Rifiuti, Muraro: "Emergenza scongiurata ma ancora criticità in periferia"
Sono le aree verdi dei quartieri lontani dal centro storico a soffrire ancora. La promessa: "Per fine agosto mi dedicherò soprattutto a quelle zone che aspettano interventi"
Per settembre "nessuna preoccupazione". I romani, al rientro dalle vacanze, troveranno una Capitale più o meno pulita. Parola di Paola Muraro: "Ora gli operatori hanno più consapevolezza e un maggior supporto da parte nostra, gli impianti sono svuotati e non ci sono più code, sono stati intensificati i giri di raccolta e quindi non ci sarà emergenza". Così l'assessore all'Ambiente durante il giro sul territorio effettuato in mattinata per verificare lo stato di attuazione del piano Ama, quello per ripulire Roma entro il 20 agosto.
Un tour dall'ex campo sportivo di Valle Aurelia al Tmb di via Salaria, il primo di nuovo fruibile dopo un'operazione di bonifica, il secondo senza le montagne di immondizia trovate in occasione del blitz di luglio. Nel mezzo marciapiedi liberi da cartacce e bottiglie, secchioni vuoti, aria un po' più salubre. Certo, i miracoli son difficili a farsi, e le zone critiche restano. La stessa Muraro lo ammette: "Stiamo cercando di collaborare per far capire dove fare subito lo spazzamento che viene richiesto di più, visto che per la raccolta dei rifiuti sono stati intensificati personale e giri di raccolta".
Le sofferenze sembrano toccare soprattutto le aree verdi, dove accanto ai secchioni svuotati grazie ai giri di raccolta in più, è tutt'altro che raro trovare cumuli di sporcizia tra prati, panchine, alberi e cespugli. Due esempi tra i tanti? Il parco Sangalli a Torpignattara, un cimitero di buste di plastica e lattine di birra, o il parco di via Matteucci a Garbatella chiuso per i grossi topi segnalati nei pressi dell'area giochi. Insomma, non tutti sono contenti. A Cinecittà, Torrespaccata e a macchia di leopardo nel VI municipio qualche discarica a cielo aperto ricorda un degrado quasi perenne nei quartieri a margine della città. Idem a Ponte di Nona, Colle degli Abeti, Lunghezza o San Vittorino.
"Inutile prenderci in giro, alcune aree, specie in periferia, sono ancora critiche - aggiunge Muraro - ma ci rendiamo contro che è periodo di ferie anche per gli operatori Ama e, seppur incrementando l'organico, non si è ottenuto in periferia lo stesso effetto che in centro". Poi la promessa: "Per fine agosto mi dedicherò, pur facendo altri sopralluoghi, sopratutto a quelle parti di periferia che ancora necessitano".
Per quanto riguarda il Tmb Salario "è svuotato ed abbiamo mantenuto la promessa insieme ad Ama ma si poteva fare anche prima" ha spiegato l'assessore dando poi l'annuncio: "Per questo impianto prevediamo una riconversione: non sarà più un Tmb, però è un percorso che va argomentato perché va modificata l'autorizzazione, cosa che non ha fatto l'amministrazione precedente. Diventerà un polo tecnologico perché da qui usciranno materiali, quindi "end of waste" e sarà il fiore all'occhiello di Roma. Questa è la nostra promessa, lo faremo ma ci vogliono i tempi tecnici ed ai cittadini chiediamo di essere pazienti. Noi non prenderemo in giro nessuno".
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Forse occorre utilizzare qualche vigile in più che dia la multa a chi abbandona i rifiuti sui prati dei giardini pubblici.
Chi sa, fa. Chi non sa, insegna. Chi non sa nemmeno insegnare, dirige. Chi non sa nemmeno dirigere, fa il politico. Chi non sa nemmeno fare il politico, lo elegge.