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Di Pietro attacca Napolitano

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Re: Di Pietro attacca Napolitano

Messaggioda guidoparietti il 14/02/2009, 19:45

franz ha scritto:
pierodm ha scritto:il fatto che anche dopo un paio di settimane di "meditazione" e al calduccio della propria casa alcuni (non pochi) di noi continuano a vedere insulti e vilipendi nelle parole di DP significa si vuole per forza vedere quello che non c'è.

No, visto che qui nel forum nessuno, per quanto ho letto, sostiene che Di Pietro abbia insultato o villipeso Napolitano, quello che vede cio' che non c'è sei tu.
Ciao,
Franz

veramente io sostengo che il passaggio contro napolitano fosse insultante. Anche se, e l'ho detto subito (controllare prego) è vero che è stato gonfiato mediaticamente, è vero anche che quegli attacchi in quei modi erano insultanti. Che poi il reato di vilipendio fosse eccessivo era chiaro invece a tutti.
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Re: Di Pietro attacca Napolitano

Messaggioda franz il 14/02/2009, 19:52

guidoparietti ha scritto:
franz ha scritto:
pierodm ha scritto:il fatto che anche dopo un paio di settimane di "meditazione" e al calduccio della propria casa alcuni (non pochi) di noi continuano a vedere insulti e vilipendi nelle parole di DP significa si vuole per forza vedere quello che non c'è.

No, visto che qui nel forum nessuno, per quanto ho letto, sostiene che Di Pietro abbia insultato o villipeso Napolitano, quello che vede cio' che non c'è sei tu.
Ciao,
Franz

veramente io sostengo che il passaggio contro napolitano fosse insultante. Anche se, e l'ho detto subito (controllare prego) è vero che è stato gonfiato mediaticamente, è vero anche che quegli attacchi in quei modi erano insultanti. Che poi il reato di vilipendio fosse eccessivo era chiaro invece a tutti.

Ok, allora uno che giudica insultante (ma non da villipendio) le critiche di Di Pietro a Napolitano lo abbiamo trovato ma resto in attesa degli altri che servono ad arrivare ad "alcuni (non pochi)".
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Re: Di Pietro attacca Napolitano

Messaggioda franz il 14/02/2009, 19:57

incrociatore ha scritto:Ogni persona di buon senso vede che l'art. 3 della nostra Carta è stato vilipeso dal cosiddetto "Lodo Alfano"... rivendico il mio diritto di critica al Presidente per non aver nemmeno provato a sollevare dubbi di Costituzionalità, evidenti a milioni di suoi concittadini e al buon senso... appunto.

Vedi, tra di noi o nei bar possiamo criticare chiunque, a torto o ragione, ma un leader di partito in Piazza dovrebbe saper resistere alla tentazione del facile populismo e dovrebbe quindi realizzare che le critiche alla massima carica dello stato per aver fatto o non fatto sono controproducenti per la carica stessa e tutte le istituzioni democratiche.
Poi che questo non lo capisca Berlusconi, lo sappiamo.
Che non lo capisca Di pietro, amen.
Ma tra noi?

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Re: Di Pietro attacca Napolitano

Messaggioda guidoparietti il 14/02/2009, 20:08

incrociatore ha scritto:E infatti lo stupratore... appena può... stupra... e difatti, appena il suo ruolo di garante della Carta, il Presidente ha deciso di non poterlo mettere più in secondo piano, lo stupratore ha scatenato i buttafuori del suo "privé".

E nel far ciò è stato aiutato, e non certo ostacolato, dagli attacchi di Di Pietro verso quel medesimo garante della costituzione. E QUESTO È IL PUNTO. Che si continua serenamente ad ignorare facendo finta di niente.
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Re: Di Pietro attacca Napolitano

Messaggioda incrociatore il 14/02/2009, 20:12

tra noi e nei bar? ma che diavolo dici Francesco?

La critica sull'operato anche del Presidente, non significa nessun attentato all'Istituzione, semmai la coerenza e il rispetto per l'Istituzione in se... la critica è a colui che quell'Istituzione in quel momento rappresenta.

Per chi ha un minimo di memoria storica e per chi non l'ha, vorrei ricordare che in passato si arrivò fino alla richiesta di impeachement per il Presidente... e non mi risulta proprio che coloro che la formularono erano mossi dalla volontà di sovvertire le istituzioni, ma esattamente il contrario.
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Re: Di Pietro attacca Napolitano

Messaggioda incrociatore il 14/02/2009, 20:17

guidoparietti ha scritto:
incrociatore ha scritto:E infatti lo stupratore... appena può... stupra... e difatti, appena il suo ruolo di garante della Carta, il Presidente ha deciso di non poterlo mettere più in secondo piano, lo stupratore ha scatenato i buttafuori del suo "privé".

E nel far ciò è stato aiutato, e non certo ostacolato, dagli attacchi di Di Pietro verso quel medesimo garante della costituzione. E QUESTO È IL PUNTO. Che si continua serenamente ad ignorare facendo finta di niente.

il punto che io e altri stiamo tentando di chiarire, e che evidentemente viene ignorato, è che se già con le procedure di ratifica dell'infame Legge Alfano (origine della critica) non fosse stato fatto passare tutto così liscio, forse non si sarebbe nemmeno arrivati all'ultima trista vicenda.
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Re: Di Pietro attacca Napolitano

Messaggioda franz il 14/02/2009, 21:00

incrociatore ha scritto:tra noi e nei bar? ma che diavolo dici Francesco?

La critica sull'operato anche del Presidente, non significa nessun attentato all'Istituzione, semmai la coerenza e il rispetto per l'Istituzione in se... la critica è a colui che quell'Istituzione in quel momento rappresenta.

Per chi ha un minimo di memoria storica e per chi non l'ha, vorrei ricordare che in passato si arrivò fino alla richiesta di impeachement per il Presidente... e non mi risulta proprio che coloro che la formularono erano mossi dalla volontà di sovvertire le istituzioni, ma esattamente il contrario.

Sono cose completamente diverse ed i "che diavolo dici" lo rispedisco al mittente.
In passato abbiamo avuto casi gravi (da altelope kopler in odor di tangenti a cossiga picconatore) di presidenti fuori dalle righe o implicati in casi penali o impegnati a fare politica a colpi di piccone. Non certo quindi figure sopra le parti o sopra ogni sospetto. Qui la critica a Napolitano (e l'accostamento infamante al silenzio mafioso) sono state rivolte in piazza (non sede istituzionale) ad un Presidente in carica. Le critiche istituzionali si fanno nelle dovute sedi. Solo i tribuni agitano le piazze per cercare facile consenso.

Ciao,
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Re: Di Pietro attacca Napolitano

Messaggioda guidoparietti il 14/02/2009, 21:46

incrociatore ha scritto:il punto che io e altri stiamo tentando di chiarire, e che evidentemente viene ignorato, è che se già con le procedure di ratifica dell'infame Legge Alfano (origine della critica) non fosse stato fatto passare tutto così liscio, forse non si sarebbe nemmeno arrivati all'ultima trista vicenda.

Veramente non è affatto questo il corso che la discussione ha tenuto. Comunque il lodo alfano è già stato discusso ampiamente in passato.
È una legge ad personam? Sì.
È fatta apposta per salvare Berlusconi dai processi, e consentirgli già che c'è di diffamare a destra e a manca sicuro della propria impunità? Sì.
È una legge incostituzionale? Probabilmente sì.
È una legge MANIFESTAMENTE incostituzionale? No, per questo Napolitano l'ha firmata.
E se anche la consideriamo, noi, MANIFESTAMENTE incostituzionale, ciò non toglie che il giudizio spetti a Napolitano, e non a noi. E anche se quel giudizio fosse sbagliato comunque bisognerebbe andarci con i piedi MOLTO di piombo nell'attaccare l'unica istituzione di garanzia ancora intatta, cosa che Di Pietro, per mero calcolo di vantaggio personale, non ha fatto e non fa.
Se Napolitano non avesse firmato il lodo alfano, gli sarebbe stato nuovamente re-inviato dalle camere finché non fosse stato costretto a firmarlo, e alla successiva forzatura di Berlusconi sarebbe stato più debole avendo intaccata mediaticamente la sua immagine al di sopra delle parti.
Ma ancora più certo è che, sia che il lodo l'avesse firmato o meno, le critiche eccessive, ingiuste e talvolta insultanti, portate da Di Pietro e da altri non rafforzano, ma indeboliscono il ruolo del presidente della repubblica. Il che può anche essere, in astratto, un obiettivo politico giusto (se ad esempio il presidente lo si considerasse complice di un tentato scivolamento verso la dittatura, per fare un esempio), ma si abbia almeno la coerenza di comprenderlo per quello che è. Arrivare a sostenere che gli attacchi a Napolitano, per qualche misterioso giro concettuale, dovrebbero avere il risultato di rafforzarne il ruolo di garanzia è una castroneria talmente grossa che non si sa con che parole definirla.
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Re: Di Pietro attacca Napolitano

Messaggioda pinopic1 il 14/02/2009, 22:50

Effettivamente se Napolitano non avesse firmato tutte le volte che dice Di Pietro, questa volta non avrebbe avuto la necessaria autorevolezza per opporsi. A Berlusconi e alle sue potenti batterie mediatiche. Nonché allo stato confinante con Roma.
"Un governo così grande da darti tutto quello che vuoi è anche abbastanza grande da toglierti tutto quello che hai" (Chiunque l'abbia detto per primo)
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Re: Di Pietro attacca Napolitano

Messaggioda franz il 14/02/2009, 23:53

pinopic1 ha scritto:Effettivamente se Napolitano non avesse firmato tutte le volte che dice Di Pietro, questa volta non avrebbe avuto la necessaria autorevolezza per opporsi. A Berlusconi e alle sue potenti batterie mediatiche. Nonché allo stato confinante con Roma.

Tra l'altro mi risulta che il giudizio di legittimità costituzionale spetta di diritto solo alla Corte Costituzionale.
Il Presidente non puo' giudicare ma solo rimandare alle Camere per una nuova deliberazione e tra le motivazioni (obbligatorie) puo' anche indicare una manifesta incostituzionalità. Esso è anche un giudizio ma assai diverso da quello della Corte, che è non impugnabile. Le Camere invece possono deliberare nuovamente la stessa legge ed a questo punto il presidente la deve firmare. Anche con il prcedente lodo si preferi' la strada del giudizio della Corte Costituzionale.

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