annalu ha scritto:Libero, elegia del fascismo
Ecco fatto.
Mentre noi stiamo qui a discutere sul modo di condurre la battaglia contro Berlusconi ed il berlusconismo, "loro" si sentono ormai al sicuro, e si leva definitivamente la maschera:
Libero paragona Berlusconi a Mussolini, e l'assenza di ogni reazione da parte del PdC dimostra che a lui il paragone non dispiace.
Il comportamento ondivago del Pd e del centrosinistra ha oscillato tra "dialogo" (come se Berlusconi fosse un antagonista politico democratico) e criminalizzazione inefficace, se non del tutto sbagliata (inefficace in quanto nei tribunali Berlusconi se l'è sempre cavata, quindi i fedelissimi possono continuare a ritenerlo un perseguitato; sbagliata nell'ironia sui suoi tacchi e sui suoi capelli, perché quel tipo di ironia non poteva aver la valenza di una critica politica costruttiva). Invece la lotta avrebbe potuto e dovuto essere dura, compatta e intransigente, ma senza scivoloni verso l'urlo e verso la stupidità.
Ci sono momenti storici nei quali le esitazioni e le incertezze costano care: come si è potuto minare la stabilità del governo Prodi facilitandone la caduta? Ma davvero i voti dei senatori a vita, eroicamente sempre presenti malgrado l'età e gli acciacchi, sono stati vissuti come una prevaricazione e non come un atto di profonda responsabilità, in difesa della democrazia e della Costituzione, come del resto è loro dovere istituzionale?
Quale meschinità può aver portato Bertinotti a parlare di "poeta morente" ed altri, a cominciare da Turigliatto, a dissociarsi dal governo? E Veltroni, come ha potuto avviare una campagna elettorale basata sull'azzardo di "andiamo da soli", in modo da spaccare il fronte dei partitini? Ma è stato Mastella, si dirà. Certo, Mastella ha dato l'ultimo colpo, ma ormai era facile.
Si è parlato contro l'Aventino che aveva facilitato l'avvento del fascismo, ma quello che è stato fatto in questi anni, non è forse peggio?
Di Pietro urla, ha un partito che è padronale, ma almeno ha saputo riconoscere il pericolo.
Il pd no.
E adesso?
Aspettiamo la sconfitta alle europee, o riusciamo a rifare una sorta di "fronte comune" di tutte le forze, di tutti coloro che desiderano che l'Italia resti una repubblica democratica?
Sarà ancora possibile?
annalu