incrociatore ha scritto:il punto che io e altri stiamo tentando di chiarire, e che evidentemente viene ignorato, è che se già con le procedure di ratifica dell'infame Legge Alfano (origine della critica) non fosse stato fatto passare tutto così liscio, forse non si sarebbe nemmeno arrivati all'ultima trista vicenda.
Veramente non è affatto questo il corso che la discussione ha tenuto. Comunque il lodo alfano è già stato discusso ampiamente in passato.
È una legge ad personam? Sì.
È fatta apposta per salvare Berlusconi dai processi, e consentirgli già che c'è di diffamare a destra e a manca sicuro della propria impunità? Sì.
È una legge incostituzionale? Probabilmente sì.
È una legge MANIFESTAMENTE incostituzionale? No, per questo Napolitano l'ha firmata.
E se anche la consideriamo, noi, MANIFESTAMENTE incostituzionale, ciò non toglie che il giudizio spetti a Napolitano, e non a noi. E anche se quel giudizio fosse sbagliato comunque bisognerebbe andarci con i piedi MOLTO di piombo nell'attaccare l'unica istituzione di garanzia ancora intatta, cosa che Di Pietro, per mero calcolo di vantaggio personale, non ha fatto e non fa.
Se Napolitano non avesse firmato il lodo alfano, gli sarebbe stato nuovamente re-inviato dalle camere finché non fosse stato costretto a firmarlo, e alla successiva forzatura di Berlusconi sarebbe stato più debole avendo intaccata mediaticamente la sua immagine al di sopra delle parti.
Ma ancora più certo è che, sia che il lodo l'avesse firmato o meno, le critiche eccessive, ingiuste e talvolta insultanti, portate da Di Pietro e da altri non rafforzano, ma indeboliscono il ruolo del presidente della repubblica. Il che può anche essere, in astratto, un obiettivo politico giusto (se ad esempio il presidente lo si considerasse complice di un tentato scivolamento verso la dittatura, per fare un esempio), ma si abbia almeno la coerenza di comprenderlo per quello che è. Arrivare a sostenere che gli attacchi a Napolitano, per qualche misterioso giro concettuale, dovrebbero avere il risultato di rafforzarne il ruolo di garanzia è una castroneria talmente grossa che non si sa con che parole definirla.