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Per carità, è solo una sensazione...

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Per carità, è solo una sensazione...

Messaggioda pinopic1 il 16/02/2009, 14:11

Infatti milioni di immigrati che hanno invaso gli USA, molti dei quali clandestini, anche italiani, hanno abbattuto il capitalismo.
Ma come ti vengono certe idee pur di dire qualcosa contro la sinistra? L'immigrazione che crea problemi al capitalismo è una idea geniale. Come mai nessuno ci aveva pensato prima? Boh
Perché non le scrivi tutte in un apposito post le tue idee contro la sinistra e negli altri discutiamo in maniera normale?
"Un governo così grande da darti tutto quello che vuoi è anche abbastanza grande da toglierti tutto quello che hai" (Chiunque l'abbia detto per primo)
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Re: Per carità, è solo una sensazione...

Messaggioda incrociatore il 16/02/2009, 15:27

Paolo65 ha scritto:Incrociatore, in ogni paese ci sono regole sull'immigrazione senza le quali sarebbe il caos senza fine. Per cui evita di buttarla sulla morale o incolpare chi ritiene giusto restare nella legalità.

Il tuo intervento mi convince sempre più che è questo buonismo velleitario ed il terzomondismo superficiale una delle cause per cui il CS resterà all'opposizione per anni.

Dal tuo intervento pare chiaro che chi entra nel nostro paese dovrebbe essere sempre accolto:bene, se così fosse nel giro di 1 anno ci ritroveremmo a casa almeno 1,2 milioni di persone a cui non sapremmo dare alcuna risposta nè prospettare una vita migliore.

Ringraziando iddio questa tua posizione non trova spazio neppure nel PD e nel CS in generale, ed è stata uno dei motivi di rottura con la SR che pur di abbattere il capitalismo,farebbe invadere l'europa abbattendo con un'immigrazione incontrollata l'intero occidente democratico.

Paolo

dovremmo abituarci tutti allo sforzo di leggere cosa uno scrive prima di replicare con assurdità (e anche insulti).

Non mi sembra di aver parlato di abolire le regole, ho sposato l'osservazione di De Luca di assumere un atteggiamento diverso, di rispetto per coloro che cercano in un Paese che riteniamo nostro (e del quale siamo altrettanto ospiti come ci ricorda sempre De Luca... lo ricordo da agnostico ai credenti in Cristo che non sta scritto sulle loro Sacre scritture l'autorizzazione a dire: «qui siete a casa nostra!», ma a riflettere che «Tuoi sono i cieli, tua è la terra, tu hai fondato il mondo e quanto contiene»), una vita migliore.

Le regole le fanno gli uomini e possono essere buone (anche se il termine ti fa schifo) o cattive a seconda della filosofia che le sostiene... a volte premettono di voler essere "cattive"... e invece sono solo idiote.

Se trovi facile usare con disprezzo parole che hanno nella radice "buono" il concetto molto più completo di "giusto" credo che fuori dai valori che devono essere fondanti in un Partito Democratico sei tu... e non solo, non insulti me che dei tuoi insulti mi frega un tubo, ma una scrittura che in un Paese che si definisce Cristiano dovrebbe pur valere qualcosa... ma evidentemente ha ragione Piero... i cattolici, almeno, non esistono.

Certo, chiunque dovrebbe essere accolto bene, con rispetto... pensa un po' che bestemmia o insulsaggine che vado affermando.

Ma tu hai una pallida idea di cosa sia una regola? Schedare i bambini? Privarli del diritto all'assistenza medica? Buttarli a mare?
Ultima modifica di incrociatore il 16/02/2009, 16:55, modificato 1 volta in totale.
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Re: Per carità, è solo una sensazione...

Messaggioda ranvit il 16/02/2009, 16:52

Siamo messi male....non credo proprio che il Pd, per quanto sbrindellato, condivida le parole di incrociatore o di Erri De Luca (che non avendo alcuna responsabilità, se non quella di "artista", puo' dire quello che gli pare).

Ma il solo fatto che in Italia ci sia tanta gente che afferma certe cose fa capire perchè, giustamente, gli italiani sono disposti anche a votare e tenersi Berlusconi!

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Per carità, è solo una sensazione...

Messaggioda incrociatore il 16/02/2009, 16:57

ranvit ha scritto:Siamo messi male...

su questo non ci piove.
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Re: Per carità, è solo una sensazione...

Messaggioda ranvit il 16/02/2009, 17:02

Vedi che su qualcosa siamo d'accordo?
Ognuno per la sua strada!
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Re: Per carità, è solo una sensazione...

Messaggioda ranvit il 16/02/2009, 19:06

Dal corriere.it :

Stupri: romena aggredita, resta in carcere 55enne italiano
16 feb

FROSINONE - Resta in carcere il 55enne accusato di avere violentato giovedi' scorso nelle campagne tra Morolo e Sgurgola, nel Frusinate, una donna di origione romena giunta da poco in Italia. Il gip del tribunale di Velletri, in provincia di Roma, ne ha infatti convalidato il fermo. L'uomo e' stato rintracciato dai carabinieri dopo la denuncia della donna, che si era rivolta ai medici dell'ospedale di Anagni. (Agr)
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Re: Per carità, è solo una sensazione...

Messaggioda mauri il 16/02/2009, 21:03

...di avere sempre meno diritti, con la scusa del terrorismo sono state introdotte leggi che hanno diminuito fortemente la libertà, viaggiare, spiati, controllati...
e ora con la scusa di difendere dalle violenze accade la stessa cosa ma passa inosservata, anzi condivisa perchè si pensa che queste leggi siano solamente per i migranti mica per noi...
balle, saremo ancora e sempre più sotto controllo e sempre con meno diritti e libertà
è surreale la situazione che viviamo, un governo che affonda la magistratura già sott'organico
e che lascia a piedi le forze dell'ordine che manco hanno i soldi per fare benzina
ma forse va bene così, siamo italiani, facciamo le leggi e poi tagliamo i viveri a chi le dovrebbe fare rispettare
e così diventano leggi inutili e mera propaganda per i soliti noti che fanno tutto sì ma a parole
e torniamo a sentirci liberi, ma forse ci fregano lo stesso
bella serata, mauri
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Re: Per carità, è solo una sensazione...

Messaggioda gabriele il 16/02/2009, 21:08

ranvit ha scritto:Ognuno per la sua strada!


...e intanto vince Silvio...

Non riusciamo ad arrivare ad un compromesso?

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Re: Per carità, è solo una sensazione...

Messaggioda incrociatore il 16/02/2009, 21:39

gabriele ha scritto:Non riusciamo ad arrivare ad un compromesso?

perché?

qui si discute ognuno portando i suoi punti di vista e sensibilità, ma mica dobbiamo fare liste e cercare voti...

Ribadisco cosa dice Erri De Luca: «un giorno di tutto questo resterà solo la miseria dei modi con cui abbiamo provato a fermare gli uomini in movimento», ma tanto so che a quel tempo nessuno si sentirà in dovere di vergognarsi... anzi qualcuno non mancherà di dare la responsabilità a chi come me a questi modi si è opposto quando ci si doveva opporre.

Ti ricordi 70 anni fa di quel delinquente sul balcone che trovava una massa di imbecilli osannanti a infervorarsi per il suo "spezzeremo le reni alla Grecia"? in quella piazza sembra non ci sia mai stato nessuno in compenso qualcuno oggi non si vergogna a di attribuire tutti i mali del Paese ai comunisti... che in quella piazza certo non c'erano.
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Re: Per carità, è solo una sensazione...

Messaggioda pierodm il 17/02/2009, 2:11

Incrociatore:...in quella piazza sembra non ci sia mai stato nessuno in compenso qualcuno oggi non si vergogna a di attribuire tutti i mali del Paese ai comunisti... che in quella piazza certo non c'erano.

Mio padre c'era. E al tempo non era comunista, anche se lo era il resto della famiglia.
Al tempo, era anzi un fervente cattolico, che aveva verso il fascismo un atteggiamento "possibilista".
Solo più tardi, con gli eventi della guerra e della Resistenza, e con una faticosa maturazione culturale, è diventato comunista anche lui, come suo padre e i suoi fratelli.
Mio padre ricordava spesso, e sotto diverse angolazioni, quale fosse il suo stato d'animo e la sua posizione politica che lo aveva portato a non schierarsi in modo netto contro il fascismo - compreso il fatto che, essendo del '12, per diversi anni ha vissuto il regime da bambino e adolescente, in qualche modo più facilmente influenzabile.
Una posizione che potremmo definire sostanzialmente "legalitaria": quello era il governo, quelle le leggi, e dunque era necessario rispettarli.
Anche il clima familiare - suo padre tra i primi ad iscriversi a Roma al neonato PCI nel '21 - non riusciva a scuoterlo più di tanto, sia perché suo padre evitava di condizionare i figli con pressioni ideologiche, sia perché il "comunismo" a quello stadio lo percepiva più come una forma di ribellismo che come un insieme di valori positivi (in senso istituzionale), caratteristica che invece ritrovava, per esempio, nella storia e nella grandezza temporale della Chiesa.
Nel ricordare questo, mio padre ovviamente racontava anche di quale fosse il genere di "consenso" che aveva il fascismo, fatto di una varietà di posizioni, alcune simili alla sua, altre più conniventi con le azioni d'ordine del fascismo stesso, del quale si derideva sepsso la pomposità, ma si condividevano in fondo proprio quelli che più tardi sarebbero stati condannati come difetti o come vergogne. Non da parte di tutti gli italiani, ma da una buona maggioranza.

Era un'Italia diversa da questa attuale, certamente, e meno clamorosa, meno vociante ... con meno "approfondimenti", diciamo.
I clamori semmai erano di esclusiva competenza del governo.
In parte per questo motivo, in parte per la genesi stessa del regime, tuttavia il consenso era più che altro un assenso tacito, nel quale tante idee si agitavano o covavano nel silenzio, alimentando così l'inerzia verso il potere o verso semplicemente il "dato di fatto" imposto dall'autoritarismo.
In qualche buona misura questo ha contribuito a far dire in buona fede a molti, dopo la guerra, che "non erano stati fascisti", e che anzi avevano provato spesso repulsione per certe prepotenze e certe violenze, certe parole d'ordine del fascismo stesso - che era rimasta però al livello del "buon gusto", o dell'indole personale, o della censura verso la prevaricazione del potere considerata come "fatale".

Oggi le cose non stanno più così. Oggi sappiamo, e siamo in grado riconoscere i segni della devianza, sia politica sia culturale.
Oggi l'assenso, quando c'è, non è silenzioso: è gridato, ripetuto e amplificato, moltiplicato dalla comunicazione.
Oggi quelli che dicono certe cose - malate di xenofobia, razzismo, autoritarismo, stronzaggine pura e semplice - non sono un "dato di fatto", ma li votiamo, li scegliamo, li appoggiamo apertamente e li mandiamo al governo.
Non c'è più la scusa della Marcia su Roma. Non ci sono alibi.
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