da mariok il 14/02/2017, 12:15
Sul job act credo di essere intervenuto più volte.
Innanzitutto credo che le critiche della minoranza hanno stancato. E' diventato un tormentone come se fosse la madre di tutti i problemi e della disoccupazione.
I posti di lavoro non si conservano, né tanto meno si creano, per legge.
Mia figlia, precaria che lavora a singhiozzo con contratti a termine, grazie al job act sta ricevendo il Naspi (anche se con qualche ritardo dovuto alla burocrazia idiota dell'INPS). Prima non aveva niente.
Ho più volte detto che sono per principio contrario in ogni caso al reintegro. Se un matrimonio va male non ha senso tenerlo in piedi obbligando per legge i coniugi a stare insieme. Lo stesso vale per il rapporto di lavoro che è basato sulla fiducia reciproca. Come per il divorzio, vanno previsti sostegni alla parte più debole, tenendo conto della situazione complessiva patrimoniale e familiare.
La cosa su cui bisogna prioritariamente intervenire, riguarda le politiche attive per il lavoro: gli attuali uffici provinciali per l'impiego sono uno scandalo di inefficienza e di spreco di soldi per tenere in piedi una struttura assolutamente inutile.
Di questo nessuno parla, specialmente la sinistra, che parla solo di art. 18 ed utilizza strumentalmente il disagio giovanile per mancanza di lavoro per attaccare Renzi.
Non sono, per queste idee, degno del csx? Fai un po' tu. A me delle scomuniche non è mai fregato nulla, a cominciare dalla chiesa, per la quale sono un peccatore concubino per non aver mai voluto fare il matrimonio religioso.
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville