flaviomob ha scritto:Bisogna però anche dire che la concorrenza non ha solo aspetti positivi: a Milano, p.e., gli "sforbiciatori" sono quasi tutti cinesi che offrono un servizio a prezzo quasi dimezzato rispetto agli italiani, che così vengono di fatto espulsi dal mercato; dopodiché in molti esercizi (non in tutti) si rilevano scarse condizioni igieniche, bassa qualità, permessi di soggiorno che si "tramandano" magari da qualche defunto sparito nel nulla, turni di lavoro di 12 ore, spesso viene omesso lo scontrino o la ricevuta, ma quello "capitava" pure ai nostri connazionali! che distratti!
A parte quanto già citato prima a proposito del modello
superfisso credo che qui manchi la percezione del fatto (spero incontestabile) che la
concorrenza ha
sempre aspetti positivi per i
consumatori.
Ovviamente tra chi fornisce bene e servizi, qualcuno vince e qualcuno perde (e chi perde maledirà la concorrenza) ma per i consumatori avere un taglio di capedlli alla metà del costo è un vantaggio, considerato che capelloni a parte non ci si va una sola volta all'anno ma almeno ogni mese o due. Per le condizioni igieniche vale ovviamente la meta-regola che esse valgono per tutti, non solo per i cinesi, quindi non sono un argomento. Così come quelle fiscali.
Bisogna anche considerare che i consumatori di tagli di capelli sono decine di milioni (in linea di massima 60 milioni meno i pelati) mentre gli addetti pare siano meno di 40'000. Ribadisco che qui potrebbe essere l'occasione per approfondire, in modo forse piu' oggettivo del solito, il concetto di
bene comune, tanto caro un po' a tutti.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)