[GARGONZA:9016] RE: Il motore del 2000
box.tin.it da Rho  Lunedi`, 26 Giugno 2000

Ciao Flavio,

Non sono di centro e non mi e' mai piaciuto Mastella, ma credo che stia
dicendo cose perlomeno attendibili. Basta con le lacrime e le facce di chi
ha perso l'asino la sera precedente (mi rivolgo a Veltroni) . Occorre
svegliarsi e ridere ogni tanto. Era molto piu' simpatico D'Alema, oltre che
enormemente piu' bravo, considerato da tutti antipatico. La gente vuole il
connubio tra l'intelligenza, la voglia di fare e un sorriso. Il sorriso non
costa nulla e rallegra tutti, ed aiuta anche ad ascoltare, a stare piu'
attenti. Lasciamo stare tutti gli errori commessi, tiriamo su le maniche,
sorridiamo un po', cosi' la gente non pensa che siamo usciti da un funerale
e facciamo qualcosa di positivo, con entusiasmo e convinzione.
Non e' Funari for president, ma in ogni caso neanche noi siamo immuni da
colpe e responsabilita', e quindi cerchiamo almeno di reagire e di avere un
approccio positivo ed ottimistico.

Michele Corvo.

-----Original Message-----
From:	gargonza@perlulivo.it [mailto:gargonza@perlulivo.it] On Behalf Of
Mobiglia
Sent:	Thursday, June 22, 2000 7:29 PM
To:	Multiple recipients of list GARGONZA
Subject:	[GARGONZA:8999] Il motore del 2000

Franz ha giustamente osservato:
"..il motore a scoppio. Una volta messo in moto, basta continuare a
far arrivare miscela e lui va da solo. Per farlo occorre conoscere
bene la fisica. Idem se vogliamo accellerare senza farlo scoppiare.
Una cosa simile vale per l'economia. Per regolarla occorre conoscerla."

Se il sistema osservato rimane nell'ambito del mio sistema-automobile, posso
prefiggermi di raggiungere l'eccellenza come unico scopo; se invece il punto
di osservazione si estende, e considero l'automobile come parte di un
sistema piu' grande, devo considerare l'impatto del mio sistema-automobile
sull'ecosistema (che mi e' necessario per vivere e per procurarmi l'energia
per il motore) e le relazioni che si creano con altri sistemi-automobile:
puo' darsi che un incompetente invidioso della mia "Ferrari" cerchi di
tagliarmi le gomme (o la gola...); in questo caso mi converra' comprare che
so, una pistola e delle munizioni; ma a questo punto, competere per
competere, posso utilizzare la pistola per primo per eliminare i miei
avversari (o sparargli benevolmente alle gomme), andargli addosso e
scaraventarlo fuori strada, eccetera...
Insomma, il motore segue le leggi della chimica e della fisica, e l'economia
segue le sue leggi.
Ma al di la' di queste leggi, chi decide quali regole vanno seguite?

La globalizzazione ultraliberista voluta dalle multinazionali non
permettera' mai ai paesi meno sviluppati di progredire pacificamente (come
il socialismo reale non poteva permettere di superare la soglia critica che
separa la sussistenza dal benessere, e la sussistenza si pagava comunque con
la liberta' e la proprieta'), perche' questo processo andrebbe contro gli
interessi dello stesso mercato occidentale.
L'attuale rapporto di forze economiche, politiche e militari rappresenta di
fatto una oligarchia (quasi un monopolio) contrario agli stessi, elementari
dettami della autentica cultura liberale (quindi concorrenziale, anche sul
piano delle idee) che l'occidente si pregia di rappresentare.
L'unico modo di affrontare la globalizzazione da un punto di vista
socialista e liberale, e' spingere per realizzare una federazione mondiale
di stati che si dotino di regole minime comuni (o raffor, che vengano
spazzati via i paradisi fiscali e chi ne approfitta; che i paesi del terzo
mondo vengano incentivati alla democrazia; che sia proibito in ogni modo
qualsiasi commercio di armi da un paese all'altro (anche nazionalizzando le
fabbriche, se necessario).

A meno che non si consideri liberale la concorrenza fra i bambini schiavi
della mafia cinese e gli operai del Bangla Desh sottopagati e sfruttati per
14 ore al giorno o i braccianti agricoli della Del Monte privi anche della
prima assistenza medica in Kenia.

Infine, una chicca nostrana:
ADN0279 7 22/06/2000 16:20
NUOVO ULIVO: MASTELLA A VELTRONI, BASTA LACRIME O...
SINISTRA TIRI FUORI ATTRIBUTI O LI MANDO AL DIAVOLO
Roma, 22 giu. (Adnkronos) - ''Veltroni? Intanto, cominci a tirare fuori le
palle. Basta co' sto buonismo. A certi livelli la politica impone decisioni
chiare, capacita' di guida, autorita' morale. Non inutili piagnistei. Questi
ex comunisti sono passati dalle bombe lacrimogene alle lacrime...''.
''Amato? Se ne strafotta di noi, delle beghe del centrosinistra. Parli
direttamente alla gente. Frequenti meno i salotti e vada a giocare a scopone
nelle piazze dei paesi. Imparera' sicuramente sugli italiani piu' cose li'
che alle riunioni dell'Aspen...''. Va giu' duro Clemente Mastella,
intervistato dall'Espresso, nel distribuire consigli agli alleati.
''Fazio? Se ci stesse, sarebbe il candidato di tutti -dice ancora il
segretario dell'Udeur- Ma se non vuole e' inutile inseguirlo. Bazoli invece
no. Non mi piace questo cattolicesimo bresciano, penitenziale e mai
sorridente. Oggi devi saper sorridere, non perche' la situazione sia
divertente, ma perche' l'ottimismo e' un linguaggio e la gente vuole vedere
facce allegre, non volti cupi e silenziosi...''. A parte i giudizi sulle
persone, il bersaglio di Mastella e' la sinistra. ''Nei Ds -dice- ci sono
grosse divisioni. C'e' chi si augura che Veltroni perda le elezioni cosi'
verra' un altro al suo posto. E non capiscono che, se la sinistra perde, va
all'opposizione per altri vent'anni e il centro si autonomizza, va per conto
suo''.
E' l'ultima volta, dice infatti il segretario dell'Udeur, che centro e
sinistra si muovono insieme. ''Gliel'ho detto a Veltroni e ai suoi amici
-afferma- se siete rassegnati, se mangiate la sconfitta, io vi mando al
diavolo, faccio una cosa diversa, ipotizzo il terzo polo... Ma nel baratro
non mi ci trascinate''. (segue)
(Pnz/Pe/Adnkronos)

Insomma, Funari for president!

AbbraccioVi
Flavio




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