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Per conoscere ed aver coscienza dei propri diritti, per combattere le arroganze di ogni tipo. Quindicinale telematico sulle politiche dei consumatori, edito da Aduc - associazione per i diritti degli utenti e consumatori N.14/2000 (Anno III) del 15 Luglio 2000 Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze - tel. 055290606 fax 0552302452 URL: http://www.aduc.it - Mailto: aduc.it@aduc.it A cura dell'ufficio stampa dell'Aduc In questo numero: - Editoriale. Antitrust e liberalizzazione telefonica - Le petizioni dell'Aduc - Le iniziative nella prima quindicina di luglio - Notizie Telex - News dall'Europa e dall'Italia - La scheda. Viaggi a pacchetto ------------------------------------------------------------------ Editoriale ANTITRUST E LIBERALIZZAZIONE TELEFONICA L'ANTITRUST CONFERMA DI ESSERE A GARANZIA DEI POTERI FORTI E DI LIMITARSI A OPERAZIONI DOTTRINALI E NON POLITICHE .... MA ANCHE SU QUESTO .... Lo scorso mese di maggio abbiamo chiesto l'intervento dell'Antitrust, perche' verificasse se nelle offerte Telecom per la liberalizzazione dell'ultimo miglio ravvedesse un abuso di posizione dominante. L'operatore ex-monopolista aveva presentato all'Autorita' Tlc questa offerta: per il tradizionale doppino di rame da cui passano i collegamenti analogici, un noleggio mensile di 26.300 lire, un "una tantum" di 294.000 lire e, se il collegamento era del tipo Adsl (la nuova alta velocita' per Internet), altre 77.000 lire. Considerato che oggi il canone Telecom per gli utenti domestici e' di 16.800 al mese, mentre per la categoria affari e' di 26.400 lire, e che per entrambi l'"una tantum" di attivazione e di 200.000 lire, abbiamo pensato che qualcosa non tornasse, e abbiamo chiesto l'intervento dell'Antitrust. E il 13 luglio e' arrivata la risposta "i comportamenti denunciati non configurano una violazione delle norme a tutela della concorrenza ai sensi della legge 10 ottobre 1990, n.287 ... L'Autorita' tuttavia ha ritenuto opportuno inviare la segnalazione in oggetto all'Autorita' per le Garanzie nelle Comunicazioni per i profili di eventuale competenza". E quest'ultima Autorita' -che fu investita anche da noi a suo tempo e che non ci ha ancora risposto- si sta ancora barcamenando sull'offerta di Telecom, tant'e' che i tempi previsti (1 luglio) sono stati sforati, ed e' di oggi l'invito pressante della Commissione Ue a prendere una decisione entro la fine dell'anno. La risposta dell'Antitrust, per noi, e' solo una conferma della funzione di Garanzia di questa istituzione: al servizio dei poteri forti, limitandosi a dottrina e non alla politica. Infatti tutti i suoi ultimi interventi (e anche le audizioni parlamentari del suo presidente) sono dei trattati di liberismo e democrazia economica, ma avulsi dal contesto in cui dovrebbero essere applicati. Sembra quasi che il prof. Tesauro sia un'autorita' del settore che agisca in un Paese tipo gli Usa. Lo e' stato nella multa comminata ai petrolieri per il cartello sui prezzi della benzina, e lo e' oggi nel bendarsi gli occhi di fronte all'evidente arroganza del "monopolista dell'ultimo miglio": tutto cio' che e' economicamente riconducibile ad un'attivita' statale o governativa, per l'Antitrust viene ignorato e considerato alla stregua di qualunque altro operatore o impresa. Purtroppo, oltre al rigetto della nostra segnalazione, non ci e' dato conoscere il ragionamento, per cui rimane valido il nostro che, ne prendiamo atto, non e' sanzionabile, quindi risponde al processo di liberalizzazione in corso. Per cui, se c'e' un'azienda che ha il monopolio di un servizio di pubblica utilita' (l'ultimo miglio) e che, grazie a questa situazione, ha capitalizzato utili e utenti, e gli viene imposto che cosi' non puo' continuare, e quest'azienda (che si da' per scontato sia lei a continuare a gestire per lo Stato quest'ultimo miglio) offre agli altri operatori questo servizio a prezzi piu' alti di quanto lei stessa lo fa pagare ai suoi utenti finali .... questa e' liberalizzazione, apertura del mercato alla concorrenza, uguaglianza di fronte alla legge e al diritto, favorire l'imprenditoria del settore, incentivo a migliore qualita' e prezzi piu' bassi: una vera lezione di liberta' e democrazia economica!!! Crediamo che, in questo caso, le lezioni e le dottrine di cui parlavamo prima siano state anche schiaffeggiate. Ci viene un pensiero maligno: oltre che senza la politica, anche senza la dottrina ..... cosa resta dell'Antitrust? (Vincenzo Donvito) -------------------------------------- LE PETIZIONI DELL'ADUC Per ora sono tre, e sul sito c'e' la documentazione che ne spiega i motivi e vi chiede di firmarle. Sono tutte accessibili dalla home page http://www.aduc.it/nuovo/pagframe/inizio.htm Vi riportiamo uno stralcio di quanto troverete sul sito. ONU / VATICANO La petizione chiede al Segretario generale delle Nazioni Unite di modificare lo statu del Vaticano, da "Stato non membro, Osservatore Permanente" con potere di voto, a Organizzazione non governativa con potere consultivo. PER LA COMMERCIALIZZAZIONE DELLA RU486 La pillola che consente l'aborto farmacologico PER L'ABOLIZIONE DEL SERVIZIO DI LEVA OBBLIGATORIO E CONTRO L'OBBLIGO DI SERVIZIO CIVILE (che manteniamo anche se la Camera il 14 Giugno ha approvato la legge delega al Governo per l'abolizione del servizio obbligatorio di leva. La discussione ora passa al Senato, e ci sono molte voci in giro che parlano di obbligatorieta' del servizio civile ..... quindi l'iniziativa avrebbe molte buone ragioni per proseguire). --------------------------- LE INIZIATIVE DAL 1 AL 14 LUGLIO DISSERVIZI ENEL E RIMBORSI Da oggi sono in vigore le nuove regole fissate dall'Autorita' per l'Energia, al fine di meglio tutelare gli utenti da disservizi e difficolta' nei rapporti con gli erogatori. Cio' che spicca maggiormente e' il rimborso forfettario di 50 mila lire in caso di disservizio, che verra' accreditato sulla bolletta. Nello scorso mese di marzo l'Autorita' aveva fatto sapere che solo il 21% degli italiani era a conoscenza dell'esistenza di una "carta del servizio elettrico" ( il 10% l'aveva letta o vista almeno una volta), e che, a fronte di 3.708 casi in cui l'Enel aveva mancato il rispetto degli standard del servizio, solo quattro utenti avevano chiesto il rimborso forfettario di 50 mila lire. La spesa complessiva per i rimborsi, incluse le municipalizzate, era stata di 3,7 milioni di lire. Con le nuove regole non ci si dovra' sobbarcare la richiesta (che era all'origine dei pochi rimborsi), e il tutto avverra' automaticamente (e sara' di 100 mila lire per gli utenti non domestici, 200 mila per quelli industriali). Certamente le nuove regole non sono tutte da buttare, perche', complessivamente aiutano l'utente a vivere meglio il rapporto con il fornitore di energia (quasi sempre Enel). Ma sono decisamente ridicole per l'entita' del rimborso, ad ogni livello, sia esso privato che uffici o azienda. 50, 100 e 200 mila lire non potranno mai compensare i danni da un distacco della fornitura, perche' sempre le conseguenze ricadono sul blocco di altri servizi a rendimento. Anche in casa, ci vuol poco ad accumulare un danno di 50 mila lire, figuriamoci in un ufficio o in un'industria. La verita' e' che con questa carita' l'Enel si vuole solo fare un lifting d'iimagine e lavarsi la coscienza in pubblico, come sempre a spese degli utenti, a cui continua a mancare lo strumento principe per trasformarsi da oggetti delle politiche dello Stato a soggetti economici: la liberta' di scelta del gestore. Puo' oggi, un utente, decidere di sciogliere il contratto con il suo fornitore di luce? No, a meno che non voglia starne senza, e, nell'ipotesi di un'autoproduzione anche con mezzi artigianali, non c'e' alcuna legge che glielo consenta. E' questo il nodo cruciale, e i provvedimenti che entrano in vigore oggi, sono solo la razionalizzazione del cancro gia' esistente, ma non la sua cura. ACQUA NELLA BENZINA Gli automobilisti non dovrebbero fare rifornimento di benzina se nella stazione di servizio c'e' una autobotte, altrimenti l'auto potrebbe fermarsi dopo qualche chilometro. Il motivo e' semplice: le cisterne delle stazioni di servizio oltre a contenere benzina o gasolio, includono anche una certa quantita' di acqua, proveniente essenzialmente da infiltrazioni o dallo stesso carburante; l'acqua e' piu' pesante della benzina, si deposita nel fondo e non viene "pescata" durante un normale rifornimento. Quando una autobotte rifornisce la cisterna, per la turbolenza, si crea una miscela di carburante e acqua che, se non depositata, va a finire nel serbatoio dell'automobile. Gli effetti sono facilmente immaginabili: l'acqua finisce nel carburatore e nei cilindri; il rischio e' quello di fermarsi dopo qualche chilometro, senza sapere il perche'. Lo stesso inconveniente puo' verificarsi prima del travaso dall'autobotte, perche' il livello di carburante nella cisterna e' minimo, a poca distanza dall'acqua sottostante e il tubo di pescaggio potrebbe risucchiare anche l'acqua. Le compagnie petrolifere sono assicurate contro questo tipo di rischio e l'automobilista puo' chiedere il risarcimento del danno; naturalmente occorre documentare il rifornimento di carburante, per cui il nostro consiglio e' quello di farsi rilasciare lo scontrino o pagare con carte di credito. CLIENTI TIN.IT E NAVIGATORI INTERNET Nell'ambito dell'assemblea per l'approvazione del bilancio del Gruppo Telecom, l'amministratore delegato ha trionfalmente informato che i clienti di Tin.it, allo scorso 25 giugno, hanno superato la soglia di 3 milioni di unita'. Cogliamo l'occasione per fare un po' di chiarezza, sul business delle Telecomunicazioni come sul numero dei navigatori di Internet. Quello che dice Roberto Colaninno e' la ormai tradizionale bugia che viene utilizzata da tutti gli operatori per acquisire in immagine e, di conseguenza, falsare i dati sulla frequentazione della Rete. Non sappiamo cosa l'amministratore della Tin intenda per clienti, ma e' certo che nei tre milioni e passa sono inclusi anche tutti coloro che si sono registrati gratuitamente, senza cioe' pagare un canone per usufruire dei servizi di Internet Provider di Tin: registrazioni che ci sembra decisamente azzardato annoverare nell'ambito dei "clienti", perche', singolarmente, rappresentano un onere e non un ricavo. La stessa cosa che succede per tutti gli altri Internet Provider che danno accesso gratuito ai loro router (Tiscali, Dada, Infostrada, e altri), e che dei numeri di "abbonati" se ne vantano un giorno si' e l'altro pure. Questo porta a far si' che, dati tipo 9 milioni di navigatori in Italia -diffusi solo qualche giorno fa- non solo vanno presi con il "ben dell'inventario", ma sono decisamente falsi, perche' per la loro determinazione non si e' fatto altro che sommare gli abbonati di tutti gli Internet Provider, volutamente dimenticando che, grazie agli abbonamenti gratis, non e' affatto marginale il fenomeno di navigatori che abbiano collezioni di abbonamenti con quasi tutti i fornitori di accesso ad Internet: sia per vezzo collezionistico e paranoie di multi-identita' in rete, che per sicurezza di disponibilita' in qualunque momento (il servizio spesso scadente ed intasato dei router ad accesso gratuito, fa si' che per entrare in rete conviene provare "quello che va meglio" in quello specifico momento). I 3 milioni di clienti di Colaninno fanno parte di questa storia, e invece di dare corposita' al fenomeno per meglio comprenderlo nelle dinamiche e prospettive, sono fumo negli occhi e mistificazione del mercato. Questo succede nel Belpaese delle finte privatizzazioni e liberalizzazioni: nella stessa Telecom il Governo -tramite il Tesoro- e' ancora presente con un pacchetto di 5 mila miliardi, che, se sono "solo" il 4%, per il fatto stesso di averle e quindi essere azionista, gli conferisce quel potere di golden share che puo' essere usato solo in alcune circostanze che, pero', sono decise dallo stesso Governo. E' evidente che a finzione si aggiunge finzione, per cui il finto capitalismo e' sostenuto da finti successi certificati da finte statistiche, per meglio abbindolare i consumatori, che sono a loro volta finti perche' privati del loro potere di scelta e condizionamento nella maggiorparte dei servizi e prodotti di larga diffusione e uso. FARMACI SU INTERNET Ricorda le pozioni miracolose di un tempo che curavano contemporaneamente il mal di denti, il mal di pancia e i calli. E' il Bio-Bac complemento enzimatico che cura il cancro, l'Aids, l'epatite, l'artrosi e le malattie degenerative. E' venduto, per la sciocchezza di 600mila lire, per un trattamento di un mese, sul sito www.bio-bac.com, in piu' lingue, tra le quali l'italiano. Il prodotto viene presentato come biologico naturale le cui "proprieta' sono state assodate". A base di bacilli non patogeni, puo' essere somministrato a tutti, bambini compresi, anche ai non malati perche' ha un effetto fortificante. E' "anticancerogeno, immunostimolante, immunomodulatore, preventivo e rigenerativo". Il Bio-Bac anticancerogeno assicura un "decorso positivo della malattia", "consente al paziente affetto di Aids di affrontare la malattia.", "i malati di epatite e di altre malattie cagionate da virus e da altri agenti, potranno risolvere i loro problemi ". Il Bio-Bac agisce anche su artrosi, artrite e sclerosi perche' "la malattia viene bloccata". Insomma l'umanita' risolverebbe gran parte dei problemi sanitari assumendo il Bio-Bac. Un elisir. A quando la trasformazione dei vili metalli in oro? MCDONALD'S: CONFEZIONI NOCIVE? Conterrebbero sostanze proibite dalla legge (D.M 777/1962) e quindi presumibilmente nocive i contenitori delle confezioni Chicken McNuggest da 6 pezzi e di patate medie standard. Il condizionale e' d'obbligo non perche' vogliamo nasconderci dietro un dito ma semplicemente perche' non abbiamo ancora avuto una risposta dal Ministero della sanita'. Ripetiamo le domande: 1) di quale sostanza si tratta? Dove e' esattamente contenuta? In quali dose? E' possibile un contatto con il cibo? Quale e' l'origine del contaminante? Quali gli effetti sulla salute umana ed in particolare sui bambini? Perche' non sono stati avvertiti i consumatori? Le partite degli involucri sono state poste sotto sequestro? Sarebbe opportuna una risposta dal Ministero della sanita' proprio per evitare che sull'argomento si innestino polemiche dalle quali sarebbero danneggiati il consumatore e la McDonald's. PUBLIACQUA Il Comune di Firenze e' entrato nella spa Publiacqua, con una quota del 32,22%, spuntando anche una partecipazione maggiore rispetto a quanto era riuscito alla Giunta precedente. Publiacqua e' una sorta di societa' pubblica comprensoriale, dove la presenza delle amministrazioni comunali e' percentualizzata rispetto alla popolazione stanziale e di transito. Niente di particolare rispetto a quello che succede a livello nazionale, perche' la tendenza generale e' quella di consolidare la presenza dello Stato nell'economia. E l'amministrazione centrale o lo fa direttamente o lo lascia fare agli enti locali. Poco importa se in campagna elettorale e in quasi tutti i momenti pubblici, ci viene ripetuto che l'economia deve essere privatizzata e, poi, liberalizzata, perche' il business che viene creato per chi e' eternamente gestore della cosa pubblica, ci viene presentato come a fin di bene per tutti e come un argine a "privatizzazione selvaggia" e altrettanta "liberalizzazione selvaggia": potenza del linguaggio mistificante degli statalisti. Il regista dell'operazione fiorentina e' un assessore del partito di Armando Cossutta e Nerio Nesi, che, di politiche stataliste di staliniana memoria, sembra proprio che se ne intendano. Tra l'altro, proprio ieri, Dario Cossutta, amministratore delegato di Sviluppo Italia, il cui pensiero economico e' immortalato dal suo cognome, ha sottoscritto l'aumento di capitale della Valtur, che fino a ieri, era controllata al 21% dalla nuova agenzia statale. Non solo, ma sborsando 40 miliardi ha aumentato la percentuale fino al 30%. Alla faccia della dismissione della presenza e della gestione dello Stato dall'economia. Un fatto, questo di Sviluppo Italia, che, pur nella sua diversa dimensione, si ascrive nella politica dell'altrettanto economista statalista fiorentino. E sembra proprio che siamo in queste mani, con tanto di conferma dalle scorribande del ministro Niesi che, a furia di mettere paletti per il controllo dello Stato qui e la', sta diventando una sorta di "ammazzavampiri", dove, ovviamente, il vampiro, succhiasangue, e' il capitalismo selvaggio, il mercato selvaggio, l'imprenditoria da Far West, cioe' tutti quegli ambiti che, se guardati senza preconcetti, depurandoli degli aggettivi, darebbero lo specchio della situazione piu' promettente in Italia, con i lavoratori atipici, le micro e piccole imprese, Internet: tutto cio' che, insomma, oggi tira in economia. Quello che succede con il capitalismo di Stato e' lo stesso che succede con la fiscalita' di Stato: fiore all'occhiello di questo o quel Governo per la sua diminuzione, ma semplicemente demandata alle amministrazioni locali, che ne fanno man bassa, aumentando a dismisura costi dei servizi e ritenute fiscali (l'Ici e' solo la punta di un iceberg). Cosa cambiera' per gli utenti obbligati di questo servizio? Niente, perche' continueranno a non potersi scegliere il fornitore idrico rispetto a qualita' ed economicita' del servizio. A Firenze continuera' il sistema arcaico di lettura e riscossione (la responsabilita' del fornitore solo fino al palazzo/condominio e non sino all'utente finale) con intermediari che -fatti di cronaca giudiziaria alla mano- non sono stati sempre limpidi nella loro inutile mediazione, e con -ieri il Comune, oggi Publiacqua- che faranno pagare tutte le loro incapacita' agli utenti, vessandoli come in passato. E tutto questo perche' sara' impossibile applicare uno dei piu' elementari pilastri dell'economia di mercato, "chi sbaglia paga e avanti un altro": chi dovrebbe controllare -l'amministrazione pubblica- lo fara' sul suo stesso operato, perche' e' lei stessa azionista della Publiacqua. I controllori che controllano se stessi non sono sintomo di democrazia economica e diritti dei consumatori, ma solo espressione di statalismo e di sudditi. ABOLIZIONE SCONTRINO FISCALE Il ministro delle Finanze si e' impegnato, con il presidente della Confesercenti, ad abolire lo scontrino fiscale a partire dal primo gennaio 2002. Promesse elettorali che non potranno essere mantenute, in accordo con l'associazione di categoria piu' vicina alla sua parte politica, con il solo scopo di far avvicinare i voti dei piccoli commercianti e dei consumatori, li' dove per anni sono stati respinti: un governo la cui iniziativa economica gioca tutto sul binomio "commerciante evasore - consumatore imbecille". Una lodevole iniziativa -l'abolizione dello scontrino fiscale- che darebbe respiro e fiducia alla piccola economia e ai suoi protagonisti, facendo diminuire le spese di gestione aziendale e rendendo piu' semplice la vita ai consumatori, viene utilizzata solo per fini propagandistici. Infatti, che senso ha prendere un impegno per il primo gennaio del 2002? Forse ministro e Confesercenti hanno dimenticato che l'anno prossimo ci sono le elezioni politiche e -a parte la molto probabile ipotesi di cambio di maggioranza e conseguente pensionamento degli attuali ministri- che questo significa fine naturale di questo Governo e nomina di uno nuovo. Il ministro Del Turco si sente cosi' sicuro del suo dicastero, cosi' tanto da dismettere la tradizionale politica di navigazione a vista che caratterizza lui e i suoi predecessori? Non crediamo che ministro e Confesercenti siano ingenui. In politica non esiste ingenuita' e casualita'. Stanno solo cercando di cavalcare uno dei principali tormentoni di commercianti e consumatori, con la piena consapevolezza di stare a fare "promesse da mercante". ITALIA- FRANCIA Domenica 2 luglio 2000, ore 22.01, radio Rai 2, commento alla partita Italia- Francia: ".....i francesi hanno una baguette al culo". Ovviamente non ci scandalizza la frase anche se qualcuno consiglierebbe una sciacquatina alla bocca, ma non ci facciamo caso piu' di tanto che' siamo abituati a trasmissioni spazzatura. E' il clima che si crea intorno alle competizioni sportive che desta qualche preoccupazione: come meravigliarsi allora degli scontri fra tifosi, fra questi e le forze dell'ordine? O anche lo stadio trasformato nel Colosseo di turno serve alle trasmissioni? Pare di si', vista la eccitazione sollecitata da certi programmi. In termini penali si potrebbero definire questi comportamenti come "concorso esterno" in atti di aggressione e lesione. TASSA SUL PANORAMA Lo scorso 2 giugno e' stata depositata nella segreteria del Consiglio di Stato una sentenza della VI sezione dello stesso Consiglio che, accogliendo un ricorso del Comune di Firenze contro una sentenza del Tar del Lazio, ha stabilito come legittime le richieste dello stesso Comune per il pagamento dell'indennita' risarcitoria ai sensi dell'art.15 della legge 1497 del 1939 (piu' nota alle cronache come tassa sul panorama). Il ragionamento della VI sezione si e sviluppato fino a sostenere che questa indennita' deve essere pagata non come forma di risarcimento del danno ambientale, ma come sanzione amministrativa, che prescinde dalla prova del danno. Tutto perso? Tutti a pagare? Affatto! Si consideri che questa e' solo una sentenza, della VI sezione, riferita ad un ricorso presentato da Confedilizia al Tar del Lazio, e non esclude che la IV o VII sezione la pensino diversamente, cosi' come avviene abitualmente con le piu' frequenti sentenze della Corte di Cassazione.. E' quindi un precedente negativo, ma non e' una modifica della giurisprudenza o un documento ministeriale che dia ragione all'intepretazione dei Comuni -Firenze in testa- che si sono buttati in questa storia dove sta trionfando solo la loro arroganza. Anzi. I ministeri interpellati si sono ben guardati da intervenire e interpretare: hanno lasciato tutto nelle mani di queste amministrazioni avide, azzeccagarbugli e bizantine. Abbiamo cominciato il contenzioso gia' nell'estate del 1998, e da allora abbiamo presentato cinque ricorsi al Tar della Toscana, tuttora pendenti per cinque diversi casi, comunque riconducibili a situazioni diffuse. Casi pilota che servissero come riferimenti per la piu' diffusa azione che abbiamo consigliato alle migliaia di persone che sono venute a chiedere i nostri consigli in questi anni: l'opposizione in Tribunale, con richiesta di sospensiva, quando dal Comune fosse arrivato un documento ingiuntivo. E ad oggi, non una di queste ingiunzioni e' stata recapitata: probabilmente perche' i Comuni interessati hanno paura di rimetterci, mentre da una situazione sospesa hanno tutto da guadagnarci (qualcuno, per stanchezza o necessita' di vendita dell'immobile con il condono sospeso, ha nel frattempo pagato quell'importo medio -1.400.000 lire- che gli stessi Comuni hanno calmierato perche', non fosse tanto esiguo per il loro guadagno, ma neanche tanto esoso da scoraggiare il contribuente a "farla finita" e levarsi il pensiero). Quindi il contenzioso e' tutt'altro che finito. Apertissimo! E considerato che il Comune di Firenze (caposcuola e capofila a cui fanno riferimento le decine di altri Comuni, essenzialmente fiorentini e toscani, che hanno deciso di cogliere questa occasione) non ha intenzione di risolvere la questione politicamente (anche perche' non ha piu' maggioranze solide in Consiglio comunale sulla materia), e' necessario continuare la via giudiziaria e giurisprudenziale che abbiamo intrapreso. Per la VI sezione del Consiglio di Stato siamo in presenza di una sanzione amministrativa, per noi NO, anche perche' le parole hanno un senso: se la legge 1497/39 parla di "indennita' risarcitoria" vuole dire che e' la riparazione di un danno, che, se non viene dimostrato o non c'e', non si capisce perche' debba essere pagato. La VI sezione, nella sua sentenza, con quel linguaggio che sembra uscito da una narrazione satirica di Alessandro Manzoni -per fare solo un esempio- sostiene che, anche se non c'e' un danno paesaggistico, siccome dall'opera abusiva il proprietario ne ha avuto un profitto/vantaggio, e' giusto che paghi quanto gli viene chiesto: un fulgido esempio di considerare il profitto come qualcosa che debba sempre essere penalizzato, anche se ottenuto senza alterare il bene collettivo. PROSTITUZIONE Veramente grazie al ministro Livia Turco che, per i tormentoni politici e civici che caratterizzano le estati dell'informazione, ha rimesso in circolazione l'accettazione o meno della vendita del proprio corpo a scopi sessuali. Parlarne fa sempre bene, mentre continuare a nascondere la testa sotto terra o credere solo alla redenzione delle anime -come fanno alcuni sacerdoti d'assalto impegnati in comunita' di recupero- significa non far nulla, soprattutto contro tutto quello che abitualmente fiorisce intorno ad attivita' molto diffuse e popolari, ma illegali. Il paragone con la droga illegale non puo' non essere fatto. Ma la ministra Turco pone il problema e propone che sia lo Stato ad organizzarlo, regolamentarlo. Insomma, propone le prostitute di Stato -come lo erano ai tempi delle "case chiuse "- con tutto quello che per lei c'e' di positivo quando il Leviatano Pubblico interviene: le prostitute si dovrebbero organizzare in cooperative e non societa' di capitali; il mestiere dovrebbero farlo in casa (tra bambini, nonni e piatti da lavare) e non in quei posti che abitualmente si chiamano luoghi di lavoro o ufficio. Chissa' perche' le cooperative si' e la srl no? Una domanda pleonastica, perche' la risposta e' tutta nella cultura economica della ministra, che concepisce come forma di non-sfruttamento le cooperative, e, al contrario, e' convinta che quando le societa' non sono di persone ma di capitale -quindi a vocazione lucrativa e capitalista- debbano sfruttare i lavoratori, le lavoratrici nel nostro caso. Ovviamente non siamo affatto d'accordo con la ministra Turco, e auspichiamo che sull'argomento si vada spediti facendo solo una cosa: abolire il reato di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Basta, nient'altro. Il resto lo si lasci alla liberta' di ognuno di fare cio' che vuole di se' stesso, anche di vendersi; lo si lascia ai desideri e alla fantasia di chi vorra' fare business in questo settore, come prestatore d'opera o come imprenditore, rispettando le leggi che gia' esistono e -lo auspichiamo grazie al fatto che sara' una nuova esperienza imprenditoriale e lavorativa, con esigenze che prima erano solo nella sfera dell'illegalita'- dandoci una mano nelle battaglie quotidiane che facciamo per la semplificazione fiscale, amministrativa e normativa. Non vediamo altro sistema. Altrimenti la situazione, rispetto a quella odierna, non sara' molto diversa: mancando l'adescamento a vista, il cliente avra' difficolta' a trovare la merce, e quando ci sono difficolta' l'offerta clandestina si fa sempre avanti .. e continueremo ad avere quartieri invivibili e pericolosi, che e' anche uno degli aspetti non secondari di come oggi il fenomeno si manifesta. Se invece ci sara' solo la depenalizzazione dei reati, per chi credera' che sia meglio offrire i servizi a vista, potra' farlo nelle forme piu' opportune che crede, rispettando legge e tranquillita' di tutti i cittadini, magari con dei "parchi del sesso". ADOZIONE BAMBINI La commissione senatoriale in materia di infanzia, ha votato perche' solo le coppie legate dal vincolo del matrimonio possano adottare un bimbo. Ci sono state anche voci discordanti, che chiedevano che l'adozione fosse possibile anche da parte di persone che vivono sole o in coppia col solo vincolo dell'amore, ma sono rimaste voci, che, forse, si faranno risentire quando il provvedimento verra' dibattuto nell'aula parlamentare. I parlamentari che hanno dato questo voto, probabilmente, non sono mai stati un orfanotrofio, oppure, nelle loro vacanze nei Paesi del Sole del Terzo Mondo, si sono limitati al percorso tra l'aeroporto e il villaggio turistico, magari in un taxi con i vetri oscurati che non consentissero la visione di cio' che c'era all'esterno. Non ci viene in mente altra immagine per cercare di capire cosa ci sia dietro e dentro questa miseria umana che, in virtu' del potere confessionale, passa come un carro armato sopra le centinaia di migliaia di bimbi che chiedono di essere adottati, e le altrettanto decine di migliaia di persone che ne vorrebbero adottare uno, profondedogli tutto il loro amore. Questa situazione non e' determinata da un approccio religioso o ideologico al problema. Il fatto che qualcuno sia cattolico della Chiesa Romana, per esempio, non puo' automaticamente far si' che pensi alla necessita' di un contesto matrimoniale per adottare un bimbo. Probabilmente il suo credo religioso fa intendere questo, ma non ne fa legge e imposizione per altri e per se stessi, specialmente, poi, di fronte a bimbi che, in alternativa, resterebbero senza sostegno e senza amore di un adulto. Quanto succede, invece, e' frutto del cinismo di un potere confessionale che, pur di affermarsi nel suo modo piu' apparente e storicamente riconoscibile, e' disposto a tutto. Ormai la commissione in materia di infanzia ha gia' votato, ma tutto e' ancora da definire e ultimare, e daremo battaglia fino all'ultimo minuto valido perche' ognuno voti guardando la sua coscienza e non i meri interessi di bottega partitica. MULTE: RUTELLI RISCHIA LA RIVOLTA. Il Sindaco di Roma, Francesco Rutelli, rischia la rivolta. Migliaia di cittadini beffati dalla furbizia, dall'arroganza, dall'incapacita' e dalla cupidigia dell'Amministrazione capitolina possono trasformarsi in rivoltosi (patrioti, direbbe qualcuno) e dare l'assalto al Palazzo. D'altronde le grandi rivoluzioni, compresa quella americana, sono nate per la ribellione alle vessazioni fiscali. Decine di migliaia di cittadini stanno ricevendo in questi giorni ingiunzioni di pagamento per multe risalenti ad anni fa delle quali, giustamente, hanno perso la memoria, e per le quali devono dimostrare la propria innocenza. Come puo' ricordare il cittadino se ha ricevuto il verbale di contestazione, se ha fatto ricorso, se ha pagato. Non si puo' chiedere al comune mortale di avere un archivio pluriennale. L'Aduc, sul proprio sito http://www.aduc.it, ha un servizio di consulenza on-line gratuito. Ma non possiamo sostituirci alla pubblica amministrazione. Invitiamo tutti i cittadini che hanno ricevuto una ingiunzione di pagamento a recarsi all'Ufficio contravvenzioni in via Ostiense 131/L. Rutelli provveda o sara' rivolta. DIVIETO DI FUMO Il Governo ha approvato uno schema di disegno di legge per vietare il fumo nei luoghi pubblici e privati frequentati da piu' persone. Speriamo che sia la volta buona, perche' le leggi c'erano gia' tutte e non erano applicate. Altrettanto trionfalismo di quello odierno aveva accolto una simile notizia quando era ministro l'on.Rosy Bindi, e oggi siamo da capo? Il fatto che le sanzioni per i trasgressori siano aumentate non e' di per se' un deterrente, perche' se poi le norme non si applicano, va da se' che finisce come per le cinture di sicurezza sulle automobili ..... Quindi aspettiamo al varco il Parlamento, dove le pressioni della piu' importante lobbie italiana del tabacco -lo stesso Stato- non saranno secondarie per evitare la sua trasformazione in legge, o snaturarlo. E sappiamo quanto c'e' dietro una lobbie unica nazionale, tra sindacati, posti di lavoro, produttori, importatori, etc, con forme di ricatto che, fino ad oggi, hanno consentito alla situazione di essere com'e'. Non solo, ma nonostante le buone intenzioni non-proibizioniste del ministro Veronesi, ci sara' da evitare che si trasformi in proibizionismo occulto e strisciante. Bisognera', cioe', rispondere ad una domanda fondamentale: dove e come faranno coloro che fumano? E siccome siamo in presenza di persone tossicodipendenti, vietarlo non basta. Cio' che succede con le droghe illegali, anche se decisamente piu' estremo come fenomeno, rende bene il concetto. Una soluzione l'avevamo prospettata gia' in passato, e la ricordiamo: incentivi fiscali perche' tutti i luoghi pubblici e privati possano decidere di trasformarsi per accogliere fumatori e non fumatori; dai ristoranti ai circoli, fino agli stessi luoghi di lavoro, pubblici o privati che siano. E' solo questione di volonta' politica ed economica, prendendo atto del fallimento dei modelli di successo che fino a poco tempo fa ci erano imposti attraverso la cultura e lo svago, e decidendo che per superarli non si puo' solo far soffrire chi li aveva sposati. BALNEABILITA' DA RIFARE Il "Rapporto sulla qualita' delle acque di balneazione", redatto dal Ministero della Sanita', va rifatto. Vanno cioS rivisti i luoghi ritenuti balneabili. Incredibile ma vero e il motivo e' semplice: non si e' tenuto conto di un parametro nel valutare la balneabilita' delle acque. Questo parametro e' l'ossigeno che indica la quantita' di alghe che lo producono. Queste infatti si moltiplicano in maniera abnorme per l'eccessiva presenza di nutrienti, cioe' scarichi industriali e fognari. La quantit. di ossigeno, oltre i limiti di legge, e' quindi un indicatore dello stato di salute delle acque: tanto maggiore e' l'ossigeno, tante di piu' sono le alghe e tanto di piu' e' l'inquinamento. La direttiva comunitaria e il successivo DPR n.470/1988 hanno fissato i parametri per classificare le acque di balneazione, tra i quali l'ossigeno. Tale valore e' stato ampiamente superato (es. Adriatico) e, dal 1988 al 1999, vari governi hanno cercato di correre ai ripari emanando un decreto legge di deroga, reiterato per 11 anni, che consentiva la balneazione anche in quei luoghi dove la presenza di ossigeno era eccessiva, inventando la classificazione delle alghe in buone e cattive (tossiche e non). Cosi' mentre si effettuavano le analisi sulle alghe si poteva derogare ai valori di ossigeno. Il famigerato decreto legge pero non e' stato reiterato per l'anno 2000 e quindi non esistono piu' deroghe. Il Ministero della Sanita' ha presentato il proprio "Rapporto sulle acque di balneazione", che e' riferito alle analisi dello scorso anno, considerando una deroga che non esiste piu'. Ad essere corretti avrebbe dovuto scorporare i luoghi non piu' soggetti a deroga per avere una mappa reale dei mari balneabili ma non lo ha fatto, pur avendone il tempo. Insomma gli italiani andranno al mare non sapendo se potranno tuffarsi nell'acqua o no. DEPENALIZZATA LA DROGA IN PORTOGALLO Un lancio dell'Agenzia Ansa delle 11.20 ci ha informato che in Portogallo e' stato depenalizzato il consumo e il possesso di droga. Dopo Olanda e Spagna, dice l'agenzia, ora rimangono ancora 15 Paesi nell'Ue dove e' ancora considerato reato. Tralasciamo la leggerezza dell'informazione su questi altri 15 Paesi dove sarebbe reato, perche', per restare molto vicini, non ci sembra che cosi' sia in Italia, o in Gran Bretagna o in diversi laender tedeschi .... Abbiamo voluto approfondire la notizia, e, dopo aver chiamato un nostro corrispondente a Lisbona, e verificato alcune pagine di quotidiani portoghesi, abbiamo appurato che si trattava si' di depenalizzazione, ma niente a che fare con cio' che succede in Olanda. Anzi. Si tratta di una legge che fa addirittura rimpiangere quella italiana (e tutti i suoi contraddittori atti di giurisprudenza, che un giorno dicono una cosa e il giorno dopo il suo contrario) che, rispetto a contenimento e prevenzione del fenomeno sta dando tutto il contrario di cio' che era stato preventivato. E' una legge che trasforma consumo e possesso da reato a violazione amministrativa, ma che lascia tutta la discrezionalita' (anche per la prigione) alle forze dell'ordine, fino a comminare -chiamandole pene alternative- divieti di frequentare certi luoghi, e decadimento di sussidi o benefici pubblici. Quindi, altroche' Olanda. Diamo un benvenuto al Portogallo nel club italiano dell'ambiguita', nel club di coloro che non trovano di meglio che fare leggi per peggiorare la situazione: e' dramma quotidiano quello delle nostre carceri che esplodono perche' riempite di detenuti che diventano tali perche', per ben oltre il 50%, sono incriminati per delitti connessi alla droga. Sappiamo che e' ancora molto difficile affrontare il problema in sede comunitaria (per ora c'e' solo il coordinamento delle forze di polizia), ma non affrontarlo per niente -c'e', pesantissimo, il sostanziale veto della Francia, anche stizzita per la politica olandese in materia, incurante delle continue minacce che gli vengono proferite- non impedisce che coloro che decidono di affrontare il problema cercando di superare la legislazione meramente proibizionista -come in questo caso il Portogallo- non lo facciano percorrendo gli stessi errori degli altri Paesi della Comunita'. Non avevamo avviato il processo di unificazione europea anche per questo motivo? ORARI DEI NEGOZI Il ministero dell'Industria ha pubblicato una risoluzione (n.504667 del 19-5-2000) in cui boccia la possibilita' di aperture generalizzate dei negozi dopo le ore 22: deve essere consentita solo ad un numero ristretto di negozi, e solo in presenza di particolari necessita' che rispondano alle esigenze dell'utenza. La risoluzione del ministero e' intevenuta bocciando una delibera comunale che voleva, per l'appunto, derogare al decreto legislativo 114/98. Se questa risoluzione la mettiamo insieme al fatto che la legge Bersani e' ancora al palo, le cosiddette vendite sottocosto -anche se e quando la nuova legge sara' varata- continueranno ad essere vietate o ghettizzate in limitati e circoscritti periodi, mentre l'immobilismo delle amministrazioni locali (cosi' come rilevato anche dall'Antitrust) determina un impatto negativo sulle dinamiche della concorrenza .... se tutto questo lo mettiamo insieme, si capisce come e perche' per il consumatore sia ancora lontano il mercato, e la possibilita' di condizionarlo con le sue scelte e i suoi desideri. La risoluzione anti liberalizzazione degli orari poi, in una stagione come l'estate, che ben si presta a utilizzare orari serali per uno shopping che e' quasi impossibile fare alle 4 del pomeriggio, da nord a sud dello stivale, e' proprio l'espressione di come ci hanno preso in giro e continuano a farlo. Tutti ricordiamo il gran parlare di liberalizzazione che ci fu in occasione dell'approvazione della legge Bersani, e noi, quasi unici, che facevamo rilevare come fosse solo la stessa logica antiliberalizzatrice che si adattava ai nuovi tempi, scremando le contraddizioni piu' evidenti e facendo si' che il controllo delle amministrazioni sul commercio al dettaglio continuasse come prima, a danno di consumatori, commercianti ed imprenditori. E cosi' continua. Se al ministero non credono che sia un'esigenza dell'utenza estiva quella di avere negozi aperti fino alle cosiddette ore piccole, vuol dire che siamo ancora molto lontani dal mercato, molto lontani da quei giochi in liberta' dell'economia e del commercio che, soli, consentirebbero anche il salvataggio di tante piccole aziende commerciali che, invece, vengono condannate alla chiusura. E in questi giorni, con l'avvio dei saldi in molte citta', assisteremo al nuovo assalto e agli abituali intasamenti di negozi e centri storici, di persone che, pur di comprare a saldo, acquisteranno anche cio' che non gli serve. LIBRI A PREZZO FISSO Lunedi' prossimo il ministro dei Beni Culturali presentera' il suo progetto di legge per l'aumento del consumo di libri. Il pezzo forte di questo progetto dovrebbe essere il prezzo fisso di vendita, con sconti che non dovrebbero andare oltre il 10% del prezzo di vendita. Sara' bene ricordare che oggi il prezzo di vendita dei libri non ha una normativa, ma grazie ad un accordo tra le parti e' fisso: cosa che, nel Belpaese anche degli accordi tra privati, significa che ognuno fa come crede, perche' tra promozioni e sconti ci sono oscillazioni in calo anche fino al 40%. La legge Melandri dovrebbe intervenire per evitare che questi accordi non siamo rispettati, e dovrebbe fissare il massimo sconto possibile nel 10% (frutto di una mediazione tra 15% degli editori e 5% dei librai). Al Belpaese degli accordi privati, non poteva non corrispondere il Belpaese delle istituzioni, perche' imporre un prezzo ha solo un significato: uccidere il mercato, con la conseguenza di prezzi che resteranno o torneranno alti, e con un consumo che non sara' legato alle scelte dei consumatori ma solo con le esigenze di sopravvivenza di strutture arcaiche di distribuzione al dettaglio, quali sono -ancora oggi- la buona parte delle librerie. E per fugare qualunque indignazione intellettuale, sara' bene ricordare che un libro viene acquistato o meno, anche rispetto a quanto costa e non solo per il suo contenuto, specialmente da parte dei consumatori giovani. A noi non interessa che sia maggiore la spesa dello Stato per incentivare questi consumi, ma che le leggi dello Stato garantiscano a chiunque di usufruirne ed evitino concentrazioni monopoliste. Il progetto Melandri sembra, invece, orientato a incrementare la spesa e l'interesse dello Stato in base all'esistente, ignaro che e' proprio colpa di questo esistente se nel 1998, per esempio, la media annua della spesa casalinga e' stata di Lit.293.437, rispetto a lit.334.117 del 1990: numeri che, a nostro avviso, sono indicatori di un prodotto che non e' riuscito a tenere e farsi strada rispetto alle nuove tecnologie e alle nuove domande dei consumatori. Se non si interviene contro questo "gap", ma si investe su di esso, probabilmente, a breve tempo, avremo un po' meno licenziamenti, ma non un aumento dei consumi; mentre a lungo tempo, quando il settore avra' fagocitato anche il nuovo che gli giunge dallo Stato, e la freschezza e simpatia di iniziative tipo "Giornate della lettura" fara' parte della noiosa routine quotidiana, il bilancio sara' negativo per consumi e occupazione. Perche', per esempio, invece di addentrarsi in questa logica che non consentira' la nascita di nuove aziende e di nuovi consumi, non si sceglie quella delle agevolazioni per i primi anni di attivita', eliminando anche l'Iva al 4% e non detraibile, com'e' oggi? Ed eliminandola anche in Internet dove, invece, come ha fatto sapere una recente circolare delle Finanze, e' al 20%. La visione della distribuzione, produzione e consumo che e' alla base di questa legge e' quella dei vantaggi per alcuni grandi editori e alcune migliaia di librerie, per la cui sopravvivenza si vuole far pagare i consumatori tutti. PREZZI BENZINA E ANTITRUST Il presidente dell'Antitrust e' stato ascoltato dalla Commissione attivita' produttive della Camera, ed ha auspicato una modernizzazione della rete distributiva, che porterebbe ad una diminuzione del prezzo di vendita fino a 60 lire al litro. Inoltre ha auspicato fenomeni di pentitismo tra le imprese che sono state condannate per aver costituito cartelli, in modo da avere migliori informazioni e ridurre le pene pecuniarie gia' comminate. Se da un lato bisogna riconoscere gli apprezzamenti internazionali che arrivano all'operato dell'Antitrust, non si puo' non evidenziare che il fenomeno e' decisamente italiano, quindi da Belpaese. Il richiamo di Giuseppe Tesauro alla necessita' del pentitismo, pur con i riferimenti a quanto di simile avviene in Gran Bretagna, non puo' che far sorridere, e confermarci che non e' cosi' che si potra' convincere il Parlamento e il Governo a fare una diversa politica energetica e, soprattutto, di fiscalita' energetica. La peculiarita' del cosiddetto mercato italiano, non ha nulla a che fare con quella britannico. In Italia non ci sono aziende in concorrenza che, cercando di fare i furbi, fanno cartelli per condizionare i prezzi e bloccare la dinamica offerta/richiesta, ma c'e' uno Stato e, soprattutto, un Governo che obbliga le aziende del settore a fare accordi sottobanco con la sua azienda (Agip-Ip) per tenere alti i prezzi, e se ne frega di qualunque conseguenza come, per esempio, le multe comminate dall'Antitrust: i soldi che deve pagare, li versa nelle sue stesse casse di Stato/Governo. Se si tiene conto di questa peculiarita', le parole pronunciate oggi da Giuseppe Tesauro nella Commissione parlamentare, si svuotano. Che senso ha parlare di una rete distributiva che soffre per il fatto che la vendita di benzina non e' un surplus rispetto ad altri prodotti (come in altri Paesi europei e non solo), ma che, invece, vede la benzina al centro dell'impresa e, intorno, altri prodotti? Che senso ha parlare di benzina venduta ai supermercati e che percio' potrebbe costare il 20-25% in meno? Ma il presidente dell'Antitrust, dove vive? Non sa, per esempio, che ai supermercati esistenti e' vietato vendere benzina grazie alle forti lobbies dei benzinai, e non sa che oggi i supermercati nuovi non stanno aprendo perche' la legge Bersani sul commercio ha consegnato la concessione di autorizzazione nelle mani delle clientele politiche delle Regioni piuttosto che al mercato? Perche' Tesauro fa l'elenco del libro dei sogni, evitando accuratamente di mettere il dito nell'anomalia che tutto condiziona e blocca: lo Stato/Governo imprenditore che fa regole per se stesso, costringe i concorrenti a stare al suo gioco, ammazza il mercato e sfrutta i consumatori? Nelle parole del presidente dell'Antitrust non c'e' mai traccia delle cause, ma solo degli effetti, e quando cerca di indicare le soluzioni, fa finta che non ci sia un'anomalia distorsiva del mercato che va eliminata: e' il momento in cui Giuseppe Tesauro si trasforma da presidente dell'Autorita' garante della concorrenza e del mercato, in professore di economia e di storia, dimenticando la sua funzione prettamente politica e istituzionale. CONSUMATORI E REGOLE DEL COMMERCIO Quando due anni fa fu approvato il decreto Bersani sul commercio, furono in molti a parlare di svolta epocale. Non solo ci sembra che cio' non sia accaduto, ma abbiamo la certezza che la situazione sia peggiorata, per commercianti e consumatori. I primi perche' continuano ad essere sudditi di amministrazioni comunali in combutta con associazioni di categoria impegnate solo a mantenere il loro potere di controllo e condizionamento. I secondi -i consumatori- perche' non sono messi in condizione di scegliere rispetto ad un mercato, ma solo rispetto al caso e alla fortuna. La situazione, invece di semplificarsi, si sta normativamente aggrovigliando. Per gli orari di apertura e' tutto casuale e rispondente a logiche clientelari: perche', per esempio, deve esistere il potere discrezionale di un'amministrazione per concedere l'apertura di un negozio alle 23 piuttosto che alle 16? Non e' "normale" d'estate che, per il commercio, l'orario serale sia meglio di quello pomeridiano? Il fatto che la "normalita'" debba essere sancita da una deroga alla legge, la dice lunga su perche' esistono certi poteri e certe leggi. Se, poi, quello che fa il Comune non piace al ministero, quest'ultimo interviene censurandolo (cosi' come ha fatto con una risoluzione del 19.5.2000 in cui ha bocciato la possibilita' di aperture generalizzate). Tra pochi mesi, inoltre, insieme al provvedimento che impedisce le vendite sottocosto, rivedranno la luce le regole della legge 80/80, che erano state superate dalla riforma Bersani, ma con validita' solo in quelle Regioni che -a dispetto di quanto previsto dalla legge- non hanno ancora legiferato in materia. Si tratta del preavviso che i commercianti dovranno dare ai Comuni per praticare le vendite promozionali: norme piu' severe di quelle precedenti, perche' il preavviso include tutte le categorie merceologiche, mentre prima erano esclusi i prodotti d'igiene e quelli alimentari. Queste vendite si potranno fare sempre con l'esclusione dei periodi dei saldi (gennaio e luglio). Per semplificare, abbiamo: una legge nazionale che demanda i poteri alle Regioni, che sono in buona parte incapaci, per cui viene ripristinata una vecchia legge, mentre i Comuni hanno poteri discrezionali che pero' possono essere cassati dal ministero: un quadro normativo che, per un consumatore che consapevolmente e con certezza del diritto volesse fare acquisti, sarebbe come se si avventurasse nella compilazione, da solo, della denuncia dei redditi: impossibile! Quindi -riassumendo- il consumatore che dovra' andare a far compere, potra' scegliere tra prodotti che hanno prezzi e qualita' non rispetto a logiche di mercato, ma prevalentemente rispetto alla posizionatura territoriale del negozio e a quanto le regole di quel territorio incidono sulla formazione del prezzo al dettaglio. Questo e' tutt'altro che un aspetto secondario, perche' l'apparato normativo ha anche bisogno di essere mantenuto dai contribuenti, e lo si fa attraverso le tasse, specialmente quelle locali e regionali, che -da quando al Governo centrale si sono cominciati a riempire la bocca di federalismi fiscale- sono quelle piu' alte e che lievitano in continuazione: e queste tasse le pagano direttamente i consumatori e i commercianti, con l'aggravante che questi ultimi le fanno poi ricadere sui consumatori. Non e' un caso -a conferma- che in Paesi in cui tutto questo groviglio non esiste (Usa, per esempio), e ogni commerciante fa gli orari che crede e pratica gli sconti che gli pare, i prezzi al dettaglio sono molto piu' bassi e la scelta e' maggiore, e il commercio stesso e' in forte espansione. PROCEDURA INFRAZIONE RC AUTO La Commissione europea ha deciso di aprire una procedura d'infrazione contro l'Italia, a proposito del blocco delle tariffe rc-auto grazie a quel decreto che e' stato chiamato anti-inflazione. Ci aveva gia' provato lo scorso 5 luglio, ma, a notizia gia' diffusa, smentirono e presero tempo (molto probabilmente per l'intervento di pompiere del ministro dell'Industria). Speriamo che questa sia la volta buona, e percio' ribadiamo le nostre posizioni. Lo avevamo intuito e avevamo lanciato l'allarme: non si puo' aderire e promuovere una politica di liberalizzazione dei mercati e, su spinte populiste ed emotive, nonche' elettorali, fare il contrario. Non sappiamo cosa si inventera' il Governo per le giustificazioni che gli sono state chieste, e che in questa settimana dalla falsa partenza non e' ancora riuscito a mettere insieme ma, ormai abituati a tutto e, soprattutto, a cose e fatti che vengono presentati come il loro perfetto contrario, non ci stupiremo di nulla. Il settore liberalizzazioni, poi, rappresenta il piatto forte di questo doppismo tipico del Belpaese. Lo ribadiamo: la medicina del settore non e' il blocco della liberalizzazione, ma la deregolamentazione e il controllo dello Stato per evitare accordi di cartello, oligopoli e monopoli travestiti. E le assicurazioni non sono proprio nuove a questi metodi, per cui il terreno e' fertile per slegare un mercato che alle prime liberalizzazioni non ha trovato di meglio che cercare altre catene, tutte contro e a spese dei consumatori, ovviamente. La nostra preoccupazione e' che questo meccanismo delle procedure d'infrazione e dei controlli comunitari, sia un caso unico. Cosa fa il commissario Mario Monti nel suo ampio settore che dovrebbe vigilare proprio in questo senso? Siamo pieni di leggi che consentono, alla fine, l'imposizione di prezzi decisi solo da produttori e fornitori di servizi (che spesso sono lo stesso Stato, direttamente o tramite spa a controllo maggioritario o con il potere di golden share), e non dal mercato (solo nel settore energetico, ci sarebbe da far lavorare intere squadre di revisori per anni). MUCCA PAZZA SEMPRE ATTIVA La Bbc ha fatto sapere che in un villaggio del Leicestershire, nel cuore dell'Inghilterra, cinque persone sono morte a causa di contagio con la versione umana (cjd) della malattia della mucca pazza. Sono 12 le persone morte per questi motivi dall'inizio dell'anno, mentre l'anno scorso -per tutto l'anno- erano 13; le autorita' sanitarie britanniche fanno sapere che le persone contagiate in tutto il Paese, sono una settantina. A quasi un anno dalla riapertura dei mercati britannici (l'embargo Ue fu levato lo scorso 1 agosto), la situazione, invece di volgere al meglio, sta degenerando. E non ci sentiamo eccessivi nel crederlo, perche', purtroppo, i fatti tragici parlano per noi. In Francia vige ancora questo embargo, nonostante il deferimento di questo Paese alla Corte di Strasburgo da parte della Commissione Europea. Sempre in Francia, il ministro dell'Agricoltura ha di recente fatto sapere che ci sono forti dubbi sulla bonta' dei metodi di individuazione della malattia, perche' nonostante il loro uso scientifico nella prevenzione, il morbo continua a diffondersi. L'embargo c'e' ancora da parte degli Usa, Australia e molti Paesi del Commonwealth. Non solo, ma sempre negli Usa e Australia, oltre a Canada e Giappone, continua ad essere vietata l'importazione di sangue proveniente da donatori che abbiano soggiornato in Gran Bretagna per almeno sei mesi tra il 1980 e il 1996 (in Italia, le nostre segnalazioni in materia sono state ignorate dalle autorita' preposte). In Italia, intanto, l'ultima ricerca di una certa consistenza e' quella dello scorso marzo, fatta dall'Istituto zooprofilattico dell'Universita' di Torino che -per capire il livello a cui siamo- ha fatto sapere che, a fronte dei 235 casi l'anno che l'Ue prevede che debbano verificarsi in Italia, ne sono stati individuati solo 101, in quanto "da noi non si conoscono perche' non si cercano". Qui, per fortuna, il fenomeno e' ancora circoscritto, e i casi di contaminazione umana sono sulle dita di una mano, il piu' recente lo scorso aprile a Napoli. Ma non e' detto che non facendo nulla la situazione continui cosi'. Quello che succede oggi in Inghilterra e' sintomo di una situazione tutt'altro che sotto controllo. Perche' se succede in Gran Bretagna -dove controlli e investimenti sono al massimo- ci viene lecito domandarci cosa stia covando negli altri Paesi, che hanno ripreso a mangiare la carne britannica, e continuano a mangiare quella francese, danese e portoghese .. per citare i Paesi da cui arrivano dati sulla diffusione del morbo. Dobbiamo continuare ad aspettare indicazioni da quei poco lungimiranti della Commissione Europea (con in testa il commissario alla sanita' e diritti dei consumatori David Byrne), che l'unica cosa che hanno fatto e' sacrificare sull'altare degli equilibri politici la salute dei consumatori europei? Forse non e' proprio il caso. E sottoponiamo il quesito al ministro della Sanita', Umberto Veronesi, e a quello delle Politiche Agricole, Alfonso Pecoraro Scanio: c'e' bisogno di un gesto unilaterale rispetto alla Commissione, proprio come ha fatto e continua a fare la Francia: un embargo essenzialmente verso Gran Bretagna e Francia. I presupposti sanitari ci sono, occorre solo attivare le volonta' politiche. ---------------------- NOTIZIE TELEX I / ALLARME TESSUTI L'industria della moda lancia l'allarme sulle ammine aromatiche. Le ammine, tra i componenti di alcuni tipi di coloranti impiegati nella produzione di tessuti e nella lavorazione del cuoio, sono nocive. In Italia le aziende assicurano di non usarle piu'. Ma nei negozi ci sono capi a rischio: l'importazione non e' vietata e formalmente nemmeno la produzione, tranne in Germania che ha bandito 20 ammine aromatiche nel 1996 MONDO / SITUAZIONE ACQUA Diversamente dagli altri mari, il Mediterraneo sta diminuendo. Nelle fasce costiere del maggiore mare interno del mondo, il livello dell'acqua e' sceso, in 40 anni, da 3 a 5 cm. Risulta da uno studio del ricercatore marino, Michalis Tsiblis. Le cause: un'evaporazione accelerata e l'alto contenuto di sale. Ma il motivo principale e' climatico: l'aria umida dell'Atlantico si sposta sempre di piu' verso il Nordeuropa. SVIZZERA / TENDENZE GIOVANI In epoca di 'fast food', chi mangia non lo fa perche' ha fame ma per abitudine o noia. Questo il tema di una giornata di studio sul comportamento dei giovani nei riguardi del cibo. Un cibo troppo ricco di calorie e di scarso valore nutritivo che porta al sovrappeso. La prima colazione e' ormai un ricordo, sostituita da merendine e spuntini vari nell'arco della giornata. SVIZZERA / RIFORMA ASSISTENZA INVALIDI Pronta la nuova riforma sull'assicurazione di invalidita'. Punto centrale della normativa e' la sostituzione dell'attuale sistema -generico e poco trasparente- con il risarcimento specifico per l'assistenza. Ossia, il contributo sara' commisurato ai costi reali sostenuti per l'assistenza domiciliare o in una struttura. E' previsto anche un aiuto economico per persone con lievi disturbi psichici, non ricoverate. MONDO / RISCHI TELEFONINI Sull'eterna questione dei danni provocati dai telefoni cellulari, interviene l'Oms: considerati gli sviluppi delle ricerche fino a oggi svolte, non c'e' bisogno di particolari precauzioni nell'utilizzo dei telefonini. Niente dimostra legami tra i tumori al cervello e la vicinanza con le onde elettromagnetiche. Una posizione piu' ufficiale e' attesa per il 2003. USA / FURTI BENZINA Con l'aumento del prezzo della benzina, sono in aumento le situazioni di illegalita' ad esso connesse. Automobilisti che fanno benzina nelle stazioni e vanno via senza pagare; persone che lavorano nel settore senza essere registrati, fino all'acquisto, d parte dei dettaglianti, di centinaia di migliaia di Usd di benzina dalle origini sospette. Sono gia' diversi i benzinai che se ne lamentano. EUROPA / SCORIE NUCLEARI Dodici dei quindici Paesi della convenzione Ospar per la protezione dell'Atlantico del nord hanno deciso, il 29 giugno, di chiudere la porta al trattamento delle scorie nucleari. Francia e Gran Bretagna, gli unici Paesi a utilizzare questa tecnologia a la Hague (Manica) e a Sellafield (nord-ovest dell'Inghilterra) non hanno votato la decisione. Il riciclaggio del combustibile usato viene sempre piu' contestato. D / DIVIETI PUBBLICITA' In occasione della Giornata mondiale sulla droga, i medici tedeschi hanno messo in guardia dai rischi connessi a tutte le droghe, legali e illegali. E hanno formulato una proposta da sottoporre al Governo: proibire qualsiasi pubblicita' dell'alcol. 'E' assurdo che una sostanza, la cui assunzione comporta direttamente o indirettamente la morte di 42.000 persone, sia premiata con spot ammiccanti'. MONDO / RAPPORTO RICCHEZZA Undicesimo rapporto Undp, il Programma Onu per lo sviluppo: 1,2 miliardi di persone vivono con meno di un dollaro al giorno; 1 miliardo non hanno acqua potabile e 2,5 i servizi igienici. Spagna: al 21esimo posto della classifica che calcola lo sviluppo di 174 Paesi; ma se nel rapporto precedente era prima in Europa come ripartizione della ricchezza, ora e' all'ottavo. Italia: al 19esimo posto, ma perde quota tra i 'ricchi' MONDO / FARMACI INTERNET Il commercio di farmaci via Internet sta destando molte preoccupazioni alle autorita' sanitarie di tutti i Paesi. L'acquisto e' in crescita esponenziale, purtroppo pero' non esistono le garanzie di qualita' e sicurezza necessarie. Le denunce di abusi sono pochissime (solo negli Usa e in Germania) perche' manca una regolamentazione precisa. L'Oms ha diffuso una guida per mettere in guardia gli acquirenti. USA / RITARDI AEREI Le compagnie aeree hanno una abitudine un po' troppo comoda: quando devono giustificare ai passeggeri i ritardi dei voli, se la rifanno spesso col sistema di controllo del traffico, anche se magari il vero motivo sono maltempo, carenza di equipaggio o problemi di manutenzione. E' quanto risulta da un rapporto del Transportation Department. I / SERVIZI AUTOSTRADE Pollice verso per le aree di servizio italiane, bocciate senza appello da esperti europei. Non convincono e, nel complesso, danno un'immagine piuttosto negativa: carenze igieniche, orari e servizi da migliorare, anche le strutture di sicurezza lasciano a desiderare. Unico punto a favore la gastronomia, definita di qualita'. Il dato emerge da un test su 74 aree di servizio di nove Paesi europei. USA / AVVERTENZE SIGARI Le sette maggiori compagnie di sigari si sono accordate per aggiungere ai pacchetti etichette che avvertano il fumatore sui rischi cui va incontro. L'annuncio e' stato dato dalla Federal Trade Commission e dal Surgeon General. Le scritte saranno piu' grandi di quelle usate per le sigarette. SVIZZERA / RISPARMIO ENERGIA Una nuova etichetta dovra' facilitare i consumatori nella scelta di apparecchi meno energivori per il bagno e la cucina. I rappresentanti dei ministeri di Energia e Ambiente hanno concordato con produttori, commercianti, aziende dell'acqua e del gas un marchio per apparecchi sanitari che consumano poca acqua calda. Grazie a questo marchio, la spesa per l'acqua calda diminuisce di un terzo. AUSTRALIA / IMPOSTE IVA Primo luglio: una data martellante, che rintrona da mesi nelle orecchie degli australiani, e che ieri ha segnato l'inizio di una nuova era: la 'Goods and Services Tax', che da noi e' nota come Iva, e' sbarcata per rimanervi a tempo indeterminato. Si stava meglio senza, ma il problema e' stato consumare piu' di quanto si producesse dal secondo dopoguerra, con conseguente enorme deficit estero. EUROPA / GRADIMENTO TV Noi europei. I programmi tv che hanno ottenuto il maggiore ascolto nel '98. Sport: Croazia, R.Ceca, Francia, Germania, Italia, Olanda, Norvegia, Slovenia, Spagna, Turchia, Regno Unito. Informazione: Belgio, Bulgaria, Danimarca, Finlandia, Polonia, Romania, Russia. Fiction: Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Portogallo, Svizzera. Varieta': Ungheria, Austria, Belgio, Estonia, Svezia. Film: Bielorussia, Slovacchia, Ucraina. MONDO / RAPPORTO ANTIBIOTICI In un rapporto dell'Oms (Organizzazione mondiale della Sanita') c'e' scritto: 'Le malattie guaribili, come otite, angina o la tubercolosi rischiano di diventare incurabili'. Il fatto e' che si cominciano a formare lacune nei progressi compiuti dalla medicina negli ultimi decenni. E la colpa e' della progressiva resistenza dei germi alle medicine, soprattutto agli antibiotici, di cui si e' abusato troppo. --------------------------------- NEWS Notizie istituzionali dall'Italia e dall'Ue I / SICUREZZA ORTOFRUTTA Da una ricerca dell'Istituto nazionale della nutrizione emerge che 7 consumatori sul 10 temono i rischi di una zoppicante sicurezza alimentare. Tuttavia, uno su due pensa che i prodotti alimentari sul mercato nazionale siano piu' sicuri di una decina di anni fa. E hanno ragione. Tre indagini rivelano che nella frutta e verdura coltivata in Italia ci sono meno residui chimici. E' in regola il 99% dei campioni analizzati. I / VERTENZE RUMORE Sono sempre piu' frequenti le liti giudiziarie causate da problemi di rumore, e la magistratura sta trovando anche soluzioni originali per dirimere le controversie. Facilitata dal fatto che la legge distingue vari tipi di danno: patrimoniale, biologico, morale. Nel caso di forti rumori, i problemi giuridici piu' rilevanti sono senza dubbio quelli legati al riconoscimento del danno patrimoniale. I / PUBBLICITA' TELEFONIA L'Antitrust detta le regole per la pubblicita' delle offerte telefoniche. Una tariffa tira l'altra e ogni tariffa e' accompagnata dall'immancabile spot. Spesso si tratta di pubblicita' 'ingannevole' o 'poco trasparente', secondo l'Authority, che e' intervenuta chiedendo che i prezzi delle offerte pubblicizzate siano 'tutto compreso': niente piu' tariffe 'Iva esclusa'. UE / NORME E-COMMERCE La Ue preme l'acceleratore sulla regolamentazione fiscale del commercio elettronico. Con un progetto di modifica della sesta direttiva in materia di Iva, la Comunita' interviene sul concetto di territorialita' dei servizi trasmessi via Rete. L'obiettivo e' l'armonizzazione a livello Ocse, ma per evitare l'evasione sulle transazioni immateriali occorre la cooperazione mondiale. I / RIFORMA GIUSTIZIA CIVILE La riforma che ha cancellato le preture circondariali e le procure presso le preture, e trasferito magistrati negli uffici unici istituiti nei tribunali, ha debuttato un anno fa. Bilancio: si consolida il calo dei procedimenti civili pendenti, che passano nel 1999 da 2,2 a 1,7 milioni. Non tutto e' merito del giudice unico; determinanti sono stati anche i magistrati onorari delle sezioni stralcio e di pace. D / NORME TESTIMONI Il Governo tedesco ha approvato il disegno di legge presentato dal ministro della Giustizia, signora Daeubler, volto ad allargare il diritto dei giornalisti nel processo penale. Oltre al rifiuto a testimoniare su fatti di cui siano venuti a conoscenza per motivi professionali, essi godranno di un altro diritto: non potra' piu' essere utilizzata la documentazione da loro acquisita, se non in specifici casi. I / COLLAUDI ASCENSORI Con l'approvazione del Governo, e' passato uno schema di regolamento che differisce al 31/12/00 il termine per le operazioni di collaudo degli ascensori. La pronuncia spetta ora al Consiglio di Stato e alle Regioni. Lo slittamento e' stato sollecitato dall'associazione di settore (Anacam), anche per la richiesta presentata poche settimane fa dal Censis, che segnala circa 30000 impianti ancora da collaudare. I / PREZZI SUPERMARKET Il provvedimento del Governo che limita le vendite sottocosto preoccupa i supermercati, costretti a trovare nuove soluzioni per far fronte alla concorrenza. Coop e Coin ritengono che si tratta di un intervento troppo restrittivo: i periodi di sconto non potranno capitare piu' di tre volte l'anno e per una durata massima di 10 giorni. Il divieto vale nei casi di abuso di posizione dominante. I / RITROVAMENTI CARTA CREDITO Denunciare lo smarrimento della carta di credito, ma dimenticare di comunicarne il ritrovamento, configura il reato di falsita' ideologica a pubblico ufficiale. Lo ha stabilito la Cassazione, condannando un professionista che aveva omesso la dovuta denuncia ai carabinieri. I / TASSI USURA Con un comunicato della banca d'Italia, sono stati resi noti i tassi effettivi globali medi, praticati da banche e intermediari finanziari. Si tratta del dato che, aumentato del 50%, segnala la soglia del tasso usurario. I risultati del calcolo fissano al 9,435% la soglia del tasso usurario dei mutui, mentre per i prestiti personali e' il 16,425%. F / PILLOLA ABORTO Il consiglio di Stato ha detto no alla 'pillola del giorno dopo' nelle scuole francesi, introdotta il 6 gennaio dal ministro delegato per la Famiglia e l'Infanzia, Segolen Royal, con l'intento di ridurre gli aborti. Per il consiglio di Stato, che ha accolto il ricorso delle associazioni antiabortiste, le infermiere scolastiche non hanno competenza per somministrare il 'Norlevo' alle minorenni. I / ASSISTENZA NORME Niente residenza, niente medico di base. E' la regola che in Italia lascia senza un medico di fiducia studenti fuori sede, militari di carriera, religiosi, lavoratori pendolari che dividono la vita tra due o piu' citta'. L'assistenza di un medico di famiglia nella citta' che li ospita, infatti, per legge puo' durare da tre mesi a un anno, salvo proroghe che quasi mai vengono concesse. I / FARMACI OPPIACEI E' in corso di approvazione da parte del ministero della Sanita', un decreto che modifichera' la prescrizione dei farmaci oppiacei che controllano il dolore dei malati terminali di tumore. Lo ha annunciato l'encologo Amadori che ha coordinato un gruppo di lavoro presso la Commissione unica del farmaco. Le proposte avanzate prevedono che il trattamento possa durare piu' di 8 giorni. I / MEDICI FAMIGLIA Visitano in media 139 pazienti ogni settimana (14 a domicilio), dedicando a ciascun assistito 9.7 minuti: lavorano nel 75% dei casi in studi singoli e il 70% ha almeno una specializzazione. Sono i medici di famiglia, in convenzione col Ssn. Visita, diagnosi e prescrizione: nel 53% dei casi significa passare ai farmaci. Il top delle visite e' nelle Isole. Solo il 9.9% degli ambulatori e' dotato di spirometro. I / NOVITA' TESSERINO La nostra vita racchiusa in un microchip. Dati anagrafici, gruppo sanguigno, allergie, interventi chirurgici subiti, vaccinazioni, patologie ereditarie. Milioni di dati saranno raccolti nel 'bancomat della salute', un tesserino magnetico che e' in distribuzione dal 2 luglio a 52 mila residenti dell'Asl 10 di Pinerolo. Nei prossimi giorni fara' la sua comparsa anche nelle province di Imperia, Bolzano e Trento. GB / RISARCIMENTO VACCINI I risarcimenti in denaro per bambini che sono stati danneggiati dai piu' diffusi vaccini, sono raddoppiati, fino a 100.000 Lst. Lo fa sapere il ministro della Social Security, che specifica in 900 il numero di bambini per cui e' stato gia' deciso un indennizzo di 67.000 Lst. I / CONTRIBUTI SCUOLA Gia' da quest'anno parte in Lombardia il 'buono scuola', ossia il contributo che le famiglie potranno spendere nella scuola pubblica e privata per le spese scolastiche. Il beneficio e' utilizzabile per elementari, medie inferiori e superiori, e le spese sulle quali si calcolera' l'entita' del 'buono' sono relative a tasse, rette, contributi di iscrizione e di funzionamento delle scuole. I / SERVIZI COMUNALI La carenza dei servizi socio-sanitari e la disoccupazione allontanano i Comuni italiani dagli standard qualitativi dei partner europei. E' quanto emerge dal sondaggio svolto da Unicab, che ha intervistato lo scorso mese 1.418 cittadini residenti in tutta Italia. E sono quindi sanita', assistenza e politiche per lo sviluppo economico gli interventi prioritari richiesti dai cittadini. UE / TRASPORTI AEREI La Commissione europea ha predisposto un testo volto a tutelare i passeggeri del trasporto aereo dall'overbooking e dai ritardi. L'idea e' che i ritardi dovranno essere risarciti con un volo sostitutivo o con il rimborso del biglietto. Ed e' gia' partita una campagna informativa sui diritti dei passeggeri in tutti i maggiori aeroporti europei. Ma sul controllo aereo la Francia si oppone a Bruxelles. D / RUMORE AEREI Chi abita nelle vicinanze di un aeroporto deve poter intervenire e difendersi, se le rotte aeree comportano un disagio eccessivo per i residenti. Lo ha ribadito il tribunale amministrativo federale. Tuttavia, i cittadini che inoltrano un ricorso devono sapere che potranno spuntarla, solo se verra' dimostrata la palese violazione delle norme antirumore. E / VERTENZE AEREI Il ministero di Sanita' e Consumo ritiene 'abusive' le clausole contenute nei biglietti di Iberia e Air Europa, che esimono le compagnie da ogni responsabilita' se un volo ritarda o se il passeggero perde una coincidenza. Il ministero minaccia sanzioni se le due compagnie non recedono da queste condizioni. Iberia ribatte che quasi tutte le compagnie aeree del mondo usano queste clausole, raccomandate anche da Iata. UE / INCIDENTI AUTOMOBILI Sulle strade continua la strage, per colpa dell'alcol. L'allarme viene dalla Terza commissione del comitato delle Regioni U.E.. L'assemblea di Trieste sottolinea il fallimento del progetto che voleva ridurre da 43 a 38 mila i morti ogni anno per incidenti stradali. Sotto accusa la decisione di I, Gb e Irl di mantenere a 0.8 mlg il tasso tollerato di alcolemia, mentre altrove e' a 0.5 mlg. NL / COMMERCIO DROGHE Il Parlamento ha depenalizzato il commercio all'ingrosso della cannabis. E' stata cosi' superata quell'anomalia che consentiva ai 'coffee shops' di vendere cannabis al dettaglio, ma di commettere un reato ogni volta che l'acquistavano all'ingrosso. UE / DIRETTIVA SIGARETTE I ministri della Sanita' dei 15 Paesi U.E. hanno stipulato la prima direttiva anti-fumo. Verranno ingrandite le scritte dissuasive: almeno il 25% della superficie dei pacchetti sara' occupata dall'avvertenza 'il fumo uccide' e da un monito supplementare. Dal 31/12/03, le sigarette non potranno superare i 10 mg di catrame (il limite e' ora a 12), 1 mg di nicotina e 10 di monossido di carbonio. UE / DENUNCIA ACQUA La Commissione europea denuncia Germania, Austria e Italia all'Alta Corte di giustizia per inadempienza delle norme Ue sulla depurazione delle acque urbane. L'accusa e' di non avere recepito nei propri ordinamenti nazionali le direttive del 1991. Italia: l'accusa riguarda soprattutto il mancato impianto di depurazione di Milano. Germania: preoccupazioni per l'inadeguata tutela del Mare del Nord e del Baltico. I / GESTORI ACQUA L'Istat ha fotografato le carenze della realta' idrica italiana: le imprese sono troppe e concentrate per il 60% al Nord, l'11% al Centro e il 29% al Sud. Il 14% dei Comuni e' ancora privo di impianti di depurazione degli scarichi urbani. ITALIA / ALIMENTI BIOLOGICI L'esplosione del biologico in Italia non e' un caso unico. Dai dati del ministero delle Politiche Agricole risulta che il settore sta avanzando sia in altri Paesi europei che al di fuori dell'Europa. Grazie soprattutto alle politiche di sostegno. In Danimarca, ad esempio, l'obiettivo ufficiale del Governo e' di arrivare in tempi brevi a una quota del 20% sul totale prodotto e consumato; in Austria e' gia' al 10%, in Svizzera del 7%. I / NORME ELETTROSMOG La commissione Ambiente del Senato ha approvato la legge quadro sull'inquinamento elettromagnetico. 'Una giornata storica' la definisce il sottosegretario all'Ambiente, Valerio Calzolaio. La partita potrebbe chiudersi entro luglio, in modo da avere entro il 2000 la legge approvata e i decreti con i limiti varati: 0.2 microtesla per gli obiettivi di qualita'; 0.5 il valore d'attenzione; 100 il limite d'attenzione. E / SCANDALO RC AUTO Gli spagnoli che pagano la Rc auto non sanno di essere comunque in debito verso le assicurazioni. Invece, e' bene che i contribuenti sappiano che una parte delle imposte pagate andra' a incrementare le casse delle compagnie. E questo perche', nel luglio 1998, l'Istituto nazionale di Sanita' (Insalud) ordino' agli ospedali pubblici di condonare un debito di 300.000 milioni di peseta accumulato dalle assicurazioni. E / SENTENZA RC AUTO La Corte costituzionale ha dichiarato nulla l'applicazione del parametro legale con cui si calcolano i danni subiti in un incidente stradale, quando sia stato individuato un colpevole. Mentre Unespa -Associazione delle assicurazioni- mette in risalto che il parametro e' ritenuto incostituzionale solo per gli incidenti con un colpevole, l'Aea -Associazione degli automobilisti europei si compiace dell'abolizione. GB / EMAIL Nuovi anatemi contro l'intenzione del Governo di permettere alla polizia le intercettazioni delle email, piovono da Esther Dyson, importante donna d'affari americana: il Regulation of Investigatory Powers Bill e' da abbandonare immediatamente, se Londra vuole evitare incidenti internazionali. I / SENTENZA INTERNET Il tribunale di Firenze, in contrasto con dottrina e giurisprudenza, non ritiene applicabile alla registrazione di un dominio Web la tutela prevista dalla legge sui marchi. L'ordinanza 29 giugno 2000 e' firmata dal giudice Roberto Monteverde, che ha contestualmente annullato un decreto provvisorio di segno opposto. In pratica: per Monteverde, chi arriva prima registra il dominio, e ne diventa detentore esclusivo. I / LIMITI DISABILI La stanza da bagno al primo piano non e' una barriera architettonica. La Cassazione (sentenza 3437, IIIa sezione penale) ha chiarito che proprio uno dei servizi indispensabili, e che per un disabile va concepito in modo particolare, non puo' beneficiare delle semplificazioni per l'adempimento delle procedure edilizie previste per il superamento delle barriere architettoniche. I / OPINIONI ENERGIA ELETTRICA Un utente su due cambierebbe volentieri il fornitore di energia elettrica. Nello stesso tempo, pero', cresce la soddisfazione degli italiani per il servizio fornito dall'Enel (dal 28,4% di scontenti del 1998 si e' scesi al 17,1% di oggi). Sono dati raccolti da Databank, nel terzo rapporto sulla soddisfazione dell'utenza. I / RIMBORSI ENERGIA ELETTRICA L'Authority per l'energia ha fissato nuove regole per il servizio elettrico, a favore degli utenti 'vincolati', cioe' famiglie, commercianti, artigiani e piccole e medie imprese. Almeno di venerdi', nei fine settimana, nei festivi o prefestivi, la fornitura di elettricita' non puo' essere sospesa agli ammalati o a chi e' moderatamente moroso. Per i disservizi, subito in bolletta 50 mila lire di rimborso. I / EROGAZIONE ENERGIA Piu' cara e meno efficiente. L'energia italiana continua a dividerci dall'Europa, ostacola la competitivita' e la crescita economica. Questo accade nonostante che gli interventi tariffari dell'Authority abbiano bilanciato il rialzo del greggio e il deprezzamento dell'euro. Nel 1999, le famiglie hanno pagato l'elettricita', al netto delle imposte, il 20% in piu', mentre per le imprese il 'gap' e' arrivato al 30%. I / FISCO ANIMALI Il Senato ha approvato un emendamento al collegato fiscale in base al quale i cittadini potranno detrarre dall'Irpef le spese per il veterinario. Si tratta di un beneficio complessivo di 5 mld; le famiglie che possiedono animali da compagnia potranno dedurre un massimo di 500000 Lit. I / SITUAZIONE SCONTRINI Il ministro delle Finanze, Ottaviano Del Turco, ha incontrato una delegazione di Confesercenti per parlare dell'abolizione dello scontrino fiscale, e l'ipotesi e' che questo passaggio si realizzi dal primo gennaio 2002. Lo scontrino, entrato in scena nel 1983, perderebbe la sua valenza fiscale dopo l'introduzione degli studi di settore. D / SITUAZIONE GIUSTIZIA Nel 1999, il numero di procedimenti legali si e' alquanto ridotto in Westafalia, raggiungendo i livelli minimi toccati l'ultima volta nel 1990. Sono 10.000 persone in meno dell'anno precedente a essere state giudicate dai Tribunali della Regione. Il maggior numero di processi ha riguardato gli incidenti stradali (50.000); al secondo posto (45.000 casi) i reati di furto e rapina; al terzo (35.500) le frodi. F / CENSURA FILM Su istanza di un'associazione familiare, il Consiglio di Stato ha posto il veto alla distribuzione del film 'Baise-moi' di V.Despentes e C.Trinh Thi. Motivazione: le scene di violenza e di sesso non simulato obbligano a inserirlo nella lista dei film che istigano alla pornografia e alla violenza (classe X), vietati a tutti e non solo ai minorenni. Decisione che riaccende il dibattito sulla censura. I / RACCOLTA CARTA Nel 1999 sono state raccolte 1 milione e 300 mila tonnellate di carta e cartone, con un incremento rispetto all'anno precedente del 27%. Tra le Regioni, il primato nel mercato del macero va alla Lombardia, con il 36,7% del totale nazionale. Lo ha reso noto l'Osservatorio nazionale sui rifiuti. GR / MULTE RIFIUTI Il primo cartellino rosso della Corte di giustizia europea e' per la Grecia. La sanzione e' immediatamente esecutiva, avendo il Governo greco accolto a malincuore, ma senza recriminare, la prima condanna della Ue contro uno sei suoi membri. A partire dal 4 luglio, e fino a quando non si trovera' il sistema di smaltire altrimenti i rifiuti che inquinano il torrente Kouripitos (Creta), Atene deve pagare 20.000 euro al giorno. I / SENTENZA BANCHE Le banche sono contrattualmente responsabili nei confronti dei loro clienti, se i dipendenti forniscono ai correntisti informazioni sbagliate: gli istituti di credito sono quindi tenuti a risarcire i danni provocati ai risparmiatori dalla comunicazione di notizie non vere. Il principio e' stato affermato dalla prima sezione civile della Cassazione (sentenza 8983). E / INDENNIZZI SANITA' Le morti dovute alle liste d'attesa devono essere indennizzate. E' quanto sostiene la quarta sezione della Audiencia Nacional, che ha condannato il ministero della Sanita' a pagare 21 milioni di peseta ai familiari di un cardiopatico morto nel 1995, mentre era in attesa di essere operato. I magistrati hanno sostenuto che il sistema sanitario e' sempre responsabile quando le condizioni del paziente in lista di attesa peggiorano. I / INTERVENTI OPPIACEI Umberto Veronesi sogna un ospedale 'senza dolore'. E per i malati terminali, secondo il ministro della Sanita', il medico dovra' avere piu' liberta' di prescrivere oppiacei per lenire la sofferenza. Parla di un 'tabu'', di una 'cultura del proibizionismo e dell'integralismo', che ha imposto di centellinare la morfina anche nei casi piu' gravi perche' catalogato come stupefacente. E dice che l'Italia e' lontana dall'Europa. F / INFORMAZIONE PAZIENTI Sentenza della Corte di Cassazione. Un paziente non informato dei rischi che correva durante un intervento chirurgico, dopo un intervento errato, non ha diritto ad alcun indennizzo: siccome l'operazione era indispensabile, anche se fosse stato informato del pericolo, il paziente non vi avrebbe mai rinunciato. F / NORME PILLOLA Il Consiglio di Stato ha annullato la circolare sulla pillola del giorno dopo nei collegi e nei licei. Ma il ministro delegato per la Famiglia e l'Infanzia, Segolene Royal, non demorde, e annuncia la revisione della legge Neuwirth del 1967 sulla contraccezione. La legge sara' modificata per consentire che anche le infermiere scolastiche possano somministrare la 'pillola del giorno dopo'. E / DIRITTI TERAPIE I pazienti catalani potranno decidere le cure a cui sottoporsi e lasciare scritto la propria volonta', vincolante per i medici quando il malato non fosse piu' in grado di esprimersi. Gli unici limiti sono le leggi vigenti e la 'buona pratica medica'. Esclusa quindi l'eutanasia attiva, e salvaguardata l'obiezione di coscienza dei sanitari. L'iniziativa e' diventata una proposta di legge accettata da tutti i partiti catalani. UE / RITIRO VACCINI L'Agenzia europea di valutazione dei farmaci ha raccomandato, il 4 luglio, che i vaccini contenenti composti al mercurio non siano piu' utilizzati per neonati e bambini piccoli. Questa misura, volta a prevenire eventuali rischi neurologici, concerne principalmente l'epatite B. Poiche' due dei tre vaccini commercializzati in Francia contengono mercurio, l'Agenzia francese dei farmaci li fara' togliere dal mercato. I / AUTOMOBILI ECOLOGICHE Un'auto che inquina e consuma meno. Un sogno possibile, anzi obbligatorio dal gennaio scorso, quando sono entrate in vigore le norme 'Euro 3' che impongono ai costruttori regole ferree proprio in fatto di pulizia e consumi dei motori. Le nuove norme non si applicano alle auto attualmente in vendita, ma scatteranno tra pochi mesi. Obbligatorio dal 2001 su tutte le macchine in commercio l''Odb': controllera' le emissioni. D / MULTE AUTOMOBILI Supermulta europea confermata per la Volkswagen. La Corte di giustizia europea ha deciso che la prima casa automobilistica europea dovra' pagare una salata ammenda di 90 milioni di euro per avere sistematicamente agito contro il principio della libera scelta del consumatore. In particolare, negli anni della lira debole, Vw ostacolo' i tedeschi e gli austriaci che volevano comprare auto in Italia. GB / RITARDI FERROVIE Le compagnie ferroviarie dovranno rimborsare i passeggeri, in caso di ritardo, con cifre superiori anche di cinque volte a quanto previsto finora. Il Rai Passengers Council ha pubblicato i dettagli delle variazioni: il rimborso consistera' o nella restituzione dell'intero costo del biglietto, per ritardi superiori a 60 minuti, o in buoni per ulteriori chilometri da percorrere. I / NATANTI FISCO Da quest'estate le piccole barche possono prendere il largo senza l'assillo della tassa di stazionamento. Il balzello sulla nautica da diporto e' stato infatti abolito dall'ultima Finanziaria. La novita', pero', riguarda solo i natanti, cioe' le unita' fino a 7,5 metri (se a motore) e fino a 10 metri (se a vela). Nulla cambia, invece, per gli scafi piu' grandi, che dovranno continuare a pagare la tassa. P / DEPENALIZZAZIONI DROGHE Il Parlamento portoghese ha approvato la depenalizzazione del consumo di tutte le droghe, senza distinzione tra leggere e pesanti. Finora il consumo veniva punito con una detenzione fino a tre mesi. Il progetto, approvato da socialisti, comunisti e Blocco delle Sinistre, per i quali la legge e' un 'progresso storico' nella lotta alle tossicodipendenze, e' avversato dai conservatori che chiedono un referendum. ------------------------ LA SCHEDA PRATICA I Pacchetti Viaggio Il decreto legislativo 111/95 -in attuazione della direttiva comunitaria 314/90- regola i viaggi organizzati. Pacchetto turistico e' un insieme di viaggio, alloggio e servizi turistici vari, venduto a prezzo forfaittario e di durata superiore alle 24 ore. Si tratta di un contratto (solitamente in due tempi: prima la proposta dell'acuirente -"vorrei comprare questo pacchetto"- poi la risposta del tour operator attraverso il venditore/agenzia -"si', c'e' posto")) e quindi e' bene ricordare di - leggere attentamente ogni clausola, - non prendere in considerazione quanto promesso a voce, - vale solo cio' che e' specificamente scritto, - nel caso di clausole ambigue e mal interpretabili occorre valutare l'interpretazione piu' plausibile -e non necessariamente la piu' favorevole- non avendo timore di chiedere all'agenzia anche un'impegnativa scritta sull'interpretazione. (Pur senza arrivare ad un atteggiamento spiacevole od eccessivamente sospettoso, e' meglio rischiare un attrito piuttosto che stipulare un contratto non corrispondente alle proprie aspettative). - chiedere copia del contratto, che deve contenere: - durata, - riferimento al catalogo, - programma, - dettaglio sulle strutture categoria compresa, - mezzi di trasporto, - numeri d'emergenza, - accessi per disabili, - misure sanitarie, - procedure doganali. Troppo spesso il contratto rimanda alle condizioni contrattuali generali riportate sul catalogo. La cosa e' legittima, ma non deve fuorviare da quelle verifiche ricordate sopra. Alcune clausole -la piu' banale e' la competenza del Foro in caso di controversia, che spesso e' indicato nel luogo dove ha sede la societa'- contrastano con la legge che consente al consumatore di citare la controparte nel Foro della propria citta'. In questo caso la clausola puo' essere vessatoria ai sensi dell'art.1469 bis codice civile: se il Foro del tour operator non e' gradito al consumatore, lo stesso potra' chiedere all'operatore turistico di modificarlo e, in caso di rifiuto, impugnare la richiesta in Tribunale. Gli aumenti di prezzo sono ammessi solo se contrattualmente previsti, e per motivi precisi (variazione nel costo dei trasporti, del carburante o dei tassi di cambio, aumenti tasse d'imbarco ecc). L'aumento non puo' superare il 10% dell'importo complessivo, e non e' applicabile nei 20 giorni che precedono la partenza. Le variazioni contrattuali devono essere comunicate per iscritto. Se la modifica e' significativa, e non e' accettata, per recedere dal contratto ci sono due giorni di tempo dall'arrivo della comunicazione. Cedere il pacchetto Se non si puo' piu' partire, e' possibile farlo. Attenzione alle eventuali condizioni poste per la cessione: potrebbero anche essere contestabili. Pagamenti e rimborsi all'atto della prenotazione occorre versare una caparra, di un importo non superiore al 25% del totale. Il contratto deve specificare il termine entro cui saldare. E' bene ricordare che se una delle due parti e' gravemente inadempiente, la parte avversa -nel caso stabilisca di non richiedere l'adempimento coattivo- avra' diritto di recedere senza che la caparra sia trattenuta. Ugualmente (come in caso di malattia) chi fosse obbligato a recedere a causa di un fatto sopraggiunto a lui non imputabile, potra' farlo senza perdita della caparra. Nel caso in cui il recesso di una delle parti avvenga per colpa, la controparte, oltre a trattenere la caparra (a riprenderla se chi recede e' il consumatore), avra' diritto a chiedere anche il doppio della stessa, a titolo di rimborso del danno (a meno che non dimostri danni ancora maggiori). Tutele E' conveniente stipula un'assicurazione sul caso in cui non si possa tener fede al contratto. Fondo di Garanzia E' istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, opera in caso di insolvenza o fallimento del venditore o dell'organizzatore (provvedendo al rimborso del prezzo versato nonche', nel caso di viaggi all'estero, al rimpatrio). Rientrati dalla vacanza, ci sono 10 giorni per presentare le eventuali contestazioni ad agenzia e tour operator -tramite raccomandata A/R. Anche nel caso in cui il disservizio dipenda dall'albergatore o dalla compagnia aerea, la richiesta di rimborso dei danni dovra' essere presentata nei confronti di chi e' stato stipulato il contratto, ossia l'agenzia (nel caso di danni ai bagagli occorre ricordare che il risarcimento e' quello previsto dal contratto di volo, a meno che non si sia stipulata un'assicurazione aggiuntiva). ![]() |