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Città metropolitane, M5S avanti a Torino e Roma ma senza mag

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Città metropolitane, M5S avanti a Torino e Roma ma senza mag

Messaggioda gabriele il 11/10/2016, 10:35

Città metropolitane, M5S avanti a Torino e Roma ma senza maggioranza
Vittorie del centrosinistra nel voto a Milano e Bologna. Anci, rivolta dei sindaci pentastellati: “È un club del Pd, pronti a uscire dall’associazione”

di MAURO FAVALE e DIEGO LONGHIN

Governare senza avere la maggioranza: Virginia Raggi e Chiara Appendino saranno "anatre zoppe" nei rispettivi consigli delle Città metropolitane, gli enti che hanno sostituito le Province e che sono andate al voto domenica. Il risultato, per Roma e Torino, è un'inedita situazione in cui i 5 Stelle esprimono il sindaco metropolitano ma sono minoranza in Assemblea.

Già, perché l'elezione "di secondo livello" (alla quale possono partecipare soltanto i consiglieri comunali) ha dato vita, nei due capoluoghi governati dal M5s, a un consiglio così composto: a Roma su 24 seggi, 9 vanno ai 5 Stelle, 8 al centrosinistra e 7 al centrodestra. A Torino, invece, il centrosinistra è primo partito e supera 8 a 7 l'M5s, che pareggia grazie al seggio "automatico" della sindaca Appendino. Il centrodestra conquista tre poltrone. Il balzo dei grillini c'è stato ma non tale da assicurare loro la maggioranza assoluta.

Così accade anche a Napoli, dove Luigi De Magistris governerà un consiglio in cui le forze di opposizione messe insieme superano i consiglieri legati al primo cittadino. Più liscia la situazione di Milano (dove il centrosinistra ha la maggioranza: 14 seggi su 24), Bologna (Pd primo partito, 13 consiglieri su 18) e Bari-Andria-Trani (dove si è imposto Nicola Giorgino, centrodestra, eletto presidente col 76%).

La novità, però, riguarda Roma e Torino dove i 5 Stelle, per la prima volta, saranno costretti a cercare sponde a destra o a sinistra, a cominciare dalle presidenze di commissione per finire all'approvazione del bilancio, l'atto più importante che licenzia la Città metropolitana. A dettare la linea del M5s sulle elezioni di domenica, come sempre, è il blog di Beppe Grillo che parla di "presa in giro: si scrive Città metropolitane e si legge Province. Questi enti inutili rimangono cambiando solo nome".

In Campidoglio così commentano l'esito del voto che tiene l'M5s lontano dalla maggioranza: "È l'effetto di quando alle urne vanno i politici e non i cittadini ". E in caso di mancata approvazione del bilancio hanno già a chi dare la colpa: "Se voteranno contro, centrodestra e centrosinistra si prenderanno l'onere di far commissariare l'ente. "Governeremo - dice sicura la Raggi - governeremo sui temi".

A Torino la situazione non è molto diversa. Appendino è in missione a Dubai, tornerà giovedì. Per ora non commenta, lasciando spazio ai suoi neo consiglieri metropolitani: "Abbiamo ottenuto un ottimo risultato, ci assumeremo la responsabilità di governare", dicono. Non cercheranno accordi di governo, ma voti in aula.

Intanto i 5 Stelle hanno dato una sorta di aut aut all'Anci, l'associazione dei Comuni che si riunisce domani a Bari per eleggere i suoi nuovi vertici (strafavorito proprio il sindaco Pd del capoluogo pugliese Antonio De Caro). "L'Anci doveva essere un "sindacato" dei Comuni - attacca Luigi Di Maio - per difendersi dai tagli governativi ai servizi essenziali. Si è trasformato in un club del Pd. Se entro gennaio non cambiano le cose, i 37 sindaci 5 Stelle se ne vanno".


http://www.repubblica.it/politica/2016/ ... ef=HREC1-2

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Che paparocchio insulso.

PS
Questo è preassaggio di riforma costituzionale.
Se vincesse il m5s o la destra, il senato sarebbe comunque a maggioranza PD.
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Re: Città metropolitane, M5S avanti a Torino e Roma ma senza

Messaggioda mariok il 11/10/2016, 11:17

gabriele ha scritto:
PS
Questo è preassaggio di riforma costituzionale.
Se vincesse il m5s o la destra, il senato sarebbe comunque a maggioranza PD.
Alla faccia della governabilità


Non capisco. E tutte le preoccupazioni sulla "deriva autoritaria", sui contrappesi, sulla dittatura della maggioranza, valgono o non valgono?

Il rischio di maggioranze diverse tra camera a senato c'è comunque. Con la riforma ciò non paralizzerebbe il paese in quanto si potrebbe comunque costituire un governo in grado di governare.

Sulle leggi costituzionali, elezione del presidente della repubblica e dei giudici costituzionali non si è sempre detto che è bene che non stia tutto in mano alla maggioranza?

A me sembra che la situazione di Roma e Torino dipenda dal fatto che il M5S non voglia fare accordi con nessuno ed è difficile che possa avere il 51% dei voti.

A livello di comune governano grazie ad una legge elettorale maggioritaria.

Cosa occorrerebbe fare? per consentirgli di governare, estendere l'Italicum anche al senato?
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Re: Città metropolitane, M5S avanti a Torino e Roma ma senza

Messaggioda pianogrande il 11/10/2016, 11:18

Ma non sono i 5S a difendere il proporzionale?

Ecco che quando comandano loro la governabilità diventa importante?
Vogliono l'uomo solo al comando come nel loro partito?
Vogliono l'Anci a 5 stelle?

Se l'Anci è un club del PD perché non cercano di riformarlo invece di minacciare l'unica cosa che sanno fare bene e cioè tirarsi fuori?
Se continuano a tirarsi fuori anche adesso che qualche mandato importante ce l'hanno, a cosa servono i 5S?
A tirarsi fuori?

Comincino a rispettare le leggi e le istituzioni senza sputare loro addosso ad ogni occasione.
Se vogliono riformare qualcosa lo dicano e facciano proposte e prendano decisioni in proporzione al loro peso.

Uscire dal blog è davvero impresa impossibile?
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Città metropolitane, M5S avanti a Torino e Roma ma senza

Messaggioda gabriele il 11/10/2016, 11:19

mariok ha scritto:
gabriele ha scritto:
PS
Questo è preassaggio di riforma costituzionale.
Se vincesse il m5s o la destra, il senato sarebbe comunque a maggioranza PD.
Alla faccia della governabilità


Non capisco. E tutte le preoccupazioni sulla "deriva autoritaria", sui contrappesi, sulla dittatura della maggioranza, valgono o non valgono?


Certo che c'è. Solo se vince il PD però :lol:
Se vincono gli altri possono "paralizzare" il governo. Che geni questi renziani. Le pensano proprio tutte per mantenere il controllo
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Re: Città metropolitane, M5S avanti a Torino e Roma ma senza

Messaggioda mariok il 11/10/2016, 11:24

La Appendino governa con il 30,92% dei voti.

Il principio della rappresentanza vale solo per gli altri?
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Re: Città metropolitane, M5S avanti a Torino e Roma ma senza

Messaggioda gabriele il 11/10/2016, 11:38

mariok ha scritto:La Appendino governa con il 30,92% dei voti.

Il principio della rappresentanza vale solo per gli altri?


La Appendino governa grazie ad un sistema elettorale uninominale a doppio turno. Un sistema semplice nel quale chi vince piglia tutto (o quasi).

Quello proposto da Renzi invece? Un paparocchio fatto su misura e il tutto sotto la bandiera della "governabilità". Una bandiera i cui colori cominciano ad affievolirsi. Governabilità, sì, ma per chi? E, governabilità, siamo sicuri? Con gli amici di avventura che possono fare i voltagabbana e fregarti sotto il naso il governo del Paese?

In una democrazia parlamentare gli unici meccanismi che hanno dimostrato di essere solidi sono la soglia di sbarramento congiunta alla sfiducia costruttiva (vedi modello tedesco).

Torno quindi a bomba. Non era meglio fare una riforma diversa? Magari più simile al modello tedesco? Oppure a quello presidenzialista americano?
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Re: Città metropolitane, M5S avanti a Torino e Roma ma senza

Messaggioda mariok il 11/10/2016, 12:07

gabriele ha scritto:
La Appendino governa grazie ad un sistema elettorale uninominale a doppio turno. Un sistema semplice nel quale chi vince piglia tutto (o quasi).



Ma quale? E' un sistema proporzionale con preferenze, doppio turno e (cospicuo) premio di maggioranza.

L'unica differenza sostanziale rispetto all'Italicum è l'elezione diretta del sindaco, che al livello nazionale significherebbe elezione diretta del premier.

Ma ciò avrebbe un impatto costituzionale ben maggiore, che dovrebbe preoccupare coloro che già oggi paventano "l'uomo solo al comando".

Quanto alla Germania, delle ultime tre legislature due hanno dato vita a "grandi coalizioni".

E' questo che vogliamo, con un centro-destra che non è certamente paragonabile alla CDU di Angela Merkel?
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Re: Città metropolitane, M5S avanti a Torino e Roma ma senza

Messaggioda gabriele il 11/10/2016, 12:29

mariok ha scritto:
gabriele ha scritto:
La Appendino governa grazie ad un sistema elettorale uninominale a doppio turno. Un sistema semplice nel quale chi vince piglia tutto (o quasi).



Ma quale? E' un sistema proporzionale con preferenze, doppio turno e (cospicuo) premio di maggioranza.


Vuoi dirmi che il sindaco non viene eletto con un sistema uninominale a doppio turno (quando previsto)? Per il consiglio hai ragione, ma in un contesto locale di questo tipo, secondo me, la cosa può starci bene.

Comunque il paragone fra comune e governo della nazione è fallace. Non sono sullo stesso piano né nel contesto amministrativo né in quello legislativo. Ricordiamoci che lo Stato nella sua più alta forma politica e di governo è una fonte legislativa, i comuni invece no.
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Re: Città metropolitane, M5S avanti a Torino e Roma ma senza

Messaggioda Robyn il 11/10/2016, 22:34

Belle le città metropolitane sono più piccole delle province e più vicino alle realtà locali,dovrebbero diffondersi e andrebbe anche qui cercata una elezione di secondo livello in cui a scegliere sono gli elettori.In merito al senato ci si preoccupa di due maggioranze diverse e poi come è giusto che sia si dice di essere contro la concentrazione del potere.Due assemblee con la stessa maggioranza è un'accentramento del potere.In Francia vere lo stesso presidente e la stessa maggioranza per evitare la coabitazione è un'accentramento del potere mentre il sistema parlamentare no,è più flessibile e non pregiudica la possibilità di governare se al senato c'è una maggioranza di colore differente.Nel senato al contrario bisognerà pensare alla rappresentanza paritetica dove ogni regione manda lo stesso numero di senatori indipendentemente dalla popolazione che ha.Questa non sarebbe più legata ai partiti ma alle realtà locali,mente adesso potrebbe misurare solo i rapporti di forza fra i partiti
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