trilogy ha scritto:Mi sembra un falso obiettivo. Molto più importante creare un vero sistema di formazione permanente dove puoi lavorare, studiare, aggiornarti periodicamente. Un sistema che in Italia è molto carente.
Una integrazione scuola/lavoro ha i suoi vantaggi ma anche i suoi rischi e cioè di trasformare la scuola in un corso di addestramento a.
Per questo ci vuole un primo periodo di studio rivolto alla formazione culturale e un secondo periodo (perfetto se nel frattempo si sta già lavorando) rivolto alla formazione e addestramento e aggiornamento professionale.
In questo secondo periodo (lungo quanto la vita lavorativa) scuola e lavoro dovrebbero interagire con strutture e insegnanti messe a disposizione da una parte e dall'altra.
Se sono un tecnico, le integrazioni puramente teoriche continua a darmele la scuola mentre quelle sul campo me le dà l'azienda e le due gestiscono l'insieme.
Sarebbe da applausi.