Pare essersene reso conto anche Renzi, che con la riproposizione del "mattarellum", mi pare che cerchi di salvare almeno il principio delle alleanze note prima del voto e non affidate alle segreterie dei partiti dopo le elezioni con un sistema proporzionale.
A questo punto si ripropone il problema (non nuovo) se sia possibile costruire un centrosinistra capace di vincere e di governare.
I precedenti non sono incoraggianti. E' bene ricordare che negli ultimi venti anni il centrosinistra è riuscito a governare per soli quattro anni (con i due governi Prodi), con esperienze instabili e conflittuali che si sono sempre concluse con lunghe e profonde spaccature.
Oggi il problema si ripropone, in una situazione ancora più difficile e complicata, con una sinistra ancora più radicale e conflittuale, raggruppatasi in un ennesimo schieramento (Sinistra italiana) il cui unico collante sembra essere quello dell'ostilità, che rasenta un odio addirittura ossessivo, verso il PD di Renzi.
Potrà il tentativo di Pisapia ribaltare la situazione e, soprattutto, riuscirà a concretizzarsi in un'alleanza abbastanza solida capace di vincere e governare?
Unità.tv @unitaonline · 20 dicembre 2016
Da Bologna riparte l’idea di un nuovo centrosinistra: “Uniti si vince”
Tantissime persone, molti anche iscritti al Pd, hanno partecipato all’incontro promosso dal sindaco di Bologna Virginio Merola con Gianni Cuperlo e Giuliano Pisapia.
Nella città dove è nato l’Ulivo si ricomincia a parlare di centrosinistra e lo si fa pensando al futuro. Tantissime persone, molti iscritti al Pd, ma anche ex militanti, attivisti della Cgil ed elettori di sinistra hanno partecipato all’incontro promosso dal sindaco di Bologna Virginio Merola, da Gianni Cuperlo e dall’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia.
A salutare con interesse l’iniziativa tanti esponenti del Pd che hanno partecipato o inviato i propri saluti: la prodiana Sandra Zampa, Andrea De Maria, i sindaci Massimo Zedda e Antonio Decaro, amministratori di regione come Luca Zingaretti, esponenti critici come Fabrizio Barca e la partecipazione anche di un pezzo di Sinistra Italiana. Ad intervenire anche Sandro Gozi parlamentare Pd e portavoce di Campo Democratico.
In platea, in veste di ascoltatore, anche il super-renziano Ernesto Carbone: segno che non c’è nessuna ostilità nei confronti di questa iniziativa. Con una fetta consistente di Pd – quello che, come Merola e Cuperlo promuove un’alleanza con la sinistra – in sala l’interlocutore piu’ atteso era l’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia, venuto a illustrare il suo tentativo di creare, alla sinistra del Pd, “non un partito, ma una casa comune”, che con il partito di Matteo Renzi crei una stabile alleanza di governo.
Un’idea che ha conosciuto un implicito rilancio dopo la proposta di Renzi di ritornare al Mattarellum, legge elettorale che l’ex sindaco di Milano ha detto di apprezzare. “Da questo incontro – ha detto Pisapia – voglio chiedere al Pd una discontinuità: decida se vuole andare a destra o se vuole andare a sinistra. Io non voglio creare un nuovo partito, ma una casa comune che riprenda un cammino per un centrosinistra unito e di governo. Un cammino che nelle realtà locali e nelle amministrazioni non si è mai interrotto, come hanno dimostrato le elezioni comunali dove, quando il centrosinistra è unito, vince”. Poi l’appello alla minoranza Pd: “Non entro nel dibattito interno al Pd ma credo che sul territorio ci sia una sinistra che cerca casa, con tutto il rispetto per quella parte i sinistra che invece fa scelte profondamente diverse: rispetto il Pd ma penso che debba fare le sue scelte in tempi relativamente brevi”.