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Nuove regole sugli scioperi

Forum per le discussioni sulle tematiche economiche e produttive italiane, sul mondo del lavoro sulle problematiche tributarie, fiscali, previdenziali, sulle leggi finanziarie dello Stato.

Re: Nuove regole sugli scioperi

Messaggioda ranvit il 01/03/2009, 11:27

Dice pinopic :
"Guarda che secondo me l'errore commesso dai sindacati negli anni passati è stato un eccesso di concertazione al limite del consociativismo. Non un eccesso di lotta. Quel ruolo di arbitro di cui parli sostituiva il conflitto. Però bisogna scegliere: o i conflitti o la concertazione."

Esattamente! E' la pretesa di concertazione che a me non sta bene.
I sindacati facciano i sindacati, con tutte le lotte che ritengono di fare. Ma non pretendano di dettare la linea economica al governo sia esso di Cd che di Cs!
Dalla concertazione nasce l'esigenza e l'opportunità dei sindacati di esercitare il "potere". Quindi fuori i sindacati dall'Inail, dall'Inps, dalla gestione della Cig etc etc.
Facciano i sindacalisti, non i politici (o peggio ancora gli amministratori di Enti)!

Nel caso specifico è probabile che la maggioranza voglia approfittare dell'occasione per "bastonare" i sindacati. Ma, come ho detto nel mio intervento precedente, è la logica conseguenza di un sindacato che da tempo ha travalicato i suoi comriti. L' Inghilterra della Thatcher solo cosi' riusci a risollevarsi (e non è che Blair l'abbia disconosciuto).

Vorrei ricordare anche che la maggioranza attualmente al governo non ha i voti solo dei "padroni" ma anche di tantissimi operai...

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Nuove regole sugli scioperi

Messaggioda pierodm il 01/03/2009, 11:59

Nelle mie definizione dei bugiardi ho tralascito di approfondire altrettante definizioni di quelli che li stanno a sentire.
Ma, a prescindere da questo, vedo che alla fine la pallina di certe discussioni torna sempre lì, come in un bingo con una sola buchetta: tutto si applica a tutti, siamo tutti fratelli della famiglia brambilla - al che viene da pensare: che cazzo stiamo a fare su un forum che si occupa di politica, visto che la politica si riduce ad una casistica dell'imperfezione umana?

Quanto al lobbismo, ci avrei scommesso che sarebbe saltato fuori qualcuno a difendere l'istituzione, e a esibire ghiribizzi gesuitici sui "casi particolari".
Se i fatti e le buone letture servissero a qualcosa - ormai da tempo dubito che sia così - suggerirei di fare buon uso dell'articolo di Zucconi di oggi sulla Repubblica, circa il lobbismo americano.

E poi, a proposito di come si conducono i discorsi su questo forum, consiglerei di spendere uno o due minuti per leggere un articolo limitrofo a quello di Zucconi - non so in che pagina, dovrei alzarmi dalla sedia e andare a controllare, ma non ne ho voglia: cercatevelo da soli, please.
In questo articolo si ricorda un pensierino di non-ricordo-chi, sul fatto che si prendono due frasette di un discorso e si lavora solo su quelle, scisse da tutto il resto ed evitando accuratamente di considerare il senso dell'insieme - anzi, aggiungo io, usando quelle due frasette per distorcere il senso dell'insieme, contro ogni evidenza.
Ma - come direbbe qualcuno che conosco, sia pure solo virtualmente - così va il mondo: kavimmafà?
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Re: Nuove regole sugli scioperi

Messaggioda Stefano'62 il 01/03/2009, 14:05

franz ha scritto:In realtà il contrasto di Obama non è tanto contro il lobbismo in se, come spererebbe qualcuno, ma contro alcuni degli interessi che difendono. Per spostare cifre ingenti da alcuni settori verso altri (quindi con l'applauso dei lobbisti di altri settori, quelli piu0 innovativi).

Io sono uno di quelli che ci spera.
I sindacati sono associazioni finalizzate a difendere categorie deboli per definizione.
Tendo a scusarli se per ideologia si sono sentiti di lasciar intendere che il bene della società passa attraverso la difesa dei più deboli (mi sembra che in quel di Roma ci sia qualcun altro che più o meno dice questo,e nessuno si scandalizza).
Invece le lobbies non sono altro che i sindacati di quelli che non avrebbero bisogno di essere difesi,sono un modo di orientare le scelte pubbliche a interessi di parte,lo vedo come un condizionamento (inquinamento) della politica economica.
Inutile che io dica che parte scelgo tra Robin Hood e lo sceriffo di Nottingham.
Berlusconi lo ha fatto capire ma già lo sapevamo,e Obama sembra essere orientato verso Robin Hood,almeno per ora;
Impossibile restare nel mezzo.
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Re: Nuove regole sugli scioperi

Messaggioda franz il 01/03/2009, 16:00

Stefano'62 ha scritto:I sindacati sono associazioni finalizzate a difendere categorie deboli per definizione.

Vero. ma quando riescono a difenderle (le categorie), queste diventano forti. Per definizione.
E rimaniamo in un ambito di "categorie". Quindi corporativo. Anzi. fascio-corporativo, per essere piu' esplicito.
Stefano'62 ha scritto: Inutile che io dica che parte scelgo tra Robin Hood e lo sceriffo di Nottingham.

Il citato sceriffo, che nella vulgata abbastanza ignorante rappresenta genericamente il "ricco", per chi sa la storia in realtà rasppresentava lo stato (era l'esattore della contea) anche se ad onore del vero non era un fisco "democratico" ma quello del prepotente di turno. Vero anche che tutti gli evasori usano, da allora, questa giustificazione per non pagare il dovuto.
Inutile quindi dire se 40'000 anni fa potevamo stare dalla parte del neanderthal o del cro-magnon.
Viviamo oggi e sia Robin Hood sia lo sceriffo di Nottingham oggi andrebbero sbattuti in galera, senza pietismi per l'uno o per l'altro.
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Re: Nuove regole sugli scioperi

Messaggioda pinopic1 il 01/03/2009, 16:34

Diciamo che difendono quelli che individualmente non potrebbero avere la stessa forza contrattuale della controparte nel mercato del lavoro e la stessa possibilità di difendere i loro diritti.
Il corporativismo interviene quando determinate categorie si sottraggono al mercato e trasformano il reddito in rendita di posizione regolando e limitando anche l'accesso alla loro professione.
Altrimenti tutto è fascio-corporativismo.
E' il solito problema della pretesa esistenza del libero mercato, ugualmente libero per tutti.
Per quanto riguarda i sindacati confederali nostrani, dovremmo decidere: o li accusiamo di fare politica o li accusiamo di essere corporativi. Le due cose si escludono a vicenda.
Far politica è guardare all'interesse generale, magari in modo sbagliato o che può piacere o non piacere, di parte insomma, ma non si può definire corporativismo.
Essere corporativi vuol dire fregarsene dell'interesse generale e quindi essere non politici. (da polis).
Ultima modifica di pinopic1 il 01/03/2009, 16:46, modificato 2 volte in totale.
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Re: Nuove regole sugli scioperi

Messaggioda Stefano'62 il 01/03/2009, 16:42

Ok,però la mia era una metafora.
Comunque il fatto che poi le categorie diventino forti in conseguenza di essere difese da qualcuno,è relativo.
Che diventino più forti di prima di solito è vero,che diventino forti per definizione è molto meno certo.
Non voglio difendere tutto l'operato dei sindacati perchè i sindacati sono formati da uomini,le cui intenzioni sono molto varie,spesso discutibili,e ultimamente troppo politiche.
Ma non mi sembra che i salari degli operai siano tali da dire che la "lobbi" degli operai (la CGIL) sia più forte,per citarne solo una,della NRA americana (Lobby delle armi).

Che poi questo sia l'effetto di un cattivo lavoro dei sindacalisti,o di una oggettiva difficoltà di partenza,o ancora conseguenza del fatto che il nostro sistema premi un certo tipo di gente invece che un altro,persino nel mondo sindacale,è un'altra questione.
Ciao,

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Re: Nuove regole sugli scioperi

Messaggioda pinopic1 il 01/03/2009, 16:45

Si potrebbe dire che diventano forti se tutto il resto si fermasse e stesse a guardare le categorie che diventano forti.
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Re: Nuove regole sugli scioperi

Messaggioda franz il 01/03/2009, 18:25

Stefano'62 ha scritto:Ma non mi sembra che i salari degli operai siano tali da dire che la "lobbi" degli operai (la CGIL) sia più forte,per citarne solo una,della NRA americana (Lobby delle armi).

Se vediamo il salario netto forse hai ragione ma se vediamo il lordo è tutto da discutere.
Io vedo la forza di una categoria in relazione alla debolezza delle contigue.
Per esempio. imprese industriali con + di 50 dipendenti, che hanno la cassa integrazione, e gli altri, che si attaccano al tram (per essere pulito, ma avrei voluto dire altro).
In Europa tutti i lavoratori dipendenti hanno quel diritto. Non solo quelli sindacalmete piu' forti e combattivi.

Altro sempio, la differenza di tutele tra aziende con + o - di 15 dipendenti, che è solo corporativa e non esiste in europa.
I diritti o sono universali o sono privilegi. Come vedi, pinpopic1, il corporativismo avviene non solo quando dici tu ma anche quando conviene a chi vanta il suo diritto e lo nega agli altri.

Ciao,
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Re: Nuove regole sugli scioperi

Messaggioda pierodm il 01/03/2009, 19:10

Io la mia piccola decisione l'ho presa, e spero di non distrarmi e di mantenerla: faccio discorsi seri solo se il dialogo è serio.
Troppe volte ho avuto la sensazione che si stesse ciurlando nel manico e che certe elucubrazioni fossero una presa per il culo - forse perfino involontaria - ma ho fatto finta di niente, per amore della discussione e per rispetto della serietà dell'argomento.
Pino e Stefano vedo che rimangono eroicamente a pie' fermo, a cercare di discutere seriamente.
Ma non serve a niente: permettetemi di dirlo, visto che un minimo di esperienza l'ho fatta.
E' di poche settimane fa la discussione sul forum sulle lobbies, che erano difese da qualcuno sia come principio in sé, sia come esempio di una visione più avanzata dei rapporti tra politica ed economia vigente negli USA, rispetto allla mentalità ristretta e pessimistica di noi "massimalisti" vetero-tutto. Una mentalità conservatrice, che si frapponeva ad un sano e moderno riformismo.
Adesso il presidente di quel paradiso del lobbismo dice chiaramente che per le riforme vede come principali ostacoli proprio le lobbies: ce ne sarebbe ababstanza per qualche seria riflessione, o no? Macché.
Del resto, dalla stessa fonte di saggezza c'è stata la triste esibizione di una difesa appassionata della politica di Bush verso l'Irak, la guerra, le strategie contro il terrorismo, con relative accuse di anti-americanismo preconcetto, massimalismo e vetero-tutto: politica e strategie, oltre che figura presidenziale, annegate tra il ridicolo e il tragico, a cominciare dagli USA, dove non erano informati che schifare la politica di Bush era una forma di pregiudizio ideologico.
Ce ne sarebbe stato abbastanza per una seria riflessione, o no? Manco per niente. Un silenzio tombale è sceso sulle vergogne di quella politica, e sulla propria lunga coda di paglia di chi l'aveva appassionatamente difesa.
Bah.

Porca miseria, ci sono cascato: ho fatto un discorso quasi serio. Me ne scuso.
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Re: Nuove regole sugli scioperi

Messaggioda pinopic1 il 01/03/2009, 19:12

(Rispondo a Franz)

Intanto definire gli ammortizzatori sociali, nel caso in esame il sussidio di disoccupazione, è una scelta politica che spetta al parlamento e al governo. E' per questo che in Europa tutti i lavoratori hanno quel diritto. I sindacati possono contrattare con le controparti appunto cose come la cassa integrazione che è pagata dagli stessi lavoratori che ne usufruiscono e dai rispettivi datori di lavoro. Gli altri non erogano, non fruiscono e non pagano la cassa integrazione.
Evidentemente sei convinto che se il governo o i datori di lavoro, o Franceschini, volessero dare un assegno ai lavoratori momentaneamente disoccupati che non dispongono di cassa integrazione, i sindacati si opporrebbero. Questo è semplicemente surreale.
Ma tutto fa brodo per accusare di qualcosa i sindacati.
Certamente l'ideale sarebbe non averli i sindacati oppure, come spesso succede in queste discussioni "dovrebbero essere come quelli di ...." per poi verificare che quelli di... non sono migliori dei nostri. In genere gli altri sono più corporativi.

E devo ribadire che non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca. Altro che differenze tra aziende piccole e grandi. La contrattazione decentrata, tanto cara a molti, magari sarà una buona cosa, però fa aumentare le differenze anche tra lavoratori di aziende dello stesso settore e con lo stesso numero di dipendenti.

Su questo tema mi dici tu come dovrebbe comportarsi il bravo sindacato?

PS: Altro sempio, la differenza di tutele tra aziende con + o - di 15 dipendenti, che è solo corporativa e non esiste in europa.
Si potrebbero estendere le tutele dei +15 anche ai -15. Immagino che si opporrebbero i sindacati.


Estendere a tutti la cassa integrazione? Se i sindacati si oppongono allora li critico.
Ma se non si oppongono perché devo cercare a tutti i costi il pelo nell'uovo?

Però quando tutti avranno gli stessi diritti non venirmi a dire che si tratta di egualitarismo veterocomunista che blocca il mercato e non ci fa crescere abbastanza.
Ultima modifica di pinopic1 il 01/03/2009, 19:42, modificato 3 volte in totale.
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