Mi rendo conto che convinzioni radicate da anni è impossibile smontarle.
Però credo che dovremmo fare attenzione a non basarle su presupposti falsi o comunque non tanto scontati come sembra.
0) un primo periodo duro è concetto alquanto vago: quanto duro e quanto lungo? e soprattutto finalizzato a cosa?
1) il debito pubblico è in gran parte detenuto da banche italiane; una sua svalutazione metterebbe in crisi il nostro già precario sistema bancario con le conseguenze che ormai conosciamo: crisi di liquidità, fuga dei depositi e conseguente blocco degli sportelli; addirittura fallimento in molti casi. Ne abbiamo visto un assaggio in Grecia, alla vigilia di un referendum prima ancora di conoscerne l'esito.
Le riemissioni di titoli di stato ammontano mediamente ad oltre 400 miliardi l'anno, oltre gli interessi sul debito che nel 2012 sono stati di oltre 84 miliardi e che è facile prevedere che in caso di uscita dall'euro aumenterebbero considerevolmente. Parliamo di cifre che andrebbero dai 500-600 miliardi di euro-equivalenti all'anno in su.
Le cosiddette pensioni d'oro ammontano complessivamente a circa 3 miliardi l'anno, cioè una goccia nel mare.
Quanto all'ipotesi di una patrimoniale, persino SEL nel 2012 arrivò ad ipotizzare un gettito di una patrimoniale straordinaria una tantum di non più di 200 miliardi.
Insomma mi sembra che i conti non tornino.
2) grazie ad una svalutazione, è probabile che il turismo crescerebbe, anche se il rapporto di cambio non è l'unico fattore: contano le infrastrutture, la qualità dei servizi, la sicurezza ecc.
Per il resto, ho molti dubbi su un ipotetico boom economico nel campo manifatturiero, a fronte di un'impennata dei costi energetici, delle materie prime e del denaro, oltre ad una drastica riduzione di disponibilità di capitali e quindi di investimenti.
Ultima, ma non meno importante considerazione. Quale classe politica avrebbe la capacità, le competenze e l'autorevolezza per governare una crisi del genere?
Certamente non quella che intravediamo attualmente, tanto meno quella rappresentata dalle forze, come i 5S e la destra, che portano avanti ipotesi del genere.
Con tutto il rispetto per le opinioni altrui, mi sembra un'ipotesi che non sta in piedi e che, nella malaugurato caso di una sua concretizzazione, si tradurrebbe in un disastro.