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mariok ha scritto:Perché hanno vinto e, se si rivoterà a Roma (forse alla guida del Governo nazionale), i 5 stelle sono preferiti rispetto al PD?
La risposta mi sembra banale.
Perché nel PD ci sono molti ladri (anche se forse un po' al di sotto della media degli altri partiti, esclusi i 5S che però non sono stati messi ancora significativamente alla prova), perché la situazione europea e quella internazionale sono quelle che sono, perché renzi non ha in gran parte mantenuto le promesse di cambiamento, in buona misura per sua incapacità, in non trascurabile misura per l'inconcludenza e per le resistenze che incontra all'interno del PD e della maggioranza.
Se a ciò si aggiunge una crisi morale e culturale che ha investito questo paese da almeno 20 anni, è facile spiegarsi perché uno sveglio come Grillo riesca a raccogliere l'insoddisfazione e la rabbia che pervade la nostra società.
E' relativamente facile, in questo contesto, prendere consensi alzando la voce, promettendo di prendere a calci nel culo i disonesti, di rifondare la democrazia sul "uno vale uno" e sull'illusione che basti sfogarsi un po' con la tastiera per contare e per cambiare il mondo.
gabriele ha scritto:mariok ha scritto:Perché hanno vinto e, se si rivoterà a Roma (forse alla guida del Governo nazionale), i 5 stelle sono preferiti rispetto al PD?
La risposta mi sembra banale.
Perché nel PD ci sono molti ladri (anche se forse un po' al di sotto della media degli altri partiti, esclusi i 5S che però non sono stati messi ancora significativamente alla prova), perché la situazione europea e quella internazionale sono quelle che sono, perché renzi non ha in gran parte mantenuto le promesse di cambiamento, in buona misura per sua incapacità, in non trascurabile misura per l'inconcludenza e per le resistenze che incontra all'interno del PD e della maggioranza.
Se a ciò si aggiunge una crisi morale e culturale che ha investito questo paese da almeno 20 anni, è facile spiegarsi perché uno sveglio come Grillo riesca a raccogliere l'insoddisfazione e la rabbia che pervade la nostra società.
E' relativamente facile, in questo contesto, prendere consensi alzando la voce, promettendo di prendere a calci nel culo i disonesti, di rifondare la democrazia sul "uno vale uno" e sull'illusione che basti sfogarsi un po' con la tastiera per contare e per cambiare il mondo.
Cosa deve fare allora il PD?
pianogrande ha scritto:
Ma Gabriele pensa davvero che, se ci fosse qualcosa di meglio all'orizzonte del governo attuale, qui trova gente che sta dalla parte del governo Renzi per partito preso o per qualche interesse occulto?
pianogrande ha scritto:
Secondo me (ed usando un po' della tecnica comunicativa di Renzi) anche la domanda cosa deve fare il PD è superata.
Ormai la domanda è cosa devono fare gli italiani.
Come ripartire dalla presa d'atto che abbiamo una classe dirigente marcia e inefficente.
Allora ecco che ci disperiamo un po' di più perché siamo costretti a prendere atto che anche il popolo è (lasciamo perdere il perché) piuttosto marcio e inefficiente.
Questa idea è ancora più dura da digerire di quella della solenne fregatura rifilata dalla Casaleggio & C.
Bisogna ripartire dal basso come sempre e partire dal basso richiede una élite intellettuale (altro concetto che il populismo odia ma che è storicamente indiscutibile) capace di risvegliare gli animi; le coscienze.
Se non ci risolleviamo (non chiedetemi come perché il problema è proprio quello) a livello culturale e di costume, non ci risolleviamo e basta.
Cominciamo almeno a pensare in questo senso e non sarà mai fatica sprecata.
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