[GARGONZA:9107] Disabili
Luca Palombi  Domenica, 09 Luglio 2000

> ...E potrei continuare, ma senza fare del vittimismo, proprio in questa
> giornata Santa Priscilla giorno dell'"orgoglio gay" butto li un'idea.
Senza
> togliere niente sulla legittimita' dell'orgoglio gay con tutte le
> implicazioni socio politico culturali, si puo' benissimo istituire la
> giornata dell' "orgoglio del disabile" in quanto orgoglio sta per DENUNCIA
> di tutte le fatiche quotidiane che facciamo e in aggiunta le inutili
fatiche
> che le barriere architettoniche continuamente sono in agguato.
> Aiutiamoci
> Emilio Galimberti

Hai perfettamente ragione e io sarei il primo a sfilare nella giornata dell'
"orgoglio del disabile" ma vorrei riflettere su un punto: la disabilita' non
fa notizia come l'omosessualita'. Mi spiego per non essere frainteso.
Di fronte alla omosessualita' ci sono due posizioni ben distinte: da una
parte chi ne difende i diritti e dall'altra chi la ritiene inopportuna. Il
Gay Pride e' stata l'occasione per uno scontro (non solo politico ma anche
culturale) fra questi due "schieramenti". Questo scontro ha fatto notizia
per mesi.
Anche di fronte alla disabilita' ci sono due posizioni (secondo me): da una
parte c'e' chi sostiene le esigenze dei disabili come un diritto negato,
dall'altra c'e' chi accetta di venir incontro alle esigenze dei disabili
solo per fare un azione caritatevole. Queste due posizioni sono molto
distanti ma difficilmente potrebbero giungere a scontrarsi e per questo non
farebbero mai notizia. Sono state fatte innumerevoli dimostrazioni ha
sostegno dei disabili eppure vi hanno partecipato poche persone e i media ne
hanno parlato poco o per niente.
C'e' cosi' tanta ipocrisia nei confronti dei disabili che, se si riuscisse a
organizzare una giornata dell' "orgoglio del disabile", nessun partito e
associazione la riterrebbe inopportuna e anzi tutti sarebbero pronti a
sostenere i disabili. Ma poi le barriere architettoniche rimarrebbero
comunque.
Racconto brevemente una mia esperienza che forse puo' spiegare meglio il mio
ragionamento. Poco tempo fa ho lavorato (come volontario) alla realizzazione
di progetto per il turismo dei disabili. Si trattava di andare a "misurare"
tutti i posti turisticamente rilevanti della citta' (monumenti, alberghi,
ristoranti, bar, farmacie, ospedali, poste ecc...) e descriverne le
caratteristiche per pubblicare su una guida (cartacea e on-line) questi
risultati in modo che un disabile che avesse voluto trascorrere un  periodo
di vacanza nella mia citta' (Pesaro), avrebbe potuto scegliere l'albergo
piu' adatto alle sue esigenze e avrebbe potuto ideare l'itinerario turistico
piu' appropriato. Questo progetto (finanziato dal Comune e iscritto in un
progetto europeo) si e' concluso malamente. Pagine e pagine di dati raccolti
giacciono ora tra la polvere e l'unico risultato conseguito e' stata una
conferenza a scopi politici che mi sono rifiutato di ascoltare.
Ma l'indifferenza sopra descritta potrebbe essere riferita alla burocrazia,
alla partitocrazia o alla negligenza di qualche singola persona. Allora vi
annoiero' ancora un po' continuando a raccontare. Quando sono andato a fare
le rilevazioni per la citta' nessuno ha avuto nulla da obiettare (per questo
dico che non ci potrebbe essere alcuno scontro): al massimo vi erano persone
intimorite pensando che io fossi un ispettore del Comune pronto a fare
chissa' quali multe. Pero' gli atteggiamenti erano molto differenti. Da una
parte vi erano persone che si dimostravano interessate al progetto.
Dall'altra invece vi erano persone (tante purtroppo) che mi permettevano di
rilevare il proprio locale con un aria scontrosa come se mi stessero facendo
un favore personale! Gente che riteneva un diritto dei disabili (quello di
andare in vacanza) come una questione noiosa per cui loro potevano concedere
solo un po' del loro tempo prezioso...insomma una questione da lasciare ai
volontari (a chi ha tempo da perdere).
Persino alcuni sacerdoti (non molti) mi hanno trattato con una certa
superficialita', "concedendomi il lusso" di rilevare le loro chiese.Poi non
sono mancati i commenti. Ne riporto solo uno fatto da un signore di mezza
eta' che conosco, un cattolico praticante impegnato nelle attivita'
parrocchiali. Mentre io stavo spiegando le finalita' del progetto questa
persona mi ha detto:"insomma vuoi riempire Pesaro di handicappati!". Eppure
questa persona (che e' di destra) non disprezza assolutamente i disabili (al
contrario degli omosessuali) e anzi sono convinto che, se organizzato anche
dalla Chiesa ovviamente, sosterrebbe la giornata dell' "orgoglio del
disabile".
Ipocrisia? Tanta, ma l'ipocrisia, si sa, non fa notizia.

Luca

p.s. per non essere frainteso: il fatto che l'omosessualita' faccia notizia
non significa, ovviamente, che i diritti degli omosessuali siano piu'
rispettati



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