mario ha scritto:Una società giusta ha il dovere di difendere il cittadino dalla sofferenza.
Per noi cattolici vige il principio evita all’altro la sofferenza che non vorresti patire tu.
Ed è per questo che io mi batto perché i più deboli (me compreso) non abbiano ad essere discriminati, in tribunale, nella scuola, nel mondo del lavoro, nell’ottenere una casa, nell’informazione, ecc.
La collocazione politica che io ritengo più idonea per me per il raggiungimento di tali obiettivi è la sinistra.
C’è chi mi dice però “tu in quanto clericale non puoi stare nel partito democratico”
C’è chi cerca di sottoporre continuamente noi cattolici all’esame di idoneità a militare nella sinistra.
Ma siamo sicuri che questo sia un atteggiamento giusto ?
In America ed in Inghilterra credenti ed atei riescono a convivere in un unico partito.
Da noi c’è chi vuole il settarismo. Si è iniziato col buttar fuori i verdi, po i no global, i pacifisti, ed ora si vorrebbe cacciare i cattolici.
Posto che quei miei obiettivi che sopra ho elencato, sono obiettivi condivisi da tutto il popolo di sinistra, credo che l’atteggiamento più giusto sia quello di coltivare ciò che ci unisce, lasciando, su altri temi, la libertà ai singoli di votare secondo coscienza.
Oltretutto il testamento biologico è un tema secondario che riguarda i ricchi, i borghesi, perché ai poveri non verrà mai chiesto se vogliono la nutrizione forzata. I poveri quando vanno all’ospedale hanno i trattamenti peggiori e quando sono stati in fase terminale non ci si è mai preoccupati mai più di tanto.
Provate a portare un barbone all’ospedale.
Non discuto nel merito perchè c'è un equivoco di fondo:
Infatti nel titolo del 3d si parla di clericali....non di cattolici o credenti.
Non è la stessa cosa.
Io mi sono già speso altrove per manifestare preoccupazione proprio per questo genere di pregiudiziali,ed è saltato fuori esattamente il significato che ha la parola clericale.
Quando si dice clericale ci si riferisce a quei cattolici che non accettano una discussione democratica,ma pretendono di imporre anche a chi non è cattolico una determinata visione del mondo sulla scorta di una ipotetica giustezza manifesta (magari solo a loro) di un determinato concetto;e l'universo cattolico non si compone solo di principii "universalmente condivisibili",ci sono tante cose che a me (e a tanti altri) sembrano piuttosto medioevali,e queste sono un bell'impiccio in un partito che voglia andare avanti.
Il sano cattolico e il clericale sono due cose differenti.
Questo tipo di persone può trovarsi bene solamente in un partito dichiaratamente confessionale,e io sono sicuro che il PD non debba assolutamente aiutare l'Italia a diventare come l'Iran degli ayatollah.
Una cosa è avere come compagni di strada persone cattoliche che forniscano un punto di vista religioso,altra cosa è trovarsi con persone che in nome di una malintesa superiorità ideologica pretendano di convertirci tutti al loro volere.
Io dico sì ai cattolici (e ai cristiani,agli agnostici,ai mussulmani etc.) disposti a confontarsi con me alla pari sul piano dialettico allo scopo di sviluppare un discorso democratico...cioè accettando anche la possibilità di finire in minoranza,ma devo dire no a quelli che si siedono al tavolo con l'unico scopo di cambiarmi la testa,abbandonando il confronto indispettiti nel caso non ci riescano.....della serie:gioco solo se mi fate vincere !
Vittorio ha ragione su Rutelli:a me piaceva,ma è un pò di tempo che non lo capisco più e nutro forti sospetti sulle sue reali intenzioni.
Cacciarlo via magari no,sorvegliato speciale e prenderlo da parte per chiedergli un pò di chiarezza,certamente sì.
Ciao,
Stefano