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http://www.repubblica.it/online/camp_europeo/stampa/stampa/stampa.html "L'autogol di Berlusconi" la stampa estera sul Cavaliere di GIANCARLO MOLA ROMA - La foto a colori, enorme, di Dino Zoff che nasconde la bocca fra le mani nel bel mezzo della prima pagina. E accanto un francobollo in bianco e nero col faccino del commissario europeo alla Concorrenza Mario Monti che interviene sulla fusione Klm-British Airways. Il giornale è il prestigiosissimo Financial Times, la bibbia degli uomini d'affari di tutto il mondo. E la scelta rende bene l'idea delle proporzioni che l'affaire-Zoff ha assunto anche all'estero. "Berlusconi segna un autogol con l'attacco verbale a Zoff", titola il quotidiano. Che poi spiega: "La trama è quella del tipico pasticcio all'italiana, in un paese dove le passioni per il calcio e la politica sono spesso intrecciate". Le dimissioni del commissario tecnico della Nazionale hanno fatto il giro del mondo. E sulla stampa estera la vicenda ha guadagnato un ruolo di primo piano. Prima pagina anche per un altro importante giornale finanziario, il Wall Street Journal Europe: "Il Berlusconi italiano questa volta l'ha fatta grossa", è il titolo, un gioco di parole che allude anche a un'entrata a gamba tesa del leader dell'opposizione. "Il calcio è un business serio - si legge poi nell'articolo - in Italia e la politica è qualcosa di simile a uno spettacolo sportivo. E così quando le due cose si mescolano, saltano tutte le previsioni". La commistione tra sport è politica è anche il tema su cui ragione l'Herald Tribune. Che commentando la vicenda esordisce: "Come l'oscurità segue sempre la luce, così la politica scende in campo dopo il pallone". La storia ha appassionato anche la stampa tedesca. Così la Frankfurter Rundschau scrive: "Con i suoi violenti attacchi a Zoff, Berlusconi ha segnato un autogol, perché l'identificazione degli italiani con gli azzurri allenati da Zoff è continuamente cresciuta partita dopo partita. Forse è l'invidia ad averlo accecato, l'invidia per la popolarità di un uomo tranquillo come Zoff, che anche nella tristezza della sconfitta di domenica ha conservato equilibrio e dignità". La Berliner Zeitung ironizza invece sulla contraddizione fra la visione politica e calcistica del leader del Polo. "Se Silvio Berlusconi potesse giocare al calcio, sarebbe la personificazione del catenaccio. Deciso, forte nei duelli e con lo sguardo sempre rivolto alle debolezze dell'avversario". Ancora più polemica, se possibile, la Suddeutsche Zeitung, il maggior quotidiano tedesco. "Berlusconi non si è affatto comportato da cavaliere", scrive. Aggiungendo: "Adesso Zoff non è un allenatore qualunque, ma una specie di monumento nazionale. Per i suoi compatrioti egli impersona il modello dell'italiano onesto e lavoratore. Zoff non ha mai fatto vanto né dei suoi meriti né della sua ricchezza. E questo è raro nel calcio italiano". La conclusione della querelle, per il giornale di Monaco di Baviera, è però scontata: "Il duello tra il taciturno e il chiacchierone avrà con ogni probabilità un seguito. Ma a vincere non può essere che Zoff". (5 giugno 2000) La pena che i buoni devono scontare per l'indifferenza alla cosa pubblica è quella di essere governati da uomini malvagi (Platone) Visita questi siti: http://www.amnesty.it http://www.thehungersite.com/index.html http://www.emergency.it http://www.mysmallpart.com/index.html ![]() |