ranvit ha scritto:Aldilà di quello che dicono gli articoli della Stampa (qui sotto l'editoriale di Molinari), è la conferma della mia tesi piu' volte sostenuta: se ci dichiariamo pronti a salvare tutti fino al limite delle acque territoriali libiche, è evidente anche al piu' imbecille (tranne che ai buonisti nostrani...tra cui purtroppo anche Renzi) che tutti si sentono invogliati ad imbarcarsi, tanto ci sono quei coglioni di italiani che ci vengono a prendere! A maggior ragione naturalmente i clan dei trafficanti!
Noi dovremmo limitarci a pattugliare solo le ns acque territoriali, e rimandare indietro al piu' presto possibile tutti i migranti che non hanno diritto all'asilo! Le navi straniere che "salvano" migranti in difficoltà fuori dalle ns acque, se li portino nei loro Paesi!
Gli italiani piaccia o no non ce la fanno piu' ad ospitare una crescente massa di disperati cui non possiamo dare nè casa nè lavoro e a cui quindi non resta che delinquere!
Come si fa a non dare ragione a Vittorio....
io sono un soccorritore di professione per cui non posso fare a meno di dire che chi si trova in pericolo va salvato.....
però dopo che lo abbiamo salvato bisogna riaccompagnarlo a casina sua e anche a costo di pagare noi il viaggio.
Perchè alla lunga risulta la stategia meno costosa.
Ma sopratutto perchè se quelli sanno che prima li salviamo e poi li accogliamo,è colpa nostra se quelli si mettono in pericolo e muoiono affogati,ed è pure colpa nostra se gli scafisti hanno un business valido.
Scommettiamo che dopo una due o tre volte che li riportiamo indietro, la voce si diffonde e quelli la smettono di rischiare la pelle e il denaro e il business si sgonfia ?