri Paesi della Comunita'.
Non avevamo avviato il processo di unificazione europea anche per questo
motivo?

ORARI DEI NEGOZI
Il ministero dell'Industria ha pubblicato una risoluzione (n.504667 del
19-5-2000) in cui boccia la possibilita' di aperture generalizzate dei
negozi dopo le ore 22: deve essere consentita solo ad un numero ristretto
di negozi, e solo in presenza di particolari necessita' che rispondano alle
esigenze dell'utenza. La risoluzione del ministero e' intevenuta bocciando
una delibera comunale che voleva, per l'appunto, derogare al decreto
legislativo 114/98.
Se questa risoluzione la mettiamo insieme al fatto che la legge Bersani e'
ancora al palo, le cosiddette vendite sottocosto -anche se e quando la
nuova legge sara' varata- continueranno ad essere vietate o ghettizzate in
limitati e circoscritti periodi, mentre l'immobilismo delle amministrazioni
locali (cosi' come rilevato anche dall'Antitrust) determina un impatto
negativo sulle dinamiche della concorrenza .... se tutto questo lo mettiamo
insieme, si capisce come e perche' per il consumatore sia ancora lontano il
mercato, e la possibilita' di condizionarlo con le sue scelte e i suoi
desideri.
La risoluzione anti liberalizzazione degli orari poi, in una stagione come
l'estate, che ben si presta a utilizzare orari serali per uno shopping che
e' quasi impossibile fare alle 4 del pomeriggio, da nord a sud dello
stivale, e' proprio l'espressione di come ci hanno preso in giro e
continuano a farlo. Tutti ricordiamo il gran parlare di liberalizzazione
che ci fu in occasione dell'approvazione della legge Bersani, e noi, quasi
unici, che facevamo rilevare come fosse solo la stessa logica
antiliberalizzatrice che si adattava ai nuovi tempi, scremando le
contraddizioni piu' evidenti e facendo si' che il controllo delle
amministrazioni sul commercio al dettaglio continuasse come prima, a danno
di consumatori, commercianti ed imprenditori.
E cosi' continua. Se al ministero non credono che sia un'esigenza
dell'utenza estiva quella di avere negozi aperti fino alle cosiddette ore
piccole, vuol dire che siamo ancora molto lontani dal mercato, molto
lontani da quei giochi in liberta' dell'economia e del commercio che, soli,
consentirebbero anche il salvataggio di tante piccole aziende commerciali
che, invece, vengono condannate alla chiusura.
E in questi giorni, con l'avvio dei saldi in molte citta', assisteremo al
nuovo assalto e agli abituali intasamenti di negozi e centri storici, di
persone che, pur di comprare a saldo, acquisteranno anche cio' che non gli
serve.

LIBRI A PREZZO FISSO
Lunedi' prossimo il ministro dei Beni Culturali presentera' il suo progetto
di legge per l'aumento del consumo di libri. Il pezzo forte di questo
progetto dovrebbe essere il prezzo fisso di vendita, con sconti che non
dovrebbero andare oltre il 10% del prezzo di vendita.
Sara' bene ricordare che oggi il prezzo di vendita dei libri non ha una
normativa, ma grazie ad un accordo tra le parti e' fisso: cosa che, nel
Belpaese anche degli accordi tra privati, significa che ognuno fa come
crede, perche' tra promozioni e sconti ci sono oscillazioni in calo anche
fino al 40%. La legge Melandri dovrebbe intervenire per evitare che questi
accordi non siamo rispettati, e dovrebbe fissare il massimo sconto
possibile nel 10% (frutto di una mediazione tra 15% degli editori e 5% dei
librai).
Al Belpaese degli accordi privati, non poteva non corrispondere il Belpaese
delle istituzioni, perche' imporre un prezzo ha solo un significato:
uccidere il mercato, con la conseguenza di prezzi che resteranno o
torneranno alti, e con un consumo che non sara' legato alle scelte dei
consumatori ma solo con le esigenze di sopravvivenza di strutture arcaiche
di distribuzione al dettaglio, quali sono -ancora oggi- la buona parte
delle librerie. E per fugare qualunque indignazione intellettuale, sara'
bene ricordare che un libro viene acquistato o meno, anche rispetto a
quanto costa e non solo per il suo contenuto, specialmente da parte dei
consumatori giovani.
A noi non interessa che sia maggiore la spesa dello Stato per incentivare
questi consumi, ma che le leggi dello Stato garantiscano a chiunque di
usufruirne ed evitino concentrazioni monopoliste. Il progetto Melandri
sembra, invece, orientato a incrementare la spesa e l'interesse dello Stato
in base all'esistente, ignaro che e' proprio colpa di questo esistente se
nel 1998, per esempio, la media annua della spesa casalinga e' stata di
Lit.293.437, rispetto a lit.334.117 del 1990: numeri che, a nostro avviso,
sono indicatori di un prodotto che non e' riuscito a tenere e farsi strada
rispetto alle nuove tecnologie e alle nuove domande dei consumatori.
Se non si interviene contro questo "gap", ma si investe su di esso,
probabilmente, a breve tempo, avremo un po' meno licenziamenti, ma non un
aumento dei consumi; mentre a lungo tempo, quando il settore avra'
fagocitato anche il nuovo che gli giunge dallo Stato, e la freschezza e
simpatia di iniziative tipo "Giornate della lettura" fara' parte della
noiosa routine quotidiana, il bilancio sara' negativo per consumi e
occupazione.
Perche', per esempio, invece di addentrarsi in questa logica che non
consentira' la nascita di nuove aziende e di nuovi consumi, non si sceglie
quella delle agevolazioni per i primi anni di attivita', eliminando anche
l'Iva al 4% e non detraibile, com'e' oggi? Ed eliminandola anche in
Internet dove, invece, come ha fatto sapere una recente circolare delle
Finanze, e' al 20%.
La visione della distribuzione, produzione e consumo che e' alla base di
questa legge e' quella dei vantaggi per alcuni grandi editori e alcune
migliaia di librerie, per la cui sopravvivenza si vuole far pagare i
consumatori tutti.

PREZZI BENZINA E ANTITRUST
Il presidente dell'Antitrust e' stato ascoltato dalla Commissione attivita'
produttive della Camera, ed ha auspicato una modernizzazione della rete
distributiva, che porterebbe ad una diminuzione del prezzo di vendita fino
a 60 lire al litro. Inoltre ha auspicato fenomeni di pentitismo tra le
imprese che sono state condannate per aver costituito cartelli, in modo da
avere migliori informazioni e ridurre le pene pecuniarie gia' comminate.
Se da un lato bisogna riconoscere gli apprezzamenti internazionali che
arrivano all'operato dell'Antitrust, non si puo' non evidenziare che il
fenomeno e' decisamente italiano, quindi da Belpaese. Il richiamo di
Giuseppe Tesauro alla necessita' del pentitismo, pur con i riferimenti a
quanto di simile avviene in Gran Bretagna, non puo' che far sorridere, e
confermarci che non e' cosi' che si potra' convincere il Parlamento e il
Governo a fare una diversa politica energetica e, soprattutto, di
fiscalita' energetica.
La peculiarita' del cosiddetto mercato italiano, non ha nulla a che fare
con quella britannico. In Italia non ci sono aziende in concorrenza che,
cercando di fare i furbi, fanno cartelli per condizionare i prezzi e
bloccare la dinamica offerta/richiesta, ma c'e' uno Stato e, soprattutto,
un Governo che obbliga le aziende del settore a fare accordi sottobanco con
la sua azienda (Agip-Ip) per tenere alti i prezzi, e se ne frega di
qualunque conseguenza come, per esempio, le multe comminate dall'Antitrust:
i soldi che deve pagare, li versa nelle sue stesse casse di Stato/Governo.
Se si tiene conto di questa peculiarita', le parole pronunciate oggi da
Giuseppe Tesauro nella Commissione parlamentare, si svuotano. Che senso ha
parlare di una rete distributiva che soffre per il fatto che la vendita di
benzina non e' un surplus rispetto ad altri prodotti (come in altri Paesi
europei e non solo), ma che, invece, vede la benzina al centro dell'impresa
e, intorno, altri prodotti? Che senso ha parlare di benzina venduta ai
supermercati e che percio' potrebbe costare il 20-25% in meno?
Ma il presidente dell'Antitrust, dove vive? Non sa, per esempio, che ai
supermercati esistenti e' vietato vendere benzina grazie alle forti lobbies
dei benzinai, e non sa che oggi i supermercati nuovi non stanno aprendo
perche' la legge Bersani sul commercio ha consegnato la concessione di
autorizzazione nelle mani delle clientele politiche delle Regioni piuttosto
che al mercato?
Perche' Tesauro fa l'elenco del libro dei sogni, evitando accuratamente di
mettere il dito nell'anomalia che tutto condiziona e blocca: lo
Stato/Governo imprenditore che fa regole per se stesso, costringe i
concorrenti a stare al suo gioco, ammazza il mercato e sfrutta i
consumatori?
Nelle parole del presidente dell'Antitrust non c'e' mai traccia delle
cause, ma solo degli effetti, e quando cerca di indicare le soluzioni, fa
finta che non ci sia un'anomalia distorsiva del mercato che va eliminata:
e' il momento in cui Giuseppe Tesauro si trasforma da presidente
dell'Autorita' garante della concorrenza e del mercato, in professore di
economia e di storia, dimenticando la sua funzione prettamente politica e
istituzionale.

CONSUMATORI E REGOLE DEL COMMERCIO
Quando due anni fa fu approvato il decreto Bersani sul commercio, furono in
molti a parlare di svolta epocale.
Non solo ci sembra che cio' non sia accaduto, ma abbiamo la certezza che la
situazione sia peggiorata, per commercianti e consumatori. I primi perche'
continuano ad essere sudditi di amministrazioni comunali in combutta con
associazioni di categoria impegnate solo a mantenere il loro potere di
controllo e condizionamento. I secondi -i consumatori- perche' non sono
messi in condizione di scegliere rispetto ad un mercato, ma solo rispetto
al caso e alla fortuna.
La situazione, invece di semplificarsi, si sta normativamente
aggrovigliando. Per gli orari di apertura e' tutto casuale e rispondente a
logiche clientelari: perche', per esempio, deve esistere il potere
discrezionale di un'amministrazione per concedere l'apertura di un negozio
alle 23 piuttosto che alle 16? Non e' "normale" d'estate che, per il
commercio, l'orario serale sia meglio di quello pomeridiano? Il fatto che
la "normalita'" debba essere sancita da una deroga alla legge, la dice
lunga su perche' esistono certi poteri e certe leggi. Se, poi, quello che
fa il Comune non piace al ministero, quest'ultimo interviene censurandolo
(cosi' come ha fatto con una risoluzione del 19.5.2000 in cui ha bocciato
la possibilita' di aperture generalizzate).
Tra pochi mesi, inoltre, insieme al provvedimento che impedisce le vendite
sottocosto, rivedranno la luce le regole della legge 80/80, che erano state
superate dalla riforma Bersani, ma con validita' solo in quelle Regioni che
-a dispetto di quanto previsto dalla legge- non hanno ancora legiferato in
materia. Si tratta del preavviso che i commercianti dovranno dare ai Comuni
per praticare le vendite promozionali: norme piu' severe di quelle
precedenti, perche' il preavviso include tutte le categorie merceologiche,
mentre prima erano esclusi i prodotti d'igiene e quelli alimentari. Queste
vendite si potranno fare sempre con l'esclusione dei periodi dei saldi
(gennaio e luglio).
Per semplificare, abbiamo: una legge nazionale che demanda i poteri alle
Regioni, che sono in buona parte incapaci, per cui viene ripristinata una
vecchia legge, mentre i Comuni hanno poteri discrezionali che pero' possono
essere cassati dal ministero: un quadro normativo che, per un consumatore
che consapevolmente e con certezza del diritto volesse fare acquisti,
sarebbe come se si avventurasse nella compilazione, da solo, della denuncia
dei redditi: impossibile!
Quindi -riassumendo- il consumatore che dovra' andare a far compere, potra'
scegliere tra prodotti che hanno prezzi e qualita' non rispetto a logiche
di mercato, ma prevalentemente rispetto alla posizionatura territoriale del
negozio e a quanto le regole di quel territorio incidono sulla formazione
del prezzo al dettaglio. Questo e' tutt'altro che un aspetto secondario,
perche' l'apparato normativo ha anche bisogno di essere mantenuto dai
contribuenti, e lo si fa attraverso le tasse, specialmente quelle locali e
regionali, che -da quando al Governo centrale si sono cominciati a riempire
la bocca di federalismi fiscale- sono quelle piu' alte e che lievitano in
continuazione: e queste tasse le pagano direttamente i consumatori e i
commercianti, con l'aggravante che questi ultimi le fanno poi ricadere sui
consumatori. Non e' un caso -a conferma- che in Paesi in cui tutto questo
groviglio non esiste (Usa, per esempio), e ogni commerciante fa gli orari
che crede e pratica gli sconti che gli pare, i prezzi al dettaglio sono
molto piu' bassi e la scelta e' maggiore, e il commercio stesso e' in forte
espansione.

PROCEDURA INFRAZIONE RC AUTO
La Commissione europea ha deciso di aprire una procedura d'infrazione
contro l'Italia, a proposito del blocco delle tariffe rc-auto grazie a quel
decreto che e' stato chiamato anti-inflazione. Ci aveva gia' provato lo
scorso 5 luglio, ma, a notizia gia' diffusa, smentirono e presero tempo
(molto probabilmente per l'intervento di pompiere del ministro
dell'Industria). Speriamo che questa sia la volta buona, e percio'
ribadiamo le nostre posizioni.
Lo avevamo intuito e avevamo lanciato l'allarme: non si puo' aderire e
promuovere una politica di liberalizzazione dei mercati e, su spinte
populiste ed emotive, nonche' elettorali, fare il contrario. Non sappiamo
cosa si inventera' il Governo per le giustificazioni che gli sono state
chieste, e che in questa settimana dalla falsa partenza non e' ancora
riuscito a mettere insieme ma, ormai abituati a tutto e, soprattutto, a
cose e fatti che vengono presentati come il loro perfetto contrario, non ci
stupiremo di nulla. Il settore liberalizzazioni, poi, rappresenta il piatto
forte di questo doppismo tipico del Belpaese.
Lo ribadiamo: la medicina del settore non e' il blocco della
liberalizzazione, ma la deregolamentazione e il controllo dello Stato per
evitare accordi di cartello, oligopoli e monopoli travestiti. E le
assicurazioni non sono proprio nuove a questi metodi, per cui il terreno e'
fertile per slegare un mercato che alle prime liberalizzazioni non ha
trovato di meglio che cercare altre catene, tutte contro e a spese dei
consumatori, ovviamente.
La nostra preoccupazione e' che questo meccanismo delle procedure
d'infrazione e dei controlli comunitari, sia un caso unico. Cosa fa il
commissario Mario Monti nel suo ampio settore che dovrebbe vigilare proprio
in questo senso? Siamo pieni di leggi che consentono, alla fine,
l'imposizione di prezzi decisi solo da produttori e fornitori di servizi
(che spesso sono lo stesso Stato, direttamente o tramite spa a controllo
maggioritario o con il potere di golden share), e non dal mercato (solo nel
settore energetico, ci sarebbe da far lavorare intere squadre di revisori
per anni).

MUCCA PAZZA SEMPRE ATTIVA
La Bbc ha fatto sapere che in un villaggio del Leicestershire, nel cuore
dell'Inghilterra, cinque persone sono morte a causa di contagio con la
versione umana (cjd) della malattia della mucca pazza. Sono 12 le persone
morte per questi motivi dall'inizio dell'anno, mentre l'anno scorso -per
tutto l'anno- erano 13; le autorita' sanitarie britanniche fanno sapere che
le persone contagiate in tutto il Paese, sono una settantina.
A quasi un anno dalla riapertura dei mercati britannici (l'embargo Ue fu
levato lo scorso 1 agosto), la situazione, invece di volgere al meglio, sta
degenerando. E non ci sentiamo eccessivi nel crederlo, perche', purtroppo,
i fatti tragici parlano per noi. In Francia vige ancora questo embargo,
nonostante il deferimento di questo Paese alla Corte di Strasburgo da parte
della Commissione Europea. Sempre in Francia, il ministro dell'Agricoltura
ha di recente fatto sapere che ci sono forti dubbi sulla bonta' dei metodi
di individuazione della malattia, perche' nonostante il loro uso
scientifico nella prevenzione, il morbo continua a diffondersi.
L'embargo c'e' ancora da parte degli Usa, Australia e molti Paesi del
Commonwealth. Non solo, ma sempre negli Usa e Australia, oltre a Canada e
Giappone, continua ad essere vietata l'importazione di sangue proveniente
da donatori che abbiano soggiornato in Gran Bretagna per almeno sei mesi
tra il 1980 e il 1996 (in Italia, le nostre segnalazioni in materia sono
state ignorate dalle autorita' preposte).
In Italia, intanto, l'ultima ricerca di una certa consistenza e' quella
dello scorso marzo, fatta dall'Istituto zooprofilattico dell'Universita' di
Torino che -per capire il livello a cui siamo- ha fatto sapere che, a
fronte dei 235 casi l'anno che l'Ue prevede che debbano verificarsi in
Italia, ne sono stati individuati solo 101, in quanto "da noi non si
conoscono perche' non si cercano". Qui, per fortuna, il fenomeno e'  ancora
circoscritto, e i casi di contaminazione umana sono sulle dita di una mano,
il piu' recente lo scorso aprile a Napoli. Ma non e' detto che non facendo
nulla la situazione continui cosi'.
Quello che succede oggi in Inghilterra e' sintomo di una situazione
tutt'altro che sotto controllo. Perche' se succede in Gran Bretagna -dove
controlli e investimenti sono al massimo- ci viene lecito domandarci cosa
stia covando negli altri Paesi, che hanno ripreso a mangiare la carne
britannica, e continuano a mangiare quella francese, danese e portoghese
.. per citare i Paesi da cui arrivano dati sulla diffusione del morbo.
Dobbiamo continuare ad aspettare indicazioni da quei poco lungimiranti
della Commissione Europea (con in testa il commissario alla sanita' e
diritti dei consumatori David Byrne), che l'unica cosa che hanno fatto e'
sacrificare sull'altare degli equilibri politici la salute dei consumatori
europei? Forse non e' proprio il caso.
E sottoponiamo il quesito al ministro della Sanita', Umberto Veronesi, e a
quello delle Politiche Agricole, Alfonso Pecoraro Scanio: c'e' bisogno di
un gesto unilaterale rispetto alla Commissione, proprio come ha fatto e
continua a fare la Francia: un embargo essenzialmente verso Gran Bretagna e
Francia. I presupposti sanitari ci sono, occorre solo attivare le volonta'
politiche.
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NOTIZIE TELEX

I / ALLARME TESSUTI 
L'industria della moda lancia l'allarme sulle ammine aromatiche. Le ammine,
tra i componenti di alcuni tipi di coloranti impiegati nella produzione di
tessuti e nella lavorazione del cuoio, sono nocive. In Italia le aziende
assicurano di non usarle piu'. Ma nei negozi ci sono capi a rischio:
l'importazione non e' vietata e formalmente nemmeno la produzione, tranne
in Germania che ha bandito 20 ammine aromatiche nel 1996

MONDO / SITUAZIONE ACQUA 
Diversamente dagli altri mari, il Mediterraneo sta diminuendo. Nelle fasce
costiere del maggiore mare interno del mondo, il livello dell'acqua e'
sceso, in 40 anni, da 3 a 5 cm. Risulta da uno studio del ricercatore
marino, Michalis Tsiblis. Le cause: un'evaporazione accelerata e l'alto
contenuto di sale. Ma il motivo principale e' climatico: l'aria umida
dell'Atlantico si sposta sempre di piu' verso il Nordeuropa.

SVIZZERA / TENDENZE GIOVANI 
In epoca di 'fast food', chi mangia non lo fa perche' ha fame ma per
abitudine o noia. Questo il tema di una giornata di studio sul
comportamento dei giovani nei riguardi del cibo. Un cibo troppo ricco di
calorie e di scarso valore nutritivo che porta al sovrappeso. La prima
colazione e' ormai un ricordo, sostituita da merendine e spuntini vari
nell'arco della giornata.

SVIZZERA / RIFORMA ASSISTENZA INVALIDI 
Pronta la nuova riforma sull'assicurazione di invalidita'. Punto centrale
della normativa e' la sostituzione dell'attuale sistema -generico e poco
trasparente- con il risarcimento specifico per l'assistenza. Ossia, il
contributo sara' commisurato ai costi reali sostenuti per l'assistenza
domiciliare o in una struttura. E' previsto anche un aiuto economico per
persone con lievi disturbi psichici, non ricoverate.

MONDO / RISCHI TELEFONINI 
Sull'eterna questione dei danni provocati dai telefoni cellulari,
interviene l'Oms: considerati gli sviluppi delle ricerche fino a oggi
svolte, non c'e' bisogno di particolari precauzioni nell'utilizzo dei
telefonini. Niente dimostra legami tra i tumori al cervello e la vicinanza
con le onde elettromagnetiche. Una posizione piu' ufficiale e' attesa per
il 2003.

USA / FURTI BENZINA 
Con l'aumento del prezzo della benzina, sono in aumento le situazioni di
illegalita' ad esso connesse. Automobilisti che fanno benzina nelle
stazioni e vanno via senza pagare; persone che lavorano nel settore senza
essere registrati, fino all'acquisto, d parte dei dettaglianti, di
centinaia di migliaia di Usd di benzina dalle origini sospette. Sono gia'
diversi i benzinai che se ne lamentano.

EUROPA / SCORIE NUCLEARI 
Dodici dei quindici Paesi della convenzione Ospar per la protezione
dell'Atlantico del nord hanno deciso, il 29 giugno, di chiudere la porta al
trattamento delle scorie nucleari. Francia e Gran Bretagna, gli unici Paesi
a utilizzare questa tecnologia a la Hague (Manica) e a Sellafield
(nord-ovest dell'Inghilterra) non hanno votato la decisione. Il riciclaggio
del combustibile usato viene sempre piu' contestato.

D / DIVIETI PUBBLICITA' 
In occasione della Giornata mondiale sulla droga, i medici tedeschi hanno
messo in guardia dai rischi connessi a tutte le droghe, legali e illegali.
E hanno formulato una proposta da sottoporre al Governo: proibire qualsiasi
pubblicita' dell'alcol. 'E' assurdo che una sostanza, la cui assunzione
comporta direttamente o indirettamente la morte di 42.000 persone, sia
premiata con spot ammiccanti'.

MONDO / RAPPORTO RICCHEZZA 
Undicesimo rapporto Undp, il Programma Onu per lo sviluppo: 1,2 miliardi di
persone vivono con meno di un dollaro al giorno; 1 miliardo non hanno acqua
potabile e 2,5 i servizi igienici. Spagna: al 21esimo posto della
classifica che calcola lo sviluppo di 174 Paesi; ma se nel rapporto
precedente era prima in Europa come ripartizione della ricchezza, ora e'
all'ottavo. Italia: al 19esimo posto, ma perde quota tra i 'ricchi'

MONDO / FARMACI INTERNET 
Il commercio di farmaci via Internet sta destando molte preoccupazioni alle
autorita' sanitarie di tutti i Paesi. L'acquisto e' in crescita
esponenziale, purtroppo pero' non esistono le garanzie di qualita' e
sicurezza necessarie. Le denunce di abusi sono pochissime (solo negli Usa e
in Germania) perche' manca una regolamentazione precisa. L'Oms ha diffuso
una guida per mettere in guardia gli acquirenti.

USA / RITARDI AEREI 
Le compagnie aeree hanno una abitudine un po' troppo comoda: quando devono
giustificare ai passeggeri i ritardi dei voli, se la rifanno spesso col
sistema di controllo del traffico, anche se magari il vero motivo sono
maltempo, carenza di equipaggio o problemi di manutenzione. E' quanto
risulta da un rapporto del Transportation Department.

I / SERVIZI AUTOSTRADE 
Pollice verso per le aree di servizio italiane, bocciate senza appello da
esperti europei. Non convincono e, nel complesso, danno un'immagine
piuttosto negativa: carenze igieniche, orari e servizi da migliorare, anche
le strutture di sicurezza lasciano a desiderare. Unico punto a favore la
gastronomia, definita di qualita'. Il dato emerge da un test su 74 aree di
servizio di nove Paesi europei.

USA / AVVERTENZE SIGARI 
Le sette maggiori compagnie di sigari si sono accordate per aggiungere ai
pacchetti etichette che avvertano il fumatore sui rischi cui va incontro.
L'annuncio e' stato dato dalla Federal Trade Commission e dal Surgeon
General. Le scritte saranno piu' grandi di quelle usate per le sigarette.

SVIZZERA / RISPARMIO ENERGIA 
Una nuova etichetta dovra' facilitare i consumatori nella scelta di
apparecchi meno energivori per il bagno e la cucina. I rappresentanti dei
ministeri di Energia e Ambiente hanno concordato con produttori,
commercianti, aziende dell'acqua e del gas un marchio per apparecchi
sanitari che consumano poca acqua calda. Grazie a questo marchio, la spesa
per l'acqua calda diminuisce di un terzo.

AUSTRALIA / IMPOSTE IVA 
Primo luglio: una data martellante, che rintrona da mesi nelle orecchie
degli australiani, e che ieri ha segnato l'inizio di una nuova era: la
'Goods and Services Tax', che da noi e' nota come Iva, e' sbarcata per
rimanervi a tempo indeterminato. Si stava meglio senza, ma il problema e'
stato consumare piu' di quanto si producesse dal secondo dopoguerra, con
conseguente enorme deficit estero.

EUROPA / GRADIMENTO TV 
Noi europei. I programmi tv che hanno ottenuto il maggiore ascolto nel '98.
Sport: Croazia, R.Ceca, Francia, Germania, Italia, Olanda, Norvegia,
Slovenia, Spagna, Turchia, Regno Unito. Informazione: Belgio, Bulgaria,
Danimarca, Finlandia, Polonia, Romania, Russia. Fiction: Grecia, Irlanda,
Lettonia, Lituania, Portogallo, Svizzera. Varieta': Ungheria, Austria,
Belgio, Estonia, Svezia. Film: Bielorussia, Slovacchia, Ucraina.

MONDO / RAPPORTO ANTIBIOTICI 
In un rapporto dell'Oms (Organizzazione mondiale della Sanita') c'e'
scritto: 'Le malattie guaribili, come otite, angina o la tubercolosi
rischiano di diventare incurabili'. Il fatto e' che si cominciano a formare
lacune nei progressi compiuti dalla medicina negli ultimi decenni. E la
colpa e' della progressiva resistenza dei germi alle medicine, soprattutto
agli antibiotici, di cui si e' abusato troppo.
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NEWS
Notizie istituzionali
dall'Italia e dall'Ue

I / SICUREZZA ORTOFRUTTA 
Da una ricerca dell'Istituto nazionale della nutrizione emerge che 7
consumatori sul 10 temono i rischi di una zoppicante sicurezza alimentare.
Tuttavia, uno su due pensa che i prodotti alimentari sul mercato nazionale
siano piu' sicuri di una decina di anni fa. E hanno ragione. Tre indagini
rivelano che nella frutta e verdura coltivata in Italia ci sono meno
residui chimici. E' in regola il 99% dei campioni analizzati.

I / VERTENZE RUMORE 
Sono sempre piu' frequenti le liti giudiziarie causate da problemi di
rumore, e la magistratura sta trovando anche soluzioni originali per
dirimere le controversie. Facilitata dal fatto che la legge distingue vari
tipi di danno: patrimoniale, biologico, morale. Nel caso di forti rumori, i
problemi giuridici piu' rilevanti sono senza dubbio quelli legati al
riconoscimento del danno patrimoniale.

I / PUBBLICITA' TELEFONIA 
L'Antitrust detta le regole per la pubblicita' delle offerte telefoniche.
Una tariffa tira l'altra e ogni tariffa e' accompagnata dall'immancabile
spot. Spesso si tratta di pubblicita' 'ingannevole' o 'poco trasparente',
secondo l'Authority, che e' intervenuta chiedendo che i prezzi delle
offerte pubblicizzate siano 'tutto compreso': niente piu' tariffe 'Iva
esclusa'.

UE / NORME E-COMMERCE 
La Ue preme l'acceleratore sulla regolamentazione fiscale del commercio
elettronico. Con un progetto di modifica della sesta direttiva in materia
di Iva, la Comunita' interviene sul concetto di territorialita' dei servizi
trasmessi via Rete. L'obiettivo e' l'armonizzazione a livello Ocse, ma per
evitare l'evasione sulle transazioni immateriali occorre la cooperazione
mondiale.

I / RIFORMA GIUSTIZIA CIVILE 
La riforma che ha cancellato le preture circondariali e le procure presso
le preture, e trasferito magistrati negli uffici unici istituiti nei
tribunali, ha debuttato un anno fa. Bilancio: si consolida il calo dei
procedimenti civili pendenti, che passano nel 1999 da 2,2 a 1,7 milioni.
Non tutto e' merito del giudice unico; determinanti sono stati anche i
magistrati onorari delle sezioni stralcio e di pace.

D / NORME TESTIMONI 
Il Governo tedesco ha approvato il disegno di legge presentato dal ministro
della Giustizia, signora Daeubler, volto ad allargare il diritto dei
giornalisti nel processo penale. Oltre al rifiuto a testimoniare su fatti
di cui siano venuti a conoscenza per motivi professionali, essi godranno di
un altro diritto: non potra' piu' essere utilizzata la documentazione da
loro acquisita, se non in specifici casi.

I / COLLAUDI ASCENSORI 
Con l'approvazione del Governo, e' passato uno schema di regolamento che
differisce al 31/12/00 il termine per le operazioni di collaudo degli
ascensori. La pronuncia spetta ora al Consiglio di Stato e alle Regioni. Lo
slittamento e' stato sollecitato dall'associazione di settore (Anacam),
anche per la richiesta presentata poche settimane fa dal Censis, che
segnala circa 30000 impianti ancora da collaudare.

I / PREZZI SUPERMARKET 
Il provvedimento del Governo che limita le vendite sottocosto preoccupa i
supermercati, costretti a trovare nuove soluzioni per far fronte alla
concorrenza. Coop e Coin ritengono che si tratta di un intervento troppo
restrittivo: i periodi di sconto non potranno capitare piu' di tre volte
l'anno e per una durata massima di 10 giorni. Il divieto vale nei casi di
abuso di posizione dominante.

I / RITROVAMENTI CARTA CREDITO 
Denunciare lo smarrimento della carta di credito, ma dimenticare di
comunicarne il ritrovamento, configura il reato di falsita' ideologica a
pubblico ufficiale. Lo ha stabilito la Cassazione, condannando un
professionista che aveva omesso la dovuta denuncia ai carabinieri.

I / TASSI USURA 
Con un comunicato della banca d'Italia, sono stati resi noti i tassi
effettivi globali medi, praticati da banche e intermediari finanziari. Si
tratta del dato che, aumentato del 50%, segnala la soglia del tasso
usurario. I risultati del calcolo fissano al 9,435% la soglia del tasso
usurario dei mutui, mentre per i prestiti personali e' il 16,425%.

F / PILLOLA ABORTO 
Il consiglio di Stato ha detto no alla 'pillola del giorno dopo' nelle
scuole francesi, introdotta il 6 gennaio dal ministro delegato per la
Famiglia e l'Infanzia, Segolen Royal, con l'intento di ridurre gli aborti.
Per il consiglio di Stato, che ha accolto il ricorso delle associazioni
antiabortiste, le infermiere scolastiche non hanno competenza per
somministrare il 'Norlevo' alle minorenni.

I / ASSISTENZA NORME 
Niente residenza, niente medico di base. E' la regola che in Italia lascia
senza un medico di fiducia studenti fuori sede, militari di carriera,
religiosi, lavoratori pendolari che dividono la vita tra due o piu' citta'.
L'assistenza di un medico di famiglia nella citta' che li ospita, infatti,
per legge puo' durare da tre mesi a un anno, salvo proroghe che quasi mai
vengono concesse.

I / FARMACI OPPIACEI 
E' in corso di approvazione da parte del ministero della Sanita', un
decreto che modifichera' la prescrizione dei farmaci oppiacei che
controllano il dolore dei malati terminali di tumore. Lo ha annunciato
l'encologo Amadori che ha coordinato un gruppo di lavoro presso la
Commissione unica del farmaco. Le proposte avanzate prevedono che il
trattamento possa durare piu' di 8 giorni.

I / MEDICI FAMIGLIA 
Visitano in media 139 pazienti ogni settimana (14 a domicilio), dedicando a
ciascun assistito 9.7 minuti: lavorano nel 75% dei casi in studi singoli e
il 70% ha almeno una specializzazione. Sono i medici di famiglia, in
convenzione col Ssn. Visita, diagnosi e prescrizione: nel 53% dei casi
significa passare ai farmaci. Il top delle visite e' nelle Isole. Solo il
9.9% degli ambulatori e' dotato di spirometro.

I / NOVITA' TESSERINO 
La nostra vita racchiusa in un microchip. Dati anagrafici, gruppo
sanguigno, allergie, interventi chirurgici subiti, vaccinazioni, patologie
ereditarie. Milioni di dati saranno raccolti nel 'bancomat della salute',
un tesserino magnetico che e' in distribuzione dal 2 luglio a 52 mila
residenti dell'Asl 10 di Pinerolo. Nei prossimi giorni fara' la sua
comparsa anche nelle province di Imperia, Bolzano e Trento.

GB / RISARCIMENTO VACCINI 
I risarcimenti in denaro per bambini che sono stati danneggiati dai piu'
diffusi vaccini, sono raddoppiati, fino a 100.000 Lst. Lo fa sapere il
ministro della Social Security, che specifica in 900 il numero di bambini
per cui e' stato gia' deciso un indennizzo di 67.000 Lst.

I / CONTRIBUTI SCUOLA 
Gia' da quest'anno parte in Lombardia il 'buono scuola', ossia il
contributo che le famiglie potranno spendere nella scuola pubblica e
privata per le spese scolastiche. Il beneficio e' utilizzabile per
elementari, medie inferiori e superiori, e le spese sulle quali si
calcolera' l'entita' del 'buono' sono relative a tasse, rette, contributi
di iscrizione e di funzionamento delle scuole.

I / SERVIZI COMUNALI 
La carenza dei servizi socio-sanitari e la disoccupazione allontanano i
Comuni italiani dagli standard qualitativi dei partner europei. E' quanto
emerge dal sondaggio svolto da Unicab, che ha intervistato lo scorso mese
1.418 cittadini residenti in tutta Italia. E sono quindi sanita',
assistenza e politiche per lo sviluppo economico gli interventi prioritari
richiesti dai cittadini.

UE / TRASPORTI AEREI 
La Commissione europea ha predisposto un testo volto a tutelare i
passeggeri del trasporto aereo dall'overbooking e dai ritardi. L'idea e'
che i ritardi dovranno essere risarciti con un volo sostitutivo o con il
rimborso del biglietto. Ed e' gia' partita una campagna informativa sui
diritti dei passeggeri in tutti i maggiori aeroporti europei. Ma sul
controllo aereo la Francia si oppone a Bruxelles.

D / RUMORE AEREI 
Chi abita nelle vicinanze di un aeroporto deve poter intervenire e
difendersi, se le rotte aeree comportano un disagio eccessivo per i
residenti. Lo ha ribadito il tribunale amministrativo federale. Tuttavia, i
cittadini che inoltrano un ricorso devono sapere che potranno spuntarla,
solo se verra' dimostrata la palese violazione delle norme antirumore.

E / VERTENZE AEREI 
Il ministero di Sanita' e Consumo ritiene 'abusive' le clausole contenute
nei biglietti di Iberia e Air Europa, che esimono le compagnie da ogni
responsabilita' se un volo ritarda o se il passeggero perde una
coincidenza. Il ministero minaccia sanzioni se le due compagnie non
recedono da queste condizioni. Iberia ribatte che quasi tutte le compagnie
aeree del mondo usano queste clausole, raccomandate anche da Iata.

UE / INCIDENTI AUTOMOBILI 
Sulle strade continua la strage, per colpa dell'alcol. L'allarme viene
dalla Terza commissione del comitato delle Regioni U.E.. L'assemblea di
Trieste sottolinea il fallimento del progetto che voleva ridurre da 43 a 38
mila i morti ogni anno per incidenti stradali. Sotto accusa la decisione di
I, Gb e Irl di mantenere a 0.8 mlg il tasso tollerato di alcolemia, mentre
altrove e' a 0.5 mlg.

NL / COMMERCIO DROGHE 
Il Parlamento ha depenalizzato il commercio all'ingrosso della cannabis. E'
stata cosi' superata quell'anomalia che consentiva ai 'coffee shops' di
vendere cannabis al dettaglio, ma di commettere un reato ogni volta che
l'acquistavano all'ingrosso.

UE / DIRETTIVA SIGARETTE 
I ministri della Sanita' dei 15 Paesi U.E. hanno stipulato la prima
direttiva anti-fumo. Verranno ingrandite le scritte dissuasive: almeno il
25% della superficie dei pacchetti sara' occupata dall'avvertenza 'il fumo
uccide' e da un monito supplementare. Dal 31/12/03, le sigarette non
potranno superare i 10 mg di catrame (il limite e' ora a 12), 1 mg di
nicotina e 10 di monossido di carbonio.

UE / DENUNCIA ACQUA 
La Commissione europea denuncia Germania, Austria e Italia all'Alta Corte
di giustizia per inadempienza delle norme Ue sulla depurazione delle acque
urbane. L'accusa e' di non avere recepito nei propri ordinamenti nazionali
le direttive del 1991. Italia: l'accusa riguarda soprattutto il mancato
impianto di depurazione di Milano. Germania: preoccupazioni per
l'inadeguata tutela del Mare del Nord e del Baltico.

I / GESTORI ACQUA 
L'Istat ha fotografato le carenze della realta' idrica italiana: le imprese
sono troppe e concentrate per il 60% al Nord, l'11% al Centro e il 29% al
Sud. Il 14% dei Comuni e' ancora privo di impianti di depurazione degli
scarichi urbani.

ITALIA / ALIMENTI BIOLOGICI 
L'esplosione del biologico in Italia non e' un caso unico. Dai dati del
ministero delle Politiche Agricole risulta che il settore sta avanzando sia
in altri Paesi europei che al di fuori dell'Europa. Grazie soprattutto alle
politiche di sostegno. In Danimarca, ad esempio, l'obiettivo ufficiale del
Governo e' di arrivare in tempi brevi a una quota del 20% sul totale
prodotto e consumato; in Austria e' gia' al 10%, in Svizzera del 7%.

I / NORME ELETTROSMOG 
La commissione Ambiente del Senato ha approvato la legge quadro
sull'inquinamento elettromagnetico. 'Una giornata storica' la definisce il
sottosegretario all'Ambiente, Valerio Calzolaio. La partita potrebbe
chiudersi entro luglio, in modo da avere entro il 2000 la legge approvata e
i decreti con i limiti varati: 0.2 microtesla per gli obiettivi di
qualita'; 0.5 il valore d'attenzione; 100 il limite d'attenzione.

E / SCANDALO RC AUTO 
Gli spagnoli che pagano la Rc auto non sanno di essere comunque in debito
verso le assicurazioni. Invece, e' bene che i contribuenti sappiano che una
parte delle imposte pagate andra' a incrementare le casse delle compagnie.
E questo perche', nel luglio 1998, l'Istituto nazionale di Sanita'
(Insalud) ordino' agli ospedali pubblici di condonare un debito di 300.000
milioni di peseta accumulato dalle assicurazioni.

E / SENTENZA RC AUTO 
La Corte costituzionale ha dichiarato nulla l'applicazione del parametro
legale con cui si calcolano i danni subiti in un incidente stradale, quando
sia stato individuato un colpevole. Mentre Unespa -Associazione delle
assicurazioni- mette in risalto che il parametro e' ritenuto
incostituzionale solo per gli incidenti con un colpevole, l'Aea
-Associazione degli automobilisti europei si compiace dell'abolizione.

GB / EMAIL 
Nuovi anatemi contro l'intenzione del Governo di permettere alla polizia le
intercettazioni delle email, piovono da Esther Dyson, importante donna
d'affari americana: il Regulation of Investigatory Powers Bill e' da
abbandonare immediatamente, se Londra vuole evitare incidenti
internazionali.

I / SENTENZA INTERNET 
Il tribunale di Firenze, in contrasto con dottrina e giurisprudenza, non
ritiene applicabile alla registrazione di un dominio Web la tutela prevista
dalla legge sui marchi. L'ordinanza 29 giugno 2000 e' firmata dal giudice
Roberto Monteverde, che ha contestualmente annullato un decreto provvisorio
di segno opposto. In pratica: per Monteverde, chi arriva prima registra il
dominio, e ne diventa detentore esclusivo.

I / LIMITI DISABILI 
La stanza da bagno al primo piano non e' una barriera architettonica. La
Cassazione (sentenza 3437, IIIa sezione penale) ha chiarito che proprio uno
dei servizi indispensabili, e che per un disabile va concepito in modo
particolare, non puo' beneficiare delle semplificazioni per l'adempimento
delle procedure edilizie previste per il superamento delle barriere
architettoniche.

I / OPINIONI ENERGIA ELETTRICA 
Un utente su due cambierebbe volentieri il fornitore di energia elettrica.
Nello stesso tempo, pero', cresce la soddisfazione degli italiani per il
servizio fornito dall'Enel (dal 28,4% di scontenti del 1998 si e' scesi al
17,1% di oggi). Sono dati raccolti da Databank, nel terzo rapporto sulla
soddisfazione dell'utenza.

I / RIMBORSI ENERGIA ELETTRICA 
L'Authority per l'energia ha fissato nuove regole per il servizio
elettrico, a favore degli utenti 'vincolati', cioe' famiglie, commercianti,
artigiani e piccole e medie imprese. Almeno di venerdi', nei fine
settimana, nei festivi o prefestivi, la fornitura di elettricita' non puo'
essere sospesa agli ammalati o a chi e' moderatamente moroso. Per i
disservizi, subito in bolletta 50 mila lire di rimborso.

I / EROGAZIONE ENERGIA 
Piu' cara e meno efficiente. L'energia italiana continua a dividerci
dall'Europa, ostacola la competitivita' e la crescita economica. Questo
accade nonostante che gli interventi tariffari dell'Authority abbiano
bilanciato il rialzo del greggio e il deprezzamento dell'euro. Nel 1999, le
famiglie hanno pagato l'elettricita', al netto delle imposte, il 20% in
piu', mentre per le imprese il 'gap' e' arrivato al 30%.

I / FISCO ANIMALI 
Il Senato ha approvato un emendamento al collegato fiscale in base al quale
i cittadini potranno detrarre dall'Irpef le spese per il veterinario. Si
tratta di un beneficio complessivo di 5 mld; le famiglie che possiedono
animali da compagnia potranno dedurre un massimo di 500000 Lit.

I / SITUAZIONE SCONTRINI 
Il ministro delle Finanze, Ottaviano Del Turco, ha incontrato una
delegazione di Confesercenti per parlare dell'abolizione dello scontrino
fiscale, e l'ipotesi e' che questo passaggio si realizzi dal primo gennaio
2002. Lo scontrino, entrato in scena nel 1983, perderebbe la sua valenza
fiscale dopo l'introduzione degli studi di settore.

D / SITUAZIONE GIUSTIZIA 
Nel 1999, il numero di procedimenti legali si e' alquanto ridotto in
Westafalia, raggiungendo i livelli minimi toccati l'ultima volta nel 1990.
Sono 10.000 persone in meno dell'anno precedente a essere state giudicate
dai Tribunali della Regione. Il maggior numero di processi ha riguardato
gli incidenti stradali (50.000); al secondo posto (45.000 casi) i reati di
furto e rapina; al terzo (35.500) le frodi.

F / CENSURA FILM 
Su istanza di un'associazione familiare, il Consiglio di Stato ha posto il
veto alla distribuzione del film 'Baise-moi' di V.Despentes e C.Trinh Thi.
Motivazione: le scene di violenza e di sesso non simulato obbligano a
inserirlo nella lista dei film che istigano alla pornografia e alla
violenza (classe X), vietati a tutti e non solo ai minorenni. Decisione che
riaccende il dibattito sulla censura.

I / RACCOLTA CARTA 
Nel 1999 sono state raccolte 1 milione e 300 mila tonnellate di carta e
cartone, con un incremento rispetto all'anno precedente del 27%. Tra le
Regioni, il primato nel mercato del macero va alla Lombardia, con il 36,7%
del totale nazionale. Lo ha reso noto l'Osservatorio nazionale sui rifiuti.

GR / MULTE RIFIUTI 
Il primo cartellino rosso della Corte di giustizia europea e' per la
Grecia. La sanzione e' immediatamente esecutiva, avendo il Governo greco
accolto a malincuore, ma senza recriminare, la prima condanna della Ue
contro uno sei suoi membri. A partire dal 4 luglio, e fino a quando non si
trovera' il sistema di smaltire altrimenti i rifiuti che inquinano il
torrente Kouripitos (Creta), Atene deve pagare 20.000 euro al giorno.

I / SENTENZA BANCHE 
Le banche sono contrattualmente responsabili nei confronti dei loro
clienti, se i dipendenti forniscono ai correntisti informazioni sbagliate:
gli istituti di credito sono quindi tenuti a risarcire i danni provocati ai
risparmiatori dalla comunicazione di notizie non vere. Il principio e'
stato affermato dalla prima sezione civile della Cassazione (sentenza
8983).

E / INDENNIZZI SANITA' 
Le morti dovute alle liste d'attesa devono essere indennizzate. E' quanto
sostiene la quarta sezione della Audiencia Nacional, che ha condannato il
ministero della Sanita' a pagare 21 milioni di peseta ai familiari di un
cardiopatico morto nel 1995, mentre era in attesa di essere operato. I
magistrati hanno sostenuto che il sistema sanitario e' sempre responsabile
quando le condizioni del paziente in lista di attesa peggiorano.

I / INTERVENTI OPPIACEI 
Umberto Veronesi sogna un ospedale 'senza dolore'. E per i malati
terminali, secondo il ministro della Sanita', il medico dovra' avere piu'
liberta' di prescrivere oppiacei per lenire la sofferenza. Parla di un
'tabu'', di una 'cultura del proibizionismo e dell'integralismo', che ha
imposto di centellinare la morfina anche nei casi piu' gravi perche'
catalogato come stupefacente. E dice che l'Italia e' lontana dall'Europa.

F / INFORMAZIONE PAZIENTI 
Sentenza della Corte di Cassazione. Un paziente non informato dei rischi
che correva durante un intervento chirurgico, dopo un intervento errato,
non ha diritto ad alcun indennizzo: siccome l'operazione era
indispensabile, anche se fosse stato informato del pericolo, il paziente
non vi avrebbe mai rinunciato.

F / NORME PILLOLA 
Il Consiglio di Stato ha annullato la circolare sulla pillola del giorno
dopo nei collegi e nei licei. Ma il ministro delegato per la Famiglia e
l'Infanzia, Segolene Royal, non demorde, e annuncia la revisione della
legge Neuwirth del 1967 sulla contraccezione. La legge sara' modificata per
consentire che anche le infermiere scolastiche possano somministrare la
'pillola del giorno dopo'.

E / DIRITTI TERAPIE 
I pazienti catalani potranno decidere le cure a cui sottoporsi e lasciare
scritto la propria volonta', vincolante per i medici quando il malato non
fosse piu' in grado di esprimersi. Gli unici limiti sono le leggi vigenti e
la 'buona pratica medica'. Esclusa quindi l'eutanasia attiva, e
salvaguardata l'obiezione di coscienza dei sanitari. L'iniziativa e'
diventata una proposta di legge accettata da tutti i partiti catalani.

UE / RITIRO VACCINI 
L'Agenzia europea di valutazione dei farmaci ha raccomandato, il 4 luglio,
che i vaccini contenenti composti al mercurio non siano piu' utilizzati per
neonati e bambini piccoli. Questa misura, volta a prevenire eventuali
rischi neurologici, concerne principalmente l'epatite B. Poiche' due dei
tre vaccini commercializzati in Francia contengono mercurio, l'Agenzia
francese dei farmaci li fara' togliere dal mercato.

I / AUTOMOBILI ECOLOGICHE 
Un'auto che inquina e consuma meno. Un sogno possibile, anzi obbligatorio
dal gennaio scorso, quando sono entrate in vigore le norme 'Euro 3' che
impongono ai costruttori regole ferree proprio in fatto di pulizia e
consumi dei motori. Le nuove norme non si applicano alle auto attualmente
in vendita, ma scatteranno tra pochi mesi. Obbligatorio dal 2001 su tutte
le macchine in commercio l''Odb': controllera' le emissioni.

D / MULTE AUTOMOBILI 
Supermulta europea confermata per la Volkswagen. La Corte di giustizia
europea ha deciso che la prima casa automobilistica europea dovra' pagare
una salata ammenda di 90 milioni di euro per avere sistematicamente agito
contro il principio della libera scelta del consumatore. In particolare,
negli anni della lira debole, Vw ostacolo' i tedeschi e gli austriaci che
volevano comprare auto in Italia.

GB / RITARDI FERROVIE 
Le compagnie ferroviarie dovranno rimborsare i passeggeri, in caso di
ritardo, con cifre superiori anche di cinque volte a quanto previsto
finora. Il Rai Passengers Council ha pubblicato i dettagli delle
variazioni: il rimborso consistera' o nella restituzione dell'intero costo
del biglietto, per ritardi superiori a 60 minuti, o in buoni per ulteriori
chilometri da percorrere.

I / NATANTI FISCO 
Da quest'estate le piccole barche possono prendere il largo senza l'assillo
della tassa di stazionamento. Il balzello sulla nautica da diporto e' stato
infatti abolito dall'ultima Finanziaria. La novita', pero', riguarda solo i
natanti, cioe' le unita' fino a 7,5 metri (se a motore) e fino a 10 metri
(se a vela). Nulla cambia, invece, per gli scafi piu' grandi, che dovranno
continuare a pagare la tassa.

P / DEPENALIZZAZIONI DROGHE 
Il Parlamento portoghese ha approvato la depenalizzazione del consumo di
tutte le droghe, senza distinzione tra leggere e pesanti. Finora il consumo
veniva punito con una detenzione fino a tre mesi. Il progetto, approvato da
socialisti, comunisti e Blocco delle Sinistre, per i quali la legge e' un
'progresso storico' nella lotta alle tossicodipendenze, e' avversato dai
conservatori che chiedono un referendum.
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LA SCHEDA PRATICA
I Pacchetti Viaggio

Il decreto legislativo 111/95 -in attuazione della direttiva comunitaria
314/90- regola i viaggi organizzati.

Pacchetto turistico
e' un insieme di viaggio, alloggio e servizi turistici vari, venduto a
prezzo forfaittario e di durata superiore alle 24 ore.

Si tratta di un contratto
(solitamente in due tempi: prima la proposta dell'acuirente -"vorrei
comprare questo pacchetto"- poi la risposta del tour operator attraverso il
venditore/agenzia -"si', c'e' posto")) e quindi e' bene ricordare di
- leggere attentamente ogni clausola,
- non prendere in considerazione quanto promesso a voce,
- vale solo cio' che e' specificamente scritto,
- nel caso di clausole ambigue e mal interpretabili occorre valutare
l'interpretazione piu' plausibile -e non necessariamente la piu'
favorevole- non avendo timore di chiedere all'agenzia anche un'impegnativa
scritta sull'interpretazione. (Pur senza arrivare ad un atteggiamento
spiacevole od eccessivamente sospettoso, e' meglio rischiare un attrito
piuttosto che stipulare un contratto non corrispondente alle proprie
aspettative).
- chiedere copia del contratto, che deve contenere:
- durata,
- riferimento al catalogo,
- programma,
- dettaglio sulle strutture categoria compresa,
- mezzi di trasporto,
- numeri d'emergenza,
- accessi per disabili,
- misure sanitarie,
- procedure doganali.

Troppo spesso il contratto
rimanda alle condizioni contrattuali generali riportate sul catalogo. La
cosa e' legittima, ma non deve fuorviare da quelle verifiche ricordate
sopra. 
Alcune clausole -la piu' banale e' la competenza del Foro in caso di
controversia, che spesso e' indicato nel luogo dove ha sede la societa'-
contrastano con la legge che consente al consumatore di citare la
controparte nel Foro della propria citta'. In questo caso la clausola puo'
essere vessatoria ai sensi dell'art.1469 bis codice civile: se il Foro del
tour operator non e' gradito al consumatore, lo stesso potra' chiedere
all'operatore turistico di modificarlo e, in caso di rifiuto, impugnare la
richiesta in Tribunale.

Gli aumenti di prezzo
sono ammessi solo se contrattualmente previsti, e per motivi precisi
(variazione nel costo dei trasporti, del carburante o dei tassi di cambio,
aumenti tasse d'imbarco ecc). L'aumento non puo' superare il 10%
dell'importo complessivo, e non e' applicabile nei 20 giorni che precedono
la partenza.

Le variazioni contrattuali
devono essere comunicate per iscritto. Se la modifica e' significativa, e
non e' accettata, per recedere dal contratto ci sono due giorni di tempo
dall'arrivo della comunicazione.

Cedere il pacchetto
Se non si puo' piu' partire, e' possibile farlo. Attenzione alle eventuali
condizioni poste per la cessione: potrebbero anche essere contestabili. 

Pagamenti e rimborsi
all'atto della prenotazione occorre versare una caparra, di un importo non
superiore al 25% del totale. Il contratto deve specificare il termine entro
cui saldare.
E' bene ricordare che se una delle due parti e' gravemente inadempiente, la
parte avversa -nel caso stabilisca di non richiedere l'adempimento
coattivo- avra' diritto di recedere senza che la caparra sia trattenuta.
Ugualmente (come in caso di malattia) chi fosse obbligato a recedere a
causa di un fatto sopraggiunto a lui non imputabile, potra' farlo senza
perdita della caparra.
Nel caso in cui il recesso di una delle parti avvenga per colpa, la
controparte, oltre a trattenere la caparra (a riprenderla se chi recede e'
il consumatore), avra' diritto a chiedere anche il doppio della stessa, a
titolo di rimborso del danno (a meno che non dimostri danni ancora
maggiori).

Tutele
E' conveniente stipula un'assicurazione sul caso in cui non si possa tener
fede al contratto.

Fondo di Garanzia
E' istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, opera in caso
di insolvenza o fallimento del venditore o dell'organizzatore (provvedendo
al rimborso del prezzo versato nonche', nel caso di viaggi all'estero, al
rimpatrio).

Rientrati dalla vacanza,
ci sono 10 giorni per presentare le eventuali contestazioni ad agenzia e
tour operator -tramite raccomandata A/R. Anche nel caso in cui il
disservizio dipenda dall'albergatore o dalla compagnia aerea, la richiesta
di rimborso dei danni dovra' essere presentata nei confronti di chi e'
stato stipulato il contratto, ossia l'agenzia (nel caso di danni ai bagagli
occorre ricordare che il risarcimento e' quello previsto dal contratto di
volo, a meno che non si sia stipulata un'assicurazione aggiuntiva).




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