[GARGONZA:9099] Non rispettiamo neppure le balene...e altro
Luca Palombi  Venerdi`, 07 Luglio 2000

BALENE: FALLISCE IL PROGETTO DI PARCO OCEANICO
AUSTRALIA - Fallisce il progetto di realizzare un "parco oceanico" nel Pacifico (in un area di 12 milioni di km. quadrati) per la protezione delle balene. La decisione era stata affidata ad una votazione alla quale hanno partecipato rappresentanti di vari paesi. L'astensione di Irlanda e Russia e l'assenza dell'Italia e delle Isole Salomon hanno favorito la maggioranza costituita dai Paesi membri della Commissione
baleniera internazionale.

Quali mirabili strategie politiche avranno indotto il governo italiano ad astenersi da una simile votazione?
Io credo che sia solo indifferenza. Per fortuna che ci sono i Verdi al governo....
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da "INTERNATIONAL HERALD TRIBUNE"
 
MICHELANGELO A PREZZO RECORD
INGHILTERRA - Ad un asta di Christie's a Londra, un disegno di Michelangelo ("Studio per il Cristo risorto") e' stato venduto al prezzo record di 12.4 milioni di dollari (24,5 miliardi di lire). Lo ha acquistato Katrin Bellinger, una commerciante d'arte di Monaco di Baviera. Il record precedente per un disegno di un Old Master
apparteneva alla "Testa e mano di un Apostolo" di Raffaello, venduto da Christie's di Londra nel 1996 per 5 milioni e 281mila sterline, 15,8 miliardi di lire al cambio odierno.

Quando l'arte diventerà veramente un patrimonio di tutti?
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da "LE MONDE"

LA RIFORMA CARCERARIA DIVIDE LA FRANCIA
FRANCIA - Forti divergenze tra i politici francesi circa le conclusioni delle due commissioni parlamentari d'inchiesta sulla situazione carceraria. I commissari dell'Assemblea nazionale si sono pronunciati per una grande legge penitenziaria, mentre quelli del senato sono a favore dell'attuazione di limitate misure ritenute piu' urgenti.

Qualcuno dica al Polo che la giustizia non è un problema creato dalla politica dei post-comunisti italiani....
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Per quanto durerà l'ipocrisia di un governo che vende un prodotto "che nuoce gravemente alla salute"? Fino a quando farà incassare così tanti soldi, risponderebbe ogni politico.
La salute degli italiani in cambio dei soldi. E poi ci lamentiamo (giustamente) delle multinazionali, del capitalismo sfrenato che non rispetta gli uomini e l'ambiente. Almeno le multinazionali (non tutte ovviamente) non sono ipocrite e ammettono che ubbidiscono al dio-denaro. Ma lo Stato.... che tristezza!
 
 
ROMA - E' la via americana alla lotta contro il fumo, quella che punta sulle aule giudiziarie per sfibrare i conti delle grandi multinazionali del tabacco. Ed è ai 368,5 miliardi di dollari (oltre 700 mila miliardi di lire) che tre anni fa Philip Morris e le altre si sono impegnate a pagare come risarcimento dei danni alla salute provocati a vario titolo dalle loro attività che i promotori della causa del governo italiano contro i produttori di sigarette hanno pensato, annunciando la loro analoga intenzione.

Che l'esecutivo sia impegnato a studiare la fattibilità di un processo del genere lo ha detto oggi, alla Camera, il ministro della Sanità Umberto Veronesi rispondendo a una interpellanza sottoscritta da 73 deputati di tutti i gruppi, primo firmatario Marco Taradash, secondo il quale un'azione legale di questo tipo potrebbe portare a un risarcimento di almeno 20 mila miliardi.

Veronesi, che ha preso contatti con i colleghi del Tesoro, del Bilancio e delle Finanze per studiare il progetto, ha detto che se l'iniziativa dovesse avere successo, l'Italia sarebbe il "primo Paese in Europa a portare avanti un'azione di queste dimensioni". Non mancano le difficoltà, soprattutto nella quantificazione del danno. Quale sarebbe quello prodotto dalla sigarette estere e quale quello delle nazionali, per cominciare? E dal momento che queste ultime sono prodotte dall'Ente Tabacchi, è pensabile che lo Stato faccia causa a un'organizzazione controllata da lui stesso? "Ciò creerebbe un circolo vizioso infinito" ha ammesso il ministro, accennando a questa seconda ipotesi. "Finora una grande azione pubblica contro le compagnie - ha concluso - è avvenuta solamente dagli Stati Uniti perché là non c'è il monopolio dei tabacchi e quindi lo stato si è potuto costituire parte civile".

Nonostante le difficoltà, tuttavia, si procede, oltre che sul fronte giudiziario, su quello legislativo. Senza sostanziali modifiche, infatti, il disegno di legge contro il fumo annunciato a maggio viene presentato domani al consiglio dei ministri. "Ho l'impressione - ha detto Veronesi - che questo disegno di legge incontri, adesso, il favore generale perché tutti si sono resi conto della necessità di limitare i rischi del fumo. Dopo aver acquisito tutti i pareri generali, il disegno dovrà affrontare dopo l'approvazione da parte del consiglio dei ministri tutto l'iter parlamentare che si concluderà con il divieto assoluto di fumare negli edifici pubblici, ospedali, studi medici, stazioni ed aeroporti, ristoranti, bar e persino nelle caserme e nei commissariati di Pubblica sicurezza".
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Ciao a tutti e....viva l'Italia :-|
 
Luca


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