pagheca ha scritto:Concordo. Temo che questa discussione, per come e' stata impostata, non abbia molto senso. Anche io non credo che il libero mercato sia il sistema "migliore". Ma per una ragione diversa, piu' semantica che di principio.
Da un lato c'e' un teorico "mercato totalmente libero", dove si assume che l'economia sia in grado di regolarsi da sola e quindi l'azione dello Stato si debba ridurre semplicemente al rimuovere ogni vincolo (ed ogni sostegno). All'altro estremo c'e' invece il dirigismo totale: si ritiene che non ci sia spazio per l'iniziativa privata ma ci sia bisogno di una regolazione a priori del meccanismo economico che, si ritiene, non e' in grado di regolarsi da solo senza creare gravissime ingiustizie. Entrambi questi estremi si sono rivelati estremamente sbagliati e forieri di gravi inefficienze e ingiustizie.
Concordo, anche se ad onore del vero l'unico estremo vero che abbiamo visto all'opera è quello del dirigismo statalista e della economia pianificata. Possibile solo con una ferrea dittatura e controllo statal-poliziesco.
Il libero mercato non lo si vede da nessuna parte, perché hai perfettamente ragione a dire che da nessuna parte è mai stato implementato o raggiunto. Esistono tuttavia alcune analisi internazionali tendenti a valutare le economie nazionali in termini di "economia free" e queste mostrano che paesi piu' "liberi" sono anche quelli che stanno meglio sul piano dello sviluppo mentre quelli piu' imbrigliati arrancano, malgrado gli aiuti statali. Per quanto riguarda i paesi scandinavi forse quello che racconti era vero negli anni 70 ed 80, in quanto la loro economia era relativamente chiusa e protetta. Oggi con la globalizzazione le cose sono cambiate. Dal momento stesso in cui il mercato è piu' libero ed i consumatori possono scgliere beni (e sempre piu' spesso anche servizi) provenienti da tutto il mondo appare chiaro che le merci dei paesi scandinavi risultano troppo care salvo in quelle in cui l'alto valore aggiunto giustifica il prezzo) e quindi anche da loro c'è stato un ridimensionamento e qualche terremoto politico negli ultimi 20 anni.
Quindi concludendo anche in un'ottica mista tra libero mercato e condizionamento statale pare i primi funzioni meglio (in un mondo globalizzato) nel senso che dove nel mix prevale un mercato più libero ed aperto, è meglio; si sta meglio.
Non so trovare ragioni semantiche per questo ma solo motivi che ritengo sostanzialmente razionali.
Franz