La Germania è una repubblica
federale e il bundesrat esiste dal 1871. L'Italia
non è una repubblica federale.
Dopodiché bisognerebbe indagare bene come si costituisce, se si segue il modello tedesco, un "senato federale".
Per esempio, all'atto della sua fondazione il voto del bundesrat era vincolante su molti temi, persino su di un'eventuale dichiarazione di guerra. Con la riforma Boschi questa prerogativa diventa esclusivamente del presidente del consiglio (non più del presidente della repubblica).
Un altro codicillo tedesco recita che:
Il Bundesrat partecipa innanzitutto al procedimento di revisione costituzionale. Affinché una legge di riforma della legge fondamentale entri in vigore è richiesta accanto all'approvazione del Bundestag anche il voto favorevole del Bundesrat, che deve approvare la riforma costituzionale con la maggioranza dei due terzi dei voti (cioè almeno 46 voti). (Wikipedia)
Non è quindi prevista la possibilità di una maggioranza semplice con successivo referendum costituzionale.
Per l'elezione del presidente della repubblica la riforma Boschi prevede che dopo l'ottavo scrutinio si possa procedere a maggioranza assoluta, il che rende quasi irrilevante il senato (100 contro 630)-
Il Bundesrat elegge con la maggioranza dei due terzi la metà dei giudici della Corte costituzionale federale.
Anche qui, lo squilibrio rispetto alla riforma italiana è evidente.
In Germania il voto del bundesrat è vincolante per tutte le questioni inerenti gli enti locali e i trattati internazionali. Con la riforma Boschi invece la camera potrà sempre superare un voto contrario del senato
Solo nel caso di leggi che riguardano le competenze regionali, il voto del Senato è obbligatorio.
...se si tratta di leggi che riguardano le competenze legislative esclusive delle Regioni o leggi di bilancio, la Camera può 'superare' le modifiche volute del Senato solo a maggioranza assoluta dei suoi componenti.
http://www.repubblica.it/politica/2015/ ... 124904893/
Inoltre anche sui trattati internazionali, a differenza del bundesrat tedesco (vincolante)
solo la Camera approverà le leggi di amnistia e indulto, e le leggi che recepiscono i trattati internazionali (a meno che non riguardino l'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea, e in quel caso anche il Senato deve approvarle).
La cosa più grave e contraddittoria, però, è la forte spinta all'accentramento che viene data dalla parte che riguarda il rapporto stato/regioni: che senso ha introdurre un simulacro di senato federale per poi imporre un pasticciaccio del genere, romanocentrico in molti aspetti, aperto a ricorsi continui alla Corte suprema in altri? E perché mai raccogliere tutte le modifiche costituzionali (ben 40 articoli) in
un'unico quesito referendario?
Io credo che, dato che siamo un paese cattolico individualista in perenne cerca di un
redentore, finiranno col prevalere (di poco) i Sì accentrando ancora di più i poteri del governo e del presidente del consiglio su partiti, enti locali, camera e senato (di nominati dai partiti stessi). Le conseguenze saranno gravi e si riproporrà da molti territori una forte spinta autonomista / secessionista determinata dalle conseguenze nefaste di questo accrocchio arzigogolato. A quel punto, se M5S dimostrerà di fallire nel governo locale delle grandi metropoli, nel Nord tornerà una Lega estremamente potente che raccoglierà buona parte del malessere dell'elettorato, non soltanto di destra. Magari si romperà lo stato nazionale e rimarrà una "mezza Italia" in Europa, cosa che non dispiacerebbe poi troppo ai tedeschi...