[GARGONZA:9114] Re: I: Sexually correct
Nadia Cari'  Lunedi`, 10 Luglio 2000

On 10 Jul 00, at 2:00, Giovanni Cominelli wrote:


> Avendo fatto lunghe discussioni con le donne dei DS sul tema, qualche
> anno fa, nel corso delle quali venivo regolarmente accusato di essere
> favorevole alla mercificazione del corpo delle donne, forse sono in
> grado di interpretare il Turco-pensiero.

Scusami, ma non credo che l'avere fattom, "anni fa", delle 
discussioni, sul tema, con "le donne DS", possa fare si', 
automaticamente, che, dopo tanta documentata esperienza, tu sia in 
grado di "interpretare il Turco-pensiero", come se tutte le donne 
DS DEBBANO, per una sorta di incapacita' di pensare in proprio, ma 
solo dietro suggerimento di una "linea", PENSARE IN GRUPPO. 
> 
> La Turco pensa come tutte le donne dei DS (cattoliche, comuniste e
> post-comuniste) che la prostituzione è una mercificazione del sesso.

TYTTI dovremmo ritenere che la prostituzione e' una mercificazione 
del sesso.
Quando c'e domanda e offerta, in qualsiasi campo dell'economia, si 
parla di "mercato" e allora perche' non si deve parlare di 
mercificazione, purtroppo, anche in questo campo?
E guarda che dico "purtroppo", non per un senso di 
"cattomoralismo", ci mancherebbe altro, ma perche' finche' questo 
e' un mercato che qualcuna "sceglie" scientemente, e ce ne sono, di 
avviare, ritengo sia liberissima di farlo ed anzi deve essere 
tutelata ed avere la possibilita' di farlo, con tutte le garanzie, 
sanitarie e di sicurezza personale possibili (e qui, io credo sta, 
in parte, la ragione della proposta della Turco), il tutto "senza 
purtroppo"; ma quando, come accade nell'80% dei casi in cui, oggi, 
questa "professione" viene svolta in strada (altro che "libera 
scelta in crescita"...), non esiste nessuna scelta, ma solo regime 
di vera e propria "schiavitu'", allora si parla di mercificazione, 
"purtroppo".
E a questo proposito, credo che nella proposta della Turco di 
modifica della legge Merlin (perche' questo e', in realta', non la 
semplicistica "riapertura delle case chiuse"), si voglia cercare 
una via d'uscita a questa "vergogna" (la tratta delle schiave, 
intendo, tanto per essere chiara). E la fattibilita' e' tutta da 
studiare e verificare.   

> Pertanto è un illecito morale e, dunque (sic!), penalmente passibile.
> Questa la posizione teorica.

Questa, purtroppo (di nuovo :-) ), e' la posizione reale: la 
prostituzione e' sancita, dal codice penale come "reato di 
adescamento" e quindi sanzionabile, almeno (non sono una giurista, 
ma penso che ci sia qualcuno che me lo puo' confermare) con il 
fermo di polizia, l'identificazione e la schedatura in questura, se 
non con l'arresto vero e proprio. Altro che "posizione teorica"!

Se poi il legislatore era un cattolico integralista, non so, ma 
dato che le leggi le approva il Parlamento...

> Siccome la Turco vede quello che vediamo tutti (il dilagare nelle strade di
> città e di campagna di un fenomeno selvaggio, con un indotto di criminalità
> e di malattie), sta cercando di uscirne, nell'unico modo possibile:
> confinare fisicamente il fenomeno, per controllarlo meglio e depenalizzarlo.

Quella che hai appena detto e'una vera e propria bestialita' che, 
se ad una prima lettura poteva sembrava solo una provocazione, vedo 
con orrore, confermata poco sotto:

>  ....lo stato deve garantire lo svolgimento
> libero e regolato della vendita di sesso. Il che si può fare in 
>  due modi: offrire direttamente...il servizio. Accadeva fino al 
> 1958. Oppure, istituire aree fisiche, vigilate sul piano 
> dell'ordine pubblico e dell'igiene, dentro
> le quali sia possibile la libera compravendita del sesso. 
 
Non ritengo minimamente corrisponda a quello che tu definisci il 
"Turco-pensiero", e te lo dico come donna  tollerante e 
possibilista nei confronti della "prostituzione liberalizzata", non 
come donna DS, ne' tantomeno come "cattolica-moralista".

Mi rifiuto categoricamente di accettare che qualcuno possa pensare, 
anche solo lontanamente, di "ghettizzare" la prostituzione in  
appositi quartieri "a luci rosse".

Esistono forse i quartieri dei medici, o delle farmacie o 
dell'abbigliamento o di che cos'altro so io, nelle nostre citta'?

Ma siamo impazziti? 
Queste sono cose da Medio Evo! 

Ho spesso apprezzato i tuoi interventi, caro Giovanni, ma su 
questo, stavolta, non ti seguo proprio.

Non e' la Turco ad essere moralista, in questo caso: aspetterei di 
leggere la proposta di modifica della Merlin, prima di farle il 
processo alle intenzioni. A  tutt'ora, a me pare che proprio tu, 
col tuo discorso ammantato di un molto discutibile "liberismo", 
abbia fatto la parte del moralista e, scusami la sincerita', di 
quelli della peggior specie: quelli che "confinano" e circoscrivono 
i fenomeni, non che li "accolgono". 

Spero di essermi sbagliata.

Cordialmente.
Nadia Cari'





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