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Luca Palombi  Lunedi`, 10 Luglio 2000

 
Rincara la dote Enrico La Loggia, pari grado al Senato: "Cosa deve fare di più Berlusconi? Ha perfino detto che rinuncia all'amnistia. Se la sinistra non è stata la "mandante" di Tangentopoli lo dimostri. Amnistia e indulto sono fatti troppo seri. Sono inorridito"
 
Secondo me questo discorso e' incomprensibile. Qualcuno me lo spieghi :-)
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Mastella: "E ora organizzo
il giorno del meridional pride"

"Dopo le elezioni politiche faremo un partito unico con i Popolari e Dini"

di BARBARA JERKOV

ROMA - Altro che Gay Pride. Clemente Mastella lancia il "Meridional Pride". È furibondo con la Lega, il segretario dell'Udeur. Soprattutto dopo aver letto sui giornali di ieri i contenuti dei siti internet del Carroccio con offese truculente verso chiunque non sia nato a nord del Po. "Ma insomma", sbotta Mastella, "voglio proprio vedere con che faccia Berlusconi continuerà ad andare in giro a dire che lui è il centro moderato, quando il suo alleato Bossi dice che il centrosinistra è neonazista o insulta i "meridionali di merda"... Noi faremo nostro il "Meridional Pride", l' orgoglio meridionale, che è soprattutto l'orgoglio del buon senso. E se il popolo del buon senso insorge, il Polo ha già imboccato la via della sconfitta".
Berlusconi invece è sicuro di avere in tasca la vittoria.
"Non esiste. Il Polo da qui alle elezioni può solo perdere consensi, mentre il centrosinistra sta rimontando. A una condizione, naturalmente".
Quale?
"Che la sinistra faccia la sinistra e il centro faccia il centro, passando dalle parole a un gesto politico forte".
E cioè?
"In questi giorni ho visto Castagnetti, ho parlato con Dini. E posso annunciare che il progetto è molto concreto: dar vita subito dopo le elezioni politiche a un partito unico del centro moderato del centrosinistra".
Perché dopo le politiche?
"Adesso non si farebbe in tempo, anche se l'idea è presentarci comunque tutti insieme, con un nome comune e un unico simbolo".
Lei dice di aver visto Castagnetti e Dini. E Parisi?
"Vuole la verità? Se i Democratici vannno a orbitare da un'altra parte, non mi dispiace affatto. È meglio se restano un po' alla larga".
E Castagnetti è d'accordo?
"Ultimamente mi trovo molto meglio a ragionare con lui. Ma è chiaro che se dovesse impuntarsi, io andrei avanti lo stesso con chi ci sta. Perché il centro che ci chiedono gli elettori è un centro chiaramente cattolico. C'è un grande spazio politico, dal momento che Forza Italia, che pretendeva di averne l'esclusiva, in realtà è tutto e il contrario di tutto. Con Sgarbi che va al Gay Pride o Martino che vorrebbe la droga libera".
Avete anche già pensato a un nome, a un simbolo?
"Non ho problemi, per questo. Vogliamo chiamarci tutti Popolari? E va bene. Se vogliamo conservare il nostro campanile nel simbolo, meglio ancora. Poi si vede, l'importante è partire".
Il segretario chi lo fa, lei?
"La mia aspirazione non è questa, si deciderà con la massima democrazia. Non abbiamo padri-padroni, noi...".
D'Antoni?
"Dipende solo da lui se andare di là a fare l'appendice, o venire di qua dove gli spazi politici per un centro cattolico sono enormi. Lo dico nel suo interesse".
Infine, il candidato premier. Ne avete parlato?
"Non c'è niente di cui parlare per il momento. È chiaro che un esponente di questo centro dovrà rientrare nel ticket. Ma Amato sta lavorando bene. Se cresce, è logico che il candidato-premier sia ancora lui".
 
Speriamo che le scritte razziste sul sito della Lega rimangano anche in campagna elettorale, potrebbero farci guadagnare qualche voto :-)
E' da piu' di un anno che Mastella parla di partito unico del centro con popolari e Dini e adesso dice che non c'e' piu' tempo, mah....
Io sinceramente non vorrei mai nel mio schieramento politico una persona che fa una scelta politica solo in base ai propri interessi. Pensare a D'Antoni che, quale leader del centro dell'Ulivo, attacca Berlusconi (con cui ancora oggi va cena insieme per decidere se gli conviene andare nel Polo oppure no) mi fa solo ridere. Un po' di serieta' e di convinzione per favore...
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Le webcam dell'estate
Le piccole webcam ne hanno fatta di strada. Sopra il monitor del pc, in un angolo della camera da letto o ancora sistemata nelle principali piazze del mondo, la webcam non ha più confini. Da semplice camera per video conferenze si è trasformata in un device che utilizziamo sempre più frequentemente, sia per mostrare a milioni di utenti della rete le nostre abitudini tra le pareti domestiche, sia per vedere che tempo fa nelle affollate piazze di Madrid o Tokyo. Ma quest'anno ci sarà la novità della web-beach: essere ovunque e poter guardare mare e spiagge al pc, senza sabbia nelle scarpe. Iniziando dal sito Earthcam.com che ci porta sulle spiagge assolate della California o su quelle più caserecce da piadina e bicchiere di vino rosso del litorale adriatico: da Rimini a Riccione, passando per Gabicce Mare. A parte questo, le webcam rappresentano il miglior strumento per sapere se il nostro fine settimana sarà asciutto o bagnato o se dovremo mettere un maglione in più per la nostra gita fuoriporta. E voi, che siete sdraiati comodamente su una spiaggia con i piedi a rimestare la sabbia arroventata dal sole: se avete un improvviso prurito in posti non contemplati dal moderno galateo, non limitatevi a guardarvi in giro con aria indifferente. Una webcam potrebbe essere puntata su di voi e qualche centinaio di persone potrebbero passeggiare «virtualmente» sulla vostra Web-beach. Attenzione, dunque, potreste essere osservati...
 
Viva la privacy! Garante dove sei?


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