Franceschini segretario.

[Stefano'62]

Premetto che io di politica e di politichese capisco zero.
Ho le mie convinzioni e i miei principii,però delle logiche interne di un partito....nisba,ho vissuto sempre in una dimensione differente,come moltissima gente in Italia,del resto.
Però ho come l'impressione che ci si stia fasciando la testa troppo presto.
Voglio dire:anche io avrei considerato intelligente interrogare la base con le primarie,unico tipo di sondaggio che per me abbia un senso,e considero un errore enorme il non averlo fatto,ultimo (speriamo) di una serie di errori che in questo forum molti hanno sottolineato,probabilmente a ragione.
Però nessuno è obbligato poi a votare il PD di Franceschini,e lui alla fin fine è stato eletto secondo le regole,cioè coi voti dei delegati,e non credo sia scritto da nessuna parte che invece per farlo fossero costretti a venire a chiedere il parere mio e di quelli come me....quello lo darò nell'urna se ne avrò voglia.
Mi limito ad osservare che il suo primo atto,quello di giurare sulla Costituzione,paragonato all'ipocrita contratto con gli italiani di berlusconi,è di un valore elevatissimo....nella forma e nella sostanza,soprattutto di questi tempi.
In un colpo solo ha fatto chiarezza (in senso lato) su come la pensa sull'assetto Istituzionale,sulla natura della Costituzione sottolineando il suo essere anti-fascista e figlia della resistenza (che tutti sanno non essere un'esclusiva della sinistra,alla faccia dei tentativi berlucones di bollarla come comunista....),e ha fatto piazza pulita della strategia collaborazionista o quanto meno appiattita sulla rinuncia a denunciare un certo modo di fare della maggioranza.
Insomma si è dato una collocazione,che non sarà ancora chiara e precisa come spero diventi nelle settimane a seguire,ma che è stata certamente una piacevole sorpresa.
Diamogli una possibilità ed evitiamo di fare processi alle intenzioni;è facile e non comporta necessariamente abbassare la guardia e abbandonare lo spirito critico.
Ciao,

Stefano
PS
Noi critichiamo Franceschini che ancora non ha fatto nulla,e dall'altra parte berlusconi oggi si è sputtanato da solo asserendo che lui e Obama in fondo sono simili.......
Più patetico del patetico.....fossi in Obama mi sentirei nuovamente personalmente offeso.

[Paolo65]

Franceschini rappresenta una scelta di continuità che nasconde più insidie che vantaggi.

Franceschini verrà attaccato dalla DX che farà notare con estrema facilità che egli non è altro che l'alter ego di Veltroni,con il quale ha condiviso tutto il fallimento del PD. Franceschini ha detto che da oggi decide lui. Bene,ma allora perchè in utti questi mesi ha detto sempre si a Veltroni? Pecca di personalità?

Inoltre, la stragrande maggioranza degli elettori del PD vedono nella scelta in Franceschini la difesa del gruppo dirigente vicino a Veltroni, che aveva paura di essere defenestrato dal giorno alla mattina.

Io ero per le primarie e per uno scontro-confronto chiaro e senza peli sulla lingua. Parisi, pur non essenso il segretario ottimale del PD, aveva ragione nel chiederle.

Le delusioni finora avute da questa classe dirigente sono state molte, troppe, per cui attendo per verificare se ci saranno dei cambiamenti, che debbono per forza di cosa essere radicali, se il PD non vuole affondare definitivamente.

Dubito però che questi arriveranno, perchè per logica non capisco perchè Franceschini,che rappresenta il "vecchio", dovrebbe far avanzare il nuovo.

Paolo

[matthelm]

Dico anch’io la mia.

Io sono per Francheschini perché ha detto che è per il proseguimento della linea Veltroni, che condividevo ma promettendo più grinta e decisionismo. Da verificare.

A Veltroni si è rimproverato, giustamente, una mancanza di quelle doti e un buonismo eccessivo con Berlusconi che ha provocato un suo consolidamento già forte per lo strapotere mediatico che ha.

Le primarie come preconizzava Parisi erano fuori luogo e tempo. Le primarie, come visto con Veltroni, non garantiscono una leadership forte se l’eletto non lo è e sarebbe inevitabilmente un caos prima di importanti appuntamenti elettorali.

Su Bersani: se prima non mi dispiaceva ora ho mille riserve per il suo incredibile comportamento, con il supporto di D’Alema, e perché oltre che non essere per la linea Veltroni rappresenterebbe un ritorno al vecchio DS, cosa improponibile per un partito nuovo come vuol essere il PD.

Aggiungo solo che la partenza di Franceschini è ottima e, sarò brutale, un suo fallimento si porterebbe dietro la dine del PD.

[Paolo65]

Se Franceschini continuerà la linea politica espressa da Veltroni al Lingotto, avrà il mio appoggio ed il mio voto.

Sulle primarie ci dobbiamo capire una volta per tutte: se le facciamo all'americana, cioè vere primarie, chi le vince poi deve essere messo nelle condizioni di guidare io PD. Se invece devono essere una sorta di sondaggio che non si traduce in nulla, allora meglio eliminarle perchè rappresentano una presa per i fondelli.....ed una estorsione di denaro, visto che si chiedono pure i danari a chi va a votare.

Su Bersani ho le tue stesse perplessità: è uomo competente ma vorrebbe un PD che si rifaccia al vecchio Ulivo,che io invece spero cassato per sempre.

Certo, Franceschini ha fatto capire di guardare anche verso l'UDC, e non credo che questo farà contenti molti elettori provenienti dai DS.

Paolo

[ranvit]

>Certo, Franceschini ha fatto capire di guardare anche verso l'UDC, e non credo che questo farà contenti molti elettori provenienti dai DS.<

Non mi pare abbia detto questo, anzi.

Del resto questa storia dell'Udc è meglio cancellarla subito dalle possibilità.
Casini ha sempre detto e ripetuto (e bisogna dargliene merito per correttezza) che l'Udc, parte del Ppe, è una forza di centro-destra, anche se farebbe a meno di Berlusconi.
Va anche detto che dopo Todi è chiaro che l'Udc pensa ad una riedizione in chiave Ppe europeo della Dc, incastonata al centro di un sistema non bipolare ma della politica dei "due forni". Fuori le estreme di destra e di sinistra eil centro sempre sul ponte di comando!

Vittorio

[franz]

E' di nove membri la squadra del segretario democratico
Molti gli amministratori locali, da Errani e Chiamparino
Pd, Franceschini vara la segreteria
"Snella e decisa in solitudine"

ROMA - Dal palco della Fiera di Roma, il giorno della sua elezione, Dario Franceschini l'aveva annunciato: "Guarderò al territorio e non accetterò pressioni". Era la promessa che i democratici, per uscire dalla crisi, avrebbero puntato maggiormente sugli amministratori locali, coinvolgendoli nelle scelte del Pd. Era la rivendicazione che il neosegretario voleva svolgere fino in fondo il suo mandato. In piena autonomia. E, oggi, alle parole seguono i fatti.

La nuova segreteria, che lavorerà in stretto collegamento con i venti segretari regionali e si riunirà settimanalmente, sarà composta da Vasco Errani (presidente della Regione Emilia Romagna), Sergio Chiamparino (sindaco di Torino), Fabio Melilli (presidente della provincia di Rieti), Maurizio Martina (segretario regionale del Pd in Lombardia), Elisa Meloni (segretario provinciale del Pd di Siena), Federica Mogherini (parlamentare), Giuseppe Lupo (consigliere regionale in Sicilia). Maurizio Migliavacca assumerà poi la funzione di dirigente dell'area organizzazione.

"E' una segreteria snella, di nove persone, decisa in solitudine e in fretta, perchè mancano solo cento giorni alle europee" commenta Franceschini. Addio, invece alle vecchie strutture dell'era Veltroni. "Ho azzerato i vecchi incarichi, ho già mandato le lettere a tutti i componenti del governo ombra, del coordinamento e dei capi dipartimento del partito - dice Franceschini - Nel fare questa segreteria ho rispettato quello che mi ero impegnato a fare davanti all'assemblea e cioè, oltre all'azzeramento degli attuali organismi, a coinvolgere il territorio nella dirigenza del partito".

Per quanto riguarda invece la squadra di coloro che si occuperanno dei dipartimenti tematici, Franceschini spiega che verrà seguito un altro criterio di selezione perchè "qui servono esperienze e sceglierò tra i componenti dei gruppi parlamentari. Coinvolgerò ovviamente anche i presidenti dei gruppi e i vicepresidenti delle Camere. Insomma, persone di esperienza e di peso politico".

Tutto fermo, invece, per quanto riguarda i capigruppo: "Su questa materia i gruppi sono sovrani, ma è meglio non inserire elementi di instabilità". Come dire che a giudizio di Franceschini, Soro e la Finocchiaro devono restare al loro posto.

(24 febbraio 2009)
www.repubblica.it

[franz]

Un partito che guarda piu' alla periferia ed al territorio, piu' snello, meno burocratocentrico.

Un buon inizio.

Franz

[Paolo65]

Franceschini azzera il governo ombra e nomina una nuova segreteria.

Nonostante le mie perplessità i primi passi del segretario sono buoni. Veltroni doveva capire che servivano decisioni nette ed è caduto soprattutto per questo. Franceschini che evidentemente in questi mesi non è stato in grado di convincerlo a decidere, oggi lo fa e fa benissimo.

Molti della nuova segreteria non li conosco ma Chiamparino ha dato spesso prova di essere un ottimo elemento.

Adesso vedremo chi è rimasto fuori dai giochi e dalle poltrone che cosa farà. Spero che di fronte alle pressioni ed alle manovre degli scontenti, Franceschini farà la voce grossa.

Possiamo raccontarcela come la vogliamo,ma se dall'altra parte abbiamo un Berlusconi leader al 100% ,il PD non può avere un bambolotto da prendere a spinte, come è stato Veltroni in tutti questi mesi.

Paolo

[borghinolivorno]

occorre lanciarsi sull'elettorato e verso l'elettorato (quello che ci sta abbandonando; quello che resiste; quello in mano al centro destra.)
Le nostre grane interne servono solo pedr la propaganda degli avversari..quello che conta è manovrare occupando e difendendo spazio politico....
E' la misura dello spazio politico che ci dirà se il PD potrà continuare.
paolo borghi livorno

[Loredana Poncini]

cioè dal "ma anche" al "sì, però"... il vice, appunto, e concordato PRIMA, come le primarie taroccate... Addio democrazia !