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la frattura a sinistra

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

la frattura a sinistra

Messaggioda Robyn il 05/03/2018, 22:47

La frattura a sinistra è stata un'errore perche ha indebolito la sinistra nel suo complesso è come un canale d'acqua che scorre sopraelevato se si spacca l'alveo sul quale scorrono le acque tutte le acque cadono per terra.La sinistra massimalista ha bisogno di quella riformista e viceversa,separate non sono autosufficenti ,ma i tempi per la ricomposizione non sono brevi perche sussistono ancora divisioni di natura politica.La ricomposizione comporta mettere al bando per sempre le lotte intestine.La sinistra trova la sua massima espressione la suà naturalità nella pace non nella conflittualità o con i calcoli politici
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Re: la frattura a sinistra

Messaggioda flaviomob il 06/03/2018, 0:27

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Re: la frattura a sinistra

Messaggioda Robyn il 06/03/2018, 0:46

non c'è più l'alibi dell'antirenzismo la sinistra nel suo complesso ha un senso se ha un progetto ,la democrazia è una cosa seria.Il labour party è un modello per noi.Adesso diamoci una calmata e ripartiamo
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Re: la frattura a sinistra

Messaggioda franz il 06/03/2018, 8:29

Il fatto che il PD sia passato dal 40,8% delle europee (2014) al dato attuale, inferiore al 20% non è dovuto ad alcuna frattura a sinistra, infatti Liberi e Uguali ha ottenuto un risultato scarso.

L'analisi dei flussi indica che il 49.8% di quello che fu l'elettorato PD 4 anni fa si è spostato
1) verso il M5S per un 16.8%
2) verso l'astensione per un 15.6%
3) verso il centrodestra per un 8.4%
4) verso liberi e uguali per un 4%
5) verso +Europa per il 3.4%

In sintesi il PD 4 anni fa aveva saputo attirare una buona fetta di voti del centrodestra e limitato il successo grillino.
Non è riuscito a ripetere la prova. A mio avviso la frattura a sinistra avrebbe caso mai potuto indurre altri del centrodestra a votare PD ma alle elezioni vedo che contano piu' le promesse dei risultati ottenuti. Renzi allora promise gli 80 euro.
M5S e centrodestra questa volta hanno promesso mari e monti: Flat Tax, reddito di cittadinanza, abolizione del jobs act e della riforma Fornero, tutti in pensione prima (diverse varianti) e questo ha contato di più.
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Re: la frattura a sinistra

Messaggioda trilogy il 06/03/2018, 9:14

La frattura a sinistra ha pesato eccome. Gli elettori ne hanno le scatole piene di un area politica popolata da notabili in costante lotta tra di loro. Su questo i 5 stelle hanno avuto facile gioco a fare campagna acquisti. Di Maio ha visto che a destra e al nord non sfondava ed ha cavalcato su temi di sinistra ed ha proposto una squadra di governo che guarda s sinistra. Questa strategia proseguirà finché non avrà assorbito tutto ciò che rimane a sinistra. Per formare una maggioranza di governo punterà a provocare una nuova frattura nel pd.
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Re: la frattura a sinistra

Messaggioda Robyn il 06/03/2018, 9:52

La caduta dal 40% inizia quando renzi inizia ad occupare la Rai che aveva promesso di rendere come la bbc e con la buona scuola che a mio parere non è una riforma cattiva anzi li c'è stata una reazione da corporazione statale che non voleva l'introduzione del merito.Poi pensare di conquistare i voti spaccando la sinistra è una grave ingiustizia oltre che una pazzia allo stato puro.Infatti si vince e si cresce stando uniti se si dà ascolto ad interessi legittimi come diceva berlinguer nella questione morale.Quella di spaccare la sinistra è una pazzia di origine rutelliana.Si è perso perche gli elettori hanno visto il contrasto fra ciò che si dice e ciò che nella realtà si tocca con mano.La disoccupazione è stagnante all'11% e la precarietà è aumentata.Adesso se l'alibi dell'antirenzismo non c'è più questo disabilità anche certi atteggiamenti sull'ala sinistra.D'Alema che ha preso il 4% ha detto che era l'ultima battaglia.Si perde perche il ceto medio continua ad impoverirsi
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Re: la frattura a sinistra

Messaggioda franz il 06/03/2018, 10:29

Tutta la sinistra europea è in crisi ha perso consensi, sia che governasse (come in Francia e parzialmente Germania) sia che fosse all'opposizione. Non è quindi solo un problema della sinistra italiana e dei sui troppi galli nel pollaio.

A questo proposito trovo interessante e decisamente condivisibile questa breve analisi di un mio contatto su FB, che riproduco con il suo consenso.


Breve analisi del voto.

I risultati netti ed incontrovertibili rendono palese quello che e’ accaduto domenica: 3 drivers hanno guidato queste elezioni:

1) La stagnazione economica: l’Italia cresce pochissimo ed esce da una crisi forte. Questo ha spinto le aree piu’ povere e colpite del Paese a votare contro il governo in carica.

2) La paura dell’immigrazione: l’aver gestito malissimo la crisi migratoria, aver cercato fino all’ultimo lo Ius Soli e aver proposto la sanatoria per 600,000 clandestini ha penalizzato moltissimo la sinistra e premiato la Lega anche al Sud (11% in Sardegna, 6% in Calabria).

3) Questi due punti si fondono in un terzo: la rivolta contro l’Europa: l’Europa e’ vista ormai come un problema economico e sociale da una grande fetta dell’elettorato italiano. Questo ha premiato i due partiti piu’ antieuropeisti (almeno nel posizionamento): Lega e 5Stelle.

Questi 3 punti sono specifici dell’Italia. Ma in Europa tutte le sinistre stanno vivendo un’era di enormi difficolta’ e declino politico; questo declino e’ dato da questioni molto simili a questi punti e a questi punti interconnesse (non vado a trattarle per non uscire dal seminato e non dilungarmi).
Quindi il crollo della sinistra italiana si inserisce nel generale crollo della sinistra europea, ma con sue proprie specificita’.

Il crollo della sinistra italiana tutta, nessun partito escluso, sia quella di governo che quella di opposizione, deriva da questi 3 problemi politici.
La sinistra puo’ cambiare facce, simboli, modi di comunicare, essere piu’ simpatica,... non modifichera’ nulla, prendera’ eventualmente 4 o 5 punti percentuali in piu’ ma non cambiera’ la situazione.
La sinistra, se vuole aver un ruolo attivo nel futuro politico italiano, deve mettere in discussione le sue idee e proposte politiche su queste 3 questioni. E’ molto difficile farlo perche’ si tratta di toccare i propri valori, ma non c’e’ alternativa.
La salvezza della sinistra dipende ovviamente anche dal come si cambieranno le proposte politiche: sicuramente il futuro della sinistra non puo’ essere “piu’ a sinistra”, come queste elezioni ci dicono con l’ennesima sconfitta netta delle formazioni a sinistra del PD.

L'estrazione sociale della maggior parte dei militanti di sinistra ormai e' middle class ad alta scolarizzazione e questo rendera' difficile il creare una nuova empatia tra la sinistra e le classi piu' popolari. Ma se la sinistra vuole vincere in futuro, questo e' necessario in un Paese a bassa scolarizzazione come l'Italia.

Un altro sconfitto e’ il Cavaliere. La sua sconfitta invece e’ tutta personale. Gli sbiascicamenti e la stanchezza mostrata hanno dato il segnale agli Italiani che Silvione non sarebbe potuto essere un punto forte al quale aggrapparsi in questa difficile situazione.
Questa elezione segna la sua definitiva caduta, stara’ ai suoi delfini riuscire a far vivere Forza Italia senza di lui. Difficile da fare ma non impossibile.

I vincitori sono Lega e 5Stelle.
La popolazione con questo voto ha cercato soluzioni assistenziali, specialmente al Sud. Tali soluzioni sono di impossibile realizzazione, quanto meno nelle forme proposte.
Sara’ quindi imperativo per questi 2 partiti vincitori trovare adeguate scuse per giustificare la mancata implementazione di esse nel momento in cui saranno (se troveranno i numeri) al governo, o l’uno, o l’altro o entrambi.

Altre proposte sono di impianto sovranista e sono suicide per un Paese come l’Italia. Anche li’ tocchera’ loro trovare valide scuse per evitarne l’implementazione.
Il non avere una solida maggioranza e’ gia’ una buona scusa.

Quello su cui possono fare effettivamente qualcosa di serio e’ l’immigrazione. Chi sara’ al governo farebbe bene a puntare tutto su questo.
Anche perche’ dal punto di vista economico servirebbe una rivoluzione thatcheriana ma non vi sono le condizioni politiche per implementarla in Italia, quindi per forza di cose la situazione economica non sara’ rosea nei prossimi anni; a maggior ragione con i cambiamenti che avverranno a livello di policy alla Fed, BoE e ECB.

Le urne ci dicono che una solida maggioranza di Italiani vuole politiche sovraniste e assistenzialiste.
L’unico modo perche’ questo cambi e’ che si lasci governare chi propone cio’, sperando che non faccia davvero troppi danni.

Tutte le altre proposte politiche possono essere solo di rappresentanza e testimonianza e sono in questa fase storica perdenti nelle urne.
L’unico vero tema che e’ ormai sparito dall’agenda politica ma che potrebbe avere campo e’ quello del federalismo. Per salvare economicamente il salvabile, un forte federalismo sarebbe un toccasana e avrebbe un appeal nelle zone produttive del Paese, nel momento in cui il Sud si compatta dietro la bandiera assistenzialista.

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Re: la frattura a sinistra

Messaggioda Robyn il 06/03/2018, 11:38

Sono perfettamente d'accordo sulle tre cause che provocano la crisi della sinistra.La crisi che morde i ceti medio bassi ,la mancanza dell'impianto europeo con più Europa diversa e federale,l'immigrazione che scatena una guerra fra poveri.In genere la globalizzazione ha messo in crisi la sinistra,ma a questo se si pone rimedio con l'antidumping con il fondo anti-delocalizzazione le cose cominciano a cambiare.Trump sui dazi stà seguendo una strada completamente sbagliata.Poi c'è stata la crisi finanziaria che si origina dalla eliminazione fra banche commerciali e di investimento in USA ad opera dei repubblicani.Anche non dare la precedenza ai disoccupati per fare lo scrutatore ma a chi sta bene non è ben vista dalle cassi popolari è una cosa che insieme ad altre amplifica le diseguaglianze sociali
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Re: la frattura a sinistra

Messaggioda Robyn il 06/03/2018, 12:17

Altro ex di guerra fra poveri è l'edilizia pubblica.La prima cosa da fare è certamente una più incisiva edilizia pubblica che aumenti l'offerta.Altra cosa è dare la precedenza a chi è da più tempo iscritto nelle graduatorie senza che si venga scavalcati.Dire prima gli italiani è sbagliato perche si introduce un principio discriminatorio contrario all'art 3 della costituzione.Quindi dare la precedenza a chi è da più tempo iscritto nelle graduatorie elimina il rischio della discriminazione.E per chi è qua e non è regolare?Servirebbe un foglio di via per l'europa perche ricollocarli al loro paese è imprudente
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Re: la frattura a sinistra

Messaggioda flaviomob il 07/03/2018, 1:23

Il PD era già al lumicino, soprattutto al Sud, ben prima che nascesse Leu. Alle ultime amministrative in molti comuni del Mezzogiorno il partito di Renzi aveva percentuali ad una cifra. L'ex "popolo di sinistra" ha percepito come voto utile quello in direzione dei 5Stelle, come fu per le regionali siciliane, considerando Leu troppo minoritario e poco incisivo. Oltretutto la comunicazione di Grasso in campagna elettorale è stata disastrosa, ma sarebbe cambiato poco.


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