pianogrande ha scritto:gabriele ha scritto:Anche io sono d'accordo nel chiudere gli esercizi commerciali almeno la domenica. Se fosse imposto per legge, non ne risentirebbe di certo il settore dato che dovrebbero farlo tutti.
Di quello che fanno in Inghilterra, decisamente, non me ne importa. Tant'è che sono pure usciti dall'UE e molto probabilmente per questa scelta dovranno lavorare 26 ore su 24
Non ti frega neanche del fatto che (basta andare a guardare) ci sono centri commerciali che la domenica sono affollatissimi?
La gente che lavora (mica tutti sono insegnanti o pubblici dipendenti in
libera uscita) tutta la settimana e vorrebbe avere più servizi nei giorni di riposo?
Cosa gli raccontiamo che "per legge" si deve prendere un giorno di ferie per uscire con la famiglia?
Comunque, allora, chiuderei anche i ristoranti.... e le chiese?
Perché i preti cattolici debbono lavorare la domenica che è proprio il giorno di riposo per tutti dando così il cattivissimo esempio?
Insomma, se non vogliamo vedere la realtà della vita ma le cose ce le inventiamo, ne possiamo inventare di tutti i colori.
Ma che retorica spicciola! L'ho già sentita, soprattutto da chi magari la domenica non lavora e va a centri commerciali per farsi un "giretto".
Allora facciamo lavorare tutti sempre. A turni, ovviamente. Perché no? Nessun limite di orario. Trasformiamo l'uomo (donna) in macchinario, anzi, in consumabile. Se il bisogno ultimo è vendere e comprare, perché limitarsi al solo settore del commercio?
Un bel "me ne frego" della dignità umana...?
Come ho già ripetuto in più di qualche post sul tema: ci sono paesi in Europa dove i negozi chiudono dal venerdì pomeriggio fino al lunedì mattina e vanno alla grande, senza i problemi economici che ci ritroviamo noi.
E poi, se i centri commerciali sono aperti anche la domenica, gli altri possono lavorare fino a sera inoltrata. Finire alle 8 di sera è quasi giustificato. E chi se ne fotte delle loro esigenze umane, come ad esempio stare con la propria famiglia, con i figli. Poi ci si lamenta dei troppi divorzi, ovviamente, o di una società disgregata, individualista, senza un briciolo di amor del prossimo....
Chi sa, fa. Chi non sa, insegna. Chi non sa nemmeno insegnare, dirige. Chi non sa nemmeno dirigere, fa il politico. Chi non sa nemmeno fare il politico, lo elegge.